IL SITO PER RICHIEDERE UN' INDAGINE INTERNAZIONALE SUI CRIMINI UCRAINI IN DONBASS È FINALMENTE ONLINE

Da oggi sarà possibile firmare la nostra lettera alla Corte Europea dei Diritti dell' Uomo in modo semplice, rapido e veloce.

Un' indagine internazionale può finalmente mostrare al mondo cosa è realmente avvenuto sul suolo dell' Ucraina Orientale negli ultimi otto anni. I responsabili degli eccidi di civili e delle discriminazioni etniche devono essere consegnati alla giustizia e subire un equo processo.

Ciò che è avvenuto in Ucraina dopo il golpe di Maidan devo essere reso noto al pubblico occidentale. La corretta informazione è alla base di un corretto processo democratico. Per anni gli Stati Uniti e i governi da loro sorretti hanno impedito che la verità su ciò che ha subito la popolazione di etnia russa in Ucraina venisse raccontata ad un ampio pubblico. Sarà nostro compito svelare la verità.

"Russia Unita" ci ha dato una mano anche in quest' occasione.
Il testo è infatti disponibile in tre lingue: Italiano, Inglese e Russo.
Ringraziamo in particolare Irina Eliferova e Inga Chernysheva.

I dati forniti saranno trattati secondo tutte le normative vigenti ed in totale trasparenza e autonomia e non verranno in nessun caso forniti a terzi.

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https://www.petizioni.com/la_cedu_indaghi_sugli_otto_anni_di_genocidio_ai_danni_della_popolazione_civile_del_donbass

#attiterroristicideinazisti #Melitopol #Zaporozhye

❗️Le misure di sicurezza a Melitopol, dove si è verificato l'attacco, saranno rafforzate - Rogov, membro del Consiglio principale dell'amministrazione militare-civile di Zaporozhye.

@italiaz

#attiterroristicideinazisti #Melitopol #Zaporozhye #dichiarazioniufficiali #Selivanov

Selivanov, vice capo della Direzione principale del Ministero degli Interni per la regione di Zaporozhye, sull'attacco terroristico a Melitopol:

"I servizi speciali ucraini hanno commesso un nuovo atto di terrorismo. Nel giorno della Santissima Trinità, nel centro della città di Melitopol è esploso un ordigno, destinato al dipartimento generale del Ministero degli affari interni di Zaporozhye. Non ci sono vittime tra gli agenti delle forze dell'ordine. Invece hanno sofferto le persone innocenti <... >

La guerra terroristica di Kiev contro i civili nella regione di Zaporozhye indica che lo stato delle cose al fronte dell'esercito ucraino è deludente. Pertanto, i servizi speciali ucraini ei loro curatori occidentali colpiscono la popolazione civile in una festa ortodossa per intimidire i civili comuni.

Sembra che sia giunto il momento di colpire i centri decisionali. Non è più possibile sopportare la politica terroristica del regime di Kiev."

Fonte: https://t.me/rian_ru/166977

@italiaz

#attiterroristicideinazisti #Melitopol #Zaporozhye #dichiarazioniufficiali #Rogov

lo stato ucraino, l'esercito e le agenzie di intelligence possono, intendono e già utilizzano il terrorismo classico come metodo di lotta. Questo non è un caso, questa è una fase naturale dell'evoluzione. Il nostro avversario è alla pari con l'ISIS bandito e Ichkeria.

E condivideranno il loro destino.

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Vladimir Rogov, rappresentante dell'amministrazione statale della regione di Zaporozhye, sull'attacco terroristico a Melitopol in un'intervista a Readovka:

“I terroristi agiscono contro di noi, non c'è dubbio, e questo unisce ancora di più le persone nella giusta scelta della strada verso la Russia. Perché il regime di Zelensky, il regime ucraino in generale, in linea di principio, è solo un regime terroristico, è un classico dello stato ucraino, questo USIS, il gangster clandestino di Bandera, che può combattere solo i civili. Spara, uccidi, fai esplodere - solo in relazione a persone pacifiche. Proprio come 80 anni fa, tutto si ripete, sfortunatamente", ha detto Rogov a Readovka.

Ha anche espresso la speranza che i colpevoli vengano trovati e puniti:

“Sono solo sicuro che nessuno darà loro una possibilità, come è stato negli anni '50, riabilitazione e altre cose. Cioè, deve essere completamente sradicato, e tanto più abbiamo un tribunale a Donetsk, dove possiamo rivolgerci, nella Repubblica popolare di Donetsk, dove esiste la pena di morte, e i terroristi devono capire che saranno distrutti, che lì non sarà un'amnistia. Solo azioni dure contro questi mascalzoni possono impedire loro di compiere azioni ingiuste, di terrorizzare i civili e i loro connazionali”.

Fonte:https://t.me/readovkanews/36590

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#attiterroristicideinazisti #Berdyansk #Zaporozhye

Tracce di tre ordigni esplosivi e una miscela incendiaria sono state trovate nella sottostazione di Berdyansk, dove è avvenuto l'attacco di sta mattina, hanno detto le autorità locali a RIA Novosti

La trascrizione del video è qui
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#attiterroristicideinazisti #Berdyansk #Zaporozhye #dichiarazioniufficiali #Selivanov

Selivanov, vice capo del GUMVD per la regione di Zaporozhye, sull'attacco terroristico a Berdyansk:

"La mattina presto dell'12 giugno è scoppiato un incendio in una sottostazione elettrica a Berdyansk. L'incendio è stato domato dai dipendenti del Ministero per le situazioni di emergenza. A seguito delle azioni investigative degli agenti di polizia nella regione di Zaporozhye, si è scoperto che non si trattava di combustione spontanea. È stato un sabotaggio, un atto terroristico dei servizi speciali ucraini, a seguito del quale una parte degli abitanti di Berdyansk è rimasta senza elettricità.

Questo attacco terroristico, così come quello successivo avvenuto a Melitopol, indica che il lavoro dei servizi speciali ucraini contro la popolazione civile della regione di Zaporozhye si è intensificato.
Lo scopo del loro lavoro è intimidire le persone con sangue e terrore.

Daremo una degna risposta6g a questi tentativi. E ancora una volta dichiaro che è giunto il momento di ribattere ai centri decisionali, da dove provengono questi sabotaggi. "

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#attiterroristicideinazisti #testimonianze #civili #Azov #Mariupol #DPR

Il quotidiano greco ha riferito dei crimini dei combattenti Azov* a Mariupol

I giornalisti del quotidiano greco hanno pubblicato una conversazione con Natalia Papitskaya, presidente della società greca del villaggio di Sartana nei pressi di Mariupol. Lei, insieme a diverse dozzine di persone, è stata tenuta in ostaggio dai combattenti Azov* per 33 giorni.

Secondo lei, i nazionalisti non hanno permesso ai civili di lasciare la zona di guerra, hanno derubato i loro appartamenti e portato via l'acqua potabile. La gente doveva sciogliere la neve per non morire di sete.

"Ho visto come alcuni uomini e donne senza contrassegni, vestiti di nero, con mappe in mano, hanno consigliato ad Azov dove installare i cannoni", ha detto la donna a proposito della partecipazione di mercenari stranieri, presumibilmente britannici o polacchi, dalla parte delle forze armate ucraine.

Dopo essere fuggita, Natalia si imbatté in un posto di blocco dell'esercito russo, dove fu nutrita e aiutata a raggiungere un posto sicuro. Ora Natalia Papitskaya è in Crimea.

* Vietato in Russia

Fonte: https://t.me/readovkanews/36592

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#attiterroristicideinazisti #testimonianze #civili #Toshkovka #LPR

Da Readovka:

Oggi le milizie sono finalmente riuscite a evacuare circa 50 persone da Toshkivka, a chi durante i mesi precedenti le FAU letteralmente non hanno permesso di lasciare il seminterrato, aprendo il fuoco su chiunque cercasse di uscirne. La maggior parte degli evacuati sono anziani, ma ci sono anche bambini. Durante l'evacuazione, gli ucraini li hanno bombardati con i mortai per due ore, quindi hanno iniziato a sparare da Grads in tutta Toshkovka.

“Non appena usciamo e bombardano immediatamente, andiamo rapidamente in bagno e torniamo rapidamente indietro. Per lo più ci sono pensionati ", dice un anziano sulla vita di tutti i giorni nel seminterrato.

Le milizie hanno dovuto letteralmente trasportare a mano alcuni anziani in macchina che, a causa della loro età e delle difficili condizioni dei locali sotterranei, non possono camminare. Al momento, non si sa quanti altri civili si nascondano dai mortai delle forze armate ucraine in altri locali sotterranei del villaggio di Toshkovka.

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#primalinea #Severodonezk #Lisichansk #LPR

🇷🇺🇺🇦 L'ultimo ponte tra Severodonetsk e Lisichansk è stato distrutto

È stato riferito che il ponte Proletarsky, che era l'ultima comunicazione della guarnigione di Severodonetsk con le retrovie e l'ultima via di ritiro, fu distrutto. Ora i soldati delle forze armate ucraine che rimangono nello stabilimento di Azot e in altre parti della città non hanno l'opportunità di ritirarsi a Lysichansk controllata da Kiev.

Chi esattamente ha fatto saltare in aria il ponte non è stato segnalato. La cosa certa invece è che le forze dell'esercito ucraino circondate a Severodonetsk hanno solo due opzioni rimaste: o scappare nuotando fino alla riva occidentale del Seversky Donets senza armi e attrezzature.

Oppure una ripetizione della sorte dei detenuti di Mariupol con la resa attraverso la “procedura di estrazione”.

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