#bombardamentiucraini #corrispondentipubblicano

Il corrispondente t.me/Sladkov_plus scrive:

"​PRIGIONIERI UCRAINI CHE HO VISTO A MIGLIAIA - SONO ASSASSINI DEI CIVILI, E QUESTO È IL PROBLEMA.

Quando escono con le mani alzate, si comportano in modo silenzioso, modesto, rispondendo a malapena alle domande.
Negano la guerra e non amano dire che sono nel Donbass per la terza volta, e nemmeno per la quinta...

Ma stanno sparando ai civili. Non ci sono altri la' che non si arrendono. Ci dispiace per loro, crediamo addirittura che siano qui per caso, anche se per la quinta volta. E invece sono assassini comuni.

Dopotutto, questo è il loro tema: "Moskalyaku na Gilyaku" ["ammazziamo i moscoviti"] È solo che diventano diversi quando alzano le mani. Ma verrà il momento in cui saranno liberi, non li uccideremo. Verranno fuori e saranno gli stessi. E qui sta il problema.

Dobbiamo creare un sistema che riduca in farina queste persone anche quando sono libere, se osano pensare solo al passato. Devono essere gettati dal passato nel sudore. Forse lo stesso dei piloti americani catturati in Serbia nel 1999.

Crudele? Sì. E qui sta il problema."

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#primalinea #Nicolayev #Zaporozhye #Kherson

https://t.me/yurasumy/3730

Negli ultimi due giorni sono stati effettuati 2 tentativi da parte delle FAU in direzione di Kherson.

Il 28 maggio, in serata, c'è stato un tentativo di attaccare le postazioni russe nell'area di Davydov Brod, finito con una sconfitta completa del gruppo tattico ucraino. Apparentemente, l '"attacco" del 28 maggio, in cui un intero battaglione è entrato nel sacco di fuoco ed è stato distrutto, è stata una sorta di "ricognizione in combattimento" con un triste risultato per le forze armate ucraine. E nonostante ciò, la leadership politica ucraina (non il comando militare) aveva e ha ancora un disperato bisogno di vittorie e quindi non ha annullato i piani per la controffensiva, tra l'altro, da tempo annunciata, attesa e preparata. Secondo l'esperto militare Yuri Podolyak, in generale, in prima linea sulla riva destra del Dnepr, le FAU sono riuscite a concentrare una superiorità numerica in termini di manodopera, quasi il doppio di tutte le truppe russe in questo territorio, mentre in equipaggiamento militare c'era approssimativamente la parità.

Quindi Il 29 maggio, alle 22.30, dopo il lavoro dell'artiglieria ucraina, che ha cercato senza successo di sopprimere le posizioni russe, diversi battaglioni delle forze armate ucraine contemporaneamente dalle aree di Apostolovo (a nord) e di Davydov Brod (a ovest) hanno provato a lanciare un altro attacco notturno simultaneo in direzione di Berislav. Ma è molto probabile che l'impressione della sconfitta del 28 sui guerrieri fosse talmente opprimente, che in realtà non volevano andare all'attacco, e quindi, non appena entrambe le colonne furono attaccate dall'artiglieria russa, immediatamente e, ovviamente con sollievo, tornarono indietro. Ecco perché è persino difficile definire un’offensiva tutto ciò che è accaduto quella notte. In effetti, è stato un attacco dei condannati, che è terminato prima ancora che iniziasse.

Quali conclusioni si possono trarre dal fallimento della cosiddetta controffensiva delle forze armate ucraine vicino a Kherson? È semplice: le forze armate ucraine hanno perso la capacità di condurre le operazioni offensive su scala più o meno ampia. Il massimo che possono fare è, affidandosi a qualche città (Kharkov, per esempio), spostare il fronte a dieci chilometri di distanza.

P.S. Secondo i dati non confermati ieri nel pomeriggio è stato un ulteriore tentativo da parte delle truppe ucraine. Rimaniamo in attesa degli aggiornamenti.

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#bombardamentiucraini #Donetsk #GiornalistiStranieriInUcraina

Un articolo in francese, l'analisi di Karine Bechet-Golovko dei tiri su Donetsk di ieri.

https://russiepolitics.blogspot.com/2022/05/ces-ecoles-eventrees-de-donetsk-qui.html?m=1

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#patriotismo #Odessa #Ucraina

Una coraggiosa donna di Odessa ha dichiarato Odessa una città russa rispondendo ai militari ucraini.

- Qui c'è la Federazione Russa! - Chiamate SBU, cos'è sto casino, maledizione! Quale Federazione Russa?
- Chiamate! Ecco siete arrivati! [l'espressione usata in originale dalla donna significa che "i nuovi arrivati non sono benvenuti"] Da Kiev!
- Siamo arrivati? E ancora da chiarire chi è arrivato!
-Voi siete arrivati! Qui c'è la Federazione Russa!

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#patriotismo #Odessa #Ucraina #corrispondentipubblicano

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Un giornalista militare Zakhar Prilepin in riferimento al caso della residente di Odessa coraggiosa ha osservato che:

"Tutto accade qui. Sui territori liberati.
Tanto dolore, tanta distruzione. Tombe nei cortili.

Ma.

Non una volta, lo giuro, nessuno è venuto da noi, nemmeno una sola persona, e ha detto (come dice la donna di Odessa nel video sopra alla difesa territoriale: "Qui c'è la Russia, e siete venuti da noi a Odessa") :

- Qui c'è l'Ucraina, e siete venuti da noi.

Nessuno ha mai detto nemmeno una volta.

Forse hanno pensato, non lo so.

Ma dicono sempre esattamente la stessa cosa:

Qui c'è la Russia. È un bene che siete venuti."

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#DPR

Nel DPR negli 8 anni di conflitto sono morti 117 bambini, 35 dei quali da febbraio 2022, hanno detto alla RIA Novosti nel ministero della Salute della Repubblica.

"E sono morti piuttosto da aprile - inizio di maggio, quando i bambini sono usciti, diciamo, dagli scantinati e hanno iniziato a trovare tutte queste frattaglie militari: granate inesplose, lanciagranate inutilizzati. E a questo proposito, è più tragico che i bambini non muoiano nemmeno a causa dei bombardamenti, ma perché trovano questi manufatti militari."

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#territoriliberati #Novotoshkovka #LPR

https://t.me/ostashkonews/13051

🇷🇺🇺🇦 I militanti ucraini hanno quasi completamente distrutto Novotoshkivske. Dopo la liberazione dai militanti, il villaggio della LPR sta finalmente tornando gradualmente alla vita pacifica

L'Ucraina ha così avidamente chiamato propria la Novotoshkovskoe liberata ed essa stessa l'ha praticamente spazzata via dalla faccia della terra. Contro ogni previsione, una vita pacifica sta tornando qui in un breve periodo di tempo.

Sì, l'insediamento non è pieno dei suoi residenti, non si può chiamarli abitanti, perché dagli edifici residenziali sono rimaste pareti spoglie e tonnellate di intonaco fatiscente, tra cui si possono vedere le proprietà superstite. Tuttavia, le persone qui sono coraggiose nel cuore. Mentre si sentono ancora le battaglie in lontananza, le donne cucinano il cibo sul fuoco e tutti i residenti rimasti nella zona sono diventati una grande famiglia.

Le armi straniere che si trovavano in una delle scuole testimoniano il mancato rispetto di eventuali convenzioni e, in generale, dell'umanità in relazione alla popolazione civile. La gente del posto condivide le storie sugli pseudo-difensori durante la gestione del territorio da parte dell'Ucraina. Ora sono tranquilli e dicono che con l'arrivo della repubblica qui finalmente ci ritornerà la pace.

“Siamo sostenuti con il cibo e non ci sparano. Almeno ora siamo in tranquillità. Perché quei 66 giorni in cui siamo stati seduti qui in questo inferno pensavamo che non sarebbero mai finiti. Ora spero che verranno qui, ci ricostruiranno e torneremo a vivere nel nostro villaggio”.

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