The Submarine
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The Submarine è uno spazio di informazione online nato a Milano nel 2016.

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🏠 Prendere le case: cosa può insegnarci la storia di un’occupazione abitativa

Quanto è larga la faglia che si apre, nella prassi politica quotidiana, tra istanze assembleari e tensione leaderistica? Che rapporto c’è tra autonomia di classe e la rivendicazione dei diritti che le istituzioni dovrebbero garantire? E quali sono le rappresentazioni del reale che attraversano le narrazioni politiche, tanto le nostre quanto quelle che contrastiamo?

Sono alcune delle domande che si pone Wolf Bukowski in seguito alla lettura di Prendere le case, in cui Pietro Saitta racconta l’esperienza di un’occupazione abitativa a Messina nel corso del 2017.

Leggi l’articolo completo 👉 https://thesubmarine.it/2019/11/30/prendere-le-case/
👋🌍 Hello, World — L’attentato sul London Bridge e il fallimento dei programmi di deradicalizzazione in Europa

• Poteva Boris Johnson risparmiarsi un’uscita da campagna elettorale sull’attacco sul London Bridge? Certo che no: il Primo ministro ha promesso un pacchetto di riforme che irrigidiscano ulteriormente le misure contro le persone incarcerate per terrorismo o estremismo. Tra le proposte di Johnson c’è di impedire il rilascio anticipato per i carcerati responsabili di quei crimini. Le dichiarazioni di Johnson arrivano in risposta alle accuse di un ex magistrato, Nazir Afzal, che ha raccontato di aver “avvisato personalmente” il Primo ministro sul rischio di scarcerare persone che non hanno effettuato un processo di deradicalizzazione. Di fronte alla richiesta di Afzal, Johnson ha spiegato che siccome non aveva ancora scoperto “l’albero dei soldi,” non c’erano risorse per attivare nuovi progetti.

• “Ormai le colleziono, come per le figurine dei calciatori.” Così ha detto Matteo Salvini riferendosi alla nuova indagine per sequestro di persona e omissione d’atti d’ufficio aperta a suo carico dalla Procura di Agrigento. Gli atti sono stati trasmessi al Tribunale dei Ministri che, a meno che non disponga l’archiviazione, li passerà alla Camera per l’autorizzazione a procedere. Oltre a questo, l’ex ministro è stato anche querelato per diffamazione da Mediterranea.

• Oggi è la Giornata mondiale della lotta all’AIDS. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, alla fine del 2018 si registravano 37,9 milioni di persone che convivono con il virus dell’HIV in tutto il mondo: di questi, il 53% è riuscito a sopprimere il virus in modo da ridurre il rischio di trasmissione. In Italia i casi di infezione sono in calo: 2847 le nuove diagnosi registrate nel 2018 secondo l’Istituto superiore di sanità. Per il 29,7% si tratta di persone di nazionalità non italiana, l’85,6% sono maschi e la fascia d’età di maggior incidenza è 25-29 anni. Resta cruciale il tempismo della diagnosi: più della metà delle persone che hanno contratto il virus nel 2018 hanno ottenuto la diagnosi solo in una fase avanzata della malattia.

Leggi la rassegna stampa completa 👉 https://thesubmarine.it/2019/12/01/attentato-london-bridge-deradicalizzazione/
👋🌍 Hello, World — La piazza di Milano ha chiuso una settimana trionfale per le sardine

• Nonostante la pioggia battente, circa 25 mila persone hanno riempito ieri pomeriggio piazza del Duomo per la prima manifestazione milanese delle “sardine.” L’apparato iconografico è stato il solito: nessuna bandiera, “Bella Ciao,” “Milano non si lega,” lettura degli articoli della Costituzione, tante sardine di carta. Ma anche sardine vere: durante la manifestazione sono stati raccolti 10 quintali di cibi in scatola (in gran parte, appunto, sardine) da donare alla mensa dell’associazione Pane Quotidiano.

• Mentre migliaia di persone protestavano alla Valletta, il Primo ministro maltese ha annunciato le proprie dimissioni, che però non saranno immediate. Muscat ha dichiarato infatti che il 12 gennaio si dimetterà da leader del partito laburista, e “nei giorni successivi” da Primo ministro. Per ora non si parla di nuove elezioni. L’opposizione ha risposto durissima, sottolineando come non si tratti di proteste “istantanee.” Il leader del partito nazionalista Adrian Delia ha commentato in un servizio televisivo che il suo partito boicotterà tutte le attività parlamentari finché Muscat rimarrà in carica.

• Brewster Kahle, tra le altre cose fondatore di Internet Archive, ha creato the Game of Oligarchy, un semplice gioco con carta e penna che dimostra come il libero mercato porti sempre all’oligarchia. Su Hacker Factor potete provarne anche una “simulazione” online.

Leggi la rassegna stampa completa 👉 https://thesubmarine.it/2019/12/02/milano-settimana-sardine/
🌡 La Cop25 dovrà affrontare il “punto di non ritorno” del cambiamento climatico

È iniziata oggi a Madrid la Cop25. Alla conferenza sul clima dell’ONU i leader del mondo dovranno confrontarsi con un’emergenza climatica sempre piú pressante, provando a superare la stasi attuale.

La Cop25 arriva a un anno esatto di distanza dal ciclo di convegni precedente svoltosi in Polonia, a Katowice. La scorsa conferenza era stata anticipata dalla pubblicazione di un rapporto dell’IPCC — commissionato dalla Cop21 — che sottolineava quanto fosse urgente ridurre in maniera drastica le emissioni di CO2 entro il 2020 — almeno del 45% — in modo da contenere l’aumento di temperatura a livello globale entro gli 1,5 °C. Alcuni paesi come il Kuwait, l’Arabia Saudita, gli Stati Uniti e la Russia non avevano però riconosciuto le conclusioni dell’IPCC, ostacolando di fatto l’adozione delle conclusioni a cui era giunta la comunità scientifica.

A pochi mesi dal traguardo ambizioso che si era stabilito durante la Cop24 bisogna considerare come, a livello globale, durante l’ultimo anno si sia fatto poco o nulla per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni.

Leggi l’articolo completo 👉 https://thesubmarine.it/2019/12/02/cop25-punto-di-non-ritorno/
👋🌍 Hello, World — Una giornata di ordinaria follia sul Mes

• Nella propria informativa alla Camera e al Senato sulla riforma del Mes, Conte ha respinto risolutamente le accuse delle opposizioni, senza risparmiare bordate implicite anche a Di Maio e agli alleati del M5S. Conte ha spiegato che “nessun trattato è stato ancora firmato,” e che in ogni caso il processo di riforma del Meccanismo è andato avanti in completa trasparenza, con la piena consapevolezza dei ministri dello scorso governo.

• A Londra, oggi e domani si terrà il summit della NATO. Sarà un incontro tesissimo, dopo le dichiarazioni tranchant di Macron — secondo cui l’organizzazione è “clinicamente morta” — il recente attacco della Turchia ad alleati statunitensi, e un presidente statunitense che resta molto scettico sull’intera premessa dell’organizzazione. Durante il summit saranno celebrati i 70 anni della NATO, ma il suo futuro non potrebbe essere più in dubbio.

• Il primo giorno della Cop25 di Madrid si è concluso con l’annuncio di una “rivoluzione verde” da parte di 200 paesi membri delle Nazioni Unite. Da Pedro Sanchez a Nancy Pelosi, in molti hanno attaccato i negazionisti del cambiamento climatico, definiti da Sanchez come “fanatici.” Siamo certi che dopo queste parole forti — ne sentiremo molte altre nei prossimi dieci giorni — le politiche ambientali dei paesi delle Nazioni Unite cambieranno drasticamente.

👉 Leggi la rassegna stampa completa: https://thesubmarine.it/2019/12/03/giornata-ordinaria-follia-mes/
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🙅‍♂️ Cosa può fare l’assistenza Facebook di fronte ai casi di censura? Praticamente niente

Dopo la nostra cattiva esperienza con la censura di Facebook — che continua tuttora — e i contatti poco soddisfacenti con il servizio di assistenza del social network, abbiamo parlato con un ex dipendente di Facebook per farci raccontare come funziona la gestione delle criticità della piattaforma dall’altra parte del muro che è l’interfaccia di Messenger.

Dalla nostra conversazione sono emersi alcuni punti sostanziali:
• Anche all’interno dell’azienda il supporto è visto come un “middle man” riguardo alle domande sulla distribuzione dei post;
• L’assistenza raggiungibile dagli utenti ha poteri estremamente limitati, con un tasso di successo tra il 30 e il 40%;
• Le comunicazioni tra l’assistenza e il team interno di Facebook avvengono quasi unicamente attraverso form, ed è impossibile richiedere spiegazioni dettagliate;
• I processi legati all’algoritmo sono quanto più possibile opachi, e non c’è nessuna trasparenza per gli utenti e per i dipendenti.

Leggi l’articolo completo 👉 https://thesubmarine.it/2019/12/03/facebook-assistenza-censura/
👋🌍 Hello, World — L’accordo di Malta è insostenibile

• Il Viminale ha assegnato un porto di sbarco alle navi Alan Kurdi e Ocean Viking, che andranno rispettivamente a Messina e Pozzallo. Le due navi erano da alcuni giorni bloccate a sud della Sicilia, con 61 e 60 naufraghi a bordo, in attesa di una decisione. Quest’ultima è arrivata quando “alcuni paesi europei, tra cui Germania e Francia,” hanno dato disponibilità ad accoglierne una parte. Ieri la Alan Kurdi aveva iniziato a dirigersi verso Palermo, dopo le dichiarazioni di apertura del sindaco Leoluca Orlando. Per cinque giorni in alto mare, con difficili condizioni meteo e 12 evacuazioni mediche in 72 ore, la capacità di resistenza dell’equipaggio e dei naufraghi è stata tirata fino all’estremo. È la prova, casomai ne servissero altre, che l’accordo di Malta pubblicizzato come “operativo” e funzionante pochi giorni fa, è disumano e insostenibile.

• Il Times of Malta ha pubblicato una scansione della lettera, scritta a mano, da Melvin Theuma, l’intermediario nel complotto per uccidere Daphne Caruana Galizia, in cui vengono direttamente implicati l’imprenditore Yorgen Fenech e l’ex capo del gabinetto di Muscat, Keith Schembri. Nella lettera Theuma spiega che sta collaborando con le indagini perché ha realizzato che i due uomini stavano collaborando per uccidere anche lui, per cancellare tutte le tracce dell’omicidio della giornalista.

• Nell’acqua dell’oceano potrebbe esserci più microplastica di quanto pensassimo. Quanta di più? Letteralmente, un milione di volte di più.

Leggi la rassegna stampa completa 👉 https://thesubmarine.it/2019/12/04/accordo-malta-insostenibile/
😶 In Italia è diventato impossibile parlare di cose vere

La spaccatura tra i temi trattati dal resto del mondo e quelli trattati in Italia non è mai stata più evidente che negli ultimi giorni: sono infatti in corso due importantissimi appuntamenti internazionali — la COP25 di Madrid e il summit della Nato a Londra — e in Italia nessuno dei due impegni è stato affrontato neanche lontanamente con l’importanza che riveste, perché tutti i partiti dell’arco parlamentare sono impegnati a discutere dei propri stessi giochi di potere quando va bene, e di più o meno teorie del complotto — come il terrorismo sul Mes o su Bibbiano — quando va male. 

Non stiamo parlando di temi ascrivibili a linee politiche estremiste o altamente minoritarie, che non sono nel dibattito perché buttate fuori dalla finestra di Overton. Si tratta di appuntamenti istituzionali, dove si dibatte di argomenti delicati e vitali per il futuro del nostro paese.

La si chiama, in modo insopportabile, dettare l’agenda. Non si tratta però di un meccanismo necessariamente problematico, anzi: l’Italia in questo momento avrebbe grande necessità di qualcuno che dettasse un’altra agenda.

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👋🌎 Hello, World — La Nato ha sempre meno ragioni di esistere

• La situazione al summit della Nato è ulteriormente degenerata quando un microfono ha catturato, nel corso del rinfresco per l’anniversario dell’organizzazione, Trudeau, Macron, Johnson, il primo ministro olandese Rutte e la principessa britannica Anne deridere Trump, in un crocchio in un angolo della sala. Nella due giorni di Londra si è parlato anche di cose serie, più o meno, del baltico e della “minaccia della Cina” — anche se a differenza del secolo scorso con l’Urss, tutti i leader sanno che una Nato anti–Pechino è impossibile. L’unico vero argomento resta quello delle armi, o meglio, quello della famosa quota del 2% del Pil che ogni alleato deve spendere per la difesa. Alberto Negri descrive la situazione: la Nato è ormai “più simile alla Compagnia delle Indie che a un patto strategico, equivale a intestarsi una licenza commerciale in armamenti.”

• Nelle scorse settimane le notizie sull’ex Ilva sono sparite dai giornali, come se il rinvio dell’udienza contro il recesso e la temporanea tregua tra ArcelorMittal e il governo avesse risolto la vertenza. Ma la situazione è tutt’altro che risolta: ieri l’azienda ha presentato al Mise il nuovo piano industriale, che prevede 4.700 esuberi totali, di cui 2891 già l’anno prossimo, a fronte di un aumento dei volumi di produzione dell’acciaio dai 4,5 milioni di tonnellate attuali ai 6 milioni nel 2021. La proposta è stata dichiarata “irricevibile” dai sindacati, che hanno proclamato uno sciopero per il 10 dicembre.

• Dimenticate il reddito di cittadinanza: una proposta più radicale per ridurre le disuguaglianze potrebbe essere l’eredità di cittadinanza, ovvero una “dote” di 15 mila euro da destinare a tutti i ragazzi e ragazze al compimento del diciottesimo anno d’età, finanziata con una tassazione progressiva sulle successioni e sulle donazioni.

👉 Leggi la rassegna stampa completa: https://thesubmarine.it/2019/12/05/nato-ragioni-di-esistere/
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💰 TRAPPIST 044: Milano ladrona

La disparità tra nord e sud è evidente anche negli investimenti pubblici pro-capite, drasticamente più alti in Lombardia che nell’Italia meridionale. Inoltre: davvero il prossimo candidato democratico sarà Joe Biden?

Le primarie del Partito democratico statunitense stanno entrando nel vivo, con la prima defezione illustre: quella della californiana Kamala Harris. Attualmente Joe Biden sembra riuscire a conservare il proprio vantaggio: è insidiato da Sanders e Warren, ma — paradossalmente — la discesa in campo di Bloomberg, allineato su posizioni centriste simili alle sue, sembra averne rafforzato la candidatura. Sarà perché finalmente esiste un dibattito interno al partito vero e proprio?

Nella seconda parte dell‘episodio: grazie a un articolo del professor Viesti, vi illustriamo di nuovo come lo stato italiano spenda sistematicamente di più per chi sta al Nord rispetto che per chi sta al Sud.

Ascolta la nuova puntata—
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⚗️ La chimica dei DARRN

Abbiamo parlato con i DARRN di CHIMICA, il secondo EP del collettivo romano, in uscita il 6 dicembre per Asian Fake.

“ABRA,” il primo brano estratto dal nuovo lavoro che vede la collaborazione di Venerus, ci ha regalato in questi giorni un’altra alchimia di suoni sintetici e atmosfere calde da fine serata, l’ennesima prova che la musica italiana oggi è cambiata e ci troviamo sulla wave giusta.

Il 30 novembre i DARRN — due producer, un cantante e un grafico — hanno aperto ai Magazzini Generali di Milano il concerto (sold out) di Venerus. Era una delle prime volte che si esibivano dal vivo e mancava pochissimo all’uscita del loro nuovo lavoro, così ne abbiamo approfittato per parlare di cos’è stato il collettivo finora, delle loro aspettative per il futuro e di quanto conti la chimica nell’evoluzione di un progetto musicale.

Leggi l’intervista completa 👉 https://thesubmarine.it/2019/12/05/chimica-darrn/
👋🌍 Hello, World — Lo sciopero in Francia non si ferma

• Secondo stime del sindacato francese CGT (Confédération générale du travail), sono scese in strada a protestare contro la riforma delle pensioni del governo Macron un milione e mezzo di persone. Secondo dati del ministro dell’Interno francese erano 806 mila. In entrambi i casi, lo sciopero — che coinvolgeva diversi settori, dai trasporti alla sanità, ma anche scuole e staff degli aeroporti — è stato un successo organizzativo, e oggi si prepara a entrare nel proprio secondo giorno.

• Gli ultimi dati diffusi dall’Istat certificano un aumento del reddito medio delle famiglie, che però rallenta in termini “reali” (cioè in riferimento al potere d’acquisto). Il dato più allarmante riguarda però le disuguaglianze: il reddito delle famiglie più abbienti è di sei volte superiore a quello delle famiglie più povere. I cittadini a rischio povertà sono oltre 12 milioni, ovvero il 20% dei residenti in Italia.

• CIMON, un robot che riconosce lo stato d’animo di chi ha davanti assolutamente non uscito dai vostri peggiori incubi, è andato nello spazio per monitorare lo stato d’animo degli astronauti sulla Stazione spaziale internazionale. Speriamo non decida di fare niente di strano quando la sua missione sarà finita.

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📦 Amazon è pieno di gadget fascisti

Su Amazon.it è in vendita oggettistica fascista per tutti i gusti: dai classici busti del duce alle t–shirt, passando per ritrovati più curiosi, come le miniature, i grembiuli da cucina, e ovviamente le bustine di zucchero. Abbiamo segnalato il problema all’azienda.

La maggior parte dei prodotti sono disponibili attraverso terze parti che partecipano al programma “Vendita su Amazon.” Il programma, che ha fatto la fortuna dell’azienda, permettendo di espanderne drasticamente il catalogo, ha creato diversi scandali, a causa di vendita di prodotti contraffatti e non sicuri. Il marketplace di Amazon è moderato, come tutte le piattaforme online di questi anni, da un misto di moderatori umani e algoritmi, ma il servizio non è in grado di stare al passo con la quantità enorme di prodotti offerti in vendita.

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👋🌍 Hello, World — Alla COP25 c’è un brutto clima

• Madrid. Secondo gli organizzatori, ieri a protestare contro l’inazione dei governi di fronte all’emergenza climatica c’erano 500 mila persone. “È più di un anno che organizziamo manifestazioni, e praticamente non è cambiato niente,” ha commentato Greta Thunberg incontrando gli attivisti di Madrid. “Ci sono persone che stanno soffrendo e morendo a causa dell’emergenza climatica, e non possiamo più aspettare.” La conferenza di quest’anno è particolarmente importante, perché è l’ultima prima dell’attivazione degli accordi climatici di Parigi.

• Ieri è stato pubblicato un rapporto CENSIS secondo cui la metà degli italiani pensa che il paese abbia bisogno di un “uomo forte” per uscire dall’impasse in cui si trova. Non è l’unica cattiva notizia contenuta nel voluminoso rapporto, ma ce ne sono anche alcune positive — in particolare, sembra che gli italiani siano almeno consci della deriva a destra e razzista del paese.

• Sapevate che gli antichi egizi si tatuavano? Come per la gente di oggi, poteva non esserci un unico motivo per cui lo facevano. Secondo l’antropologa dell’università del Missouri Anne Austin, la pratica potrebbe essere stata ancora più diffusa di quanto si immaginasse.

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👋🌍 Hello, World — In Emilia–Romagna, le elezioni del voto disgiunto

• Ha preso il via a Bologna la campagna elettorale del candidato Pd Stefano Bonaccini, con 10 mila persone in piazza Maggiore e il sostegno implicito delle “sardine.” Le elezioni, previste per il 26 gennaio, si avvicinano. I voti chiave per l’elezione sembrano essere quei 290 mile legati al Movimento 5 Stelle, che alla fine correrà da solo. La decisione del partito di Casaleggio è chiaro abbia causato dissapori: “Mi chiedo però se non era meglio confrontarsi sui problemi anziché arroccarsi in un isolamento che rischia di rendervi irrilevanti,” ha dichiarato Bonaccini, che però resta “disponibile al confronto.” Sarà un’elezione che si giocherà all’ultimo voto: a tal punto che il presidente della Regione è arrivato a ricordare la possibilità del voto disgiunto agli elettori della Lega.

• La tensione non potrebbe essere più alta all’interno del movimento di protesta iracheno — per proteggere la propria identità sempre più attivisti coprono il proprio volto e parlano a bassa voce, spaventati dalle infiltrazioni di elementi violenti all’interno del movimento. “Di notte, ci sono persone che vengono con coltelli o altre armi leggere e cercano di distruggere le proteste dall’interno,” ha raccontato un attivista a un corrispondente di Middle East Eye, “non sappiamo cosa fare.”

• Questi satelliti per lo spionaggio della Guerra Fredda finalmente hanno trovato uno scopo utile: tenere monitorati i ghiacciai dell’Himalaya, interessati da fenomeni di scioglimento e considerati un “terzo polo” del pianeta.

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👋🌏 Hello, World — La strage dei 43 lavoratori morti in un incendio a Nuova Delhi

• I 43 lavoratori morti nell’incendio della fabbrica di Nuova Delhi erano per la maggior parte migranti musulmani provienienti dallo stato di Bihar. Stavano dormendo all’interno della fabbrica, quando un cortocircuito ha probabilmente causato l’incendio. La loro paga era di circa 2,10 dollari al giorno. Le condizioni dei lavoratori sono a dir poco emergenziali in tutto il paese: solo nel settore edilizio si parla di una media di 38 incidenti mortali al giorno.

• Il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, in un’intervista a Mezz’ora in più, ha attaccato frontalmente Matteo Salvini, e la sua propaganda “terroristica” sul Mes. Il dibattito sul Meccanismo Europeo di Stabilità ha fatto emergere sempre di più Gualtieri come una figura di spicco nel governo, anche dal punto di vista comunicativo, tanto che il ministro ha proposto un confronto televisivo con Salvini a gennaio.

• Guarda l’eroe che ha mangiato la banana da 120 mila dollari di Maurizio Cattelan esposta all’Art Basel di Miami. L’autore del gesto — a tutti gli effetti una performance, intitolata “Hungry Artist” — è l’artista David Datuna, che non sarà neanche denunciato, perché era già previsto che la banana venisse periodicamente sostituita, naturalmente.

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✊🏿 S/Confini 13: Prima gli sfruttati

S/Confini torna con un’intervista ad Aboubakar Soumahoro, dirigente dell’Unione Sindacale di Base. Insieme al giornalista Angelo Boccato discutiamo di sfruttamento, precarietà e oppressione.

Il 3 novembre abbiamo incontrato Aboubakar Soumahoro al Festival della Letteratura Italiana a Londra e con lui abbiamo parlato di diritti dei lavoratori e delle condizioni politiche e sociali che fanno sì che sfruttamento, precarietà e oppressione siano la regola e non l’eccezione nella vita di chi deve lavorare per vivere.

Ospite di questa puntata è anche il giornalista Angelo Boccato, che proprio al FILL ha moderato l’incontro a cui ha partecipato Soumahoro assieme a Daniel Trilling, autore di Lights in the Distance: Exile and Refuge at the Borders of Europe (2018). Con Boccato abbiamo approfondito alcuni dei temi toccati durante la nostra conversazione con Soumahoro, tra i quali: la generale precarizzazione e la svendita dei nostri diritti a favore di pochi gruppi imprenditoriali, nonché dell’oppressione interiorizzata di chi è sfruttato, dell’economia affettiva e del bracciantato digitale e metropolitano impiegato nella gig economy.

Nell’ultima parte della puntata, la giornalista Nadeesha Uyangoda condivide con noi le sue riflessioni sulle attività gestite da immigrati o stranieri naturalizzati italiani. Attività economiche che sono parte del nostro orizzonte quotidiano e di cui lo stato italiano beneficia lautamente, senza che la politica sia in grado di riconoscerlo.

Ascolta il nuovo episodio—
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👋🌍 Hello, World — L’intervento pubblico nell’ex Ilva non è più un tabù

• Il ministro Patuanelli ha confermato l’intenzione dello Stato italiano di entrare in Ilva, ufficialmente “per controllare cosa fa il privato.” La partecipazione potrebbe avvenire tramite il Ministero dell’Economia o altre aziende pubbliche, mentre sul negoziato con ArcelorMittal il ministro — sempre durante un’intervista su La7 non si è sbilanciato: “La soluzione è un nuovo piano industriale. Ci si può fidare o no, se nei prossimi giorni vedremo che è un tentativo di rimandare la palla più avanti, noi diremo basta, il 20 ci sarà l’udienza in tribunale, e vedremo cosa succede il 20.”

• I Tories hanno preso una facciata sul servizio sanitario nazionale britannico: in un’intervista televisiva di ITV, il Primo ministro si è rifiutato di guardare una foto portata dal giornalista con cui stava parlando — che mostrava un bambino di quattro anni in ospedale, probabilmente con la polmonite, costretto a dormire per terra per mancanza di letti. Johnson si è fatto prendere dal panico, ha strappato di mano il telefono su cui era la foto al giornalista, e se l’è messo in tasca. La scena ha mandato il governo e i Tories in tilt, permettendo al Labour di attaccare di nuovo il governo sull’NHS. Nel frattempo, stanno emergendo sempre più report sulle condizioni drammatiche del servizio sanitario.

• Dall’hip hop al teatro di strada, passando per nuove visioni dell’iconografia sciita: quella irachena non sarà forse una rivoluzione, ma è certamente un movimento rivoluzionario — che ha dato vita a un vero e proprio terremoto culturale. Un’analisi di Fanar Haddad.

Leggi la rassegna stampa completa 👉 https://thesubmarine.it/2019/12/10/intervento-pubblico-ilva/
4 falsi miti su piazza Fontana e la strategia della tensione

Cosa resta, 50 anni dopo, della strage di piazza Fontana? Ne abbiamo parlato alla libreria Les Mots di Milano con lo storico Elio Catania, co-autore di Dopo le bombe. Piazza Fontana e l’uso pubblico della storia, edito da Mimesis. Catania si occupa soprattutto delle narrazioni tossiche riguardo a questo e ad altri episodi della strategia della tensione e dei cosiddetti “anni di piombo,” che hanno portato a una percezione distorta di questo periodo storico da parte nell’opinione pubblica: in un sondaggio del 2006, per esempio, gli studenti di Milano attribuivano la bomba “alla mafia o alle BR.”

Una distorsione che ha portato anche a considerare la strage come “senza responsabili“: in realtà, la sentenza dell’ultimo processo per Piazza Fontana, a maggio 2005, ha indicato nella cellula neofascista veneta di Ordine Nuovo i responsabili materiali della strage, in particolare Franco Freda e Giovanni Ventura. I quali, però, non potevano più essere processati per il medesimo reato per cui erano già stati assolti nel 1987.

📺 Guarda il video completo: https://thesubmarine.it/2019/12/10/piazza-fontana-4-falsi-miti/
👋🌎 Hello, World — È l’impeachment più debole della storia?

• I democratici hanno presentato i due articoli — di fatto “le accuse” — dell’impeachment di Trump: il primo è per abuso di potere, il secondo per ostruzione del Congresso. Entrambi sono legati allo scandalo con l’Ucraina, e non toccano l’inchiesta del “Russiagate.” Assente, cospicuamente, è l’accusa di ostruzione alla giustizia — che è un crimine. I margini per stendere quell’articolo ci sono, da mesi, e l’aveva ammesso anche Robert Mueller nella propria altrimenti fragilissima testimonianza. Un altro articolo che poteva essere presentato era quello di aver mentito ad agenti federali — come emerso dalla condanna di Roger Stone. Ancora: tra le accuse contro Nixon c’era anche l’essersi rifiutato di fornire documenti rilevanti al Congresso, cosa che sappiamo Trump ha fatto. A prescindere dal risultato — l’impeachment non passerà perché non ci sono i numeri al Senato — la debolezza dei democratici consegnerà alla Storia un ritratto di Trump molto meno corrotto di come sia in realtà.

• “Il termine richiesto risulta troppo ampio, in palese contrasto con tutte le indicazioni giurisprudenziali e normative, e dunque tale da comprimere eccessivamente l’interesse alla salvaguardia dell’integrità psico-fisica dei lavoratori.” Nonostante il parere positivo della procura, il Tribunale di Taranto ha negato la richiesta di proroga per l’utilizzo dell’Altoforno 2 dell’ex Ilva. La decisione rappresenta un nuovo ostacolo sulla strada già complicata della vertenza: l’impianto ora rischia di essere nuovamente sequestrato per avviare lo spegnimento dell’altoforno, ma i commissari impugneranno il provvedimento al Tribunale del Riesame.

• Tra tutte le opere realizzate in risposta alla banana attaccata al muro col nastro isolante di Cattelan, la nostra preferita è quella di Matthew Stiffler e Elizabeth Barret-Sullivan, del Museo Nazionale arabo americano di Dearborn, in Michigan, che hanno attaccato al muro uno shawarma di pollo

👉 Leggi la rassegna stampa completa: https://thesubmarine.it/2019/12/11/articoli-impeachment-trump/
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🇮🇶 Le proteste in Iraq chiedono un futuro per il paese dopo lo Stato Islamico

Il problema dell’Iraq va oltre la semplice “corruzione.” Dopo la sconfitta dello Stato islamico non si è costruito un nuovo Paese, e ora i manifestanti chiedono un rinnovamento completo della classe politica.

Nonostante le dimissioni del primo ministro, i manifestanti non sembrano intenzionati a ritirarsi dalle principali piazze delle città irachene. Come dichiarato da Fanar al-Haddad, ricercatore presso il Middle East Institute ad Al Jazeera: “Se tutto ciò che la classe politica può offrire è una costellazione riarrangiata delle stesse facce, ci sarà più rabbia pubblica e una possibile escalation di proteste.” Ottenute le dimissioni, quello che la piazza adesso chiede non è un semplice cambiamento di leadership ma un sostanziale rinnovamento del sistema politico e dei suoi obiettivi. Infatti, nonostante le sue immense risorse naturali, l’Iraq versa in condizioni economiche disastrose. Le promesse di ricostruzione non sono state mantenute e molte aree del Paese mancano di servizi di prima necessità come l’elettricità. Secondo i dati forniti dalla World Bank, l’Iraq risulta tra i paesi con il più basso tasso di crescita in tutta la regione e con un tasso di disoccupazione che è cresciuto anche rispetto al 2017 durante l’occupazione dello Stato islamico.

Leggi l’articolo completo 👉 https://thesubmarine.it/2019/12/11/proteste-iraq-futuro-stato-islamico/