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🇺🇸🇺🇦TRAPELATI DOCUMENTI MILITARI INTERNI USA-NATO

"Documenti di guerra classificati che descrivono in dettaglio i piani segreti americani e della NATO per costruire l’esercito ucraino prima di un’offensiva pianificata contro la Russia sono stati pubblicati questa settimana sui canali dei social media", hanno detto alti funzionari dell’amministrazione Biden.

La vice addetta stampa del Pentagono, Sabrina Singh, ha dichiarato che il Pentagono sta indagando su chi possa esserci dietro la fuga dei documenti, apparsi su Twitter e su Telegram, piattaforma con oltre mezzo miliardo di utenti e largamente disponibile in Russia.

I documenti mostrano che il rapporto è stato compilato sullo stato delle truppe ucraine al 1° marzo.

Dai documenti si evince che entro il 30 aprile le Forze Armate ucraine dovrebbe avere nove brigate con equipaggiamento sia sovietico che NATO in piena capacità operativa.

Di queste, cinque brigate meccanizzate, due brigate di fanteria, una brigata aeromobile e un paio di brigate d'assalto aviotrasportate. Uno dei documenti mostra anche le perdite di soldati, delle munizioni HIMARS, delle attrezzature sulla base giornaliera.

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🇺🇸 ANALISI POLITICA SU QUANTO È ACCADUTO A DONALD TRUMP

Trump è stato accusato di 34 capi di imputazione, che si riducono, in effetti, a unouna tangente di 130.000 dollari a una prostituta per non divulgare loro relazione nel 2006 alla stampa.

Trump non è stato arrestato, ma lo stesso processo è stato avviato e contemporaneamente sospeso fino a dicembre.

La dimensione della tangente è ridicola per gli standard americani, il caso stesso è assurdo. Districarsi nel passato da playboy dell'eccentrico matto Trump non ha alcun senso. Qui è interessante ben altro: le motivazioni e le conseguenze.

I rappresentanti dell'establishment politico di qualsiasi Paese hanno in comune la possibilità che si fabbrichino vagonate di accuse penali, in quanto sono tutti, in un modo o nell'altro, coinvolte in situazioni ambigue. Quindi, se viene dato l’ordine, si può accusare chiunque.

Negli Stati Uniti c'era una tacita regola: non colpire i vertici dell'élite politica. Almeno gli ex Presidenti degli Stati Uniti non sono mai stati soggetti a procedimento penale. Prima di adesso.

Trump si distingue per il fatto che è riuscito a rovinare i rapporti con quasi tutti.

Non nutrono simpatie per Trump: i “verdi”, Wall Street, il settore dell'informazione, Hollywood, i neri, i messicani, i membri Lgtb e gli altri “progressisti” marginali. L’elenco di Forbes ne conta 8 su 10 contro Trump.

Si posizionano positivamente rispetto a Trump: i “tradizionalisti”, i conservatori, i nazionalisti, gli industriali, il settore del petrolio e gas e per lo più i rappresentanti delle libere professioni, le persone anziane  (la categoria dei “babyboomer”), i lavoratori bianchi e la classe media.

Non si può dire che Trump non abbia supporto. Il 40 - 45% dell'elettorato lo sostiene, ma è un pazzo respingente atipico che in modo carismatico rivitalizza i sogni di un'America tradizionale del passato che non esiste più da tempo. Per questo, certamente, lo sostiene solo la società dei conservatori.

Viceversa, otto su dieci dei rappresentanti dell'attuale élite d’affari non lo supportano e sono proprio loro che formano il «deep state», giostrando le leve, costruendo l'architettura degli Stati Uniti di oggi.

L'attacco a Trump è politicamente motivato e direttamente correlato alle elezioni del 2024. Il procedimento penale lega le mani sue e della sua squadra nella nomina, mentre la corsa presidenziale ha preso il via.

Non ci sono Presidenti indipendenti negli Stati Uniti. Dietro ognuno c'è una squadra e un'élite politica e imprenditoriale ben definita. Considerato che Biden, sprofondato nel marasma, perdendo fiducia e credibilità sullo sfondo della crisi economica e dell'inflazione, considerata la mancanza di una forte candidatura repubblicana, Trump aveva buone possibilità.

Solo che questa volta i democratici hanno organizzato una «battaglia giudiziaria». 

Qui l'attacco non è a Trump, ma ai «repubblicani in toto». I democratici sono al momento più forti. Le possibilità di condanna penale di Trump sono minime, ma quelle di ostacolare le elezioni presidenziali ci sono.

➡️ Questo porterà ad una crisi politica negli Stati Uniti?

Non sembra, almeno in questa fase. Il sistema dei controlli e dei contrappesi funziona fin troppo bene. D'altra parte, una crisi economica può innescare una crisi politica, scenario più realistico.

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Trappole esplosive nelle case dei territori liberati

I residenti delle aree liberate spesso chiedono alle truppe russe di bonificare le loro case da possibili ordigni improvvisati lasciate dalle forze armate ucraine.

Spesso le forze ucraine in ritirata trappolano oggetti di uso comune e li lasciano nelle case che occupavano.

Lo riporta il canale Colonelcassad

Canale di Andrea Lucidi
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🇺🇸🇹🇼LO SPEAKER DELLA CAMERA DEGLI STATI UNITI INCONTRA LA PRESIDENTE DI TAIWAN NONOSTANTE GLI AVVERTIMENTI DI PECHINO

Kevin McCarthy
ha incontrato il Presidente taiwanese Tsai Ing-wen in California: è il primo incontro con un leader taiwanese sul suolo americano dal 1979.

Durante l'incontro, McCarthy ha espresso la fiducia che gli Stati Uniti e Taiwan continueranno a "lavorare insieme per promuovere la libertà, la democrazia, la pace e la stabilità".


🇨🇳 La Cina si è opposta con forza all'incontro e ha già iniziato a pattugliare due aree dello Stretto di Taiwan.

La portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha dichiarato sul suo sito web che questo incontro viola gravemente il principio dell'Unica Cina (...), danneggia seriamente la sovranità e l'integrità territoriale della Cina e invia un messaggio gravemente sbagliato ai sostenitori dell'"Indipendenza di Taiwan".  

Il comunicato osserva che Washington "ha persistentemente (...) violato i suoi impegni per lungo tempo e continua le provocazioni transfrontaliere attraverso scambi ufficiali con Taiwan, vendite di armi e alleanze militari".

Fonte

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Forwarded from Byoblu
È L'ORA DELLA VERITÀ - 6/4/23

Molti i temi di questa puntata: dall’arresto di Donald Trump alla proposta di legge del vice presidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, Fratelli d’Italia, di multare chi nella pubblica amministrazione, scuola e università usa termini stranieri quando invece c’è il corrispettivo italiano.
Scopri gli altri interessanti argomenti trattati nella trasmissione.

Ospiti di questa sera: il consulente di Trump George Lombardi, il giornalista Marco Valle, l'avvocato Olav Taraldsen, il giornalista Luca Marfé, l'analista del centro europeo ricerche Demostenes Floros, l'editorialista de La Verità Giuseppe Liturri, il blogger e fondatore di Pro Italia Matteo Brandi e il deputato di FdI Emanuele Pozzolo.

Ti sei perso la diretta di questa sera? Guardala comodamente a questo link.

➡️ https://www.byoblu.com/2023/04/06/e-lora-della-verita-6-4-23/

Oppure guardala sull'App di Byoblu ➡️ https://go.byoblu.com/app