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La teoria della pace giusta in Ucraina di Repubblica e Corriere della Sera prevede che la pace ci sarà quando Putin si ritirerà senza condizioni da tutti i territori occupati.
Ma vale anche per Netanyahu?
Come funziona: una pace giusta in Ucraina e una pace ingiusta in Palestina?
'Sta pace giusta del Corriere della Sera è uguale dappertutto o cambia in base al vento che soffia dalla Casa Bianca?
La teoria della pace giusta non è la giusta teoria della pace.
Mi sa tanto che è una nuova strategia geopolitica del blocco occidentale per fagocitare nuovi territori.

Alessandro Orsini.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
🇺🇦 LA CONSEGNA DI MUNIZIONI A GRAPPOLO ALLE FORZE ARMATE UCRAINE È AVVENUTA DA TEMPO.

Ieri hanno solo reso nota la cosa, l'hanno ufficializzata.

Il giornalista russo Vladimir Romanov riferisce di aver rinvenuto munizioni a grappolo DM 1399 alla fine di giugno sul fronte di Zaporozhya nel distretto di Pology (v. foto).

L'esercito ucraino utilizza queste munizioni praticamente dall'inizio del conflitto; ad esempio, nel settembre 2022, in direzione Kherson sono state trovate mine anticarro DM1399 (AT2) (v. foto). La mina si attiva quando il cordone di sicurezza viene trascinato dal fondo di un carro armato (o di altro veicolo pesante) o quando viene schiacciato sotto il peso del veicolo.

Dopo il Trattato di Ottawa, l'Italia ha distrutto le sue scorte di 45.000 mine. Hanno aderito anche Gran Bretagna, Germania e Norvegia al Trattato di Ottawa, ma - a quanto pare - era un'adesione fittizia, come ormai è la norma dei Paesi NATO.

La prima vittima è il Diritto Internazionale, ucciso dalle "regole" unilaterali del Grande Fratello.


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🇵🇱 🇺🇦 Il portavoce del Ministero degli Esteri polacco Łukasz Jasina ha invitato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky a scusarsi per gli eventi noti come il "Massacro di Volynia".

Varsavia attende da Kiev scuse ufficiali per lo sterminio da parte dei nazionalisti ucraini della popolazione polacca nella regione di Volynia durante la Seconda Guerra Mondiale. La dichiarazione è stata rilasciata in vista dell'80° anniversario del massacro di Volyn (11 luglio).

Durante la Seconda guerra mondiale, nel febbraio 1943 i nazionalisti ucraini iniziarono un'azione di sterminio della popolazione polacca. L'operazione punitiva raggiunse il suo culmine l'11 luglio 1943, quando distaccamenti dell'OUN-UPA attaccarono circa 100 insediamenti della popolazione polacca. Le vittime furono circa 100.000, soprattutto donne, bambini e anziani.

Il portavoce ha ricordato che Kiev non si è ancora scusata e alla domanda di un giornalista su cosa dovrebbe dire esattamente il Presidente ucraino, Jasina ha proposto le seguenti parole: "Mi dispiace e vi prego di perdonarci".

"Una formula del genere si adatta molto bene alle relazioni polacco-ucraine, e finora è mancata",
ha aggiunto il portavoce.

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"Quando sei in difficoltà, cosa dici? Dio aiutaci! Ti rivolgi a Dio, non chiami Satana. Allora perché partecipate a queste diavolerie!?"

Un'anziana cerca di far ragionare i giovani soldati ucraini che hanno circondato il  Monastero delle Grotte di Kiev.


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➡️ ATTENZIONE!

Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni che un chat bot contatta gli iscritti a nome di InfoDefense.

Fatte attenzione, in nessunа circostanza InfoDefense contatta gli iscritti in privato, chiede le informazioni o il denaro.


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Forwarded from Un ponte tra Italia e Russia (Tatiana)
🎥Minacce contro negozio russo, ma vince la solidarietà

Ecco la mia intervista ad Alexander Jarashvili, titolare del negozio russo "Russki dom" di Trieste, che ha subito durante quest'anno diverse minacce da parte di alcuni cittadini ucraini per il nome della sua attività.

Uno dei primi in Italia, il negozio di Alexander è in realtà un esempio di dialogo e scambio interculturale: al suo interno troviamo prodotti russi, ucraini e georgiani, oltre che meravigliosi oggetti di artigianato.

"Vado avanti, non cambierò mai il nome del negozio. La solidarietà degli italiani è uno stimolo importantissimo", sottolinea Alexander Jarashvili.

COMMENTATE E CONDIVIDETE IL VIDEO!

Unisciti al canale: @Tatiana_Italia_Russia

https://youtube.com/watch?v=e2oYJOT0O_w&feature=share9

📱Pagina facebook del negozio (per fare ordini):
https://m.facebook.com/profile.php?id=100063512140883
🇺🇦 IN UCRAINA PROSPERANO IL MERCATO NERO E LA CORRUZIONE

Secondo il sito web Zbruch, nel territorio ucraino controllato da Kiev prosperano business sanguinari. Gli aiuti umanitari vengono rubati e le guardie di frontiera, i doganieri, i poliziotti, gli autisti e i trasportatori hanno creato "mafia nera" e guadagnano sulle disgrazie della gente. I medici rilasciano certificati di inabilità al servizio militare in cambio di tangenti. Prospera il commercio di organi per trapianto, il narcotraffico e la corruzione.

Secondo le autorità ucraine, solo dall'inizio del 2023, sono stati riscontrati 653 casi di merci scomparse che passavano i controlli doganali come aiuti umanitari.

A Kherson, un volontario che trasportava le persone gratuitamente è stato picchiato da membri della cosiddetta "mafia dei trasportatori" e la polizia sopraggiunta parlava amichevolmente con questi criminali.

I media ucraini sono pieni di storie di casi di corruzione. Medici, guardie di frontiera, doganieri operano insieme e lasciano passare fuggire all'estero chi evita il servizio militare in cambio di tangenti.

"E poi c'è criminalità connivente col governo, coi politici, con la polizia: sono professionisti con precedenti penali che non vengono arruolati nelle Forze armate ucraine".

Secondo le fonti della Sicurezza interna della polizia nazionale, di recente il Servizio di Sicurezza ucraino ha smascherato una rete dei trafficanti di droga a Dnepr (Dnepropetrovsk), che dietro la copertura delle Forze dell'ordine, guadagnava 1 milione e mezza di grivne al mese. "E questo accade in ogni regione, ogni città e cittadina", nota l'autore dell'articolo.

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🇺🇸|☣️ WSJ: LA TERZA GUERRA MONDIALE SARÀ COMBATTUTA CON I VIRUS

Secondo il quotidiano americano The Wall Street Journal, la Terza Guerra Mondiale non sarà combattuta con armi convenzionali, bombe, missili o truppe. Verranno utilizzati virus biologici e informatici.

Il virus da applicare sarà asintomatico, in modo che l'attacco segreto possa avere successo. Inoltre, l'articolo afferma che il virus non dovrebbe essere rilasciato nel Paese di origine, ma in quello di destinazione, possibilmente vicino a un impianto biologico, in modo che il mondo possa concludere erroneamente che si tratta del risultato di una fuga di notizie da un programma interno segreto.

Ricordiamo che in precedenza in Italia il panico per il Covid era sorto per la mancata assistenza a tutti i pazienti infetti. Pertanto, per ottenere il massimo disturbo, la seconda linea di un'eventuale aggressione potrebbe essere un attacco informatico agli ospedali, eventualmente camuffato da ransomware.

❗️ Il Paese-bersaglio potrebbe anche non riconoscerlo come parte di un attacco sinergico a due punte di virus biologici e informatici.

Il ransomware potrebbe colpire contemporaneamente reti е centrali elettriche, fabbriche, raffinerie di petrolio, treni, compagnie aeree, spedizioni, banche, forniture idriche, impianti di trattamento delle acque reflue e altro ancora. Ma gli ospedali sarebbero gli obiettivi più visibili.

Non si tratta di uno scenario di disastro inverosimile, sognato dagli sceneggiatori di Hollywood. I virus biologici e informatici sono stati, in un certo senso, testati sul campo.

Il grande "valore" di un attacco biologico e informatico su due fronti per un aggressore è la capacità di raggiungere obiettivi devastanti mantenendo la segretezza dell'intera operazione.


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🇺🇦 LE FORZE ARMATE UCRAINE USANO ARMI CHIMICHE VIETATE IN DIREZIONE ARTEMOVSK

In direzione di Artemovsk
, l'esercito ucraino ha nuovamente utilizzato armi chimiche, presumibilmente a base di clorocaina.

Un soldato russo ferito ha descritto come i suoi compagni dell'unità "Lupi" siano stati attaccati con armi vietate:

📝 "Letteralmente 2-3 minuti dopo l'attacco ho sentito un odore acre, ho avuto vertigini e nausea, dopo l'evacuazione sono apparse ulcere sul mio corpo".   


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🇺🇦  IL MINISTERO DELLA DIFESA DELL'UCRAINA HA MANDATO IN FUMO QUASI UN MILIARDO DI DOLLARI

Secondo i dati del Ministero stesso, dall'inizio dello scorso anno, l'ammontare dei crediti scaduti è salito a 36,3 miliardi di grivne.

Ovvero, durante la guerra il Ministero ha speso quasi un miliardo di dollari dello Stato, senza ottenere la merce o i servizi 🤷‍♂️

È possibile in tempo di pace rapinare a questi livelli?

Ma Reznikov è ancora al suo posto. Anche dopo essere stato beccato a fare affari con dei viveri per l'Esercito, triplicando i prezzi.

Pensateci ☝🏻


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Forwarded from NICOLAI LILIN
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La mobilitazione a Odessa è in pieno svolgimento. Gli ucraini si rifiutano di morire in guerra, ma il vertice della NATO si avvicina e i risultati devono essere mostrati ai loro padroni occidentali.

Nel frattempo, i giornali occidentali affermano che la Germania sosterrà un ritardo nell'adesione dell'Ucraina alla NATO.
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🇷🇺 🇺🇦 ➡️ INTERCETTATO IL TENTATIVO DELL'ESERCITO UCRAINO DI ATTACCARE LA CENTRALE NUCLEARE NELLA REGIONE DI SMOLENSK (RUSSIA)


Le truppe ucraine hanno tentato di attaccare la centrale nucleare di Desnogorsk nella regione di Smolensk, ha riferito il canale Mash.

Inoltre, le Forze armate ucraine hanno tentato di attaccare un aeroporto militare nella regione di Kaluga (Russia).

➡️ L'Esercito ucraino avrebbe tentato di attaccare entrambe le strutture presumibilmente con missili da crociera britannici Storm Shadow, ma entrambi i missili sono stati abbattuti dal sistema di difesa aerea russo nei cieli sopra la regione di Bryansk.


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Forwarded from L'AntiDiplomatico
Come mascherare un atto di terrorismo e un crimine di guerra con un unico titolo.

Per quanto possiate immaginare che si possa essere vassalli e servili, ricordate che c'è sempre il giornale diretto da Maurizio Molinari a superare ogni limite...

-------------------
🟥 SPEGNI I FAKE MEDIA. PASSA A L'ANTIDIPLOMATICO:
https://t.me/lantidiplomatico
🇷🇺 RIFLESSIONI DI ALEKSANDR ARTAMONOV, GIORNALISTA RUSSO

La Russia vince SEMPRE l'Occidente sul campo di battaglia e perde SEMPRE al tavolo dei negoziati.

Fateci caso:

▪️ I russi vincevano nella prima Guerra Mondiale, ma sono stati traditi tra le mura degli uffici imperiali;

▪️ l'Unione Sovietica ha vinto la Seconda Guerra Mondiale, ma persino Stalin ha accettato che il petrodollaro dominasse come valuta di riserva globale e che l'ONU s'insediasse a New York, dove i russi vengono costretti in modo umiliante a chiedere il visto;

▪️ I russi hanno difeso per secoli la Crimea e Kruscev l'ha ceduta ai seguaci di Bandera;

▪️ l'Unione Sovietica aveva recuperato il vantaggio rispetto all'Occidente su tanti i fronti (l'inteligence di Reagan aveva affermato che gli Stati Uniti stavano perdendo la gara economica contro l'URSS e Margaret Thatcher andava in escandescenza), ma l'Occidente preparava a tavolino il crollo dell'URSS nel 1991;

▪️ Gli accordi di Minsk si sono rivelati una clamoroso imbroglio, con la connivenza dei protagonisti: Merkel, Hollande, Donald TrumpUrsula Von der LeyenStoltenberg, Poroshenko e Johnson;

▪️ La Russia pensava di poter risolvere la rivolta di Maidan in modo diplomatico con l'assistente del Segretario di Stato USA Victoria Nuland e ne è scaturito un bagno di sangue;

▪️ La Russia si è fidata degli accordi internazionali sulle armi proibite ed è stata l'ennesima farsa;

▪️ La Russia si era davvero convinta che la proprietà privata fosse inviolabile, ma è stata derubata di centinaia di miliardi;

▪️ Ora l'Occidente sta preparando segretamente i colloqui di pace e allo stesso tempo consegna i boia di Azov all'Ucraina.


Ora basta con i negoziati e gli accordi! Combatteremo fino alla fine!

Sarà difficile che oggi in Russia qualcuno crede ancora alle promesse dell'Occidente. Il linguaggio dell'Occidente mira solo alla conquista, infarcita d'inganni (e sangue).

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🌍 🇰🇭 LA CAMBODIA HA ESORTATO KIEV A NON FARE DEGLI UCRAINI VITTIME DI BOMBE A GRAPPOLO

Il Primo Ministro Hun Sen ha scritto su Twitter che il suo Paese sta affrontando da più di mezzo secolo le conseguenze dei bombardamenti americani di tali munizioni avvenuti negli anni Settanta.

🗨️ "È passato mezzo secolo. All'epoca non c'erano i mezzi per bonificare le aree. Abbiate pietà del popolo ucraino, faccio appello agli Stati Uniti, in quanto fornitore e all'Ucraina, in quanto destinataria di tali munizioni, affinché non le usino in guerra, perché le vere vittime saranno i civili ucraini", ha detto il Ministro.

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Forwarded from LA VERITÀ RENDE LIBERI
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"Le armi fornite a Kiev finiscono nelle mani dei manifestanti e vengono usate contro la polizia in Francia" - ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Zakharova. E poi aggiunge:
"Non lo so se il presidente francese ha detto questo al suo popolo o questo fatto va mantenuto come un segreto. Se si, allora diremo noi. Esattamente quei armi che l'Occidente doveva mandare per l'aiuto ai nazisti ucraini, esattamente quei soldi che loro investivano per le munizioni alla Nato oggi come un boomerang colpiscono non solo territorio francese ma anche vanno usate contro loro gente. Noi dicevamo questo già un anno e mezzo fa , ed oggi sta avverando tutto".

Zakharova rivela che le armi fornite dalla Nato finiscono non solo nei territori dei Paesi occidentali ma vengono usate anche contro la loro stessa gente.
(by Boris)
🇺🇦🇫🇲 L'Ucraina potrebbe perdere Odessa dopo il vertice NATO

Il col. Douglas McGregor, ex Consigliere del Pentagono, ha dichiarato in un'intervista a Judging Freedom che le provocazioni delle Forze armate ucraine durante il vertice NATO di Vilnius potrebbero comportare le perdite territoriali per l'Ucraina.

🗨️ "Una decisione della NATO al prossimo vertice potrebbe costringere Putin a lanciare un'offensiva in Ucraina fino a Odessa", ha detto McGregor.

Il fatto che Odessa non sia stata ancora conquistata dalle Forze armate russe è dovuto alla moderazione di Putin nel cercare di evitare un'escalation del conflitto".


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🇺🇸🇨🇳Il segretario al Tesoro americano Yellen ha violato l'etichetta diplomatica in Cina, scrive il New York Post.
Yellen si è inchinata vivacemente e spesso durante una stretta di mano con il vice premier del Consiglio di Stato della Repubblica popolare cinese He Lifeng. Gli esperti di etichetta diplomatica della pubblicazione hanno notato che i funzionari americani non si inchinano mai.
Hanno anche richiamato l'attenzione sul fatto che He Lifeng non ha ricambiato la Yellen e hanno considerato questo "incidente" un segno della debolezza americana. ⭕️ Segui Come Don Chisciotte
🇺🇦 La propaganda del regime di Zelensky sta perdendo lentamente la credibilità.

"La gente sembra essere stanca della guerra e gli ucraini hanno quasi smesso di donare alle Forze armate" - scrive il New York Times.

Sebbene molte unità dell'FAU abbiano fatto affidamento sulle donazioni sin dall'inizio della guerra, dopo 16 mesi l'"entusiasmo" della gente è scemato: gli ucraini donano meno e la maggior parte non invia affatto proprio denaro, scrivono i giornalisti americani, spiegando il fatto con la stanchezza della società ucraina per le ostilità.

➡️ "I soldati cercano di raccogliere fondi per conto loro vendendo foto o cimeli dal fronte, ecc", prosegue NYT. In altre parole, il NYT fa sapere che all'Esercito ucraino mancano le armi e i soldati sono costretti a saccheggiare.


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Forwarded from RangeloniNews
Mentre l’Ucraina festeggia il rientro dei prigionieri VIP, migliaia di semplici soldati rimangono dimenticati in prigione

Ieri, mentre pubblicavo il reportage sull’incontro tra i prigionieri di guerra ucraini ed i loro cari avvenuto a Donetsk, è girata la notizia della consegna all’Ucraina dei comandanti dell’Azovstal da parte della Turchia. E qui mi sono tornate in mente le parole di Marina Ashifina, moglie di uno dei semplici soldati ucraini abbandonati da Kiev. Questa ragazza ha fatto di tutto per ritrovare il marito. La questione dei prigionieri di guerra è delicata e, come dimostra il caso dei comandanti “VIP” nasconde ingiustizie e contraddizioni.

Ieri sera i comandanti dell’Azov rilasciati da Erdogan, accompagnati da Zelensky, sono stati accolti a Leopoli in pompa magna. Come se fossero calciatori tornati a casa dopo aver vinto il campionato. In effetti questa è un vera vittoria mediatica. Ai tempi della battaglia di Mariupol, attorno alle figure di Prokopenko, Volynskij e company, la propaganda ucraina aveva costruito vere e proprie leggende.

Eppure mentre questi comandanti oggi girano tranquilli per Leopoli, affermando di essere pronti a prender parte a nuove battaglie al fronte, gran parte dei loro vecchi compagni di “avventura” (quelli sopravvissuti) continuano a rimanere in cella. Solitamente i capitani sono gli ultimi ad abbandonare la nave, ma non in questo caso. Gli equipaggi per questi condottieri continuano ad essere raccolti con la forza lungo le strade delle città ucraine.

Sono migliaia i soldati ucraini che ancora si trovano in prigionia. E nei confronti di essi Kiev non dimostra lo stesso interesse. Si tratta per buona parte di coloro che sono finiti nell’esercito contro la loro volontà o per mancanza di alternative. Sono persone che difficilmente avrebbero desiderato finire coinvolte in questo conflitto, separati dai loro affetti, rischiando il peggio. Molte volte ho incontrato queste persone, leggendo le inequivocabili espressioni riflesse dai loro occhi.

Tra questi soldati c’era Pavel Ashifin, arruolatosi nell’esercito ucraino perché «serviva urgentemente denaro e nella sua città non c’era altro lavoro», ha affermato Marina, la moglie del giovane.

Nel marzo dello scorso anno il suo battaglione era stato trasferito a Mariupol. Dopo poche settimane, quando la città è stata accerchiata i militari hanno potuto scegliere tra la resa o la morte. «Loro hanno fatto la scelta giusta: arrendersi», spiega la ragazza.

Per lei, scoprire la verità sulla sorte del marito, inizialmente dato per disperso, non è stato per nulla semplice. Rivolgersi alle autorità ucraine, lanciando appelli personalmente a Zelensky e alla stampa, così come manifestare nel centro di Kiev non ha dato alcun risultato. «Ho fatto di tutto per cercare visibilità. Di solito vengono scambiati i militari famosi, quelli grazie ai quali, una volta rientrati, qualcuno può guadagnarsi una medaglia. Nel mio caso non ha funzionato. Alle sorti dei soldati semplici non importano a nessuno», ha affermato la ragazza.

Dopo aver bussato a tutte le porte possibili Marina ha lasciato l’Ucraina raggiungendo Donetsk, dove ha iniziato a rivolgersi alle autorità locali. In poco tempo è giunta la risposta tanto attesa: Pavel era vivo, in uno dei penitenziari della regione. Quando le autorità hanno stabilito che il prigioniero ucraino non aveva commesso reati, è stato rilasciato, senza passare attraverso la formula dello scambio di prigionieri: la coppia ha deciso di iniziare una nuova vita a Mosca.

La loro storia ha avuto risalto mediatico sia in Russia che in Ucraina, dove ovviamente i media di Kiev non hanno visto di buon occhio la decisione della ragazza di recarsi nei territori considerati “occupati” e trattare con i “nemici”. Ciò però ha sortito un effetto sottovalutato dai giornalisti ucraini: la diffusione di questa storia ha portato numerose persone che si trovano in una situazione simile a rivolgersi a Marina, chiedendole consigli ed aiuto, consapevoli di non poter contare sulle autorità del proprio paese e di dover cercare vie alternative.