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Maduro denuncia l'installazione di basi militari USA nel territorio conteso con la Guyana
L'antidiplomatico - Liberi di svelarvi il mondo
🇮🇷 Ad oggi, 28 missioni diplomatiche nel mondo sono chiuse. Israele sta continuando i preparativi per un attacco iraniano: le scuole sono chiuse, gli ospedali sono in stato di massima allerta. L'attacco era previsto per la notte tra il 4 e il 5 aprile, ma finora le minacce dell'Iran non si sono concretizzate.
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Forwarded from Donbass italia
Sabato 13 Aprile saranno esattamente 10 anni dall'inzio della guerra in Donbass.
Il 13 Aprile 2014 il presidente ucraino Poroshenko fece partire l'operazione antiterrorismo contro la popolazione civile del Donbass.
Per questa occasione ad Oristano alle ore 17 proiezione del documentario Донбасс вчера, сегодня и завтра di Tatiana Borsch.
A seguire dibattito con Pino Cabras, Tatiana Kobzar e il sottoscritto.
🇷🇺 Vincenzo Lorusso ✈️
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Il 13 Aprile 2014 il presidente ucraino Poroshenko fece partire l'operazione antiterrorismo contro la popolazione civile del Donbass.
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Forwarded from Giorgio Bianchi Photojournalist
Nato: il “fondo per Zelensky” è già rimandato
I 100 MILIARDI RIMANGONO PROMESSA - Parole belliche. Allarme di Macron: “Le Olimpiadi di Parigi nel mirino dei russi”
DI COSIMO CARIDI
Berlino. “Non abbiamo piani per inviare truppe Nato in Ucraina, non abbiamo ricevuto richieste su questo punto”. Il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, cerca di allontanare la possibilità di uno scontro diretto con la Russia, ma tutti i membri dell’Alleanza sembrano prepararsi al conflitto. Ieri a Bruxelles si è tenuta la cerimonia per il 75º anniversario della Nato. Hanno preso la parola molti dei ministri degli Esteri presenti e tutti hanno ricordato la natura dell’Alleanza: contrapposizione a Mosca. “Sfortunatamente potrebbe essere che le più grandi battaglie e conflitti della Nato siano nel futuro, dobbiamo essere pronti”, ha detto il ministro lituano Gabrielius Landsbergis. “Quando la Nato fu fondata il mio Paese, la Polonia, era intrappolato nel lato sbagliato – ha spiegato il capo della diplomazia di Varsavia, Radoslaw Sikorski –, sfortunatamente la Russia è di nuovo all’attacco, ma noi siamo felicemente nel posto a cui apparteniamo: tra le democrazie”. Ancora più chiaro l’estone Margus Tsahkna: “La neutralità vicino alla Russia significa una luce verde per un’aggressione”.
Il messaggio non può essere frainteso: l’Est Europa vuole che Kiev entri nell’Alleanza. “L’Ucraina diventerà membro della Nato – ha detto ieri il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken –, il nostro scopo al vertice è quello di contribuire a costruire un ponte verso tale adesione”. Il problema di Kiev è però molto più impellente. Ha bisogno di armi, ora. “Non voglio rovinare la festa – ha dichiarato il ministro Dmytro Kuleba – ma la vita degli ucraini dipende dai missili Patriot, gli alleati ne hanno molti e noi ne abbiamo bisogno”. Stoltenberg ha cercato tra i partecipanti quelli disposti a inviare sistemi e missili intercettori a Kiev: “Entro qualche giorno ci saranno degli annunci”. I Patriot sono estremamente costosi, 1 milione di dollari a colpo, e i lanciatori sono uno degli obiettivi prioritari dell’esercito russo. Lo scorso anno la Germania inviò due di questi sistemi all’Ucraina e, seppur non ci siano conferme militari, gli analisti ritengono che siano stati entrambi distrutti. L’obiettivo del summit Nato era dotare l’Alleanza di un fondo da 100 miliardi di euro per il finanziamento quinquennale della Difesa ucraina. Secondo alcune fonti diplomatiche dell’agenzia Ansa il progetto difficilmente prenderà forma. Ci sono infatti già in essere diversi strumenti per gli aiuti militari: formato Ramstein (che comprende 50 Paesi) e fondo dedicato dell’Ue. Gli Stati dovrebbero decidere di abbandonare l’aiuto bilaterale, più flessibile, per adottare una pianificazione fatta dall’Alleanza.
Cremlino “Con l’Occidente ormai è scontro diretto”
“Di fatto” le “relazioni” tra Russia e Nato “sono ormai scivolate al livello di un confronto diretto”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Oltre al summit di Bruxelles, a inacidire i rapporti c’è una telefonata tra il ministro delle Forze armate francese, Sébastien Lecornu, e il ministro della Difesa russo Serghej Shoigu. Quest’ultimo avrebbe collegato Parigi all’attentato dello scorso mese a Mosca. “Il regime di Kiev non fa nulla senza l’approvazione dei suoi responsabili occidentali – ha detto il russo al suo omologo –, speriamo che i servizi speciali francesi non siano coinvolti”. Il presidente Emmanuel Macron, che per primo ha ventilato il dispiegamento di soldati Nato in Ucraina, ha bollato come “ridicole” le accuse e ha subito rilanciato: “Non ho dubbi” che la Russia abbia i Giochi olimpici di Parigi nel mirino “anche dal punto di vista dell’informazione”.
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I 100 MILIARDI RIMANGONO PROMESSA - Parole belliche. Allarme di Macron: “Le Olimpiadi di Parigi nel mirino dei russi”
DI COSIMO CARIDI
Berlino. “Non abbiamo piani per inviare truppe Nato in Ucraina, non abbiamo ricevuto richieste su questo punto”. Il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, cerca di allontanare la possibilità di uno scontro diretto con la Russia, ma tutti i membri dell’Alleanza sembrano prepararsi al conflitto. Ieri a Bruxelles si è tenuta la cerimonia per il 75º anniversario della Nato. Hanno preso la parola molti dei ministri degli Esteri presenti e tutti hanno ricordato la natura dell’Alleanza: contrapposizione a Mosca. “Sfortunatamente potrebbe essere che le più grandi battaglie e conflitti della Nato siano nel futuro, dobbiamo essere pronti”, ha detto il ministro lituano Gabrielius Landsbergis. “Quando la Nato fu fondata il mio Paese, la Polonia, era intrappolato nel lato sbagliato – ha spiegato il capo della diplomazia di Varsavia, Radoslaw Sikorski –, sfortunatamente la Russia è di nuovo all’attacco, ma noi siamo felicemente nel posto a cui apparteniamo: tra le democrazie”. Ancora più chiaro l’estone Margus Tsahkna: “La neutralità vicino alla Russia significa una luce verde per un’aggressione”.
Il messaggio non può essere frainteso: l’Est Europa vuole che Kiev entri nell’Alleanza. “L’Ucraina diventerà membro della Nato – ha detto ieri il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken –, il nostro scopo al vertice è quello di contribuire a costruire un ponte verso tale adesione”. Il problema di Kiev è però molto più impellente. Ha bisogno di armi, ora. “Non voglio rovinare la festa – ha dichiarato il ministro Dmytro Kuleba – ma la vita degli ucraini dipende dai missili Patriot, gli alleati ne hanno molti e noi ne abbiamo bisogno”. Stoltenberg ha cercato tra i partecipanti quelli disposti a inviare sistemi e missili intercettori a Kiev: “Entro qualche giorno ci saranno degli annunci”. I Patriot sono estremamente costosi, 1 milione di dollari a colpo, e i lanciatori sono uno degli obiettivi prioritari dell’esercito russo. Lo scorso anno la Germania inviò due di questi sistemi all’Ucraina e, seppur non ci siano conferme militari, gli analisti ritengono che siano stati entrambi distrutti. L’obiettivo del summit Nato era dotare l’Alleanza di un fondo da 100 miliardi di euro per il finanziamento quinquennale della Difesa ucraina. Secondo alcune fonti diplomatiche dell’agenzia Ansa il progetto difficilmente prenderà forma. Ci sono infatti già in essere diversi strumenti per gli aiuti militari: formato Ramstein (che comprende 50 Paesi) e fondo dedicato dell’Ue. Gli Stati dovrebbero decidere di abbandonare l’aiuto bilaterale, più flessibile, per adottare una pianificazione fatta dall’Alleanza.
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“Di fatto” le “relazioni” tra Russia e Nato “sono ormai scivolate al livello di un confronto diretto”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Oltre al summit di Bruxelles, a inacidire i rapporti c’è una telefonata tra il ministro delle Forze armate francese, Sébastien Lecornu, e il ministro della Difesa russo Serghej Shoigu. Quest’ultimo avrebbe collegato Parigi all’attentato dello scorso mese a Mosca. “Il regime di Kiev non fa nulla senza l’approvazione dei suoi responsabili occidentali – ha detto il russo al suo omologo –, speriamo che i servizi speciali francesi non siano coinvolti”. Il presidente Emmanuel Macron, che per primo ha ventilato il dispiegamento di soldati Nato in Ucraina, ha bollato come “ridicole” le accuse e ha subito rilanciato: “Non ho dubbi” che la Russia abbia i Giochi olimpici di Parigi nel mirino “anche dal punto di vista dell’informazione”.
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❗️ L'ultima volta l'Occidente si è mostrato molto contrariato all'appoggio del Parlamento Georgiano a due versioni di questa legge: una copia esatta di quella americana e una versione "georgiana" più moderata. Il Paese è stato minacciato di sanzioni e di non ammissione all'UE, inoltre l'"opposizione" e numerose ONG sono stati pagati per organizzare un Maidan.
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