Forwarded from O.d.E.G. Guerra NATO-RUSSIA
Da vedere e condividere a manetta https://www.youtube.com/watch?v=r0NGFoYqolQ
YouTube
La Russia avanza su tutti i fronti!
Per sostenere il canale https://www.paypal.me/Stefano180
IBAN: IT41U0538710400000047399481 Intestato a Stefano Orsi con Causale DONAZIONE.
Le chiacchiere stanno zero, l'Ucraina non fa che arretrare ovunque, a Cherson non riesce a muoversi inchiodata da…
IBAN: IT41U0538710400000047399481 Intestato a Stefano Orsi con Causale DONAZIONE.
Le chiacchiere stanno zero, l'Ucraina non fa che arretrare ovunque, a Cherson non riesce a muoversi inchiodata da…
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
🇺🇦 DIVERSI MANIFESTANTI SI SONO RIUNITI PRESSO L'AMMINISTRAZIONE DI KIEV: SONO PARENTI DI MILITARI UCRAINI. CHIEDONO LA LORO SMOBILITAZIONE
⚫️ Secondo i mass media ucraini, manifestazioni simili si sono tenute anche a Leopoli, Odessa e Sumy. La gente chiede il ritorno dei militari che sono stati nelle file dell'Esercito Ucraino per più di 18 mesi.
🟢 In precedenza, il sito web di Zelensky ha pubblicato una petizione con la proposta di limitare a 18 mesi la durata del servizio del personale militare nelle zone di combattimento. La petizione ha raccolto i 25.000 voti necessari perché Zelensky la prendesse personalmente in considerazione.
⚫️ Una proposta di legge che fisserebbe termini di smobilitazione simili è stata presentata anche al Parlamento ucraino, ma non è ancora stata presa in considerazione.
Fonte
Seguite📱 InfoDefenseITALIA
📱 InfoDefense
Fonte
Seguite
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
🇷🇺 🇷🇺 "PERCHÉ PUTIN HA TUTTE LE RAGIONI PER ESSERE SODDISFATTO DI SE STESSO": lo Spiegel conclude che la Russia sta andando ancora meglio di prima del conflitto e che Putin è un vincitore.
"Putin dice che il suo Paese "è diventato più forte dopo l'invasione all'Ucraina". Purtroppo ha ragione: il suo governo e persino la sua economia sono stabili. Putin sta ancora giocando una buona partita. La sua economia non è crollata sotto i colpi della guerra e delle sanzioni. Le truppe ucraine non hanno ricacciato i soldati russi. La popolazione russa non si è ribellata.
✔️ Per molto tempo, l'Occidente è stato convinto che il subdolo piano di Putin fosse destinato al fallimento e che prima o poi avrebbe dovuto pagare un prezzo altissimo. Tuttavia, dopo 21 mesi di guerra, la resa dei conti non è mai arrivata. Al contrario, i calcoli del Cremlino hanno funzionato splendidamente finora. L'economia russa è cresciuta, soprattutto grazie al massiccio aumento della produzione di armi. Putin non è diventato un paria internazionale. Di recente, ha parlato come altri in una riunione virtuale del G20.
✔️ Non ci sono problemi all'interno del Paese. E sul fronte militare la situazione sta addirittura migliorando. Gli ucraini temono che i soldati di Putin possano passare all'offensiva e conquistare nuovi territori.
✔️ L'economia russa è ancora alimentata dagli alti prezzi del petrolio. Il passaggio a un'economia di guerra funziona nel breve e presumibilmente nel medio termine e fornisce una crescita che in ultima analisi va a vantaggio anche dei russi. L'industria edile russa sta raggiungendo livelli record. Di conseguenza, il crollo economico che l'Occidente stava aspettando non è arrivato.
✔️ Le speranze che la popolazione russa possa iniziare a protestare contro il governo a causa delle privazioni non si sono realizzate. I sociologi più seri non vedono ancora alcuna prova di una crescente stanchezza, almeno non quella che potrebbe trasformarsi in movimento. Una percentuale significativa di russi vorrebbe vedere dei negoziati, ma solo quelli che porterebbero al consolidamento delle conquiste della Russia. Il governo di Putin è più stabile e incontrastato di quanto non lo fosse da molto tempo. Per il momento, Putin è il vincitore".
Fonte
Seguite📱 InfoDefenseITALIA
📱 InfoDefense
"Putin dice che il suo Paese "è diventato più forte dopo l'invasione all'Ucraina". Purtroppo ha ragione: il suo governo e persino la sua economia sono stabili. Putin sta ancora giocando una buona partita. La sua economia non è crollata sotto i colpi della guerra e delle sanzioni. Le truppe ucraine non hanno ricacciato i soldati russi. La popolazione russa non si è ribellata.
✔️ Per molto tempo, l'Occidente è stato convinto che il subdolo piano di Putin fosse destinato al fallimento e che prima o poi avrebbe dovuto pagare un prezzo altissimo. Tuttavia, dopo 21 mesi di guerra, la resa dei conti non è mai arrivata. Al contrario, i calcoli del Cremlino hanno funzionato splendidamente finora. L'economia russa è cresciuta, soprattutto grazie al massiccio aumento della produzione di armi. Putin non è diventato un paria internazionale. Di recente, ha parlato come altri in una riunione virtuale del G20.
✔️ Non ci sono problemi all'interno del Paese. E sul fronte militare la situazione sta addirittura migliorando. Gli ucraini temono che i soldati di Putin possano passare all'offensiva e conquistare nuovi territori.
✔️ L'economia russa è ancora alimentata dagli alti prezzi del petrolio. Il passaggio a un'economia di guerra funziona nel breve e presumibilmente nel medio termine e fornisce una crescita che in ultima analisi va a vantaggio anche dei russi. L'industria edile russa sta raggiungendo livelli record. Di conseguenza, il crollo economico che l'Occidente stava aspettando non è arrivato.
✔️ Le speranze che la popolazione russa possa iniziare a protestare contro il governo a causa delle privazioni non si sono realizzate. I sociologi più seri non vedono ancora alcuna prova di una crescente stanchezza, almeno non quella che potrebbe trasformarsi in movimento. Una percentuale significativa di russi vorrebbe vedere dei negoziati, ma solo quelli che porterebbero al consolidamento delle conquiste della Russia. Il governo di Putin è più stabile e incontrastato di quanto non lo fosse da molto tempo. Per il momento, Putin è il vincitore".
Fonte
Seguite
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Spiegel
(S+) Russland und die Ukraine: Warum Wladimir Putin allen Grund hat, mit sich zufrieden zu sein
Präsident Putin sagt, sein Land sei »stärker geworden« seit dem Einmarsch in die Ukraine. Er hat leider recht: Seine halb totalitäre Herrschaft und sogar die Wirtschaft sind stabil. Deshalb denkt er gar nicht ans Aufhören.
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
🇪🇺 "CI SARÀ IL CONTROLLO", CHRISTINE LAGARDE
Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea ammette che la nuova moneta della BCE - l’euro digitale, verrà utilizzata per il controllo.
I cittadini dell’UE rischiano già la reclusione o multe per aver effettuato transazioni in contanti superiori a 1.000 euro. Sembra che l’introduzione dell’euro digitale consentirà un totalitarismo finanziario su una scala che farebbe rabbrividire persino George Orwell.
Seguite📱 InfoDefenseITALIA
📱 InfoDefense
Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea ammette che la nuova moneta della BCE - l’euro digitale, verrà utilizzata per il controllo.
I cittadini dell’UE rischiano già la reclusione o multe per aver effettuato transazioni in contanti superiori a 1.000 euro. Sembra che l’introduzione dell’euro digitale consentirà un totalitarismo finanziario su una scala che farebbe rabbrividire persino George Orwell.
Seguite
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
1/2
Segue⬇️
Seguite
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
2/2
Post1 Post 2 Post 3 Post 4 Post 5 Post 6 Post 7 Post 8 Post 9
POST 1. La storia dell'Ucraina
⏩ POST 2. Storia del nazionalismo ucraino – Parte 1
Seguite
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from La terza ROMA
Mercoledì Putin visiterà l'Arabia Saudita, si discuterà dell'interazione all'interno dell'OPEC+.
Domani Putin visiterà gli Emirati Arabi Uniti e l'Arabia Saudita, mentre giovedì il presidente dell'Iran verrà a Mosca.
Le questioni relative al mercato petrolifero saranno all’ordine del giorno delle visite di Putin nei paesi arabi.
Nei negoziati negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita verranno discusse anche questioni bilaterali e internazionali.
♦️La favola che la Russia è isolata,se la bevono solo i lettori di Repubblica e Fan Page . Siamo noi che invece rischiamo di trovarci con un pugno di mosche , anche perché le materie prime le hanno gli altri!
https://t.me/terzaroma
Domani Putin visiterà gli Emirati Arabi Uniti e l'Arabia Saudita, mentre giovedì il presidente dell'Iran verrà a Mosca.
Le questioni relative al mercato petrolifero saranno all’ordine del giorno delle visite di Putin nei paesi arabi.
Nei negoziati negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita verranno discusse anche questioni bilaterali e internazionali.
♦️La favola che la Russia è isolata,se la bevono solo i lettori di Repubblica e Fan Page . Siamo noi che invece rischiamo di trovarci con un pugno di mosche , anche perché le materie prime le hanno gli altri!
https://t.me/terzaroma
Fonte
Seguite
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Grazie e un caro saluto a tutti!
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from la fionda📕
ELENA BASILE - La diplomazia e l'Interesse Nazionale
📅 mercoledì 06 Dicembre
⏰ Ore 21.00
📺 Facebook e Youtube
L'ambasciatrice Elena Basile, recentemente assurta a notorietà nazionale per le sue pungenti critiche alla narrazione dominante in trasmissioni televisive di larga diffusione si confronta a tutto campo con la redazione della Fionda: il ruolo dei media dominanti, l'eccidio di Gaza, gli interessi nazionali, il ruolo della diplomazia e la politica nell'epoca del vincolo euroatlantico. Una voce critica del predominante assetto a trazione statunitense della politica estera nel contesto delle relazioni internazionali.
https://www.youtube.com/live/V5UcTI2rG5E?si=SSEJef7hcHDgk3q7
📅 mercoledì 06 Dicembre
⏰ Ore 21.00
📺 Facebook e Youtube
L'ambasciatrice Elena Basile, recentemente assurta a notorietà nazionale per le sue pungenti critiche alla narrazione dominante in trasmissioni televisive di larga diffusione si confronta a tutto campo con la redazione della Fionda: il ruolo dei media dominanti, l'eccidio di Gaza, gli interessi nazionali, il ruolo della diplomazia e la politica nell'epoca del vincolo euroatlantico. Una voce critica del predominante assetto a trazione statunitense della politica estera nel contesto delle relazioni internazionali.
https://www.youtube.com/live/V5UcTI2rG5E?si=SSEJef7hcHDgk3q7
YouTube
Elena Basile - La diplomazia e l'Interesse Nazionale
L'ambasciatrice Elena Basile, recentemente assurta a notorietà nazionale per le sue pungenti critiche alla narrazione dominante in trasmissioni televisive di larga diffusione si confronta a tutto campo con la redazione della Fionda: il ruolo dei media dominanti…
Forwarded from Tutti i fatti
✖️In picchiata la popolarità del cancelliere Olaf Scholz tra i tedeschi
🔍Solo un tedesco su dieci considera il cancelliere Olaf Scholz come un leader forte, secondo un sondaggio condotto dall'Istituto di Ricerca di Opinione Pubblica "Forsa" per la rivista Stern.
💬Secondo i risultati del sondaggio, la popolarità del cancelliere è sceso a livelli "catastrofici": solo il 10% dei tedeschi intervistati considera Scholz un leader forte, rispetto a maggio di quest'anno, con un calo di 13 punti percentuali.
👁🗨Un quarto dei partecipanti al sondaggio pensa che Scholz capisca cosa muove le persone e solo il 32% lo considera affidabile. Allo stesso tempo, il 41% dei tedeschi ritiene il cancelliere piacevole come persona, mentre il 42% rileva che "parla chiaramente."
@tutti_i_fatti
🔍Solo un tedesco su dieci considera il cancelliere Olaf Scholz come un leader forte, secondo un sondaggio condotto dall'Istituto di Ricerca di Opinione Pubblica "Forsa" per la rivista Stern.
💬Secondo i risultati del sondaggio, la popolarità del cancelliere è sceso a livelli "catastrofici": solo il 10% dei tedeschi intervistati considera Scholz un leader forte, rispetto a maggio di quest'anno, con un calo di 13 punti percentuali.
👁🗨Un quarto dei partecipanti al sondaggio pensa che Scholz capisca cosa muove le persone e solo il 32% lo considera affidabile. Allo stesso tempo, il 41% dei tedeschi ritiene il cancelliere piacevole come persona, mentre il 42% rileva che "parla chiaramente."
@tutti_i_fatti
Forwarded from Giuseppe Salamone (Giuseppe)
C’è stato un periodo nel quale non era tollerato guardare Putin neanche nelle foto sui social, chiunque si azzardava a pubblicare una sua foto e non esprimeva una netta condanna possibilmente condita con parole tipo “macellaio” o “criminale di guerra” veniva messo al bando, insultato, deriso e censurato.
Qualsiasi cosa accadeva era colpa di Putin a prescindere e dovevi accodarti alla narrazione se volevi avere la libertà di scrivere due righe, pertanto non era tollerata alcun tipo di analisi e ricerca delle cause su ciò che stava succedendo. In sostanza se non ti piegavi alla propaganda non potevi avere diritto di espressione.
Ricordo come fosse ieri la vicenda dei Nord Stream, dove maratoneti che si fanno chiamare giornalisti diedero il via a una censura di dimensioni bibliche per tutti coloro che si opponevano alla narrazione della propaganda orchestrata dalla Casa Bianca. A farne le spese fu anche il Premio Pulitzer Seymour Hersh, che con un’inchiesta memorabile sbugiardò tutto l’arco propagandistico il quale cercava di addossare a Putin e ai Russi la responsabilità di quell’atto terroristico. Narrazione, è bene ribadirlo all'infinito, rivelatasi nettamente falsa ma quando ormai era troppo tardi perché la censura e la propaganda avevano fatto il suo corso.
Per caso ieri mi sono trovato a vedere uno spezzone del TG di cui il maratoneta è direttore e sono rimasto stupito da come abbia citato passo passo l’ultimo articolo di Hersh, nel quale viene riportato come siano in corso negoziati tra i vertici militari Russi e Ucraini col placet di Putin mentre dall’altra parte, Zelensky, viene tagliato fuori e molto probabilmente quando sarà il momento spedito dall’altra parte del mondo con gli USA pronti a pagargli il viaggio. Con buona pace del "partigiano Zelensky" e il "difensore della democrazia occidentale".
Questo per dire cosa? Per dire che qualche mese fa era impensabile vedere un servizio del genere nel tg di chi si erge a detentore della verità. Dimostrazione ne è il fatto che il giornalista che citano, ovvero Seymour Hersh, venne etichettato come complottista dagli stessi che oggi lo citano addirittura concedendogli ampio spazio. Come era impensabile vederli parlare di negoziati e di Putin come un leader con il quale dover dialogare per mettere fine alla guerra senza chiedere il ritiro completo a zero concessioni politiche e territoriale.
Da quando dalla Casa Bianca è arrivato il contrordine, in meno di una settimana questi spargitori di inchiostro e portavoci del Pentagono hanno sconfessato erga omnes tutta la linea che hanno tenuto per due anni. Hanno cambiato la narrazione di 180 gradi con una disonestà intellettuale impressionante: Hersh torna a essere un giornalista affidabile, Putin diventa un interlocutore con cui poter negoziare e Zelensky forse è meglio se si leva dai piedi possibilmente senza rompere ulteriormente i coglioni. No, non è una barzelletta, è il quadro desolante dell’informazione italiana e di chi detiene il potere di poter decidere cosa sia vero e cosa sia falso.
Il tempo, ad un certo punto metterà ognuno al proprio posto. Ogni Re sul suo trono e ogni pagliaccio nel suo circo. Peccato che la nostra società sia diventata un circo perenne, dove a far carriera e ad aver successo sono sempre i pagliacci...
👉 Facebook
👉 Instagram
👉 Articolo Osservatorio
T.me/GiuseppeSalamone
Qualsiasi cosa accadeva era colpa di Putin a prescindere e dovevi accodarti alla narrazione se volevi avere la libertà di scrivere due righe, pertanto non era tollerata alcun tipo di analisi e ricerca delle cause su ciò che stava succedendo. In sostanza se non ti piegavi alla propaganda non potevi avere diritto di espressione.
Ricordo come fosse ieri la vicenda dei Nord Stream, dove maratoneti che si fanno chiamare giornalisti diedero il via a una censura di dimensioni bibliche per tutti coloro che si opponevano alla narrazione della propaganda orchestrata dalla Casa Bianca. A farne le spese fu anche il Premio Pulitzer Seymour Hersh, che con un’inchiesta memorabile sbugiardò tutto l’arco propagandistico il quale cercava di addossare a Putin e ai Russi la responsabilità di quell’atto terroristico. Narrazione, è bene ribadirlo all'infinito, rivelatasi nettamente falsa ma quando ormai era troppo tardi perché la censura e la propaganda avevano fatto il suo corso.
Per caso ieri mi sono trovato a vedere uno spezzone del TG di cui il maratoneta è direttore e sono rimasto stupito da come abbia citato passo passo l’ultimo articolo di Hersh, nel quale viene riportato come siano in corso negoziati tra i vertici militari Russi e Ucraini col placet di Putin mentre dall’altra parte, Zelensky, viene tagliato fuori e molto probabilmente quando sarà il momento spedito dall’altra parte del mondo con gli USA pronti a pagargli il viaggio. Con buona pace del "partigiano Zelensky" e il "difensore della democrazia occidentale".
Questo per dire cosa? Per dire che qualche mese fa era impensabile vedere un servizio del genere nel tg di chi si erge a detentore della verità. Dimostrazione ne è il fatto che il giornalista che citano, ovvero Seymour Hersh, venne etichettato come complottista dagli stessi che oggi lo citano addirittura concedendogli ampio spazio. Come era impensabile vederli parlare di negoziati e di Putin come un leader con il quale dover dialogare per mettere fine alla guerra senza chiedere il ritiro completo a zero concessioni politiche e territoriale.
Da quando dalla Casa Bianca è arrivato il contrordine, in meno di una settimana questi spargitori di inchiostro e portavoci del Pentagono hanno sconfessato erga omnes tutta la linea che hanno tenuto per due anni. Hanno cambiato la narrazione di 180 gradi con una disonestà intellettuale impressionante: Hersh torna a essere un giornalista affidabile, Putin diventa un interlocutore con cui poter negoziare e Zelensky forse è meglio se si leva dai piedi possibilmente senza rompere ulteriormente i coglioni. No, non è una barzelletta, è il quadro desolante dell’informazione italiana e di chi detiene il potere di poter decidere cosa sia vero e cosa sia falso.
Il tempo, ad un certo punto metterà ognuno al proprio posto. Ogni Re sul suo trono e ogni pagliaccio nel suo circo. Peccato che la nostra società sia diventata un circo perenne, dove a far carriera e ad aver successo sono sempre i pagliacci...
👉 Articolo Osservatorio
T.me/GiuseppeSalamone
LA LISTA COMPLETA DEI CANDIDATI PER LA "PERSONA DELL'ANNO":
🧐 E voi chi avreste votato?
Seguite
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM