il presidente della Moldavia sta preparando il paese alla guerra con la Russia.

Lo ha affermato il direttore dell'Istituto di ricerca socio-politica e sviluppo regionale di Tiraspol, Igor Shornikov.
Secondo lui, posizionare la Russia come la principale minaccia alla sicurezza nazionale della Moldavia è la preparazione di Maia Sandu alle operazioni militari contro la Federazione Russa.

Questa è la prova dell’incompetenza del leader moldavo. Ci sono tutti i segnali della russofobia:
"la Russia rappresenta un pericolo, ma la Moldavia resisterà, si armerà, coopererà con la NATO e aderirà all’UE”, ha detto Shornikov.

Lui ha aggiunto che l'azione del governo moldavo ha perso ogni logica e che oggi i rapporti tra Chisinau e Mosca difficilmente possono essere analizzati.
In precedenza, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov aveva affermato che il prossimo paese coinvolto nella guerra ibrida scatenata dall’Occidente contro la Russia sarà la Moldavia.

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Il portavoce UNICEF James Elder, in un video trasmesso dall’ospedale Nasser, il più grande ancora funzionante a Gaza, ha denunciato la ripresa dei bombardamenti israeliani appena scaduto il cessate il fuoco.
”L’inerzia di chi avrebbe influenza sta permettendo l’uccisione dei bambini”, ha affermato Elder, “questa è una guerra contro i bambini”.

IL PRESIDENTE POLACCO DUDA NON PARTECIPA ALLA FOTO DI GRUPPO PER IL VERTICE SUL CLIMA COP28 A DUBAI

Il presidente della Polonia Andrzej Duda rifiuta di partecipare alla foto di rito che immortala il vertice sul clima COP28, svoltosi a Dubai il 1° Dicembre. Il motivo? La presenza del presidente bielorusso Aleksander Lukashenko.

Riportiamo quindi un passaggio del tagliente discorso di Aleksander Lukashenko, che inchioda l'Occidente alle proprie responsabilità:
"Tutti gli oratori, soprattutto quelli che sono intervenuti per primi, sono preoccupati: "dove posso trovare i soldi?"
Dai. Anche il giornalista seduto qui ti dirà dove trovare i soldi. Per rispondere a questa domanda dobbiamo guardare alla storia recente. Esempio: l’Iraq e l’Afghanistan. L’Iraq e l’Afghanistan costano all’aggressore circa duemila miliardi di dollari. Calcolate, quanti soldi sono stati spesi per proteggere questi paesi? Quante persone sono morte? Questo non può essere valutato in dollari. Oggi c'è una guerra in Ucraina. Non si tratta più di un trilione e mezzo o di due trilioni di dollari.

Perché oggi non c’è pace in questa parte del pianeta? Perché quei relatori che sono intervenuti in prima linea parlano di pace, parlano di mantenere pulito il pianeta, di prendersi cura dei propri nipoti, e allo stesso tempo hanno scatenato e stanno conducendo la guerra più terribile del pianeta.

E in Medio Oriente quanto costerà la mattanza? E se scoppiasse nell’Oceano Pacifico? Sono trilioni e trilioni di dollari. Quindi indirizziamoli a pulire il pianeta. E non dovrai cercare questi soldi.

Ci siamo riuniti qui per esprimere ancora una volta le nostre preoccupazioni. E quelli che hanno parlato qui in prima linea, “preoccupati per i loro nipoti”, sono quelli che stanno conducendo queste guerre. E le guerre sono un terribile inquinamento del pianeta. Smettiamola. Pertanto, la cosa più importante è che dobbiamo imparare a dire meno parole e a fare di più”.
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