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Apollo e Dafne, Bernini, 1625
-Dettaglio-

L'artista scelse per la sua rappresentazione il momento cruciale: quando Apollo raggiunge Dafne e la ninfa si trasforma in alloro. E' un'immagine di grande intensità con cui Bernini realizza una sintesi di valori espressivi. Alle forme naturali dei corpi, colti nel compiersi dell'azione, l'artista dona un tipo di bellezza classica, in cui è facile riconoscere l'ispirazione all'arte ellenistica, ma anche una morbida e avvolgente sensualità tutta seicentesca.

#scultura #italia

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Untitled, Elliott Erwitt, 1956

#fotografia #usa
Giuditta che decapita Oloferne, Artemisia Gentileschi, 1612

La tela è stata dipinta immediatamente a ridosso del processo per stupro nel quale Artemisia accusava Agostino Tassi, collaboratore del padre. Proprio per tale vicinanza cronologica alcuni storici dell'arte credono che la violenza espressa dall'episodio rappresentato sia frutto del desiderio di rivalsa di Artemisia. Difatti la giovane scelse, atipicamente rispetto agli altri artisti dei suoi tempi, di rappresentare la scena della decapitazione di Oloferne rispetto al momento della fuga delle due donne.

#pittura #italia
Fallingwater, Frank Lloyd Wright, 1939

Quest'architettura promuove un'armonia tra genere umano e natura, la creazione di un nuovo sistema in equilibrio tra l'ambiente costruito e l'ambiente naturale attraverso l'integrazione dei vari elementi artificiali e naturali dell'intorno ambientale del sito. Tutti divengono parte di un unico interconnesso organismo architettonico. Wright adopera per raggiungere la sua architettura organica non solo i materiali del luogo, come la pietra, ma anche e soprattutto una moderna tecnologia espressiva.

#architettura #usa

Approfondisci QUI
Un homme qui dort, Bernard Queysanne, 1974

« Il tempo, che veglia su tutti, ha fornito la soluzione, tuo malgrado. Il tempo, che conosce la risposta, ha continuato a scorrere. In un giorno come questo, un po' più tardi, un po' prima, che tutto ricomincia, che tutto comincia, che tutto continua. Smetti di parlare come un uomo nel sogno. Guarda! Guardali. Sono migliaia e migliaia, sentinelle silenziose, terrestri immobili piantati lungo i moli, le rive, sui marciapiedi bagnati dalla pioggia di Place Clichy, in un sogno del tutto oceanico, aspettando il rompersi delle onde, o scatenarsi delle maree, il richiamo rauco degli uccelli marini. »


#cinema #francia
Walk of Ideas, Scholz & Friends, 2006

#scultura #germania
L’urlo, Edvard Munch, 1893-1910

«Camminavo lungo la strada con due amici, quando il sole tramontò. Il cielo si tinse all'improvviso di rosso sangue. Mi fermai. Mi appoggiai, stanco morto a un recinto. Sul fiordo nero azzurro e sulla città, c'erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura e sentivo che un grande urlo, infinito, pervadeva la Natura.»

#pittura #norvegia
Negativa, Alessandro Baronciani, 2018

Stella è praticamente nata sotto ai riflettori. Fotografata tanto da non avere praticamente più un privato, è tra le celebrità più amate al mondo. Un giorno, le persone intorno a lei iniziano a morire misteriosamente e Stella è costretta a guardare l’abisso delle sue tenebre, per scoprire cosa nasconde il suo inconscio.

#fumetto #italia
Arca Russa, Aleksandr Sokurov, 2002

« Tutti possono conoscere il futuro, ma il passato non lo conosce nessuno. »

#cinema #russia #germania
La divina commedia, Dante Alighieri, 1321

#poema #italia

Canto I

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Tant’è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,
dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte.
Io non so ben ridir com’i’ v’intrai,
tant’era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai.
Ma poi ch’i’ fui al piè d’un colle giunto,
là dove terminava quella valle
che m’avea di paura il cor compunto,
guardai in alto, e vidi le sue spalle
vestite già de’ raggi del pianeta
che mena dritto altrui per ogne calle.
Allor fu la paura un poco queta
che nel lago del cor m’era durata
la notte ch’i’ passai con tanta pieta.
E come quei che con lena affannata
uscito fuor del pelago a la riva
si volge a l’acqua perigliosa e guata,
così l’animo mio, ch’ancor fuggiva,
si volse a retro a rimirar lo passo
che non lasciò già mai persona viva.

www.youtube.com/watch?v=MliUnFdt4Og
Senza titolo, John Kenn Mortensen, 2015

#illustrazione #danimarca

johnkenn.blogspot.com
Girolamo Savonarola, Emilio Isgrò, 2014

I grandi della Toscana, i maestri della letteratura, dell’arte, della politica, dell’economia, della scienza e della musica riconosciuti e ammirati in tutto il mondo, dal Trecento ad oggi, negano sé stessi nell’epoca che li vede riprodotti, superficialmente, all’infinito. Isgrò li oblitera con il suo tipico tratto cancellatorio, sovrapponendo la sua fitta trama nera o bianca, al vivo o inquadrata e incolonnata, all’iconografia storica, per mascherarne i tratti generali, modificando sapientemente l’immagine di fondo e facendo emergere singoli dettagli, particolari selezionati di ogni personaggio negli interstizi fra le Cancellature.

#pittura #spagna
La passione di Giovanna d’arco, Carl Theodor Dreyer, 1928

« Niente al mondo può essere paragonato al volto umano. E' una terra che non ci si stanca mai di esplorare. Non c'è esperienza più grande in uno studio di quella di testimoniare l'espressione di un volto sensibile al misterioso potere dell'ispirazione, per vederla animarsi da dentro e poterla trasformare in poesia. »

#cinema #danimarca
Ritratto di John Lennon e Yoko Ono, Annie Leibovitz, 1980

Dopo alcune ore dalla scatto, John fu assassinato davanti al suo appartamento. La fotografia fu sulla copertina della rivista Rolling Stone, nel gennaio 1981, per commemorare l’ex Beatle. Nessun testo accompagnava, per la prima volta, la copertina della nota rivista rock, tanto era forte e comunicativa l'immagine.

#fotografia #usa
Untitled, Aires Mateus, 2010

#architettura #spagna
Re David in Blu, Marc Chagall, 951

Il grande Re David, nel quadro, è rappresentato con colori bluastri che lo fanno confondere con la stessa volta celeste stellata: infatti il suo corpo rivestito di fiori, avvolgendo la città partecipa al cielo. David suona la sua cetra e volge gli occhi all’apparizione dell’amata Betsabea la quale sorge voluttuosamente sulla destra del dipinto in atteggiamenti danzanti.

#pittura #russia #francia
Himizu, Sion Sono, 2011

Riconosco le mosche nel latte.
Puntini nel bianco. Lo so. Lo so.
Riconosco un uomo dai suoi abiti,
anche questo so molto bene.
Riconosco il bel tempo da quello brutto, lo so.
Riconosco una mela dall'albero. Io lo so.
So chi lavora e chi ozia.
So tutto. Tutto mi tiene in vita.
Conosco ogni cosa.
Riconosco le guance rosa da quelle pallide.
Conosco la morte che tutto divora.
So qualsiasi cosa.
Tutto tranne me stessa.

#cinema #giappone
Odi et amo, Catullo

Cento anni di traduzioni

L’odio e l’adoro. Perché ciò faccia, se forse mi chiedi,
io, nol so: ben so tutta pena che n’ho.
- Giovanni Pascoli -

Odio e amo. Forse mi chiederai come sia possibile;
non so, ma è proprio così, e mi tormento.
- Salvatore Quasimodo -

Odio e amo.
Come sia non so dire.
Ma tu mi vedi qui crocifisso
al mio odio e al mio amore.
- Guido Ceronetti -

Odio e amo:
fusse che chiedi:
perché lo faccio?
Nunn’o saccio
ma lo faccio
e mme sient’ nu straccio.
- Stefano Benni -

#poesia #italia