Fujin e Rajin, Autore sconosciuto, 1185 - 1333
-Periodo Kamakura-
Fujin e rajin ossia il Dio del vento e il Dio del tuono sono dei guardiani celesti con funzioni apotropaiche che scacciavano gli spiriti maligni, sono custoditi all'interno del tempio Sanjusangendo a Kyoto, ove sono presenti le mille rappresentazioni del bodhisattva Kannon.
Sono realizzate in legno, lacca e dorate. Rajin reca dei cristalli nei bulbi oculari e tre dita che rappresentano il passato, presente e futuro. Le statue sono state più tardi rappresentate pittoricamente dall'artista Sotatsu.
#scultura #giappone
-Periodo Kamakura-
Fujin e rajin ossia il Dio del vento e il Dio del tuono sono dei guardiani celesti con funzioni apotropaiche che scacciavano gli spiriti maligni, sono custoditi all'interno del tempio Sanjusangendo a Kyoto, ove sono presenti le mille rappresentazioni del bodhisattva Kannon.
Sono realizzate in legno, lacca e dorate. Rajin reca dei cristalli nei bulbi oculari e tre dita che rappresentano il passato, presente e futuro. Le statue sono state più tardi rappresentate pittoricamente dall'artista Sotatsu.
#scultura #giappone
Setouchi Aonagi, Tadao Ando, 1998
-Isola di Shikoku, Giappone-
Ao in giapponese significa blu, mentre il termine nagi rimanda alla calma generata dalla mancanza di vento sulla spiaggia. Il complesso originario, costruito nel 1998 su progetto di Tadao Ando per ospitare una struttura privata e un museo d’arte aperto al pubblico, è stata quindi ristrutturata e convertita dall’architetto giapponese in un hotel di lusso, senza rinunciare all’estetica minimalista e stereometrica della sua architettura.
#architettura #giappone
Per approfondire: QUI
-Isola di Shikoku, Giappone-
Ao in giapponese significa blu, mentre il termine nagi rimanda alla calma generata dalla mancanza di vento sulla spiaggia. Il complesso originario, costruito nel 1998 su progetto di Tadao Ando per ospitare una struttura privata e un museo d’arte aperto al pubblico, è stata quindi ristrutturata e convertita dall’architetto giapponese in un hotel di lusso, senza rinunciare all’estetica minimalista e stereometrica della sua architettura.
#architettura #giappone
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Ada, Karina Smigla-Bobinski, 2011
«Per quanto il visitatore cerchi di controllarla, di guidarla, di addomesticarla, ADA crea una composizione di linee e punti che rimangono incalcolabili nella loro intensità, espressione e forma. Qualunque cosa farai, ADA sarà sempre un’artista indipendente.»
Video dell'installazione: QUI
#installazione #performance #germania #baviera
«Per quanto il visitatore cerchi di controllarla, di guidarla, di addomesticarla, ADA crea una composizione di linee e punti che rimangono incalcolabili nella loro intensità, espressione e forma. Qualunque cosa farai, ADA sarà sempre un’artista indipendente.»
Video dell'installazione: QUI
#installazione #performance #germania #baviera
Ninnananna da Cape God, Iosif Brodskij
Nella parte settentrionale del mondo ho trovato un rifugio
nella parte ventosa, dove gli uccelli, volando giù
dalle rocce, si riflettono nei pesci e scendono a dar di becco
fra i gridi su una superficie di screziati specchi.
Qui non trovi te stesso, anche chiuso a doppia mandata.
In casa non c'è un cane e freddo nero è in branda.
La finestra al mattino ha una tenda di cenci di nuvole.
Poca terra, e non si vedono uomini.
In queste ampiezze signora è l'acqua. Nessuno il dito
punta nello spazio e "via di qui" strilla.
L'orizzonte si rivolta come un cappotto,
aiutandosi con queste ondate mobili.
E non riesci a distinguerti dai pantaloni tolti, dalla maglia
appesa - evidentemente, i tuoi sensi sono corti
o la lampada ti oscura-. Tocchi il loro gancio
per dire, ritirando la mano: "sei risorto".
#poesia #russia
Nella parte settentrionale del mondo ho trovato un rifugio
nella parte ventosa, dove gli uccelli, volando giù
dalle rocce, si riflettono nei pesci e scendono a dar di becco
fra i gridi su una superficie di screziati specchi.
Qui non trovi te stesso, anche chiuso a doppia mandata.
In casa non c'è un cane e freddo nero è in branda.
La finestra al mattino ha una tenda di cenci di nuvole.
Poca terra, e non si vedono uomini.
In queste ampiezze signora è l'acqua. Nessuno il dito
punta nello spazio e "via di qui" strilla.
L'orizzonte si rivolta come un cappotto,
aiutandosi con queste ondate mobili.
E non riesci a distinguerti dai pantaloni tolti, dalla maglia
appesa - evidentemente, i tuoi sensi sono corti
o la lampada ti oscura-. Tocchi il loro gancio
per dire, ritirando la mano: "sei risorto".
#poesia #russia