Il Vampiro, Edvard Munch, 1893-1895
La donna, ritratta in un’immagine vampiresca, viene colta in un gesto fatale e non amorevole, un morso anziché un bacio. Quel che sembrerebbe un gesto tenero e premuroso come quello di un abbraccio consolatorio, in verità mostra una scena fredda e raccapricciante. L’uomo, stretto nell’abbraccio pericoloso si lascia travolgere dal potere della donna vampiro,sapientemente evocato da Munch mediante la cascata di capelli rossi che avvolge l’intera composizione e cola sul capo di lui come gocce di vivido sangue.
#pittura #norvegia
https://ilchaos.com/vampiro-di-edward-munch-il-rosso-donna
La donna, ritratta in un’immagine vampiresca, viene colta in un gesto fatale e non amorevole, un morso anziché un bacio. Quel che sembrerebbe un gesto tenero e premuroso come quello di un abbraccio consolatorio, in verità mostra una scena fredda e raccapricciante. L’uomo, stretto nell’abbraccio pericoloso si lascia travolgere dal potere della donna vampiro,sapientemente evocato da Munch mediante la cascata di capelli rossi che avvolge l’intera composizione e cola sul capo di lui come gocce di vivido sangue.
#pittura #norvegia
https://ilchaos.com/vampiro-di-edward-munch-il-rosso-donna
L’atalante, Jean Vigo, 1934
«Non sai che nell'acqua si vede la persona che si ama? Lo vedrai anche tu, un giorno, quando lo farai credendoci.»
www.youtube.com/watch?v=kU0DwGEqfpU
#cinema #francia
«Non sai che nell'acqua si vede la persona che si ama? Lo vedrai anche tu, un giorno, quando lo farai credendoci.»
www.youtube.com/watch?v=kU0DwGEqfpU
#cinema #francia
Il lago dei cigni, Pëtr Il'ič Čajkovskij, 1875-1876
#musica #russia
www.youtube.com/watch?v=Sa3Angk4RFI
#musica #russia
www.youtube.com/watch?v=Sa3Angk4RFI
YouTube
Tchaikovsky - Il lago dei cigni .avi -
Au hasard Balthazar, Bresson, 1966
ll mio film è partito da due idee che si completano. In primo luogo: mostrare le tappe della vita di un asino simili a quelle della vita di un uomo. L’infanzia: le carezze. L’età matura: il lavoro. Il talento o il genio: l’asino sapiente. Il periodo mistico che precede la morte: l’asino che porta le reliquie. In secondo luogo: quest’asino passa nelle mani di diversi padroni, che rappresentano ciascuno un vizio umano: gola, accidia, superbia, ira … Esso ne soffre in modo diverso. Li guarda con l’occhio di un giudice. E ancora: Balthazar porta con sé, forzatamente, l’erotismo greco, e a un tempo, la spiritualità e il misticismo biblici.
#cinema #francia
ll mio film è partito da due idee che si completano. In primo luogo: mostrare le tappe della vita di un asino simili a quelle della vita di un uomo. L’infanzia: le carezze. L’età matura: il lavoro. Il talento o il genio: l’asino sapiente. Il periodo mistico che precede la morte: l’asino che porta le reliquie. In secondo luogo: quest’asino passa nelle mani di diversi padroni, che rappresentano ciascuno un vizio umano: gola, accidia, superbia, ira … Esso ne soffre in modo diverso. Li guarda con l’occhio di un giudice. E ancora: Balthazar porta con sé, forzatamente, l’erotismo greco, e a un tempo, la spiritualità e il misticismo biblici.
#cinema #francia
The Hashtag Tower, BIG Bjarke Ingels Group, 2012
Il progetto di Hashtag Tower prende quattro minimalisti parallelepipedi rettangolari combinandoli tra verticale e orizzontale.
https://big.dk/#projects
#architettura #coreadelsud
Il progetto di Hashtag Tower prende quattro minimalisti parallelepipedi rettangolari combinandoli tra verticale e orizzontale.
https://big.dk/#projects
#architettura #coreadelsud
Io che nulla amo più, Bertold Brecht, Poesia anteriore all'esilio (1933)
Ich, der ich nichts mehr liebe
Als die Unzufriedenheit mit dem Änderbaren
Hasse auch nichts mehr als
Die tiefe Unzufriedenheit mit dem Unveränderlichen.
Io che nulla amo piú
dello scontento per le cose mutabili,
cosí nulla odio piú del profondo scontento
per le cose che non possono cambiare.
#poesia #germania
Ich, der ich nichts mehr liebe
Als die Unzufriedenheit mit dem Änderbaren
Hasse auch nichts mehr als
Die tiefe Unzufriedenheit mit dem Unveränderlichen.
Io che nulla amo piú
dello scontento per le cose mutabili,
cosí nulla odio piú del profondo scontento
per le cose che non possono cambiare.
#poesia #germania
La Venere degli stracci, Michelangelo Pistoletto, 1967
Cinquant’anni fa ho realizzato la Venere degli stracci. Gli stracci rappresentano il passaggio delle persone dentro tutti questi vestiti, questi vestiti ormai degradati. La Venere, venendo dal passato come simbolo di bellezza e di speranza, ridà vita, rigenera questi stracci.
Pistoletto accosta il Bello ideale alla vita vera, sciupata e usata, incarnando l’ideal-tipo più condiviso della bellezza, la Venere dello scultore neoclassico Bertel Thorvaldsen, che evoca pose e proporzioni della Venere di Miloce la Venere Callipigia. Il calco della Venere classica, bianca e ordinata, da un preciso canone proporzionale, si contrappone al disordine delle pezze, creando una perfetta relazione e armonia tra il passato e il presente, il neutro e il multi colore, l’eterno e il transitorio.
#installazione #italia
http://artecracy.eu/gli-stracci-michelangelo-pistoletto/
Cinquant’anni fa ho realizzato la Venere degli stracci. Gli stracci rappresentano il passaggio delle persone dentro tutti questi vestiti, questi vestiti ormai degradati. La Venere, venendo dal passato come simbolo di bellezza e di speranza, ridà vita, rigenera questi stracci.
Pistoletto accosta il Bello ideale alla vita vera, sciupata e usata, incarnando l’ideal-tipo più condiviso della bellezza, la Venere dello scultore neoclassico Bertel Thorvaldsen, che evoca pose e proporzioni della Venere di Miloce la Venere Callipigia. Il calco della Venere classica, bianca e ordinata, da un preciso canone proporzionale, si contrappone al disordine delle pezze, creando una perfetta relazione e armonia tra il passato e il presente, il neutro e il multi colore, l’eterno e il transitorio.
#installazione #italia
http://artecracy.eu/gli-stracci-michelangelo-pistoletto/
Solaris, Andrej Tarkovskij, 1972
La scienza? Sciocchezze. In questa situazione la mediocritá e il genio sono ugualmente inutili! Noi non vogliamo affatto conquistare il cosmo. Noi vogliamo allargare la terra alle sue dimensioni. Non abbiamo bisogno di altri mondi: abbiamo bisogno di uno specchio. Ci affanniamo per ottenere un contatto e non lo troveranno mai. Ci troviamo nella sciocca posizione di chi anela una meta di cui ha paura e di cui non ha bisogno. L'uomo ha bisogno solo dell'uomo!
#cinema #russia
https://www.youtube.com/watch?v=vJdQU_5E_Ao&t=43s
La scienza? Sciocchezze. In questa situazione la mediocritá e il genio sono ugualmente inutili! Noi non vogliamo affatto conquistare il cosmo. Noi vogliamo allargare la terra alle sue dimensioni. Non abbiamo bisogno di altri mondi: abbiamo bisogno di uno specchio. Ci affanniamo per ottenere un contatto e non lo troveranno mai. Ci troviamo nella sciocca posizione di chi anela una meta di cui ha paura e di cui non ha bisogno. L'uomo ha bisogno solo dell'uomo!
#cinema #russia
https://www.youtube.com/watch?v=vJdQU_5E_Ao&t=43s
YouTube
"Listen to Bach (The Earth)" from "Solaris"
Bel Air Music presents the clip "Listen to Bach (The Earth)" from the film "Solaris" (1972), one of 24 clips from 18 Russian films 1932 to 2004 featured on Russian Film Music III CD & DVD. https://itunes.apple.com/us/album/russian-film-music-iii/id665574216
I cacciatori nella neve, Pieter Brugel il Vecchio, 1565
-Tratto da Solaris-
Tale dipinto rappresenta il termine del ciclo delle stagioni: il cammino dei cacciatori è rivolto, infatti, al ritorno verso casa e dunque verso un riposo che significa la conclusione di un percorso, come se rappresentasse la nostalgia e il desiderio che gli astronauti hanno del loro luogo d’origine, o forse di un’armonia perduta. Il paesaggio freddo, bianco e terrestre del dipinto richiama uno dei momenti più belli vissuti da Chris, una passeggiata assieme ai genitori sulla neve. Questi sentimenti profondi e inconsci sembrano essere riflessi dall’oceano di Solaris, è proprio l’ospite Hari infatti a contemplare assorta il quadro.
#pittura #russia
https://zootropita.wordpress.com/2013/02/12/solaris-un-viaggio-interiore/
-Tratto da Solaris-
Tale dipinto rappresenta il termine del ciclo delle stagioni: il cammino dei cacciatori è rivolto, infatti, al ritorno verso casa e dunque verso un riposo che significa la conclusione di un percorso, come se rappresentasse la nostalgia e il desiderio che gli astronauti hanno del loro luogo d’origine, o forse di un’armonia perduta. Il paesaggio freddo, bianco e terrestre del dipinto richiama uno dei momenti più belli vissuti da Chris, una passeggiata assieme ai genitori sulla neve. Questi sentimenti profondi e inconsci sembrano essere riflessi dall’oceano di Solaris, è proprio l’ospite Hari infatti a contemplare assorta il quadro.
#pittura #russia
https://zootropita.wordpress.com/2013/02/12/solaris-un-viaggio-interiore/
Yamal Peninsula, Sebastião Salgado, 2011
Quando fotografo io respiro la fatica dell’uomo, i suoi ritmi, le sue angosce. Ma anche le sue speranze.
#fotografia #russia
Quando fotografo io respiro la fatica dell’uomo, i suoi ritmi, le sue angosce. Ma anche le sue speranze.
#fotografia #russia
Brick, Studio Bouroullec, 2000
I ripiani in polistirolo sono ritagliati con un laser. Originariamente avevamo concepito questi elementi come sfondo per una mostra di scarpe francesi, il Festival Internazionale delle Arti della Moda di Hyères, Francia. Il nostro piano era quello di evitare di dover rifare elementi di sfondo su ogni sito usando tecniche tradizionali.
http://www.bouroullec.com
#design #francia
I ripiani in polistirolo sono ritagliati con un laser. Originariamente avevamo concepito questi elementi come sfondo per una mostra di scarpe francesi, il Festival Internazionale delle Arti della Moda di Hyères, Francia. Il nostro piano era quello di evitare di dover rifare elementi di sfondo su ogni sito usando tecniche tradizionali.
http://www.bouroullec.com
#design #francia
Come in uno specchio, Ingmar Bergman, 1961
Ho avuto paura. La porta si è dischiusa, ma il Dio che è entrato era solo un ragno. Si è avvicinato a me e io l'ho visto in faccia: un viso ripugnante e gelido. Si è lanciato su di me, voleva possedermi ma io mi sono difesa. Vedevo continuamente i suoi occhi così freddi e calmi. Non è riuscito a penetrare in me, così ha strisciato sul mio petto e se ne è andato su per la parete. Ho visto Dio.
#cinema #svezia
Ho avuto paura. La porta si è dischiusa, ma il Dio che è entrato era solo un ragno. Si è avvicinato a me e io l'ho visto in faccia: un viso ripugnante e gelido. Si è lanciato su di me, voleva possedermi ma io mi sono difesa. Vedevo continuamente i suoi occhi così freddi e calmi. Non è riuscito a penetrare in me, così ha strisciato sul mio petto e se ne è andato su per la parete. Ho visto Dio.
#cinema #svezia