Le città invisibili, Italo Calvino, 1972
«L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n’è uno è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiano stando insieme.
Due modi ci sono per non soffrirne.
Il primo riesce facile a molti:
accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
Il secondo è rischioso ed esige attenzione e approfondimento continui: cercare e saper riconoscere che e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio».
#romanzo #italia
«L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n’è uno è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiano stando insieme.
Due modi ci sono per non soffrirne.
Il primo riesce facile a molti:
accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
Il secondo è rischioso ed esige attenzione e approfondimento continui: cercare e saper riconoscere che e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio».
#romanzo #italia
Zhongshuge, Studio X+Living, 2019
Una libreria dall’aspetto surreale, quasi magico, che si trova nel distretto cinese di Binjiang.
Continua la lettura Qui
#architettura #cina
Una libreria dall’aspetto surreale, quasi magico, che si trova nel distretto cinese di Binjiang.
Continua la lettura Qui
#architettura #cina
Forwarded from Stillicidio (Agnese)
Sono spezzata in due
ma io conquisterò me stessa.
Io riesumerò l’orgoglio.
Io prenderò le forbici
e amputerò la mendica.
Io prenderò il piè di porco
e in me scassinerò
i pezzi di Dio scassati.
Come in un enorme puzzle
Lo ricomporrò,
con la pazienza del giocatore di scacchi.
Quanti pezzi? Paiono migliaia,
Dio travestito da puttana
di un viscido verde alga,
Dio travestito da vecchietto
che barcolla ciabattando,
Dio travestito da bambino
tutto nudo,
senza pelle,
molliccio come un avocado sbucciato.
E altri, altri, altri.
Ma Io tutti li conquisterò
e una nazione di Dio costituirò
- infine in me unificata –
un’anima nuova costruirò
vestita di pelle.
Poi mi metterò una camicia
e canterò l’inno:
Canto di me stessa.
Anne Sexton, Guerra Civile
ma io conquisterò me stessa.
Io riesumerò l’orgoglio.
Io prenderò le forbici
e amputerò la mendica.
Io prenderò il piè di porco
e in me scassinerò
i pezzi di Dio scassati.
Come in un enorme puzzle
Lo ricomporrò,
con la pazienza del giocatore di scacchi.
Quanti pezzi? Paiono migliaia,
Dio travestito da puttana
di un viscido verde alga,
Dio travestito da vecchietto
che barcolla ciabattando,
Dio travestito da bambino
tutto nudo,
senza pelle,
molliccio come un avocado sbucciato.
E altri, altri, altri.
Ma Io tutti li conquisterò
e una nazione di Dio costituirò
- infine in me unificata –
un’anima nuova costruirò
vestita di pelle.
Poi mi metterò una camicia
e canterò l’inno:
Canto di me stessa.
Anne Sexton, Guerra Civile
La morte felice, Albert Camus, 1938
Non rinunciare mai, Catherine. Hai tante cose dentro di te e la più nobile di tutte, il senso della felicità. Ma non aspettarti la vita da un uomo. Per questo tante donne s’ingannano. Aspettala da te stessa. Non sarai mai felice se continui a cercare in che cosa consista la felicità. Non vivrai mai se stai cercando il significato della vita. Come rimedio alla vita di società suggerirei la grande città. Ai giorni nostri, è l’unico deserto alla portata dei nostri mezzi. Non conosco che un solo dovere: quello di amare. Nel bel mezzo dell’inverno ho infine imparato che vi era in me un’invincibile estate.
#romanzo #francia
Non rinunciare mai, Catherine. Hai tante cose dentro di te e la più nobile di tutte, il senso della felicità. Ma non aspettarti la vita da un uomo. Per questo tante donne s’ingannano. Aspettala da te stessa. Non sarai mai felice se continui a cercare in che cosa consista la felicità. Non vivrai mai se stai cercando il significato della vita. Come rimedio alla vita di società suggerirei la grande città. Ai giorni nostri, è l’unico deserto alla portata dei nostri mezzi. Non conosco che un solo dovere: quello di amare. Nel bel mezzo dell’inverno ho infine imparato che vi era in me un’invincibile estate.
#romanzo #francia
Mediacité, Ron Arad Architects, 2009
-Liege,Belgio-
#architettura #uk
ronarad.co.uk/architecture/mediacite
-Liege,Belgio-
#architettura #uk
ronarad.co.uk/architecture/mediacite
La solitudine, Pier Paolo Pasolini, 1971
#poesia #italia
Bisogna essere molto forti
per amare la solitudine; bisogna avere buone gambe
e una resistenza fuori dal comune; non si deve rischiare
raffreddore, influenza e mal di gola; non si devono temere
rapinatori o assassini; se tocca camminare
per tutto il pomeriggio o magari per tutta la sera
bisogna saperlo fare senza accorgersene; da sedersi non c'è;
specie d'inverno; col vento che tira sull'erba bagnata,
e coi pietroni tra l'immondizia umidi e fangosi;
non c'è proprio nessun conforto, su ciò non c'è dubbio,
oltre a quello di avere davanti tutto un giorno e una notte
senza doveri o limiti di qualsiasi genere.
youtube.com/watch?v=r7gqVQSOhO8
#poesia #italia
Bisogna essere molto forti
per amare la solitudine; bisogna avere buone gambe
e una resistenza fuori dal comune; non si deve rischiare
raffreddore, influenza e mal di gola; non si devono temere
rapinatori o assassini; se tocca camminare
per tutto il pomeriggio o magari per tutta la sera
bisogna saperlo fare senza accorgersene; da sedersi non c'è;
specie d'inverno; col vento che tira sull'erba bagnata,
e coi pietroni tra l'immondizia umidi e fangosi;
non c'è proprio nessun conforto, su ciò non c'è dubbio,
oltre a quello di avere davanti tutto un giorno e una notte
senza doveri o limiti di qualsiasi genere.
youtube.com/watch?v=r7gqVQSOhO8
YouTube
Pier Paolo Pasolini " La solitudine " Interprete: Sergio Carlacchiani
Nato a Macerata nel 1959, Sergio Carlacchiani è attore, regista, doppiatore, poeta, performer e pittore.Direttore artistico di varie rassegne teatrali tra cui ricordiamo:Donna/Modello, Poeti e Poesie da Decl/Amare, Live Poetry, Vita Vita e Poesia in Vita.…