IL DUCA
Quindi per la Grecia, membro della comunità Europea, una decina di miliardi non Si trovavano, ma per l'Ucraina che non è membro 100 miliardi li hanno trovati? Quando la gente capirà sarà troppo tardi.
Completamente d’accordo col Duca.
Sono decenni che dico che la UE sia un mostro, un cancro da estirpare e oggi ne abbiamo l’ennesima ma più palese riprova.
Una decina d’anni fa il mostro ha distrutto la Grecia, gli ha imposto una “cura” devastante che ha causato, tra le altre cose, un aumento della mortalità infantile, una “cura” per una malattia che la UE stessa aveva creato con le sue regole idiote.
La UE non volle tirare fuori i soldi per “salvare” la Grecia, e mise la Grecia in mano ai propri strozzini, la troika.
Oggi invece la UE indebita i cittadini degli stati che la compongono per continuare una guerra persa, per far continuare a morire due generazioni di Ucraini, per non perdere una scommessa da dementi fatta insieme agli USA di Biden.
Sono decenni che dico che la UE sia un mostro, un cancro da estirpare e oggi ne abbiamo l’ennesima ma più palese riprova.
Una decina d’anni fa il mostro ha distrutto la Grecia, gli ha imposto una “cura” devastante che ha causato, tra le altre cose, un aumento della mortalità infantile, una “cura” per una malattia che la UE stessa aveva creato con le sue regole idiote.
La UE non volle tirare fuori i soldi per “salvare” la Grecia, e mise la Grecia in mano ai propri strozzini, la troika.
Oggi invece la UE indebita i cittadini degli stati che la compongono per continuare una guerra persa, per far continuare a morire due generazioni di Ucraini, per non perdere una scommessa da dementi fatta insieme agli USA di Biden.
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SIAMO UN PAESE FOTTUTO!
Basta guardare la squallida kermesse che c’è stata ad Atreju tra due splendidi esemplari di idioti italici, una fa il ministro, l’altro fa l’attivista “de sinistra” e studente nei ritagli di tempo.
Entrambi sono espressione dei mail che affliggono il paese.
Antefatto, prima c’erano i test d’ingresso a medicina dove potevi essere escluso da medicina se non ti ricordavi l’anno della caduta di Costantinopoli, oggi c’è il semestre filtro dove devi studiare e superare gli esami di matematica, fisica e biologia, materie la cui conoscenza è propedeutica e base fondamentale per il proseguo degli studi.
L’attivista contesta la difficoltà del semestre filtro (l’80% degli studenti non lo ha passato) la ministra gli risponde scimmiottando una storica frase di Silvio Berlusconi “siete sempre dei poveri comunisti”.
L’attivista dimostra di avere la mente formattata a stronzate ideologico ferme al 18 politico, uno vale uno, al volere la tavola già apparecchiata, al volere ottenere senza sforzo ciò che altri ottengono impegnandosi mentre la Bernini da sfoggio della strafottenza del potere fornendo un assist a porta vuota a chi fa solo sterili polveroni fini a se stessi, quando invece poteva semplicemente argomentare.
Non hai passato gli esami del semestre filtro?
Significa molto probabilmente che non eri preparato abbastanza come lo era il 20% che li ha passati, non puoi pretendere che il sistema si pieghi alle tue lacune trasformando un percorso di studi serio in una scuola dell’obbligo permanente.
La selezione non è una cattiveria ideologica, è una necessità: medicina non è un diritto naturale, è una responsabilità enorme che richiede basi solide, metodo, sacrificio.
Se non superi matematica, fisica e biologia oggi, il problema non è il “semestre filtro”, ma l’arroganza nel pensare che tutto ti sia dovuto.
Allo stesso tempo, una ministra che risponde con slogan da comizio dimostra lo stesso vuoto culturale che dice di combattere: l’arroganza al posto del ragionamento, la battuta al posto della politica.
Da una parte il vittimismo elevato a categoria politica, dall’altra la tracotanza di chi governa e non sente il dovere di spiegare.
Ecco perché siamo un paese fottuto: non perché esistono esami difficili, ma perché il dibattito pubblico è ridotto a tifo da stadio, dove nessuno studia, nessuno argomenta e tutti urlano.
E in mezzo restano gli studenti seri, quelli che studiano davvero, che passano gli esami e che meritano di andare avanti senza essere trascinati nel fango dall’idiozia di chi scambia la mediocrità per un diritto acquisito.
Il Maresciallo
Basta guardare la squallida kermesse che c’è stata ad Atreju tra due splendidi esemplari di idioti italici, una fa il ministro, l’altro fa l’attivista “de sinistra” e studente nei ritagli di tempo.
Entrambi sono espressione dei mail che affliggono il paese.
Antefatto, prima c’erano i test d’ingresso a medicina dove potevi essere escluso da medicina se non ti ricordavi l’anno della caduta di Costantinopoli, oggi c’è il semestre filtro dove devi studiare e superare gli esami di matematica, fisica e biologia, materie la cui conoscenza è propedeutica e base fondamentale per il proseguo degli studi.
L’attivista contesta la difficoltà del semestre filtro (l’80% degli studenti non lo ha passato) la ministra gli risponde scimmiottando una storica frase di Silvio Berlusconi “siete sempre dei poveri comunisti”.
L’attivista dimostra di avere la mente formattata a stronzate ideologico ferme al 18 politico, uno vale uno, al volere la tavola già apparecchiata, al volere ottenere senza sforzo ciò che altri ottengono impegnandosi mentre la Bernini da sfoggio della strafottenza del potere fornendo un assist a porta vuota a chi fa solo sterili polveroni fini a se stessi, quando invece poteva semplicemente argomentare.
Non hai passato gli esami del semestre filtro?
Significa molto probabilmente che non eri preparato abbastanza come lo era il 20% che li ha passati, non puoi pretendere che il sistema si pieghi alle tue lacune trasformando un percorso di studi serio in una scuola dell’obbligo permanente.
La selezione non è una cattiveria ideologica, è una necessità: medicina non è un diritto naturale, è una responsabilità enorme che richiede basi solide, metodo, sacrificio.
Se non superi matematica, fisica e biologia oggi, il problema non è il “semestre filtro”, ma l’arroganza nel pensare che tutto ti sia dovuto.
Allo stesso tempo, una ministra che risponde con slogan da comizio dimostra lo stesso vuoto culturale che dice di combattere: l’arroganza al posto del ragionamento, la battuta al posto della politica.
Da una parte il vittimismo elevato a categoria politica, dall’altra la tracotanza di chi governa e non sente il dovere di spiegare.
Ecco perché siamo un paese fottuto: non perché esistono esami difficili, ma perché il dibattito pubblico è ridotto a tifo da stadio, dove nessuno studia, nessuno argomenta e tutti urlano.
E in mezzo restano gli studenti seri, quelli che studiano davvero, che passano gli esami e che meritano di andare avanti senza essere trascinati nel fango dall’idiozia di chi scambia la mediocrità per un diritto acquisito.
Il Maresciallo
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Fatemi capire bene.
Se un produttore di Hollywood invita giovani ragazze a casa sua, tipo Asia Argento, se le scopa promettendo lavoro e celebrità è un porco maledetto patriarca approfittatore e va arrestato, nasce il meetoo e tutto il mondo lo smerda tra gli applausi.
Se la stessa cosa la fa un gay con dei ragazzi etero invece, dato che entrambi sono maggiorenni, è gogna mediatica verso il povero omosessuale?
Chiaro.
Se un produttore di Hollywood invita giovani ragazze a casa sua, tipo Asia Argento, se le scopa promettendo lavoro e celebrità è un porco maledetto patriarca approfittatore e va arrestato, nasce il meetoo e tutto il mondo lo smerda tra gli applausi.
Se la stessa cosa la fa un gay con dei ragazzi etero invece, dato che entrambi sono maggiorenni, è gogna mediatica verso il povero omosessuale?
Chiaro.
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L’Ucraina è uno stato canaglia!
Nel Mediterraneo, ad appena 500 km dalle nostre coste è successo un fatto gravissimo, e nessuno ne parla come dovrebbe.
Una nave civile, ripeto, civile, battente bandiera dell’Oman, quindi paese terzo ed estraneo al conflitto russo-Natoucraino, è stata attaccata dagli ucraini, probabilmente con un drone Babayaga, caricato con esplosivi e sganciati in volo.
Questo è un atto di pirateria, un’azione corsara contro una nave civile.
Quella nave, con tutta probabilità, proveniva dall’India ed era diretta in Russia per caricare petrolio. Quindi era fortunatamente scarica.
Ma se fosse stata carica?
Se una petroliera piena di greggio fosse stata colpita in mezzo al Mediterraneo?
Se lo scafo si fosse aperto in due riversando migliaia di tonnellate di petrolio in mare?
Avete idea di cosa sarebbe successo?
Una bomba ecologica senza precedenti.
Pesca distrutta, turismo azzerato per anni, economie mediterranee in ginocchio.
Un disastro incalcolabile.
E chi avrebbe pagato?
Noi. Sempre noi.
Vi ricordate il North Stream 1 e 2?
Fatto saltare dagli ucraini!
Sapete quanto metano è stato rilasciato in atmosfera?
Per la cronaca il metano è un gas serra più potente della CO2.
Altro che transizione ecologica: anni di “sforzi” (idioti) ambientali buttati nel cesso in pochi minuti.
E qualcuno ha pagato? No.
Gli eurodementi hanno fatto spallucce.
Basta!
NON si può permettere all’Ucraina di compiere crimini di guerra impunemente nel Mediterraneo, perché i danni li paghiamo noi che ci affacciamo sul Mediterraneo, mica quel tossico di merda di Zelensky, o Starmer, o Trump, o Putin.
Abbiamo già sul groppone decine di miliardi di euro, altri 10 miliardi di debito per cui ringraziamo il governo Meloni per averceli caricati sulle spalle o messi in culo, fate voi.
E adesso dovremmo pure accettare che si facciano attacchi pirateschi contro navi civili, mettendo a rischio l’intero bacino mediterraneo?
E attenzione a un altro punto inquietante, da dove è partito il drone?
Un Babayaga ha una portata massima di 15–20 km. Quindi il drone non può ovviamente essere partito dall’Ucraina.
È partito da una nave nel Mediterraneo, a meno di 10 km dalla petroliera.
Questo significa una cosa sola che c’è una nave corsara che gira nel Mediterraneo attaccando navi civili.
Battente quale bandiera?
Britannica? Ucraina? Polacca? Baltica?
Non lo sappiamo.
Ma la gravità del fatto resta intatta.
E intanto i media occidentali cosa raccontano?
Che è stata attaccata “una nave russa”.
Falso.
Le navi non sono “russe” o “ucraine” per destinazione: sono del paese di cui battono bandiera.
Questa era una nave omanita.
Se facciamo un confronto tra Yemen e Ucraina, la prima cosa che viene in mente è che con quale faccia come il culo l’Italia, la Francia, la Germania, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti mandano navi militari nel Mar Rosso, nel Golfo di Oman, nello stretto di Bab el-Mandeb, per “garantire la libertà di navigazione”, se poi chiudono gli occhi davanti a un attacco del genere nel Mediterraneo?
Lo Yemen, almeno, aveva dichiarato apertamente le sue azioni, aveva avvisato quali rotte sarebbero state colpite e per quale motivo.
Qui invece nessun avviso, nessuna dichiarazione, nessuna parvenza di legittimità.
Solo attacchi a sorpresa contro navi civili di paesi terzi.
Questi sono crimini di guerra, senza se e senza ma.
E infine la presa per il culo (quante volte ho scritto culo in questo post?) finale:
i 90 miliardi che abbiamo già versato?
Buttati nel cesso.
Zelensky lo ha detto chiaramente: li restituirà solo se la Russia pagherà i danni di guerra.
Se questo non succede, e tranquilli non succederà, non rimborseranno nulla.
Morale della favola?
Paghiamo tutto noi.
I soldi, i rischi ambientali, i danni economici, le conseguenze politiche.
E in silenzio.
Il Maresciallo
Nel Mediterraneo, ad appena 500 km dalle nostre coste è successo un fatto gravissimo, e nessuno ne parla come dovrebbe.
Una nave civile, ripeto, civile, battente bandiera dell’Oman, quindi paese terzo ed estraneo al conflitto russo-Natoucraino, è stata attaccata dagli ucraini, probabilmente con un drone Babayaga, caricato con esplosivi e sganciati in volo.
Questo è un atto di pirateria, un’azione corsara contro una nave civile.
Quella nave, con tutta probabilità, proveniva dall’India ed era diretta in Russia per caricare petrolio. Quindi era fortunatamente scarica.
Ma se fosse stata carica?
Se una petroliera piena di greggio fosse stata colpita in mezzo al Mediterraneo?
Se lo scafo si fosse aperto in due riversando migliaia di tonnellate di petrolio in mare?
Avete idea di cosa sarebbe successo?
Una bomba ecologica senza precedenti.
Pesca distrutta, turismo azzerato per anni, economie mediterranee in ginocchio.
Un disastro incalcolabile.
E chi avrebbe pagato?
Noi. Sempre noi.
Vi ricordate il North Stream 1 e 2?
Fatto saltare dagli ucraini!
Sapete quanto metano è stato rilasciato in atmosfera?
Per la cronaca il metano è un gas serra più potente della CO2.
Altro che transizione ecologica: anni di “sforzi” (idioti) ambientali buttati nel cesso in pochi minuti.
E qualcuno ha pagato? No.
Gli eurodementi hanno fatto spallucce.
Basta!
NON si può permettere all’Ucraina di compiere crimini di guerra impunemente nel Mediterraneo, perché i danni li paghiamo noi che ci affacciamo sul Mediterraneo, mica quel tossico di merda di Zelensky, o Starmer, o Trump, o Putin.
Abbiamo già sul groppone decine di miliardi di euro, altri 10 miliardi di debito per cui ringraziamo il governo Meloni per averceli caricati sulle spalle o messi in culo, fate voi.
E adesso dovremmo pure accettare che si facciano attacchi pirateschi contro navi civili, mettendo a rischio l’intero bacino mediterraneo?
E attenzione a un altro punto inquietante, da dove è partito il drone?
Un Babayaga ha una portata massima di 15–20 km. Quindi il drone non può ovviamente essere partito dall’Ucraina.
È partito da una nave nel Mediterraneo, a meno di 10 km dalla petroliera.
Questo significa una cosa sola che c’è una nave corsara che gira nel Mediterraneo attaccando navi civili.
Battente quale bandiera?
Britannica? Ucraina? Polacca? Baltica?
Non lo sappiamo.
Ma la gravità del fatto resta intatta.
E intanto i media occidentali cosa raccontano?
Che è stata attaccata “una nave russa”.
Falso.
Le navi non sono “russe” o “ucraine” per destinazione: sono del paese di cui battono bandiera.
Questa era una nave omanita.
Se facciamo un confronto tra Yemen e Ucraina, la prima cosa che viene in mente è che con quale faccia come il culo l’Italia, la Francia, la Germania, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti mandano navi militari nel Mar Rosso, nel Golfo di Oman, nello stretto di Bab el-Mandeb, per “garantire la libertà di navigazione”, se poi chiudono gli occhi davanti a un attacco del genere nel Mediterraneo?
Lo Yemen, almeno, aveva dichiarato apertamente le sue azioni, aveva avvisato quali rotte sarebbero state colpite e per quale motivo.
Qui invece nessun avviso, nessuna dichiarazione, nessuna parvenza di legittimità.
Solo attacchi a sorpresa contro navi civili di paesi terzi.
Questi sono crimini di guerra, senza se e senza ma.
E infine la presa per il culo (quante volte ho scritto culo in questo post?) finale:
i 90 miliardi che abbiamo già versato?
Buttati nel cesso.
Zelensky lo ha detto chiaramente: li restituirà solo se la Russia pagherà i danni di guerra.
Se questo non succede, e tranquilli non succederà, non rimborseranno nulla.
Morale della favola?
Paghiamo tutto noi.
I soldi, i rischi ambientali, i danni economici, le conseguenze politiche.
E in silenzio.
Il Maresciallo
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Il 29 dicembre il capo degli ebrei israeliani andrà in visita dal Donald Trump a spiegargli probabilmente che dobbiamo bombardare L'IRAN.
Probabilmente un giorno importante sia per i detrattori che per i fan dell'uomo arancione.
A mio personale parere si dovrebbe iniziare a parlare a livello globale di fermare gli USA e i suoi amici prima che sia troppo tardi.
Probabilmente un giorno importante sia per i detrattori che per i fan dell'uomo arancione.
A mio personale parere si dovrebbe iniziare a parlare a livello globale di fermare gli USA e i suoi amici prima che sia troppo tardi.
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