È curioso osservare come queste notizie vengano costruite: sembra quasi che i media europei stiano lavorando a un’unica grande serie TV, con episodi sempre più ansiogeni, e il “cattivo” è sempre lo stesso. Prendi i droni che “sorvolano l’aereo di Zelensky” e i droni che “minacciano la base dei sottomarini nucleari francesi”: non importa che non si sappia che droni, da dove, pilotati da chi, con quali mezzi… l’importante è il messaggio subliminale: “occhio, il nemico è ovunque”.

È un copione ben collaudato: prima si mostra un leader riconoscibile che scende la scaletta dell’aereo, poi una base con sottomarini nucleari, e intorno si fa ronzare l’idea di oggetti misteriosi che violano lo spazio aereo come se l’Europa fosse diventata una groviera. Nessuno si ferma un secondo a dire: “Aspettate, tecnicamente che senso ha tutto questo?” No, troppo complesso. Molto più comodo fare titoli che tengono la gente col fiato sospeso, specialmente quella più impressionabile, il minus habens europrogressistawokeizzato, quella che già vive in un eterno trailer apocalittico fatto di notiziari e scroll compulsivi.

E qui arriva la parte divertente: l’implicita insinuazione che questi droni possano essere arrivati… indovina da dove? Naturalmente dalla Russia, HA STATO PUTIN, perché chi altro se non il cattivo di stagione? Peccato che, tecnicamente, l’idea che droni militari attraversino metà Europa indisturbati, senza essere intercettati, senza perdere segnale, senza rifornimento, senza che nessun radar li noti fino all’ultimo secondo, sia quantomeno fantasiosa. Ma se davvero fosse così, se davvero questi droni fossero “russi”, allora bisognerebbe ammettere che Mosca ha una tecnologia di volo remoto che noi ci sogniamo: autonomia illimitata, controllo a distanza impeccabile, capacità stealth paragonabile a un UFO. A quel punto, più che prepararsi alla guerra, i politici europei dovrebbero forse iniziare a chiedersi come mai spendiamo migliaia di miliardi in difesa per poi farci bucare lo spazio aereo come principianti.

Oppure, certo, la versione ancora più pittoresca: la Russia avrebbe basi clandestine in giro per l’Europa, navi fantasma ipertecnologiche, piattaforme invisibili da cui lancia i suoi droni come se stesse giocando a Risiko con i trucchi. Una fantasia perfetta per stimolare l’immaginazione di chi si nutre di thriller geopolitici, un po’ meno per chi vive nella realtà.

La possibilità più semplice è sempre la stessa, ma guarda caso piace meno: che non sappiamo chi abbia fatto cosa, con quali mezzi, o se l’episodio sia stato raccontato con un entusiasmo un po’ esagerato per alimentare la narrativa del momento. Perché il “nemico” mediatico non deve essere realistico: deve solo essere presente, costante, comodo, pronto a essere evocato ogni volta che serve un po’ di tensione in più.

Del resto, senza un buon antagonista, il copione non funziona. E di questi tempi, sembra che la prima regola dell’informazione sia: se non c’è tensione, creala. Se non c’è una minaccia chiara, suggeriscila. E se manca un nemico nitido, non c’è problema: lo si può sempre mettere in post-produzione.

Il Maresciallo

Rispondo al maresciallo. È palese che cercano di giustificare una guerra con la Russia, ma secondo me hanno sbagliato un calcolo. Decenni di frocismo, femminismo, pronomi offensivi, ma chi cazzo ci mandano in guerra i cortei arcobaleno? Se domani tocca parti per il fronte Ucraino vedremo un quantitativo di disertori in tutta Europa mai visto prima. Chi mandano? 8 negri? I musulmani? Frega un cazzo a quelli.. È una barzelletta.

Rispondo al Duca.
Questi vogliono semplicemente guadagnare, prepararsi alla guerra per loro significa far scorrere soldi, alzare la tensione serve ad allargare i cordoni delle borse, se poi scazzano e si arriva alla guerra vera saranno i primi a calare le braghe e a trattare al ribasso (per i popoli) per uscirne coi portafogli intatti.
Quindi basta che le “truppe” reggano un paio di settimane, e poi c’è la resa.

Ho beccato sta roba su Twitter e sono andato a verificare. Prima di tutto la notizia è vera ma sentite come l'ia di Google me l'ha spiegata : in base alle indagini si è scoperto che il fatto che sia lesbica non ha causato l'incidente, a causarlo sono stati una serie di errori che hanno portato la nave ad arenarsi sulla Barriera corallina e poi andate a fuoco.
Ok Google...

Dal Web
Il Maresciallo

Duca cos'è il ritardo mentale?
Beh vedi, conosci Nino Cartabellotta? Lui non sale sui taxi tesla ma ha le spunte blu su X... In pratica paga Musk ma non vuole pagare il tassista che ha pagato Musk.

Speriamo presto
Il Maresciallo

Ma cosa cazzo ho appena letto!!!!
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Di Feo mostra la squallida impostazione ideologica degli euroinomani:
una visione guerrafondaia in cui gli ucraini diventano munizioni, pedine, costo marginale, non più persone, non più esseri umani con diritti, desideri, famiglie, futuro.

Non c’è nulla di più rivelatore della distanza morale tra chi soffre la guerra e chi la commenta da un ufficio comodo dell’Europa occidentale.
Perché solo da quella distanza può nascere il cinismo di affermare che “conviene” continuare a finanziare la guerra.
Ma poi, conviene a chi?
Conviene per cosa?
E soprattutto, in base a quale diritto si può decidere che la vita altrui sia sacrificabile in nome di un equilibrio strategico?

Dare priorità al “costo minore” implica che la vita e la dignità degli ucraini siano secondarie: una posizione moralmente schifosa, che sacrifica esseri umani sull’altare del calcolo geopolitico.

In pratica, l’articolo suggerisce che i sacrifici del popolo ucraino siano “accettabili” o “tollerabili perché rientrano in un bilancio strategico-economico.

Di Feo ha capito che l’Ucraina non può vincere, cosa che chi ha un minimo di sale in zucca aveva capito dal 2022, ma non gliene frega un cazzo Putin non deve vincere costi quel che costi alle vite degli ucraini e alle tasche degli europei.

Il Maresciallo.

Oggi me sento un po’ piromane.
Il Maresciallo

Statisticamente parlando, suppongo morta.

Come la stampa italica, pure io oggi non parlerò di negri d'importazione che stuprano le nostre figlie, ma del vero problema : gli insulti sessisti.
E poco importa che da 100 anni agli stadi si invitano arbitri e giocatori ad andare a zappare, quel sessismo va bene, me alle donne dire di andare a lavare i piatti è un problema sociale che va sconfitto a colpi di educazione sessuo affettiva.

La lotta è tra destra traditrice e Sinistra di ritardati. In questo post i democratici AMMETTONO senza problemi che sono a galla grazie ai voti dei clandestini. Non che non si sapesse ma io dico, un partito che ammette che è grazie ai clandestini che ha potere e che proprio nel volere più clandestini ha il fulcro del programma, ma chi cazzo è che non riesce a fare 1+1? Ah già, i ritardati.

IMPORTANTE : IL DUCA NON VENDE NIENTE, NON FA PUBBLICITÀ E SE AL LIMITE METTE UN LINK LO METTE NEI POST E NON NEI COMMENTI.

Di fatto ho bloccato più di 200 spammatori di crypto, porno e cazzate varie nei commenti, decine di questi erano duplicati del mio account con stessa immagine profilo e nome che richiama al Duca ma NON SONO IO. Cercherò sempre di pulire ma per questioni di tempo e attenzione non riesco sempre, STATE ATTENTI.

L'uomo di chiana Mohamed

Ed eccoci qua, “IL SISTEMA” ha finalmente deciso che è arrivato il momento disconoscere e sfanculare uno dei sacri testi su cui ha costruito anni di terrorismo climatico. E chi mandano in avanscoperta? Un giornalista con ancora mezzo punto di credibilità, che porta bretelle la cui produzione ha un impatto ambientale maggiore del disboscamento dell’Amazzonia, così giusto per dare una parvenza di serietà all’operazione di “revisionismo scientifico dell’ultima ora”.

Per anni lo studio di Nature era intoccabile, scolpito nelle tavole della legge, era la pietra angolare su cui si giustificano le porcherie green, guai solo a chiedere verifiche.
Adesso, improvvisamente, scoprono che era basato su dati falsi.
Ma dai?! Davvero?!?
Che sorprendente coincidenza proprio quando serve smettere di parlare di green e iniziare a parlare di riarmo come unica cura miracolosa per le industrie europee, soprattutto quelle tedesche ormai al collasso.

Il copione è lo stesso di sempre:
Prima ti convincono che senza politiche green estreme moriremo tutti entro martedì prossimo.
Poi, quando servono fabbriche che producono carri armati e munizioni invece che pannelli solari, puff! lo studio che giustificava tutto si rivela un “errore”.

Ma certo, ci crediamo.

La verità è che lo studio di Nature era perfetto quando doveva dirigere l’economia verso restrizioni assurde e costosissime in nome dell’Apocalisse imminente. Adesso che il nuovo idolo è la produzione bellica, va demolito in fretta e furia.

È affascinante vedere come la “scienza” cambi idea esattamente quando cambia l’agenda politica.
Un vero miracolo della termodinamica… o della propaganda?
Il Maresciallo