Idee&Azione
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Idee&Azione
Quotidiano indipendente per trasformare il pensiero in azione.
Canale ufficiale del Movimento Internazionale Eurasiatista in Italia.
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La Cina ha presentato un suo piano di pace, pubblicato nel febbraio 2023, che si articola in 12 punti e che mira a stabilizzare la situazione attuale, superando il modo di pensare proprio della guerra fredda. La notizia recente, risalente allo scorso maggio, è che il Brasile su questo tema si è allineato con la Cina; infatti, i due paesi, entrambi membri dei Brics, hanno firmato una dichiarazione congiunta, in cui richiedono la convocazione di un forum di pace Internazionale per por termine alla guerra in Ucraina, in opposizione all’irrealistico piano dell’ormai ex presidente Zelensky.
(di Giulio Chinappi)

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https://telegra.ph/Il-piano-di-pace-della-Cina-06-28
Le sorti della guerra stanno cambiando e non solo in Ucraina, ma anche in Inghilterra, dove i suoi Heydrich e Lebrecht devono essere chiamati a rispondere delle loro azioni, in modo che i bambini inglesi, come le loro madri e le loro nonne prima di loro, possano godere dello Schiaccianoci, di Masha e Mishka e di tutti gli altri grandi frutti di quel frutteto generoso che è il contributo della Russia alla nostra comune eredità culturale che Lebrecht e i suoi compagni di sventura disprezzano, quasi quanto dovrebbero essere disprezzati loro stessi.
(di Declan Hayes)

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https://telegra.ph/La-cultura-russa-%C3%A8-al-sicuro-sulle-spalle-dei-nostri-giganti-gentili-06-28
Finalmente, a quasi nove mesi dalla guerra di sterminio di Israele a Gaza, il "presidente" palestinese Mahmoud Abbas si è ricordato che esiste una cosa chiamata Comitato Esecutivo dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) - l'unico rappresentante legittimo del popolo palestinese - e si è affrettato a convocarlo sotto la sua presidenza per discutere gli ultimi sviluppi.
(di Abdel Bari Atwan)

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https://telegra.ph/Finalmente-Abbas-si-sveglia-06-28
Washington, 3 gennaio 2024, il 18° Congresso USA, seconda sessione, iscrive e approva l’Atto (o Disegno di Legge) “Modificare la legge sulla politica tibetana del 2002”, anche citato come “Promuovere una risoluzione della legge sulla disputa tibetano-cinese”. Il 12 giugno 2024 la Camera dei Rappresentanti approva ed emana (con risoluzione 391-26) il Disegno di Legge già passato al Senato il mese di maggio. L’obiettivo dichiarato del testo[i] è quello di contrastare la politica della Repubblica Popolare cinese che dal 1965 ha concesso al Tibet lo status di Regione Autonoma; l’alzata di scudi statunitense è anche finalizzata a promuovere il dialogo tra Pechino e il leader tibetano in esilio, il Dalai Lama. Il disegno di legge è arrivato così sulla scrivania del presidente Biden.
(di Maria Morigi)

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https://telegra.ph/Tibet-Cina-Stati-Uniti-distopie-incubi-che-non-passano-e-interferenze-06-26
La realtà, tuttavia, è che l'era del petrodollaro sta per finire. La questione non è dovuta a una singola decisione saudita, quanto alla volontà di grandi attori come la Cina, che è diventata il primo partner commerciale di circa 140 Paesi, un aspetto che le permette di imporre il suo dominio sul commercio globale.
(di Islam Farag)

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https://telegra.ph/La-fine-dellera-del-petroldollaro-06-28
Negli anni '90, il cartone animato in più parti "Beavis and Butt-head", diretto da Mike Judge, era popolare negli Stati Uniti e anche in Russia. I suoi protagonisti erano due adolescenti americani ritardati mentali, che si insultavano a vicenda, esprimevano un pensiero assurdo dopo l'altro, non erano in grado di risolvere alcuna situazione domestica, ma... nonostante la loro totale inadeguatezza e insensatezza, in qualche modo affrontavano la vita. Ogni volta che una serie di azioni idiote li portava sull'orlo del disastro totale, un incidente altrettanto ridicolo o una rottura della logica delle cose li salvava, dando loro un'altra possibilità che, però, perdevano immediatamente, e tutto si ripeteva in cerchio. Un fallimento dopo l'altro, mangiando vermi, prendendo decisioni completamente sbagliate, rompendo tutte le possibili connessioni logiche e, alla fine, guardando un video heavy metal in cui degli arrapati con la chitarra si organizzavano per mangiare donne o capre vive.
Quello che il mondo ha visto durante il dibattito elettorale tra Trump e Biden è stato solo un nuovo episodio di Beavis and Butthead. Entrambi, come se fossero tratti da personaggi dei cartoni animati: Trump è un remake di Beavis, Biden è Butt-head. Trump ha persino la stessa acconciatura. E il contenuto del dibattito è completamente nello spirito dello show.

Aleksandr Dugin


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Ci sono molte ragioni per cui l'Occidente vuole continuare il conflitto in Ucraina. La geopolitica americana è quasi interamente orientata verso una strategia di opposizione alla Federazione Russa, motivo per cui è nell'interesse degli Stati Uniti e dei suoi alleati della NATO mantenere una situazione di conflitto nell'ambiente strategico russo - cercando così di "logorare" Mosca attraverso guerre per procura di lunga durata. Tuttavia, c'è una ragione particolare per l'esistenza di una lobby così forte a favore della guerra in Occidente: gli esorbitanti profitti generati dalle ostilità.
(di Lucas Leiroz)

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https://telegra.ph/Il-conflitto-ucraino-%C3%A8-redditizio-per-i-corrotti-sia-in-Occidente-che-in-Ucraina-06-28
Il titolo di "ecumenico" per il Patriarca greco-ortodosso di Fener è considerato una violazione dei diritti di sovranità della Türchia secondo il Trattato di Losanna, che il 24 luglio 1923 ha stabilito il riconoscimento e i diritti di sovranità della Repubblica di Türchia nel diritto internazionale.
(di Redazione di UWI)

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https://telegra.ph/LOccidente-attacca-ecumenicamente-il-vertice-di-Ginevra-06-28
Alla fine del dibattito, la grande superpotenza degli underdog ha dichiarato la vittoria: Trump. Ha retto meglio, i suoi capelli erano più aggressivi e convincenti di quelli dell'assonnato Butthead, che alla fine del dibattito aveva esaurito le batterie e si limitava a grugnire monotonamente.
(di Aleksandr Dugin)

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https://telegra.ph/Il-dibattito-su-Beavis-e-Butthead-chi-governa-lAmerica-06-28
BALLOTTAGGIO PER LE ELEZIONI PRESIDENZIALI IN IRAN

Testa a testa tra Saeed Jalili e Massoud Pezeshkian, si deciderà il 5 luglio data del secondo turno.
Oltre 61 milioni di iraniani avevano diritto di voto alle elezioni; dopo aver contato 24.535.185 voti, Pezeshkian è avanti con 10.415.991 di preferenze mentre Jalili ne ha 9.473.298.
Terzo Mohammad Bagher Qalibaf con 3.383.340 voti, mentre Mostafa Pourmohammadi ne ha collezionati 206.397.

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Il presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev, ha pronunciato un discorso il 27 giugno 2024, durante la cerimonia di premiazione degli operatori dei media. Ha discusso del ruolo crescente dei media e del giornalismo in Kazakistan, delle recenti riforme politiche, economiche e sociali del paese, delle principali iniziative economiche e progetti infrastrutturali, nonché delle priorità di politica estera del Kazakistan.
(di Redazione)

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https://telegra.ph/Il-presidente-Tokayev-alla-cerimonia-di-premiazione-degli-operatori-dei-media-parla-del-nuovo-Kazakistan-06-28
L'avvertimento di Ali Bagheri agli USA e ai sostenitori occidentali del regime sionista: “Il Fronte della Resistenza è più pronto che mai”

"Nelle ultime 24 ore ho avuto una conversazione con i ministri degli Esteri di Arabia Saudita, Germania, Cipro e Russia, con il Segretario Generale delle Nazioni Unite e con l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera e gli affari di sicurezza.

La Repubblica Islamica è del parere che gli effetti disastrosi del possibile ampliamento della tensione e del conflitto nella Regione siano causati dal comportamento irresponsabile degli Stati Uniti e dei sostenitori occidentali dei sionisti.

Oggi, la prontezza delle nazioni della Regione e del Fronte della Resistenza nell’affrontare l’aggressione del regime sionista è più grande che mai, e un’altra responsabilità fondamentale ricade direttamente sui sostenitori occidentali del regime
".

🇮🇷 Notizie dall'Iran islamico e rivoluzionario: https://t.me/iranislamico
IL TRIONFO DEL MULTIPOLARISMO PONE FINE ALLA GEOPOLITICA CLASSICA?
Di Lorenzo Maria Pacini

Nella transizione ad un mondo multipolare, sul piano della teoria si aprono numerose questione, fra le quali spunta una delle principali: il trionfo del multipolarismo pone fine alla geopolitica classica, oppure no?

https://domus-europa.eu/2024/06/26/il-trionfo-del-multipolarismo-pone-fine-alla-geopolitica-classica-di-lorenzo-maria-pacini/
Nessuna disciplina può essere insegnata al di fuori della sequenza storica all'interno della quale il suo contenuto acquista significato. Per esempio, non si può usare la parola "materia" senza prima parlare di chôra, della gyula, dell'ousia di Platone e dell'hypokeimenon di Aristotele. È poi necessaria una breve escursione sulle peculiarità traduttive della trasposizione latina di Aristotele. Ma non è tutto: è altrettanto necessario un tuffo nella teologia e un'introduzione alla teoria della creatio ex nihilo, che definisce implicitamente la semantica della materia nella scolastica. Dopodiché bisognerebbe spiegare cosa succede al pensiero e alle sue topologie nel passaggio alla Modernità, dove la semantica del termine "materia" viene nuovamente invertita più di una volta. Ancora, si dovrebbe parlare delle principali scuole filosofiche della Modernità e della loro influenza sulla scienza. Solo dopo aver chiarito tutto questo, potremo passare all'uso del termine "materia", chiarendone ogni volta il significato in riferimento a questo o quel momento della sua storia. Naturalmente, sarebbe bene vedere cosa corrisponde alla materia - anche solo approssimativamente - in altre culture non occidentali. Ciò detto è assolutamente necessario se si parla seriamente di educazione, e così è per tutti i termini e le teorie, le affermazioni e i sistemi.
La storia è la sequenza semantica che rende possibile la comprensione.
Questo è il vero significato del Decreto 314 sull'illuminazione storica. Secondo Hegel, la storia è Spirito.
Un'altra cosa: la storia non è causalità orizzontale, o almeno non può essere ridotta a catene causali, intendendo la causalità solo come causa efficiens. La cosa si colloca nel mediastino della croce delle quattro cause. La causa efficiens sta all'origine del movimento. La causa finalis, al contrario, trascina la cosa verso di sé dal futuro e la causa formalis e la causa materialis sono sempre presenti alla cosa nel presente, la prima attirandola verso l'alto, verso l'eidos, e la seconda dandole inerzia, gravità, richiamandola verso le sfere inferiori. La Storia è costituita da tutti questi momenti: il passato causativo, il futuro provvidenziale e il presente doppiamente agonistico e antagonistico. Il risultato non è mai staccato dall'incrocio di cause che sono effettivamente presenti in esso. La Storia in questo senso è necessaria per costruire una fisica corretta, non l'equivoco che oggi va sotto questo nome.
Ciò naturalmente vale non solo per la fisica, ma per tutto in generale. La Storia è una musa, è un'arte ed è accessibile solo ai geni. Tutta la Storia, in fondo, è Storia sacra. Historia Aeterna.


Aleksandr Dugin


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Il dibattito presidenziale del 27 giugno sera è stato a dir poco scioccante, ma siamo onesti: era assolutamente prevedibile. Cosa pensavano i Democratici? Credevano davvero di poter trarre vantaggio dal far sfilare Joe Biden, un uomo che non riesce né a pensare né a parlare in modo coerente, contro Donald Trump, che rimane acuto e vigoroso? I Democratici e le loro cheerleader alla CNN sembravano sconcertati dalla pessima performance di Biden, ma chiunque presti attenzione sa che questo è Biden nel suo stato naturale. Inciampa, borbotta e annaspa: non è una novità.
(di Constantin von Hoffmeister)

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https://telegra.ph/Trump-trionfa-mentre-Biden-vacilla-06-28
Il 27 giugno si è svolto il primo dibattito presidenziale tra Joe Biden e Donald Trump. Entrambi i candidati hanno fatto capire quanto sia basso il livello politico americano, con discussioni che si riducono a offese personali, retorica ad hominem e ogni forma di atteggiamento squalificante. Gli elettori americani avranno davvero difficoltà a scegliere quale delle due opzioni sia la "meno peggio".
(di Lucas Leiroz)

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https://telegra.ph/Un-fenomeno-da-baraccone-o-una-stand-up-comedy-il-livello-politico-americano-non-%C3%A8-mai-stato-cos%C3%AC-basso-06-28
La leadership guatemalteca cercò di sollevare la questione dell'inammissibilità dell'aggressione armata alle Nazioni Unite, sottolineando il ruolo del Nicaragua e dell'Honduras, che all'epoca erano fantocci obbedienti degli Stati Uniti e da cui venivano inviati i sabotatori. Si svolse un dibattito in seno al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, dove l'Unione Sovietica assunse la posizione del Guatemala e pose il veto alla proposta statunitense di trasferire la questione all'Organizzazione degli Stati Americani (che era un'altra struttura di Washington). Quando Francia e Gran Bretagna risposero alla proposta del Guatemala di condurre un'indagine approfondita, gli Stati Uniti posero il veto, un precedente in cui alleati militari e politici non si sostenevano a vicenda. Mentre si discuteva su chi dovesse indagare e come (gli Stati Uniti ritardarono deliberatamente questo processo), il colpo di Stato era in realtà già stato portato a termine.
(di Leonid Savin)

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https://telegra.ph/A-70-anni-dal-colpo-di-Stato-organizzato-dalla-CIA-in-Guatemala-06-28