Idee&Azione
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Idee&Azione
Quotidiano indipendente per trasformare il pensiero in azione.
Canale ufficiale del Movimento Internazionale Eurasiatista in Italia.
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La Nuova Caledonia, ex colonia francese e attualmente regione autonoma della Comunità dei Territori d'Oltremare, situata nel Pacifico meridionale, rimane in sospeso. Nonostante la dichiarazione dello stato di emergenza, le proteste a favore dell'indipendenza, iniziate il 13 maggio, continuano senza sosta sull'isola a 17.000 chilometri dalla Francia. I media francesi hanno incuriosito l'Azerbaigian, la Turchia, la Cina e la Russia per il movimento indipendentista in Nuova Caledonia, mentre il ministro degli Interni francese Gerald Darmanin ha esplicitamente accusato l'Azerbaigian di interferire negli affari interni della Nuova Caledonia.
(di Tunca Arslan)

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https://telegra.ph/La-Nuova-Caledonia-ricorda-il-film-LOrdre-et-la-Morale-06-16
I problemi dell'India con la Cina sono indipendenti da quelli degli Stati Uniti o del Giappone, con i quali però ha una causa comune nella gestione dell'ascesa di questo Paese. Tuttavia, i nuovi problemi nei legami con gli Stati Uniti e lo scenario di sanzioni del Giappone nei confronti delle sue aziende potrebbero ostacolare la loro cooperazione multilaterale in questo senso.
(di Andrew Korybko)

#ideeazione
https://telegra.ph/Sarebbe-una-cattiva-idea-per-il-Giappone-sanzionare-le-aziende-indiane-con-pretesti-antirussi-06-16
Il sostegno dell'America al regime sionista, che ha partecipato all'operazione di liberazione degli ostaggi israeliani nel campo di Nuseirat e ha portato alla morte di tre ostaggi da parte delle forze del regime sionista, uno dei quali era un cittadino americano, ha raggiunto un punto critico e controverso. Questo dimostra il fatto evidente che l'impegno dell'America nel mantenere la presa del potere di Netanyahu e nel sostenere i suoi massacri estremisti non conosce limiti.
(di Mohammad Ali Senobari)

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https://telegra.ph/Il-massacro-di-Nuseirat-unagenda-militare-sotto-la-copertura-dellumanitarismo-06-14
Il 23 maggio a Mosca è accaduto un fatto di straordinaria portata. Il re del Bahrein Hamad bin Isa Al Khalifa ha chiesto personalmente al presidente russo Vladimir Putin di contribuire all'organizzazione di una conferenza di pace sulla Palestina, alla quale la Russia sarebbe stata la prima nazione non araba invitata.
(di Pepe Escobar)

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https://telegra.ph/I-BRICS-intervengono-sulla-Palestina-06-16
Il post-occidente

Nell'era della globalizzazione, l'Occidente non solo diventa esso stesso globale e onnipresente (come si esprime nell'uniformità delle mode mondiali, nella diffusione generale delle tecnologie informatiche e telematiche, nell'affermazione onnipresente dell'economia di mercato e dei sistemi politici e giuridici liberaldemocratici), ma nel suo nucleo, al centro di un mondo unipolare, trasforma qualitativamente il "Nord ricco" dalla modernità alla postmodernità.

D'ora in poi, per la prima volta nella storia, l'appello a questo Occidente nucleare - l'Occidente nella sua massima manifestazione - non porta con sé la modernità (di qualsiasi tipo, esogena o endogena), poiché l'Occidente stesso è d'ora in poi sinonimo non di modernità ma di postmodernità. Ma la postmodernità, con le sue ironie, la pura tecnologicità, il riciclo del vecchio e la fede spenta nel progresso, non offre più alla sua periferia nemmeno una lontana prospettiva di sviluppo. La "fine della storia", che è arrivata, solleva questioni assolutamente diverse, di fronte al peso e al significato delle quali il tirare su l'"Occidente" al proprio livello del "Sud povero" appare come un compito assolutamente inutile, privo di scopo e insensato: se qualcosa si può trovare lì, le risposte ai nuovi problemi dell'epoca postmoderna sicuramente non saranno una di quelle cose.

Aleksandr Dugin


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La cricca satanica nota come “politici” dell'Occidente ha scoperto le delizie dei discorsi di guerra e non riesce a scatenare la Terza Guerra Mondiale abbastanza velocemente. Ma perché questa spinta improvvisa? Persino i leader di Paesi che sono semplici puntini sulla mappa (come l'Estonia) strillano sulla necessità di “mettere in ginocchio la Russia”. Certo, i politici occidentali sono i cagnolini di Washington, ma perché questo ingenuo parlare di guerra? Si tratta solo di una profonda insicurezza (comune a tutti i politici occidentali) o c'è qualcosa di più sinistro in agguato?
(di C. B. Forde)

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https://telegra.ph/Chi-%C3%A8-il-mio-nemico-06-14
Negli ultimi giorni in Armenia si sono verificati eventi significativi che potrebbero fare da prologo alla fine della carriera politica di Pashinyan. E per fine della sua carriera politica possiamo intendere due cose: o le dimissioni dalla carica di primo ministro e l'ulteriore oblio, o il rigido antagonismo verso la Russia, lo Stato dell'Unione e il CSTO e lo scivolamento lungo la china, seguendo l'esempio di Zelensky, che significa anche la fine almeno della soggettività politica (di cui Pashinyan non ha quasi più traccia) e la completa subordinazione alle élite occidentali con il conseguente trasferimento di tutte le decisioni di una certa importanza per il Paese nelle mani di Washington e Parigi.
(di Redazione di Katehon)

#ideeazione
https://telegra.ph/Requiem-per-Pashinyan-06-14
L'India ha da tempo relazioni tese con la Cina a causa delle dispute di confine e della rivalità regionale. Tuttavia, Modi è stato attento a non inimicarsi Pechino. In particolare, l'India non ha partecipato alle recenti esercitazioni di sicurezza nell'Asia-Pacifico insieme agli Stati Uniti e ad altri partner.
Nuova Delhi ha anche mantenuto il suo forte sostegno al gruppo BRICS, che comprende Russia, Cina, Brasile e altre nazioni del Sud globale che sostengono un mondo multipolare non legato al dominio occidentale.
Questa tradizionale politica di non allineamento da parte dell'India non è ciò che Washington vuole.
(di Finian Cunningham)

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https://telegra.ph/Perch%C3%A9-lIndia-di-Modi-sta-improvvisamente-ricevendo-la-freddezza-di-Washington-06-16
EVGENIJ GOLOVIN
Di Maurizio Murelli, con controbuti di A. Dugin, E. Golovin, N. Melentyeva


Con Evgenij Golovin siamo al cospetto di un personaggio che può entrare a pieno titolo nella categoria dei grandi maestri, ma il cui nome ben difficilmente può essere stato captato persino dai lettori più bulimici. Il raggio d’azione di Evgenij Golovin è stato la Russia, e la sua fama non ha mai travalicato il confine; rarissime le persone che in Occidente ne hanno sentito parlare.
Questa particolare situazione rende decisamente complicata la redazione di un testo rispettoso delle caratteristiche di questa collana, e costringe il curatore a introdurre questa figura attraverso alcune premesse necessarie ancor prima di illustrare la sua opera di poeta, scrittore, alchimista, cantautore, traduttore, esoterista – tutte qualifiche da Golovin coniugate in maniera assolutamente originale. Per assegnargli una prima inquadratura basti dire che se in Italia, come del resto in tutto l’Occidente, sono ormai noti il pensiero e la figura di Aleksandr Dugin [.], ben pochi invece sanno che il suo “iniziatore” è stato proprio Golovin: lo afferma lo stesso Dugin, che lo considera il suo principale maestro, spesso appellato come “mago”.
Infatti, chi legge Dugin non può non rilevare come nei suoi scritti, anche in quelli che si potrebbero definire scientifici, sia presente in filigrana un approccio di matrice – per così dire – esoterica: appare dunque legittima la domanda “a cosa o a chi si deve tale matrice?”».
[Dall’Introduzione di Maurizio Murelli]
* * *
Fondamentale contributo al risveglio della visione tradizionalista russa, che oggi ha diritto di cittadinanza anche nelle stanze del Cremlino, è stato portato dal poco ciniaxiuto in Occidente “Circolo Južinskij”, animato fin dagli anni ’60 dal noto scrittore Jurij Mamleev. Verso la fine degli anni ’70 entra a far parte di questo “Circolo” Evgenij Golovin, uomo di straordinaria energia e sapere che darà nuovo impulso al Circolo, plasmando le menti di scrittori e filosofi, non ultimo Aleksandr Dugin. Questo libro introduce alla sua conoscenza e alla sua opera complessiva.
In questo libretto l’introduzione alla conoscenza di Evgenij Golovin (1938-2010), avviene attraverso stralci di due libri di prossima pubblicazione: Altissimi sconosciuti di Natalia Melentyeva, e Evgenij Golovin: una divinità sconosciuta di Aleksandr Dugin oltre a due articoli dello stesso Golovin, articoli riportati solo in parte; gli integrali verranno pubblicati in seguito come appendici ai due summenzionati volumi con un corposissimo apparato di note. Attraverso questi articoli e la testimonianza di Melentyeva e Dugin, suoi sodali nel “Circolo Južinskij”, il lettore potrà cominciare a farsi un’idea della grande personalità di Golovin.


Disponibile su Orion Libri👇🏻
https://www.orionlibri.net/negozio/evgenij-golovin-lalchimista/
Forwarded from CasaDelSoleTV
LA CASA DEL SOLE TV

Presenta

GUERRA INFINITA
La Complessità senza precedenti

Roma 28 giugno 2024 ore 15
Palazzo Falletti, Salone del Trono, Via Panisperna, 207

FRANCO CARDINI
PEPE ESCOBAR
MONI OVADIA
ELENA BASILE
MICHELE PUTRINO
LORENZO MARIA PACINI
MARGHERITA FURLAN


Bombe a grappolo sorvolano confini proibiti e pericolosi, lampi di missili continuano a illuminare le notti del cuore dell’Europa e del Mar Mediterraneo, a due passi da alcune tra le centrali nucleari più grandi del Vecchio Continente. Tutto si aggroviglia e la complessità e l’unicità della situazione richiamano lucidità, esperienza, saggezza, competenza, coraggio, onestà, visione d’insieme. Perché nulla sembra toccare a fondo le coscienze, abituate da decenni alla mercificazione delle idee e alle soluzioni facili. Indifferenza e anestesia affliggono un corpo sociale intorpidito, inibito all’aspirazione al cambiamento. Siamo però oggi tutti chiamati a capire l’orizzonte della vita stessa, a percepirlo, a disegnarlo, non più solo a scovare inganno e menzogna.

La Casa del Sole TV prosegue dunque un ciclo di conferenze aperte al pubblico, dove l'informazione s’incontri con la popolazione e indichi orizzonti, dove l’educazione e la formazione politica diventino elevazione. Cercheremo la complessità, per scioglierla. Scopriremo insieme il disegno d'insieme nella chiara profondità dell’analisi, unico metodo per comprendere la realtà e salvarci. Uniremo i puntini della più grave crisi dell’Uomo per ritornare all'essenza della Vita, mentre nel mondo la guerra, tra potenze concorrenti, nella sua natura ibrida, appare immanente, circondata da una straordinaria tecnologia digitale.

Per info e prenotazioni scrivi a info@casadelsole.tv
La conferenza di "pace" organizzata dal regime di Kiev in Svizzera si è conclusa. Come previsto, non è stata raggiunta alcuna proposta concreta. L'evento è servito solo a riaffermare unilateralmente gli interessi della NATO e del suo regime per procura. La mancata partecipazione della Russia ha reso la conferenza una vera e propria perdita di tempo, del tutto incapace di stabilire una vera agenda di pace.
(di Lucas Leiroz)

#ideeazione
https://telegra.ph/Il-vertice-di-pace-di-Zelensky-si-conclude-senza-alcun-risultato-effettivo-mentre-la-Russia-offre-una-proposta-di-pace-concreta-06-17
Il Primo Ministro armeno Pashinyan ha annunciato che il suo Paese intende ritirarsi dalla CSTO in futuro, dopo averne sospeso l'adesione all'inizio di quest'anno, come ha simbolicamente rivelato in occasione della Giornata della Russia (equivalente al 4 luglio russo) e subito dopo aver accettato di collaborare strategicamente con gli Stati Uniti. Ha giustificato questa scelta con il fatto che i suoi alleati stanno "complottando una guerra" contro l'Armenia con l'Azerbaigian.
(di Andrew Korybko)

#ideeazione
https://telegra.ph/LArmenia-si-esporr%C3%A0-a-gravi-rischi-se-uscir%C3%A0-dalla-CSTO-06-17
Dal 4 al 6 giugno si è svolta nella capitale dell'Azerbaigian la tradizionale Settimana dell'energia, che si tiene ogni anno. Da tempo è diventata una parte inalienabile del business azero e l'evento principale di tutta la regione del Caspio. Ancora una volta i rappresentanti delle principali compagnie energetiche mondiali, gli ospiti di alto livello, i funzionari pubblici, gli esperti internazionali e gli analisti sono arrivati a Baku per discutere e trovare soluzioni comuni per raggiungere la sicurezza energetica. I partecipanti ai numerosi dibattiti di questo evento si sono concentrati sulle questioni climatiche e su vari aspetti dell'agenda verde.
(di Femida Selimova)

#ideeazione
https://telegra.ph/La-Settimana-dellEnergia-di-Baku-definisce-i-trend-globali-06-17
Le elezioni europee hanno mostrato tre tendenze. La prima è la fuga dalle urne, con una percentuale di assenti superiore alla metà. La seconda è il rafforzamento, tra i votanti, delle forze più di sistema , PD, FDI, Forza Italia, la stessa AVS. La terza è la progressiva decomposizione dei gruppi e movimenti (sedicenti) antagonisti. Sorprende il successo travolgente del sindaco di Bari Antonio Decaro. Quasi mezzo milione di preferenze a un politico sotto inchiesta, attivo in una città i cui abitanti sono poco più della metà dei voti che ha ottenuto. Il clientelismo paga più di prima perché pesa maggiormente in tempi di diserzione elettorale.
(di Roberto Pecchioli)

#ideeazione
https://telegra.ph/E-finita-la-festa----parte-2-06-17
DENTRO IL GOLPE DI APRILE
di Ernesto Villegas Poljak


Dentro il golpe di aprile ripercorre le vicende di un breve ma importante episodio che ebbe luogo in Venezuela tra l’11 ed il 13 aprile 2002, quando il presidente Hugo Chávez venne destituito illegalmente in favore dell’ascesa al potere di Pedro Carmona Estanga. Sostenuto da una parte dell’esercito, Carmona ricevette immediatamente il riconoscimento ufficiale degli Stati Uniti e di alcuni altri Paesi occidentali, ma fu immediatamente costretto ad alzare bandiera bianca di fronte alle proposte popolari di massa che presero d’assalto gli edifici del potere.
Il golpe dell’aprile 2002, conosciuto popolarmente come el carmonazo, è oggi stato dimenticato dalla maggioranza del pubblico europeo, ma l’analisi effettuata da Ernesto Villegas Poljak in questo libro risulta interessante non solo per la disamina accurata dei fatti in sé, ma anche perché mette in luce il modo in cui forze esterne possono agire per sovvertire il governo legittimo di un Paese, come avvenuto troppe volte nella storia dell’America Latina. L’attualità del libro è stata inoltre rinnovata da episodi più recenti, come il tentativo di destituzione di Nicolás Maduro da parte di Juan Guaidó nel gennaio del 2019, con dinamiche che per alcuni versi ricordano quelle dell’aprile 2002.

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L’organizzazione terroristica dei Mujahedin-e Khalq, la cui politica brutale, bellicosa e crudele è stata rivelata al popolo iraniano e al mondo intero negli ultimi anni – per sminuire le sue azioni terroristiche e trovare alleati con i quali ottenere benefici – tiene ciclicamente conferenze che – invitando ex personaggi politici – fanno guadagnare credibilità ai Governi occidentali sempre desiderosi di denaro per soddisfare il proprio budget annuale.
(di Alireza Niknam)

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https://telegra.ph/Terroristi-a-supporto-ma-non-questa-volta-06-17
Sin dall’inizio dell’operazione militare speciale russa in Ucraina, l’Ungheria di Viktor Orbán si è distinta dalla maggioranza degli altri Paesi del blocco UE-NATO per adottare una linea non completamente ostile nei confronti di Mosca. Tuttavia, con il passare del tempo, la linea di Budapest in materia di politica estera ha assunto sempre più una sembianza di ambiguità, come se il governo di Orbán puntasse unicamente a mantenere i vantaggi dei rapporti sia con Mosca che con l’asse Bruxelles-Washington, peccando di conseguenza in coerenza.
(di Giulio Chinappi)

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https://telegra.ph/LUngheria-di-Orb%C3%A1n-continua-sulla-linea-dellambiguit%C3%A0-in-politica-estera-06-17
Un editorialista filo-occidentale ritiene che “durante il precedente mandato di Modi, l'India si è effettivamente ritirata dall'ordine internazionale liberale. Mentre Modi concentrava il potere a Nuova Delhi e cercava il riconoscimento globale del nazionalismo indù, l'India si è allontanata bruscamente dalle norme occidentali di democrazia, diritti umani e diritto internazionale. Il potente nazionalismo di Modi lo ha portato a perseguire una politica estera più rischiosa, compresi i tentativi di perseguitare i dissidenti all'estero e di monitorare la diaspora.
(di Leonid Savin)

#ideeazione
https://telegra.ph/India-nuovo-piano-quinquennale-06-17
Nel fine settimana il New York Times ha pubblicato la versione integrale della bozza di trattato di pace tra Russia e Ucraina della primavera del 2022, confermando molto di quanto riportato in precedenza, ma includendo anche alcuni dettagli interessanti forniti da fonti diplomatiche non citate sul motivo per cui i colloqui alla fine sono falliti.
(di Andrew Korybko)

#ideeazione
https://telegra.ph/La-Polonia-ha-avuto-la-stessa-colpa-della-Gran-Bretagna-nel-sabotare-i-colloqui-di-pace-della-Primavera-2022-06-18