Oggi la Russia si trova di fronte al compito di liberarsi dal modello coloniale di sviluppo economico: il passaggio dallo stimolo della speculazione finanziaria e dell'esportazione di materie prime alla produzione di valore aggiunto, cioè dal saccheggio delle risorse naturali e dell'eredità sovietica alla creazione di una propria civiltà.
(di Mikhail Delyagin)
#ideeazione
https://telegra.ph/Come-smettere-di-distruggere-la-propria-patria-e-iniziare-a-vivere-la-propria-vita-06-14
(di Mikhail Delyagin)
#ideeazione
https://telegra.ph/Come-smettere-di-distruggere-la-propria-patria-e-iniziare-a-vivere-la-propria-vita-06-14
Telegraph
Come smettere di distruggere la propria patria e iniziare a vivere la propria vita
Oggi la Russia si trova di fronte al compito di liberarsi dal modello coloniale di sviluppo economico: il passaggio dallo stimolo della speculazione finanziaria e dell'esportazione di materie prime alla produzione di valore aggiunto, cioè dal saccheggio delle…
Il Presidente russo Vladimir Putin, in occasione di un incontro con i vertici del Ministero degli Affari Esteri, ha infatti proposto di creare una nuova Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), solo all'interno del continente eurasiatico. Questa opinione è stata espressa da Leonid Shapovalov, vice direttore dell'Istituto di Storia e Politica dell'Università Pedagogica Statale di Mosca, commentando le dichiarazioni del capo di Stato.
(di Daniel Gluchov)
#ideeazione
https://telegra.ph/Putin-creer%C3%A0-una-nuova-OSCE-per-lEurasia-06-14
(di Daniel Gluchov)
#ideeazione
https://telegra.ph/Putin-creer%C3%A0-una-nuova-OSCE-per-lEurasia-06-14
Telegraph
Putin creerà una nuova OSCE per l’Eurasia
Il Presidente russo Vladimir Putin, in occasione di un incontro con i vertici del Ministero degli Affari Esteri, ha infatti proposto di creare una nuova Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), solo all'interno del continente eurasiatico.…
La Cina e la Russia dovrebbero “fare squadra per ridurre la dipendenza dal dollaro USA”, esplorare ulteriormente l'integrazione delle loro infrastrutture finanziarie ed espandere la cooperazione per i regolamenti valutari, poiché il dollaro USA è diventato sempre più “tossico e armato”, ha dichiarato un economista russo al Global Times in un'intervista.
(di Zhang Weilan)
#ideeazione
https://telegra.ph/Il-dollaro-USA-%C3%A8-diventato-sempre-pi%C3%B9-tossico-e-armato-06-14
(di Zhang Weilan)
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Telegraph
Il dollaro USA è diventato sempre più “tossico e armato”
La Cina e la Russia dovrebbero “fare squadra per ridurre la dipendenza dal dollaro USA”, esplorare ulteriormente l'integrazione delle loro infrastrutture finanziarie ed espandere la cooperazione per i regolamenti valutari, poiché il dollaro USA è diventato…
La Nuova Caledonia, ex colonia francese e attualmente regione autonoma della Comunità dei Territori d'Oltremare, situata nel Pacifico meridionale, rimane in sospeso. Nonostante la dichiarazione dello stato di emergenza, le proteste a favore dell'indipendenza, iniziate il 13 maggio, continuano senza sosta sull'isola a 17.000 chilometri dalla Francia. I media francesi hanno incuriosito l'Azerbaigian, la Turchia, la Cina e la Russia per il movimento indipendentista in Nuova Caledonia, mentre il ministro degli Interni francese Gerald Darmanin ha esplicitamente accusato l'Azerbaigian di interferire negli affari interni della Nuova Caledonia.
(di Tunca Arslan)
#ideeazione
https://telegra.ph/La-Nuova-Caledonia-ricorda-il-film-LOrdre-et-la-Morale-06-16
(di Tunca Arslan)
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https://telegra.ph/La-Nuova-Caledonia-ricorda-il-film-LOrdre-et-la-Morale-06-16
Telegraph
La Nuova Caledonia ricorda il film "L'Ordre et la Morale"
La Nuova Caledonia, ex colonia francese e attualmente regione autonoma della Comunità dei Territori d'Oltremare, situata nel Pacifico meridionale, rimane in sospeso. Nonostante la dichiarazione dello stato di emergenza, le proteste a favore dell'indipendenza…
I problemi dell'India con la Cina sono indipendenti da quelli degli Stati Uniti o del Giappone, con i quali però ha una causa comune nella gestione dell'ascesa di questo Paese. Tuttavia, i nuovi problemi nei legami con gli Stati Uniti e lo scenario di sanzioni del Giappone nei confronti delle sue aziende potrebbero ostacolare la loro cooperazione multilaterale in questo senso.
(di Andrew Korybko)
#ideeazione
https://telegra.ph/Sarebbe-una-cattiva-idea-per-il-Giappone-sanzionare-le-aziende-indiane-con-pretesti-antirussi-06-16
(di Andrew Korybko)
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https://telegra.ph/Sarebbe-una-cattiva-idea-per-il-Giappone-sanzionare-le-aziende-indiane-con-pretesti-antirussi-06-16
Telegraph
Sarebbe una cattiva idea per il Giappone sanzionare le aziende indiane con pretesti antirussi
Tribune India ha citato i media giapponesi per riferire che il Segretario di Gabinetto Yoshimasa Hayashi ha recentemente dichiarato che "al recente vertice del G-7, abbiamo annunciato che stiamo considerando un nuovo pacchetto di sanzioni che includerà le…
Il sostegno dell'America al regime sionista, che ha partecipato all'operazione di liberazione degli ostaggi israeliani nel campo di Nuseirat e ha portato alla morte di tre ostaggi da parte delle forze del regime sionista, uno dei quali era un cittadino americano, ha raggiunto un punto critico e controverso. Questo dimostra il fatto evidente che l'impegno dell'America nel mantenere la presa del potere di Netanyahu e nel sostenere i suoi massacri estremisti non conosce limiti.
(di Mohammad Ali Senobari)
#ideeazione
https://telegra.ph/Il-massacro-di-Nuseirat-unagenda-militare-sotto-la-copertura-dellumanitarismo-06-14
(di Mohammad Ali Senobari)
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https://telegra.ph/Il-massacro-di-Nuseirat-unagenda-militare-sotto-la-copertura-dellumanitarismo-06-14
Telegraph
Il massacro di Nuseirat: un'agenda militare sotto la copertura dell'umanitarismo
Il sostegno dell'America al regime sionista, che ha partecipato all'operazione di liberazione degli ostaggi israeliani nel campo di Nuseirat e ha portato alla morte di tre ostaggi da parte delle forze del regime sionista, uno dei quali era un cittadino americano…
Nell'anno e mezzo trascorso da quando Daria Dugina, 29 anni, è stata uccisa in un'autobomba vicino a Mosca, la domanda "Chi è Daria Dugina?" non è scomparsa. Al contrario, quando il fumo si è diradato, questa domanda si è solo intensificata e ampliata.
(di Jafe Arnold)
#ideeazione
https://telegra.ph/Essere-o-non-essere-la-visione-dellApocalisse-di-Daria-Dugina-06-16
(di Jafe Arnold)
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https://telegra.ph/Essere-o-non-essere-la-visione-dellApocalisse-di-Daria-Dugina-06-16
Telegraph
Essere o non essere: la visione dell'Apocalisse di Daria Dugina
Nell'anno e mezzo trascorso da quando Daria Dugina, 29 anni, è stata uccisa in un'autobomba vicino a Mosca, la domanda "Chi è Daria Dugina?" non è scomparsa. Al contrario, quando il fumo si è diradato, questa domanda si è solo intensificata e ampliata. Questo…
Il 23 maggio a Mosca è accaduto un fatto di straordinaria portata. Il re del Bahrein Hamad bin Isa Al Khalifa ha chiesto personalmente al presidente russo Vladimir Putin di contribuire all'organizzazione di una conferenza di pace sulla Palestina, alla quale la Russia sarebbe stata la prima nazione non araba invitata.
(di Pepe Escobar)
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https://telegra.ph/I-BRICS-intervengono-sulla-Palestina-06-16
(di Pepe Escobar)
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Telegraph
I BRICS intervengono sulla Palestina
Il 23 maggio a Mosca è accaduto un fatto di straordinaria portata. Il re del Bahrein Hamad bin Isa Al Khalifa ha chiesto personalmente al presidente russo Vladimir Putin di contribuire all'organizzazione di una conferenza di pace sulla Palestina, alla quale…
Il post-occidente
Nell'era della globalizzazione, l'Occidente non solo diventa esso stesso globale e onnipresente (come si esprime nell'uniformità delle mode mondiali, nella diffusione generale delle tecnologie informatiche e telematiche, nell'affermazione onnipresente dell'economia di mercato e dei sistemi politici e giuridici liberaldemocratici), ma nel suo nucleo, al centro di un mondo unipolare, trasforma qualitativamente il "Nord ricco" dalla modernità alla postmodernità.
D'ora in poi, per la prima volta nella storia, l'appello a questo Occidente nucleare - l'Occidente nella sua massima manifestazione - non porta con sé la modernità (di qualsiasi tipo, esogena o endogena), poiché l'Occidente stesso è d'ora in poi sinonimo non di modernità ma di postmodernità. Ma la postmodernità, con le sue ironie, la pura tecnologicità, il riciclo del vecchio e la fede spenta nel progresso, non offre più alla sua periferia nemmeno una lontana prospettiva di sviluppo. La "fine della storia", che è arrivata, solleva questioni assolutamente diverse, di fronte al peso e al significato delle quali il tirare su l'"Occidente" al proprio livello del "Sud povero" appare come un compito assolutamente inutile, privo di scopo e insensato: se qualcosa si può trovare lì, le risposte ai nuovi problemi dell'epoca postmoderna sicuramente non saranno una di quelle cose.
Aleksandr Dugin
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Nell'era della globalizzazione, l'Occidente non solo diventa esso stesso globale e onnipresente (come si esprime nell'uniformità delle mode mondiali, nella diffusione generale delle tecnologie informatiche e telematiche, nell'affermazione onnipresente dell'economia di mercato e dei sistemi politici e giuridici liberaldemocratici), ma nel suo nucleo, al centro di un mondo unipolare, trasforma qualitativamente il "Nord ricco" dalla modernità alla postmodernità.
D'ora in poi, per la prima volta nella storia, l'appello a questo Occidente nucleare - l'Occidente nella sua massima manifestazione - non porta con sé la modernità (di qualsiasi tipo, esogena o endogena), poiché l'Occidente stesso è d'ora in poi sinonimo non di modernità ma di postmodernità. Ma la postmodernità, con le sue ironie, la pura tecnologicità, il riciclo del vecchio e la fede spenta nel progresso, non offre più alla sua periferia nemmeno una lontana prospettiva di sviluppo. La "fine della storia", che è arrivata, solleva questioni assolutamente diverse, di fronte al peso e al significato delle quali il tirare su l'"Occidente" al proprio livello del "Sud povero" appare come un compito assolutamente inutile, privo di scopo e insensato: se qualcosa si può trovare lì, le risposte ai nuovi problemi dell'epoca postmoderna sicuramente non saranno una di quelle cose.
Aleksandr Dugin
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La cricca satanica nota come “politici” dell'Occidente ha scoperto le delizie dei discorsi di guerra e non riesce a scatenare la Terza Guerra Mondiale abbastanza velocemente. Ma perché questa spinta improvvisa? Persino i leader di Paesi che sono semplici puntini sulla mappa (come l'Estonia) strillano sulla necessità di “mettere in ginocchio la Russia”. Certo, i politici occidentali sono i cagnolini di Washington, ma perché questo ingenuo parlare di guerra? Si tratta solo di una profonda insicurezza (comune a tutti i politici occidentali) o c'è qualcosa di più sinistro in agguato?
(di C. B. Forde)
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https://telegra.ph/Chi-%C3%A8-il-mio-nemico-06-14
(di C. B. Forde)
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Telegraph
Chi è il mio nemico?
Questa è davvero l'ultima estate di pace relativa? La cricca satanica nota come “politici” dell'Occidente ha scoperto le delizie dei discorsi di guerra e non riesce a scatenare la Terza Guerra Mondiale abbastanza velocemente. Ma perché questa spinta improvvisa?…
Negli ultimi giorni in Armenia si sono verificati eventi significativi che potrebbero fare da prologo alla fine della carriera politica di Pashinyan. E per fine della sua carriera politica possiamo intendere due cose: o le dimissioni dalla carica di primo ministro e l'ulteriore oblio, o il rigido antagonismo verso la Russia, lo Stato dell'Unione e il CSTO e lo scivolamento lungo la china, seguendo l'esempio di Zelensky, che significa anche la fine almeno della soggettività politica (di cui Pashinyan non ha quasi più traccia) e la completa subordinazione alle élite occidentali con il conseguente trasferimento di tutte le decisioni di una certa importanza per il Paese nelle mani di Washington e Parigi.
(di Redazione di Katehon)
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https://telegra.ph/Requiem-per-Pashinyan-06-14
(di Redazione di Katehon)
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Telegraph
Requiem per Pashinyan
Negli ultimi giorni in Armenia si sono verificati eventi significativi che potrebbero fare da prologo alla fine della carriera politica di Pashinyan. E per fine della sua carriera politica possiamo intendere due cose: o le dimissioni dalla carica di primo…
L'India ha da tempo relazioni tese con la Cina a causa delle dispute di confine e della rivalità regionale. Tuttavia, Modi è stato attento a non inimicarsi Pechino. In particolare, l'India non ha partecipato alle recenti esercitazioni di sicurezza nell'Asia-Pacifico insieme agli Stati Uniti e ad altri partner.
Nuova Delhi ha anche mantenuto il suo forte sostegno al gruppo BRICS, che comprende Russia, Cina, Brasile e altre nazioni del Sud globale che sostengono un mondo multipolare non legato al dominio occidentale.
Questa tradizionale politica di non allineamento da parte dell'India non è ciò che Washington vuole.
(di Finian Cunningham)
#ideeazione
https://telegra.ph/Perch%C3%A9-lIndia-di-Modi-sta-improvvisamente-ricevendo-la-freddezza-di-Washington-06-16
Nuova Delhi ha anche mantenuto il suo forte sostegno al gruppo BRICS, che comprende Russia, Cina, Brasile e altre nazioni del Sud globale che sostengono un mondo multipolare non legato al dominio occidentale.
Questa tradizionale politica di non allineamento da parte dell'India non è ciò che Washington vuole.
(di Finian Cunningham)
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https://telegra.ph/Perch%C3%A9-lIndia-di-Modi-sta-improvvisamente-ricevendo-la-freddezza-di-Washington-06-16
Telegraph
Perché l'India di Modi sta improvvisamente ricevendo la freddezza di Washington
Il primo ministro indiano Narendra Modi potrebbe essere perdonato per aver pensato che gli Stati Uniti hanno una visione schizoide del suo governo e del Paese più popoloso del mondo. La rielezione di Modi, avvenuta questo mese, è stata accolta dai media statunitensi…
“La sconfitta del nemico è assoluta. Voglio dire al nemico che tutti i fattori della sconfitta sono dentro di voi e che non potrete mai ritirarvi dalla vostra mentalità diabolica e dai problemi che causano la vostra sconfitta”.
(di Bobana M. Andjelkovic)
#ideeazione
https://telegra.ph/Il-generale-Soleimani-la-sconfitta-sta-nella-natura-diabolica-del-nemico-06-14
(di Bobana M. Andjelkovic)
#ideeazione
https://telegra.ph/Il-generale-Soleimani-la-sconfitta-sta-nella-natura-diabolica-del-nemico-06-14
Telegraph
Il generale Soleimani: “la sconfitta sta nella natura diabolica del nemico”
In memoria di Hajj Qassem “La sconfitta del nemico è assoluta. Voglio dire al nemico che tutti i fattori della sconfitta sono dentro di voi e che non potrete mai ritirarvi dalla vostra mentalità diabolica e dai problemi che causano la vostra sconfitta”. Generale…
EVGENIJ GOLOVIN
Di Maurizio Murelli, con controbuti di A. Dugin, E. Golovin, N. Melentyeva
Con Evgenij Golovin siamo al cospetto di un personaggio che può entrare a pieno titolo nella categoria dei grandi maestri, ma il cui nome ben difficilmente può essere stato captato persino dai lettori più bulimici. Il raggio d’azione di Evgenij Golovin è stato la Russia, e la sua fama non ha mai travalicato il confine; rarissime le persone che in Occidente ne hanno sentito parlare.
Questa particolare situazione rende decisamente complicata la redazione di un testo rispettoso delle caratteristiche di questa collana, e costringe il curatore a introdurre questa figura attraverso alcune premesse necessarie ancor prima di illustrare la sua opera di poeta, scrittore, alchimista, cantautore, traduttore, esoterista – tutte qualifiche da Golovin coniugate in maniera assolutamente originale. Per assegnargli una prima inquadratura basti dire che se in Italia, come del resto in tutto l’Occidente, sono ormai noti il pensiero e la figura di Aleksandr Dugin [.], ben pochi invece sanno che il suo “iniziatore” è stato proprio Golovin: lo afferma lo stesso Dugin, che lo considera il suo principale maestro, spesso appellato come “mago”.
Infatti, chi legge Dugin non può non rilevare come nei suoi scritti, anche in quelli che si potrebbero definire scientifici, sia presente in filigrana un approccio di matrice – per così dire – esoterica: appare dunque legittima la domanda “a cosa o a chi si deve tale matrice?”».
[Dall’Introduzione di Maurizio Murelli]
* * *
Fondamentale contributo al risveglio della visione tradizionalista russa, che oggi ha diritto di cittadinanza anche nelle stanze del Cremlino, è stato portato dal poco ciniaxiuto in Occidente “Circolo Južinskij”, animato fin dagli anni ’60 dal noto scrittore Jurij Mamleev. Verso la fine degli anni ’70 entra a far parte di questo “Circolo” Evgenij Golovin, uomo di straordinaria energia e sapere che darà nuovo impulso al Circolo, plasmando le menti di scrittori e filosofi, non ultimo Aleksandr Dugin. Questo libro introduce alla sua conoscenza e alla sua opera complessiva.
In questo libretto l’introduzione alla conoscenza di Evgenij Golovin (1938-2010), avviene attraverso stralci di due libri di prossima pubblicazione: Altissimi sconosciuti di Natalia Melentyeva, e Evgenij Golovin: una divinità sconosciuta di Aleksandr Dugin oltre a due articoli dello stesso Golovin, articoli riportati solo in parte; gli integrali verranno pubblicati in seguito come appendici ai due summenzionati volumi con un corposissimo apparato di note. Attraverso questi articoli e la testimonianza di Melentyeva e Dugin, suoi sodali nel “Circolo Južinskij”, il lettore potrà cominciare a farsi un’idea della grande personalità di Golovin.
Disponibile su Orion Libri👇🏻
https://www.orionlibri.net/negozio/evgenij-golovin-lalchimista/
Di Maurizio Murelli, con controbuti di A. Dugin, E. Golovin, N. Melentyeva
Con Evgenij Golovin siamo al cospetto di un personaggio che può entrare a pieno titolo nella categoria dei grandi maestri, ma il cui nome ben difficilmente può essere stato captato persino dai lettori più bulimici. Il raggio d’azione di Evgenij Golovin è stato la Russia, e la sua fama non ha mai travalicato il confine; rarissime le persone che in Occidente ne hanno sentito parlare.
Questa particolare situazione rende decisamente complicata la redazione di un testo rispettoso delle caratteristiche di questa collana, e costringe il curatore a introdurre questa figura attraverso alcune premesse necessarie ancor prima di illustrare la sua opera di poeta, scrittore, alchimista, cantautore, traduttore, esoterista – tutte qualifiche da Golovin coniugate in maniera assolutamente originale. Per assegnargli una prima inquadratura basti dire che se in Italia, come del resto in tutto l’Occidente, sono ormai noti il pensiero e la figura di Aleksandr Dugin [.], ben pochi invece sanno che il suo “iniziatore” è stato proprio Golovin: lo afferma lo stesso Dugin, che lo considera il suo principale maestro, spesso appellato come “mago”.
Infatti, chi legge Dugin non può non rilevare come nei suoi scritti, anche in quelli che si potrebbero definire scientifici, sia presente in filigrana un approccio di matrice – per così dire – esoterica: appare dunque legittima la domanda “a cosa o a chi si deve tale matrice?”».
[Dall’Introduzione di Maurizio Murelli]
* * *
Fondamentale contributo al risveglio della visione tradizionalista russa, che oggi ha diritto di cittadinanza anche nelle stanze del Cremlino, è stato portato dal poco ciniaxiuto in Occidente “Circolo Južinskij”, animato fin dagli anni ’60 dal noto scrittore Jurij Mamleev. Verso la fine degli anni ’70 entra a far parte di questo “Circolo” Evgenij Golovin, uomo di straordinaria energia e sapere che darà nuovo impulso al Circolo, plasmando le menti di scrittori e filosofi, non ultimo Aleksandr Dugin. Questo libro introduce alla sua conoscenza e alla sua opera complessiva.
In questo libretto l’introduzione alla conoscenza di Evgenij Golovin (1938-2010), avviene attraverso stralci di due libri di prossima pubblicazione: Altissimi sconosciuti di Natalia Melentyeva, e Evgenij Golovin: una divinità sconosciuta di Aleksandr Dugin oltre a due articoli dello stesso Golovin, articoli riportati solo in parte; gli integrali verranno pubblicati in seguito come appendici ai due summenzionati volumi con un corposissimo apparato di note. Attraverso questi articoli e la testimonianza di Melentyeva e Dugin, suoi sodali nel “Circolo Južinskij”, il lettore potrà cominciare a farsi un’idea della grande personalità di Golovin.
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Forwarded from CasaDelSoleTV
LA CASA DEL SOLE TV
Presenta
GUERRA INFINITA
La Complessità senza precedenti
Roma 28 giugno 2024 ore 15
Palazzo Falletti, Salone del Trono, Via Panisperna, 207
FRANCO CARDINI
PEPE ESCOBAR
MONI OVADIA
ELENA BASILE
MICHELE PUTRINO
LORENZO MARIA PACINI
MARGHERITA FURLAN
Bombe a grappolo sorvolano confini proibiti e pericolosi, lampi di missili continuano a illuminare le notti del cuore dell’Europa e del Mar Mediterraneo, a due passi da alcune tra le centrali nucleari più grandi del Vecchio Continente. Tutto si aggroviglia e la complessità e l’unicità della situazione richiamano lucidità, esperienza, saggezza, competenza, coraggio, onestà, visione d’insieme. Perché nulla sembra toccare a fondo le coscienze, abituate da decenni alla mercificazione delle idee e alle soluzioni facili. Indifferenza e anestesia affliggono un corpo sociale intorpidito, inibito all’aspirazione al cambiamento. Siamo però oggi tutti chiamati a capire l’orizzonte della vita stessa, a percepirlo, a disegnarlo, non più solo a scovare inganno e menzogna.
La Casa del Sole TV prosegue dunque un ciclo di conferenze aperte al pubblico, dove l'informazione s’incontri con la popolazione e indichi orizzonti, dove l’educazione e la formazione politica diventino elevazione. Cercheremo la complessità, per scioglierla. Scopriremo insieme il disegno d'insieme nella chiara profondità dell’analisi, unico metodo per comprendere la realtà e salvarci. Uniremo i puntini della più grave crisi dell’Uomo per ritornare all'essenza della Vita, mentre nel mondo la guerra, tra potenze concorrenti, nella sua natura ibrida, appare immanente, circondata da una straordinaria tecnologia digitale.
Per info e prenotazioni scrivi a info@casadelsole.tv
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MONI OVADIA
ELENA BASILE
MICHELE PUTRINO
LORENZO MARIA PACINI
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Bombe a grappolo sorvolano confini proibiti e pericolosi, lampi di missili continuano a illuminare le notti del cuore dell’Europa e del Mar Mediterraneo, a due passi da alcune tra le centrali nucleari più grandi del Vecchio Continente. Tutto si aggroviglia e la complessità e l’unicità della situazione richiamano lucidità, esperienza, saggezza, competenza, coraggio, onestà, visione d’insieme. Perché nulla sembra toccare a fondo le coscienze, abituate da decenni alla mercificazione delle idee e alle soluzioni facili. Indifferenza e anestesia affliggono un corpo sociale intorpidito, inibito all’aspirazione al cambiamento. Siamo però oggi tutti chiamati a capire l’orizzonte della vita stessa, a percepirlo, a disegnarlo, non più solo a scovare inganno e menzogna.
La Casa del Sole TV prosegue dunque un ciclo di conferenze aperte al pubblico, dove l'informazione s’incontri con la popolazione e indichi orizzonti, dove l’educazione e la formazione politica diventino elevazione. Cercheremo la complessità, per scioglierla. Scopriremo insieme il disegno d'insieme nella chiara profondità dell’analisi, unico metodo per comprendere la realtà e salvarci. Uniremo i puntini della più grave crisi dell’Uomo per ritornare all'essenza della Vita, mentre nel mondo la guerra, tra potenze concorrenti, nella sua natura ibrida, appare immanente, circondata da una straordinaria tecnologia digitale.
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La conferenza di "pace" organizzata dal regime di Kiev in Svizzera si è conclusa. Come previsto, non è stata raggiunta alcuna proposta concreta. L'evento è servito solo a riaffermare unilateralmente gli interessi della NATO e del suo regime per procura. La mancata partecipazione della Russia ha reso la conferenza una vera e propria perdita di tempo, del tutto incapace di stabilire una vera agenda di pace.
(di Lucas Leiroz)
#ideeazione
https://telegra.ph/Il-vertice-di-pace-di-Zelensky-si-conclude-senza-alcun-risultato-effettivo-mentre-la-Russia-offre-una-proposta-di-pace-concreta-06-17
(di Lucas Leiroz)
#ideeazione
https://telegra.ph/Il-vertice-di-pace-di-Zelensky-si-conclude-senza-alcun-risultato-effettivo-mentre-la-Russia-offre-una-proposta-di-pace-concreta-06-17
Telegraph
Il "vertice di pace" di Zelensky si conclude senza alcun risultato effettivo, mentre la Russia offre una proposta di pace concreta
La conferenza di "pace" organizzata dal regime di Kiev in Svizzera si è conclusa. Come previsto, non è stata raggiunta alcuna proposta concreta. L'evento è servito solo a riaffermare unilateralmente gli interessi della NATO e del suo regime per procura. La…
Il Primo Ministro armeno Pashinyan ha annunciato che il suo Paese intende ritirarsi dalla CSTO in futuro, dopo averne sospeso l'adesione all'inizio di quest'anno, come ha simbolicamente rivelato in occasione della Giornata della Russia (equivalente al 4 luglio russo) e subito dopo aver accettato di collaborare strategicamente con gli Stati Uniti. Ha giustificato questa scelta con il fatto che i suoi alleati stanno "complottando una guerra" contro l'Armenia con l'Azerbaigian.
(di Andrew Korybko)
#ideeazione
https://telegra.ph/LArmenia-si-esporr%C3%A0-a-gravi-rischi-se-uscir%C3%A0-dalla-CSTO-06-17
(di Andrew Korybko)
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https://telegra.ph/LArmenia-si-esporr%C3%A0-a-gravi-rischi-se-uscir%C3%A0-dalla-CSTO-06-17
Telegraph
L'Armenia si esporrà a gravi rischi se uscirà dalla CSTO
Il Primo Ministro armeno Pashinyan ha annunciato che il suo Paese intende ritirarsi dalla CSTO in futuro, dopo averne sospeso l'adesione all'inizio di quest'anno, come ha simbolicamente rivelato in occasione della Giornata della Russia (equivalente al 4 luglio…
Dal 4 al 6 giugno si è svolta nella capitale dell'Azerbaigian la tradizionale Settimana dell'energia, che si tiene ogni anno. Da tempo è diventata una parte inalienabile del business azero e l'evento principale di tutta la regione del Caspio. Ancora una volta i rappresentanti delle principali compagnie energetiche mondiali, gli ospiti di alto livello, i funzionari pubblici, gli esperti internazionali e gli analisti sono arrivati a Baku per discutere e trovare soluzioni comuni per raggiungere la sicurezza energetica. I partecipanti ai numerosi dibattiti di questo evento si sono concentrati sulle questioni climatiche e su vari aspetti dell'agenda verde.
(di Femida Selimova)
#ideeazione
https://telegra.ph/La-Settimana-dellEnergia-di-Baku-definisce-i-trend-globali-06-17
(di Femida Selimova)
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https://telegra.ph/La-Settimana-dellEnergia-di-Baku-definisce-i-trend-globali-06-17
Telegraph
La Settimana dell'Energia di Baku definisce i trend globali
Dal 4 al 6 giugno si è svolta nella capitale dell'Azerbaigian la tradizionale Settimana dell'energia, che si tiene ogni anno. Da tempo è diventata una parte inalienabile del business azero e l'evento principale di tutta la regione del Caspio. Ancora una volta…
Le elezioni europee hanno mostrato tre tendenze. La prima è la fuga dalle urne, con una percentuale di assenti superiore alla metà. La seconda è il rafforzamento, tra i votanti, delle forze più di sistema , PD, FDI, Forza Italia, la stessa AVS. La terza è la progressiva decomposizione dei gruppi e movimenti (sedicenti) antagonisti. Sorprende il successo travolgente del sindaco di Bari Antonio Decaro. Quasi mezzo milione di preferenze a un politico sotto inchiesta, attivo in una città i cui abitanti sono poco più della metà dei voti che ha ottenuto. Il clientelismo paga più di prima perché pesa maggiormente in tempi di diserzione elettorale.
(di Roberto Pecchioli)
#ideeazione
https://telegra.ph/E-finita-la-festa----parte-2-06-17
(di Roberto Pecchioli)
#ideeazione
https://telegra.ph/E-finita-la-festa----parte-2-06-17
Telegraph
E’ finita la festa ? - parte 2
Le elezioni europee hanno mostrato tre tendenze. La prima è la fuga dalle urne, con una percentuale di assenti superiore alla metà. La seconda è il rafforzamento, tra i votanti, delle forze più di sistema , PD, FDI, Forza Italia, la stessa AVS. La terza è…
DENTRO IL GOLPE DI APRILE
di Ernesto Villegas Poljak
Dentro il golpe di aprile ripercorre le vicende di un breve ma importante episodio che ebbe luogo in Venezuela tra l’11 ed il 13 aprile 2002, quando il presidente Hugo Chávez venne destituito illegalmente in favore dell’ascesa al potere di Pedro Carmona Estanga. Sostenuto da una parte dell’esercito, Carmona ricevette immediatamente il riconoscimento ufficiale degli Stati Uniti e di alcuni altri Paesi occidentali, ma fu immediatamente costretto ad alzare bandiera bianca di fronte alle proposte popolari di massa che presero d’assalto gli edifici del potere.
Il golpe dell’aprile 2002, conosciuto popolarmente come el carmonazo, è oggi stato dimenticato dalla maggioranza del pubblico europeo, ma l’analisi effettuata da Ernesto Villegas Poljak in questo libro risulta interessante non solo per la disamina accurata dei fatti in sé, ma anche perché mette in luce il modo in cui forze esterne possono agire per sovvertire il governo legittimo di un Paese, come avvenuto troppe volte nella storia dell’America Latina. L’attualità del libro è stata inoltre rinnovata da episodi più recenti, come il tentativo di destituzione di Nicolás Maduro da parte di Juan Guaidó nel gennaio del 2019, con dinamiche che per alcuni versi ricordano quelle dell’aprile 2002.
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https://www.anteoedizioni.eu/negozio/continenti/dentro-il-golpe-di-aprile/
di Ernesto Villegas Poljak
Dentro il golpe di aprile ripercorre le vicende di un breve ma importante episodio che ebbe luogo in Venezuela tra l’11 ed il 13 aprile 2002, quando il presidente Hugo Chávez venne destituito illegalmente in favore dell’ascesa al potere di Pedro Carmona Estanga. Sostenuto da una parte dell’esercito, Carmona ricevette immediatamente il riconoscimento ufficiale degli Stati Uniti e di alcuni altri Paesi occidentali, ma fu immediatamente costretto ad alzare bandiera bianca di fronte alle proposte popolari di massa che presero d’assalto gli edifici del potere.
Il golpe dell’aprile 2002, conosciuto popolarmente come el carmonazo, è oggi stato dimenticato dalla maggioranza del pubblico europeo, ma l’analisi effettuata da Ernesto Villegas Poljak in questo libro risulta interessante non solo per la disamina accurata dei fatti in sé, ma anche perché mette in luce il modo in cui forze esterne possono agire per sovvertire il governo legittimo di un Paese, come avvenuto troppe volte nella storia dell’America Latina. L’attualità del libro è stata inoltre rinnovata da episodi più recenti, come il tentativo di destituzione di Nicolás Maduro da parte di Juan Guaidó nel gennaio del 2019, con dinamiche che per alcuni versi ricordano quelle dell’aprile 2002.
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Anteo Edizioni
DENTRO IL GOLPE DI APRILE - Anteo Edizioni
Dentro il golpe di aprile ripercorre le vicende di un breve ma importante episodio che ebbe luogo in Venezuela tra l’11 ed il 13 aprile 2002, quando il presidente Hugo Chávez venne destituito illegalmente in favore dell’ascesa al potere di Pedro Carmona Estanga.…
L’organizzazione terroristica dei Mujahedin-e Khalq, la cui politica brutale, bellicosa e crudele è stata rivelata al popolo iraniano e al mondo intero negli ultimi anni – per sminuire le sue azioni terroristiche e trovare alleati con i quali ottenere benefici – tiene ciclicamente conferenze che – invitando ex personaggi politici – fanno guadagnare credibilità ai Governi occidentali sempre desiderosi di denaro per soddisfare il proprio budget annuale.
(di Alireza Niknam)
#ideeazione
https://telegra.ph/Terroristi-a-supporto-ma-non-questa-volta-06-17
(di Alireza Niknam)
#ideeazione
https://telegra.ph/Terroristi-a-supporto-ma-non-questa-volta-06-17
Telegraph
Terroristi a supporto, ma non questa volta
La magistratura svedese ha annunciato che intende inviare una proposta al Parlamento, in modo che venga approvata una legge secondo cui i cittadini stranieri incarcerati in Svezia possano trascorrere il resto della loro pena nel proprio Stato di origine.…