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Quotidiano indipendente per trasformare il pensiero in azione.
Canale ufficiale del Movimento Internazionale Eurasiatista in Italia.
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Forwarded from Idee&Azione
I RUGGENTI ANNI VENTI. LA POLITICA DELLE GRANDI POTENZE INCONTRA IL TECNO-FEUDALESIMO
di Pepe Escobar


‼️IL NUOVO LIBRO DI PEPE ESCOBAR FINALMENTE IN ITALIA‼️


I ruggenti Anni Venti è un libro che racchiude una sfida enorme: come si è evoluto – o è imploso – il decennio, considerando i parametri originali e disfunzionali? Come è stata riorganizzata una nuova mappa della distopia? Come il tecno-feudalesimo ha forgiato nuove interazioni con la rottura della geopolitica come la conoscevamo? Questi “ruggenti Anni Venti” stanno già metastatizzando nel secolo dell’Eurasia, in ogni fase del percorso multilaterale, dall’espansione dei BRICS alla Belt and Road Initiative (BRI), dalla Shanghai Cooperation Organization (SCO) all’Eurasia Economic Union (EAEU). Esplorando le multiformi dinamiche geopolitiche e geoeconomiche, Escobar avanza una sfida per il compimento del primo Ventennio del Ventunesimo secolo.

Giornalista editorialista e analista di politica internazionale di origine brasiliana, Pepe Escobar si occupa di Eurasia e Sud Globale per numerose testate, in continuo movimento fra Americhe, Europa ed Asia.

Con la prefazione di Andrea Zhok
Traduzione e curatela di Lorenzo Maria Pacini


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Venerdì Zelensky ha affermato che la tanto attesa offensiva russa è finalmente iniziata dopo la nuova spinta nella regione di Kharkov, da cui si era ritirata tatticamente nel settembre 2022. Questo precede il fatto che probabilmente rimarrà al potere con pretesti giuridicamente dubbi una volta scaduto il suo mandato il 21 maggio e si allinea con le previsioni del Comitato di intelligence ucraino di problemi politico-militari verso la sua estate.
(di Andrew Korybko)

#ideeazione
https://telegra.ph/Ecco-perch%C3%A9-la-Russia-si-sta-spingendo-nuovamente-nella-regione-ucraina-di-Kharkov-05-13
Alla fine di aprile, l'Ucraina ha presentato al Consiglio d'Europa una richiesta di sospensione parziale di alcuni paragrafi della Convenzione europea per i diritti umani e la libertà nel Paese in relazione alla legge marziale. I media ucraini hanno anche riferito che nel territorio in cui è stata imposta la legge marziale, il comando militare può alienare con la forza oggetti di proprietà privata o comunale per le esigenze dello Stato e rilasciare documenti appropriati; imporre il coprifuoco; stabilire un regime speciale per l'ingresso e l'uscita, limitare la libertà di movimento dei cittadini, degli stranieri e degli apolidi; ispezionare le cose, i veicoli, i bagagli e le merci, i locali degli uffici e le abitazioni dei cittadini.
(di Leonid Savin)

#ideeazione
https://telegra.ph/LUcraina-%C3%A8-pronta-ad-abolire-i-diritti-umani-05-13
L'operazione militare speciale (guerra) russa in Ucraina, iniziata nel febbraio 2022, sarà vista nella storia come una svolta epocale, come una pietra miliare che segna una transizione tra le epoche. Anche se i processi non sono conclusi e sono possibili numerosi colpi di scena, tutto indica che segnerà il passaggio dal momento unipolare al multipolarismo.
(di Raphael Machado)

#ideeazione
https://telegra.ph/La-fine-del-momento-unipolare-ma-cosa-viene-dopo-05-13
L'operazione a Rafah era già attesa da molti esperti. Dal punto di vista strategico, non sembra interessante o redditizio per Israele lanciare questo tipo di mobilitazione, considerando che nelle ostilità si verificheranno molte vittime civili e, in questo modo, l'immagine internazionale del regime sionista sarà ulteriormente danneggiata. Gli Stati Uniti, che sono il principale alleato di Israele, hanno già chiarito di non sostenere la misura di Netanyahu, il che dimostra come il regime sia isolato a livello internazionale, agendo senza il sostegno diplomatico dei suoi stessi partner.
(di Lucas Leiroz)

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https://telegra.ph/La-guerra-di-Israele-%C3%A8-sempre-stata-contro-i-civili-05-13
VERTICALE NORD
di Ghejdar Džemal’



«Un’immensa e ordinatissima libreria codifica l’architettura della stanza secondo precise armonie sapienziali. Gli scaffali, come esoteriche partiture di un caleidoscopico arabesco, si colorano ritmicamente di testi sacri, arcani pamphlet e vecchi samizdat. Un uomo dall’aspetto mite e solenne, calmo e assorto, con un sorriso accogliente, giust’appena accennato, e uno sguardo acuto e pungente, sotteso a una profondità di pensiero pari solo alla sua grandezza interiore, polarizza l’attenzione dello spettatore: le lancette del tempo si arrestano come colte da un’improvvisa tempesta di ghiaccio e l’istante stesso sembra annunciare la discesa di una più alta, vibrante verità.

Ghejdar Džemal’ non scriveva o, per meglio dire, scriveva pochissimo; amava trascorrere le notti dissolvendosi nei pensieri, calandosi nella spirale labirintica di quell’abisso che irradia, senza guide o protezioni; amava smarrirsi tra le gelide cattedrali di una periferia potenzialmente fatale, lontana anni luce dal vampirico miraggio della vita – posta da qualche parte a Nord – al di là dei poli esistenziali, per poi riemergerne con una manciata di appunti nelle tasche, dei quali avrebbe fatto dono, l’indomani, a quanti ne avrebbero condiviso il destino.

A monte, il risveglio dell’individuo, implica nondimeno l’acquisizione di una visione nitida che rifletta la geometria tripartita del contesto politico-sociale attuale, pena il reiterarsi di forme rinunciatarie, confuse, ibride, laddove non frammentate o peggio, passive e parodiate. Dopo aver tratteggiato il transito della persona passiva dalla società tradizionale ancestrale alla modernità, Džemal’ definisce l’anatomia della persona attiva nel contesto della postmodernità, dove i concetti di bene, felicità e giustizia vengono ridistributi in accordo alle specificità dei tre gruppi principali: tradizionalisti, liberali e radicali».


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In occasione delle celebrazioni per il 79º Giorno della Vittoria (9 maggio), per ricordare la vittoria dell’Unione Sovietica sulla Germania nazista e la fine della seconda guerra mondiale in Europa, il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha effettuato una visita ufficiale in Russia, nel corso della quale ha avuto modo di incontrare il suo omologo Vladimir Putin, il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitrij Medvedev ed altri leader mondiali che hanno preso parte alle celebrazioni. Per Díaz-Canel, si è trattato della quarta visita ufficiale in Russia da quando ha assunto la presidenza di Cuba, dopo quelle del 2018, dell’ottobre 2019 e del novembre 2022.
(di Giulio Chinappi)

#ideeazione
https://telegra.ph/Cuba-e-Russia-pronte-a-rafforzare-la-cooperazione-economica-e-non-solo-05-13
Negli Stati Uniti ci sono molti conservatori fuorviati che credono che la loro confederazione sia il più importante esempio di cristianesimo nella storia del mondo. Per giungere a questa conclusione bisogna avere una lettura altamente selettiva della storia. Abbiamo discusso alcuni aspetti del paganesimo negli Stati Uniti in saggi passati, ma c'è molto altro che potrebbe e dovrebbe essere detto a questo proposito.
(di Walt Garlington)

#ideeazione
https://telegra.ph/Il-paganesimo-persistente-negli-Stati-Uniti-05-13
Abbiamo bisogno di una nuova teoria economica. Quelle vecchie sono tutte sbagliate e parziali, non sono tanto descrittive quanto prescrittive secondo il principio della profezia che si autoavvera. È propaganda ideologica, non scienza.

Marx aveva ragione, ma si è liberato solo in parte dell'ipnosi dell'economia politica borghese. Anche il fatto che funzioni o meno non è un criterio. Tutto dipende dai valori, dal contesto e dalla cultura. Abbiamo bisogno di un'economia russa. Finora è piuttosto russofoba. Se non altro perché la principale occupazione della stragrande maggioranza del popolo russo nel corso della nostra storia - la coltivazione del grano - è considerata arretrata e arcaica piuttosto che un destino e una vocazione. È qui che Patrushev Jr. e Oksana Lut dovrebbero intervenire e lottare per la dignità dell'agricoltura. Il pane è il nostro destino e il nostro futuro. L'Occidente mangerà vermi e insetti, mentre noi mangeremo il lussuoso pane russo.

Aleksandr Dugin


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VERSO IL MONDO MULTIPOLARE - CONFERENZA CON PEPE ESCOBAR, ANDREA ZHOK e LORENZO MARIA PACINI

Giovedì 16 maggio alle ore 17:30, presso l'aula A dell'edificio A dell'università di Trieste (sede centrale, ala destra), terremo una conferenza incentrata sul multipolarismo, ovvero quell'ordine internazionale che sta spazzando via il giogo dell' imperialismo occidentale.

Tra gli illustri relatori avremo come super ospite il famoso e autorevole giornalista e analista geopolitico di fama mondiale Pepe Escobar.

Ad accompagnarlo ci saranno anche Andrea Zhok, professore presso l'Università degli Studi di Milano, e Lorenzo Maria Pacini, professore presso UniDolomiti di Belluno.

Nel corso dell'incontro analizzeremo questo "nuovo" scenario geopolitico e tenteremo di intravederne le conseguenze e opportunità. Ciò anche consapevoli del ruolo internazionale giocato da Trieste, il suo porto e le peculiarità giuridiche dettate dal Trattato di Pace di Parigi del 1947.

@primaveratlt
Forwarded from Weltanschauung Italia
IATROGENESI E STORIA

Non se ne parla mai abbastanza ma la iatrogenesi (errore medico) è una delle principali cause di morte al mondo.

Se in epoca pandemica si fossero fatte seriamente le autopsie probabilmente la percentuale salirebbe a livelli ancora più vertiginosi.
Perché lo abbiamo detto per anni, la stragrande maggioranza dei morti furono dovute proprio alla iatrogenesi (cure errate e protocolli folli).

La media di morte è sempre stata 82 anni con più di 3 patologie pregresse ed è stato così dal primo giorno.

Le cause di morte non sono state mai accertate, tutto veniva conteggiato come COVID in base ai tamponi.
Aggiungiamoci anche che misure come la reclusione e il coprifuoco si sono dimostrate fallimentari oltre che dannose.
Per non parlare delle vaccinazioni di massa che non hanno mai ottenuto gli effetti propagandati, nessuna immunizzazione, alcun beneficio, solamente danni.

Eppure nell'immaginario comune e nelle narrazioni si dà per assodato che in quegli anni c'è stata la pandemia e ne siamo usciti coi vaccini. Questo sarà nei libri di storia.
Stessa cosa è accaduta con tutte le precedenti vaccinazioni salvifiche, basta informarsi a fondo per prenderne atto.

È incredibile come riescano a narrare le cose al rovescio e darle poi in pasto alla storia.

WI
Dopo tutto, molti hanno probabilmente sentito la frase “Se non vuoi parlare con Lavrov, parlerai con Shoigu”, di cui lo stesso diplomatico russo è stato recentemente interrogato durante un'intervista del mese scorso. Si tratta di una frase vecchia di almeno qualche anno, ma che implica che chi non si adegua alle richieste diplomatiche della Russia rischia di doversi confrontare con le sue forze militari. La sostanza è buona, ma è servita involontariamente a esagerare le competenze militari di Shoigu, creando così false percezioni sulla sua esperienza e sul suo ruolo.
(di Andrew Korybko)

#ideeazione
https://telegra.ph/La-promozione-di-Shoigu-ha-perfettamente-senso-se-vista-dalla-prospettiva-di-Putin-05-13
Le forze armate della Federazione Russa hanno lanciato un'offensiva a Kharkov. Dal 10 maggio, le truppe russe al confine settentrionale dell'Ucraina stanno distruggendo le posizioni nemiche e avanzando sul terreno con estrema facilità e velocità. Incapaci di mantenere le loro aree di controllo, gli ucraini si stanno semplicemente ritirando, permettendo ai russi di avanzare in modo rapido ed efficace. Tuttavia, per vendicarsi di questa operazione, il regime neonazista sta aggravando le sue misure anti-umanitarie di attacco ai civili, bombardando intensamente Belgorod.
(di Lucas Leiroz)

#ideeazione
https://telegra.ph/Il-regime-di-Kiev-si-vendica-delloffensiva-russa-a-Kharkov-uccidendo-civili-a-Belgorod-05-13
E’ un cane che si morde la coda: meno si produce più i prezzi salgono, più si importa a basso costo per permettere alla gente normale di sopravvivere, più le produzioni nazionali vanno fuori mercato. Così come per l’immigrazione incontrollata che ha prodotto l’abbattimento dei salari, così l’importazione massiccia sta determinando il fallimento delle piccole e medie imprese agroalimentari. Sono effetti che in economia si conoscono e già osservati empiricamente, quindi con un po’ di malizia potremmo azzardare a dire anche voluti.
Perchè gli altri prodotti extra Ue sono per noi Europa a basso costo?
(di Daniele Ioannilli)

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https://telegra.ph/Come-la-UA-ha-privatizzato-il-nostro-cibo-per-il-bene-delle-multinazionali-05-13
LA DIMENSIONI DEL MULTIPOLARISMO E L’ESIGENZA DI UNA FORMAZIONE SPECIFICA ADEGUATA

Il multipolarismo ha diverse dimensioni e ognuna di esse richiede una riflessione approfondita, poiché non sono né ovvie né banali.

1. Il multipolarismo è una filosofia che nega le pretese di esclusività e universalità della civiltà occidentale. Gli slavofili russi, Danilevskij e soprattutto gli eurasiatisti, in Germania Spengler e Leo Frobenius, in Inghilterra Toynbee, negli Stati Uniti France Brass e più tardi Huntington pensavano in questo senso. Senza studiare a fondo le loro teorie, non ha senso parlare di multipolarismo.

2. Il multipolarismo è una particolare teoria geopolitica che, a differenza della geopolitica bipolare classica, si basa sul principio dell'Heartland distribuito, cioè sull'identificazione in diverse zone civilizzate di un nucleo identitario, del suo asse storico regionale e della sua opposta rete cartaginese liberale globalista. Per capire il significato di un Heartland distribuito, tuttavia, bisogna prima padroneggiare le basi della geopolitica classica. Inoltre, il concetto schmittiano di "grandi spazi" è fondamentale.

3. Occorre prendere in considerazione tre concetti relativamente nuovi: il Secondo Mondo, la semiperiferia e lo Stato-Civiltà. Inoltre, contrariamente alle opinioni prevalenti (ad esempio, quella di Wallerstein), il Secondo Mondo e la semiperiferia non sono soggetti alla stratificazione - in centro e periferia, in primo e terzo mondo, ma si consolidano e agiscono solo come poli. Ma anche in questo caso è importante esaminare le teorie pertinenti.

4. Nel campo delle relazioni internazionali, ho proposto una teoria separata basata su un ripensamento del realismo, del liberalismo, del postpositivismo e del neo-grammaticismo, in cui l'oggetto delle relazioni internazionali non sono gli Stati-nazione, ma le civiltà, ovvero i poli.

6. Infine, l'aspetto militare. Il multipolarismo implica un approccio completamente nuovo all'elemento guerra e porta alla ribalta la teoria delle guerre civili, che è ancora agli albori.

Il multipolarismo richiede quindi una ristrutturazione dell'intero sistema del nostro sapere umanistico (il primato dell'approccio tramite il concetto di Civiltà), una riqualificazione del corpo diplomatico, un nuovo pensiero strategico-militare e, come non accennato in precedenza, un ripensamento dell'economia mondiale dalla posizione di macroregioni economicamente sovrane.

Aleksandr Dugin


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DUGIN VERSUS DUGIN
di Giacomo Maria Prati


La prima analisi critica selettiva e "dall'interno" del complesso pensiero del discusso filosofo russo, chiarificando alcune sue radici spirituali, precisando aspetti differenziali rispetto all'opera di Julius Evola, sottolineando tensioni fra i suoi carismi tradizionali e il suo spirito rivoluzionario e individuando infine in un cuore magico ed esoterico transculturale il nucleo essenziale del suo processo ermeneutico. Il tutto sulla scia di una rilettura della filosofia occidentale quale post-hegelismo al cui interno Dugin assumerebbe una posizione "di centro". 

Prefazione di Lorenzo Maria Pacini

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Le religioni in Vietnam, ricche di tradizioni millenarie e influenze culturali, rappresentano un affascinante intreccio di credenze che include tutte le grandi religioni mondiali e molti culti locali. La coesistenza pacifica e il rispetto reciproco tra le fedi contribuiscono alla vitalità della società vietnamita, grazie alle garanzie costituzionali e legali promosse dallo Stato.
(di Giulio Chinappi)

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https://telegra.ph/La-grande-foresta-delle-credenze-religiose-del-Vietnam-05-13
L’incapacità dell’Ucraina di riconquistare i territori perduti fin dal 2014 si è risolta da due anni a questa parte nella carneficina immane dei propri soldati, con perdite così ingenti di uomini e attrezzature che Kiev li nasconde nei rapporti ufficiali. I numeri sono però noti anche in Occidente ma vengono contemplati con distacco da nirvana, come se fossero il giusto prezzo da pagare per distruggere la Russia. “Combatteremo fino all’ultimo ucraino” è stato infatti lo slogan cinico e codardo che la stampa occidentale ha diffuso fin dall’inizio dell’operazione militare speciale e dice tutto riguardo l’atteggiamento dell’Occidente collettivo e delle sue élite (sic) nei confronti del suo proxy ucraino.
(di Costantino Ceoldo)

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https://telegra.ph/Terrorismo-come-arma-05-13