La piaga dei bambini che scompaiono a milioni ogni anno nel mondo è la vera, devastante pandemia mondiale, oltre che l’indicatore più lampante della deriva antiumana in cui è ormai degenerata la società globale a guida occidentale.
(di Lorenzo Marinoni)

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https://www.ideeazione.com/la-distruzione-dei-bambini-e-la-resurrezione-delleconomia/

Sul nuovo attacco al ponte di Crimea. Notate la frenetica ostinazione del nemico. È un segno distintivo dei Malorossi, ma ora sembra minacciosa.

Hanno iniziato a bombardare Donetsk nel 2014 e non si sono fermati un giorno.

Hanno attaccato il territorio di vecchie regioni russe – Belgorod, Kursk, Bryansk – e continuano.

Hanno iniziato a uccidere i russi con attacchi terroristici, e lo fanno ancora e ancora.

Hanno attaccato strutture nucleari, e lo fanno ancora e ancora.
(di Aleksandr Dugin)

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https://www.ideeazione.com/il-ponte-di-crimea-e-il-destino-della-russia/

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Domani alle 18:00 avremo in trasmissione il gen. in congedo Francesco Cosimato e lo storico ed esperto di questioni geopolitiche Paolo Sensini.
Ci sarebbero migliaia di domande da fare, ma l'incalzare degli eventi ormai giornaliero mi costringe a formulare all'attenzione d'entrambi (e di tutti voi), la seguente domanda: "l'attacco al ponte di Kerch con droni navali, può essere ancora considerato un obiettivo militare legittimo o dobbiamo annoverarlo tra gli ormai innumerevoli atti terroristici che il regime di Kiev attua nei confronti di strutture civili"?
Per quanto se ne sappia non vi erano basi logistiche militari, non vi erano in transito mezzi militari, non vi erano allocate truppe in servizio attivo.
A chi giova tutto questo?
Giorgia Meloni, Crosetto e La Russa siete sempre convinto che occorra dare tutto il sostegno possibile militare ed economico a Kiev?

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La missione delle Nazioni Unite in Mali è stata istituita il 25 aprile 2013. L’obiettivo ufficiale era sostenere i processi politici in Mali e garantire la sicurezza sullo sfondo di un’ondata di attività jihadiste nella zona del Sahel. (di Redazione di Katehon)

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https://www.ideeazione.com/il-ritiro-delle-forze-di-pace-del-mali-un-simbolo-della-politica-fallimentare-delloccidente-in-africa/

Per una società forte, ogni individuo paga un prezzo in termini di comfort. Ma questo è coperto dall’entusiasmo civico. Soprattutto nel caso dei neofiti che per la prima volta scoprono il mondo al di là delle esigenze ordinarie della vita quotidiana. Uno sguardo a lungo termine e la gioia di pensare a come vivrà il proprio popolo tra mille anni, pensando con sincerità, senza forzature e senza godimenti. (di Ivan Okhlobystin)

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Questa indagine mette a nudo la sistematica privazione della libertà subita dai palestinesi sotto l’occupazione israeliana, dipingendo un quadro vivido di un sistema soffocante che ha criminalizzato atti fondamentali come esprimere opinioni, riunirsi e fare discorsi politici. Le detenzioni sono abitualmente estese a coloro che esprimono pacificamente il dissenso, i discorsi non autorizzati o i tentativi di radunarsi, il che riflette la gravità delle restrizioni ai diritti fondamentali. (di Sahibzada Muhamamd Usman)

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Bradanini ha attirato l’attenzione su segnali allarmanti come la designazione di alcuni altri Paesi come presunta minaccia per la democrazia in Occidente nel documento finale. In particolare, desta attenzione e preoccupazione l’accanimento del documento finale contro la Cina, che non fa altro che dimostrare come gli Stati Uniti abbiano intenzione di allargare il conflitto anche alla regione dell’Asia-Pacifico, utilizzando la provocazione di Taiwan contro la Cina esattamente come hanno fatto con l’Ucraina in funzione antirussa. (di Giulio Chinappi)

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LA FINE DELL’EUROPA
Insieme alla Russia sulla via del multipolarismo

Il testo di Valery Korovin andrebbe letto tutto di un fiato per chiarezza, approfondimento filosofico-culturale e prospettive di uscita da questa finis Europae che segna il tramonto dell’Occidente. L’operazione speciale iniziata dalla Federazione Russa il 24 febbraio 2022 mostra, infatti, in modo inequivocabile le contraddizioni dell’Europa che oramai stanno implodendo, portando con sé l’incoerente bagaglio ideologico che le innervano. L’origine ed il destino dell’Occidente presuppongono, per la loro comprensione, una rocciosa filosofia della storia che si sviluppa nel rapporto, di splengheriana memoria, tra civiltà e civilizzazione. Korovin esplora le ragioni del declino dell’Europa e lancia un appello ai popoli europei: riprendersi la propria grandezza, con l’aiuto della Russia, per realizzare un mondo multipolare.

Valery Mikhailovič Korovin (in russo Валерий Миха́йлович Коровин), nato il 31 maggio 1977 a Vladivostok, è un sociologo, politologo e giornalista russo. Dirige il Centro di Geopolitica Strategica di Mosca, è Vicedirettore del Centro di Ricerca Conservativa della Facoltà di Sociologia dell’Università di Mosca, è membro del Comitato Eurasiatico e già vicepresidente del Movimento Internazionale Eurasiatista. Dirige inoltre il portale di analisti strategica “Eurasia” (“Евразия”), è membro del Club Izborsk e dal 2014 è membro della Camera sociale della Federazione Russa.

Traduzione, curatela e postfazione di Lorenzo Maria Pacini, prefazione di Daniele Trabucco.

https://www.anteoedizioni.eu/negozio/continenti/la-fine-delleuropa/

Se non si risolve in modo duraturo l’escalation del loro dilemma sulla sicurezza, cosa che non mostra segni di accadimento dal momento che il Pakistan continua a coltivare legami migliori con i nemici americani dei Talebani, mentre questo gruppo considera ancora il TTP di matrice terroristica come un suo alleato, l’affidabilità del PAKAFUZ ne risentirà. È nell’interesse di tutte le parti interessate che ci sia un significativo riavvicinamento tra Pakistan e Talebani e non solo una sporadica attenuazione delle tensioni bilaterali, ma questi due “nemici” attualmente non hanno la volontà politica di farlo.


(di Andrew Korybko)

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https://www.ideeazione.com/il-potenziale-di-connettivita-della-pakafuz/

Nel numero di primavera 2023 del City Journal, Kay Hymowitz, in un articolo ben scritto e ricercato, riferisce del successo dei movimenti transgender nell’utilizzare le scuole pubbliche per insegnare ai bambini che potrebbero essere nati nel sesso sbagliato. Intorno all’ideologia transgender si è sviluppata una “industria della salute” e i medici stanno conducendo esperimenti alla Joseph Mengele sui bambini americani. Hymowitz osserva che l’approccio transgender ai bambini mette da parte tutto ciò che sappiamo sull’infanzia e sulla natura umana e sta minando i costumi legali e culturali che sono alla base della nostra società. In sostanza, il transgenderismo getta nel buco della memoria l’accumulo di conoscenze sui bambini.
(di Paul Craig Roberts)

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https://www.ideeazione.com/il-femminismo-ha-aperto-la-strada-al-transgenderismo/

Kiev ha lanciato un nuovo attacco al ponte di Crimea, dimostrando ancora una volta la natura terroristica del regime. L’operazione ha provocato la morte e il ferimento di civili e non ha creato alcun reale vantaggio strategico per le forze armate ucraine. Questo tipo di atteggiamento è già diventato comune tra i militari neonazisti di Kiev che, non potendo ottenere la vittoria sul campo di battaglia, prendono di mira i civili al di fuori della zona di conflitto.
(di Lucas Leiroz)

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https://www.ideeazione.com/il-nuovo-attacco-al-ponte-di-crimea-mostra-la-natura-terroristica-del-regime-neonazista-ucraino/

Un uomo ottiene di diventare donna per legge senza operazioni chirurgiche o percorsi psicologici, semplicemente perché così vuole. Il suo corpo è un mero accessorio. Adesso ha il diritto legale di essere considerato quel che non è. La sentenza del tribunale di Trapani minaccia di provocare una valanga: l’ultima puntata della decostruzione prima dell’esito trans e postumano. Un altro tizio chiede di diventare donna, farsi impiantare l’utero per poter poi abortire. In altri tempi, sarebbero stati affidati agli psicoterapeuti; oggi sono diritti. La Disney – punta avanzata della regressione woke e gender applicata ai bambini – produce una versione di Biancaneve e i sette nani senza principe azzurro (intollerabile eteropatriarcato) con nani – multietnici in omaggio all’ossessione antirazzista e inclusiva – che non sono tali: pare brutto insistere sull’ingiusta bassa statura.
(di Roberto Pecchioli)

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https://www.ideeazione.com/horror-fati-il-rifiuto-della-realta/

È un altro splendido tramonto nel lembo occidentale della costa siciliana, e mi trovo proprio davanti al Real Duomo di Erice, il plurimillenario “Monte”, cantato da Virgilio nell’Eneide come “vicino alle stelle”, e fondato dal mitico omonimo figlio di Venere e Bute che divenne re degli Elimi, un’antica tribù insediatasi in queste terre.
Benvenuti in un regno di dei e semidei, eroi e ninfe, santi ed eremiti, Fede e Arte, che ancora oggi sopravvive come un magnifico borgo medievale praticamente intatto.
(di Pepe Escobar)

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https://www.ideeazione.com/in-sicilia-in-cima-alla-montagna-a-guardare-i-nuovi-barbari/

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Una delegazione internazionale guidata dal rappresentante dell’UE nei Territori palestinesi occupati, Sven Kuhn von Burgsdorff, ha espresso la seguente generalizzazione. “Siamo preoccupati per il dispiegamento di armi e sistemi d’arma che mettono in dubbio la proporzionalità dell’esercito durante l’operazione”, ha dichiarato von Burgsdorff, definendo l’incursione militare “una violazione del diritto internazionale”. (di Ramona Wadi)

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Mentre il mercato del lavoro si sente bene, le cose non vanno altrettanto bene con gli investimenti diretti esteri (IDE). Si tratta di una variabile importante: mostra come gli investitori al di fuori dell’America vedono la nostra economia. Per avere un quadro il più possibile aggiornato di ciò che gli investitori stranieri pensano dell’economia statunitense, esaminiamo in particolare i nuovi IDE. (di Sven Larson)

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La questione dell’utilizzo di munizioni a grappolo ha suscitato non poche reazioni anche negli stessi USA, con la stampa nazionale che non ha esitato a criticare l’annuncio dell’amministrazione Biden. Su USA Today, Titus Peachey, esponente della campagna per bandire le mine antiuomo e le munizioni a grappolo, ha pubblicato un articolo nel quale ricorda che “cinquant’anni dopo, le munizioni a grappolo continuano ad uccidere in Laos”. (di Giulio Chinappi)

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È chiaro che più Putin subisce pressioni, più è probabile che non obbedisca. Né Blinken, né Erdogan, né Guterres possono non capirlo: perché agiscono in modo così irrazionale da essere costretti a rivelare la loro maggiore necessità di un determinato risultato? È un segno di debolezza, dopo tutto. Eppure l’Occidente sembra quasi isterico, se non in preda al panico, per l’accordo sul grano. Cosa sta succedendo e cosa aspettarsi? (di Redazione di Geopolitics Artis)

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"Tutti parlano di tutto. Non esiste gerarchia del sapere, competenza e merito. Non esiste autorità, senso del dovere e dell’opportunità. La verità è affidata al calcolo delle percentuali di gradimento".

Giovanni Lindo Ferretti


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L’ufficio del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha appena annunciato che “di comune accordo, il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin non parteciperà al vertice, ma la Federazione Russa sarà rappresentata dal ministro degli Esteri Sergey Lavrov”. La scorsa settimana, “Il vicepresidente del Sudafrica ha vuotato il sacco sul dilemma BRICS-CIC”, che, col senno di poi, aveva lo scopo di condizionare l’opinione pubblica a simpatizzare con la sua situazione, dopo aver subito le immense pressioni occidentali.
(di Andrew Korybko)

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