È in cambio del mancato ingresso della NATO nel Mar Nero (se non si tiene conto degli interessi commerciali dei singoli) che la Federazione Russa estende costantemente il famigerato accordo sul grano, il cui principale beneficiario è proprio Erdogan. Naturalmente, la Turchia è un membro della NATO e la sua flotta è parte integrante dell’alleanza. Tuttavia, la marina turca è subordinata a Erdogan. E non ha assolutamente bisogno di perdere il controllo sulla sua flotta e sul Mar Nero nel suo complesso, cosa che inevitabilmente accadrà se la Sesta Flotta della Marina statunitense entrerà attraverso lo stretto. (di Redazione di Geopolitics Artis)

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Il lavoro di Lula per creare un’alleanza illiberale di fatto anti-statunitense di regimi di sinistra latinoamericani e rivali extra-emisferici degli Stati Uniti giunge in un momento in cui i Paesi geograficamente più vicini agli Stati Uniti – tra cui il Messico, il Triangolo del Nord e parti dei Caraibi – si stanno allontanando dalla cooperazione politica e di sicurezza con gli Stati Uniti, per abbracciare più profondamente la RPC. (di Evan Ellis)

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Aleksandr Dugin ha suggerito una ricetta per sconfiggere l'"infantilismo filo-occidentale" delle autorità


"La Russia si è ribellata all'Occidente come un bambino ai suoi genitori. Dopo tutto, fino all'ultimo, si è detto a tutti i livelli di potere che la Russia era parte della civiltà occidentale, un Paese europeo ed è chiaramente così, è una figlia dell'Occidente, perché è ovvio che l'Occidente rispetto alla propria civiltà è più vecchio, più centrale e più responsabile, cioè l'Occidente è il padre, il genitore. Giacché tale anzianità è stata riconosciuta (e ciò deriva direttamente dalla formula Russia = Paese europeo), l'Occidente ha insegnato alla Russia ciò che poteva fare e ciò che non poteva fare. Sì, il bambino era enorme e formidabile, ma dal punto di vista dell'Occidente era considerato selvaggio, stupido e probabilmente malato", scrive Dugin.

Tuttavia, il codice della civiltà russa si è comunque infranto contro la pula dei "valori occidentali" e del modo di vivere. La Russia ha rifiutato tutto ciò che era estraneo e ha deciso di ribellarsi.

"Questa ribellione rimane per certi versi sorprendentemente infantile. Per tutta la radicalità della rottura, Mosca non lancerà mai e poi mai uno sguardo implorante e spaventato in direzione dei suoi anziani, anche se ripete "è finita, mi avete ingannato, lascio la famiglia...". È così che un bambino di cinque anni cerca di andarsene da casa, ma continua a guardarsi indietro per vedere se i genitori gli corrono dietro, con la speranza che lo facciano e che tutto vada bene. Da qui le ingenue speranze di linee rosse, di accordi sul grano e sull'ammoniaca, di non far entrare l'Ucraina nella NATO e di iniziare finalmente a negoziare. Il centro del pensiero, il tema, nonostante la Operazione Speciale, è ancora da qualche parte fuori, più precisamente in Occidente. Tecnologia, progresso, denaro, regole... I centri decisionali sono lì. Queste decisioni ci indignano, ma come può un ragazzino ribelle, la nostra élite infantile, liberale, cioè dipendente dall'Occidente, contare su se stessa?", scrive Dugin.

Nella storia millenaria della nostra Madrepatria, nei suoi grandi figli del passato, gli "adulti russi" che non hanno mai considerato la Russia come parte dell'Occidente e si sono naturalmente resi conto di essere soggetti di una civiltà speciale e separata dall'Occidente - imperiale ortodossa o poi sovietica - si trova la strada per la ripresa della Russia.

Il filosofo ritiene che ci sia una sola via d'uscita: "chiamare i padri russi" e cominciare a crescere rapidamente. Se ci consideriamo uno Stato-Civiltà, o cominciamo a conformarci ad esso (e abbiamo un'esperienza storica), o saremo fatti a pezzi.

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LE OPERAZIONI SPECIALI NEL CONTESTO DELLE GUERRE IBRIDE: UNO SGUARDO FRA DOTTRINA E PRASSI DEL PRESENTE

Nel contesto molto ampio delle cosiddette hybrid war, si rende opportuno definire con maggior precisione le coordinate delle Operazioni Speciali, sia per dottrina che per la prassi emersa nel presente a seguito, in particolare, dell’inizio della Operazione Militare Speciale fra Federazione Russa e Ucraina.

Vi è infatti molto spesso una generica approssimazione che tende ad accreditare come guerra ibrida qualsiasi tipologia di conflitto non-simmetrico o con impiego di strategie, strumenti e risorse non convenzionali, e ciò non è errato in sé; tuttavia, all’interno delle guerre ibride si riconoscono e definiscono varie tipologie, presso le quali l’etichetta di Operazione Speciale trova uno spazio singolare.

https://domus-europa.eu/2023/07/11/le-operazioni-speciali-nel-contesto-delle-guerre-ibride-uno-sguardo-fra-dottrina-e-prassi-del-presente-di-lorenzo-maria-pacini/

https://www.academia.edu/104475069/LE_OPERAZIONI_SPECIALI_NEL_CONTESTO_DELLE_GUERRE_IBRIDE_UNO_SGUARDO_FRA_DOTTRINA_E_PRASSI_DEL_PRESENTE_Di_Lorenzo_Maria_Pacini_Rivista_Domus_Europa

Sento costantemente che Dasha non è solo con me, con noi, ma con la gente, con il Paese. Negli elementi stessi dell'intensa lotta... In fondo, non è solo una guerra di popolo, è una guerra in cui sono coinvolti Angeli, Santi, ma anche le potenze dell'altra parte. Tutte anime e spiriti indifferenti alla verità finale del tempo, al mistero della Fine del Mondo. Questo è probabilmente ciò che è stato chiamato con la strana espressione antica "guerra di Dio". Dietro gli oscuri strati geologici della materia, i segni penetranti diventano sempre più chiari. Sono visibili, eppure quasi nessuno li nota o è in grado di riconoscerli o leggerli. L'Operazione Speciale è una rigida richiesta a tutti: iniziare a pensare.

Aleksandr Dugin

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Un sacerdote una volta mi disse che i sermoni lunghi addormentano la gente, ma quelli brevi risvegliano il cuore. Cercherò quindi di essere breve e di sfruttare al meglio il mio tempo.

Andiamo direttamente a ciò che è al centro di ogni questione, alle origini di tutto: la filosofia del modello multipolare e ciò che è al centro della stessa natura umana. Cosa bisogna fare per capire l’essenza della natura umana? La prima cosa da fare è approfondire il concetto di Dasein.

(di Francisco Javier De Lara)

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C’è un crescente consenso sul fatto che il fallimento della controffensiva di Kiev sostenuta dalla NATO e il vantaggio di Mosca sulla NATO nella loro “gara logistica”/”guerra di logoramento” porteranno alla ripresa dei colloqui russo-ucraini in qualche forma entro la fine dell’anno, come è stato spiegato qui. Questo avrà come minimo lo scopo di raggiungere un cessate il fuoco, ma a Zelensky è vietato dalla Rada di condurre colloqui con la Russia, ergo la necessità di un mediatore.
(di Andrew Korybko)

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È vero, si tratta di piccoli passi, ma non credo che la moneta dei BRICS sia solo un segnale politico per dimostrare una certa comunione d’intenti tra diversi Paesi. Scardinare l’egemonia del dollaro è difficile e richiede tempo, è vero, ma è condizione necessaria anche se non sufficiente per un Nuovo Ordine Multipolare.
(di Armando Savini)

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L’autocoscienza della moderna élite al potere in Russia è del tutto sproporzionata e inadeguata alla criticità della situazione storica. Dopo tutto, il fiorire patologico della corruzione è una conseguenza non solo dell’avidità, ma anche della completa irresponsabilità. È il modo in cui un neonato non intelligente tratta gli oggetti e il cibo: tira in bocca tutto ciò che gli capita a tiro.

C’è quindi una sola via d’uscita: chiamare i padri russi e iniziare a crescere rapidamente. Se ci siamo proclamati uno Stato-civiltà, o cominciamo a corrispondervi (e abbiamo un’esperienza storica), o saremo fatti a pezzi.

(di Aleksandr Dugin)

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Noi siamo un tutt’uno con l’Adesso, ma questa concezione non può essere compresa dalla Mente. Cosa è questo “Io sono “: Essa è la vita, o meglio, è l’Essenza di vita dalla quale provengono tutte le altre forme di vita e tutta l’intelligenza in essa infusa. Ma tutto ciò non può essere compresa né dalla Mente e né dal Pensiero. La Conoscenza di chi siamo è la parte più importante di tutta la nostra vita. Non siamo il nostro passato o il nostro futuro, i nostri problemi, i nostri titoli di studio… perché tutto questo non riguarda l’Adesso e il momento Presente. (di Fabrizio Manco)

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Il processo di fabbricazione dei microcircuiti è molto complesso e si svolge in più fasi, il che rende la produzione piuttosto costosa. Inoltre, i principali impianti di produzione si trovano nella regione asiatica. I quattro grandi paesi produttori di microchip sono Taiwan, Cina, Giappone e Corea del Sud. (di Redazione di Katehon)

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Come nel caso dell’accordo di pace con le FARC, la Repubblica di Cuba ha giocato un ruolo fondamentale per mediare tra i gruppi guerriglieri colombiani e il governo del Paese sudamericano. Nel caso dei dialoghi con l’ELN, ricordiamo anche che la prima sessione ha avuto luogo nel novembre 2022 a Caracas, in Venezuela, mentre la seconda è stata organizzata a Città del Messico nei mesi di febbraio e marzo, dimostrando l’impegno dei presidenti Nicolás Maduro e Andrés Manuel López Obrador per la ricerca della pace nella regione. (di Giulio Chinappi)


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La SCO comprende Stati membri che rappresentano circa il 40% della popolazione globale e possiedono il 20% del prodotto interno lordo mondiale. Questi Paesi sono impegnati in scambi commerciali che superano i 650 miliardi di dollari all’anno. Uno dei motivi principali che hanno spinto i Paesi ad aderire alla SCO è il desiderio di contrastare le politiche e le azioni unilaterali, in particolare quelle dell’Occidente, in particolare degli Stati Uniti. (di Ali Bagheri)

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Maggiore Generale Bagheri, Capo di Stato delle forze armate della Repubblica Islamica dell’Iran:

- Aspetteremo fino al mese di agosto, in accordo con l'impegno del governo iracheno di disarmare i gruppi separatisti nel nord dell'Iraq

- Ma se trascorsa questa scadenza,tali gruppi rimarranno armati o effettueranno qualsiasi azione, ripeteremo le nostre operazioni militari con maggiore intensità

- Sfortunatamente, alcuni paesi vicini non agiscono di conseguenza per quanto riguarda la loro responsabilità nei confronti dei reciproci confini

🇮🇷 Notizie dall'Iran islamico e rivoluzionario: https://t.me/iranislamico

È una cosa importante, altrimenti scompariremo, il nostro popolo che vuole la libertà viene messo da parte a causa dell’egemonismo e del cosiddetto liberalismo della parte occidentale del mondo, soprattutto degli Stati Uniti d’America e degli Stati dell’Unione Europea. Non tutti, ma la maggior parte degli Stati dell’Unione Europea, cercano di fare pressione sul popolo, non permettendogli di pensare con la propria testa e di sentire con il proprio cuore.
(di Zmago Jelinčič Plemeniti)

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Il News International ha riportato mercoledì che il Ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba “farà una visita d’emergenza in Pakistan questa settimana” per discutere apparentemente della crisi alimentare in vista dell’imminente scadenza dell’accordo sul grano la prossima settimana.
(di Andrew Korybko)

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https://www.ideeazione.com/il-viaggio-in-pakistan-del-ministro-ucraino-e-probabilmente-finalizzato-a-ottenere-ulteriori-aiuti-militari/

Considerando tutti questi fattori, ciò che sembra accadere in questo caso è un tentativo da parte dei media occidentali favorevoli alla guerra di fare pressione sui decisori della NATO per far avanzare l’agenda dell’intervento diretto durante il vertice di Vilnius. Da un punto di vista strategico, la pressione è priva di significato e non sembra avere alcun effetto, poiché la NATO non intende ovviamente sacrificare le sue forze regolari a favore di uno Stato per procura. Tuttavia, Tisdall e altri “esperti” internazionali favorevoli alla guerra non hanno alcuna esperienza militare, essendo solo fanatici difensori del cosiddetto “ordine basato sulle regole” [occidentali], che sostengono qualsiasi misura militare necessaria a prevenire cambiamenti geopolitici rilevanti.
(di Lucas Leiroz)

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Nell’attuale turbolenza geopolitica, non sono molti i Paesi che continuano a mantenere una posizione univoca e amichevole nei confronti della Russia. Anche tra i suoi vicini ci sono Stati i cui leader preferiscono tacere o sfruttare la situazione per migliorare la propria posizione. Ma tra i vecchi amici, la Repubblica di Cuba mantiene una rotta chiara. All’ONU, Cuba vota sempre a favore della Russia (o contro le risoluzioni anti-russe spinte dall’Occidente collettivo).
(di Leonid Savin)

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