Per ora il pericolo è scampato. La ratifica della riforma del MES slitta di quattro mesi. Poca cosa se si tiene conto che nel mezzo si colloca la lunga pausa estiva dei lavori parlamentari. Comunque, un tempo sufficiente per ragionare su un tema del quale si è già discusso molto, ma in modo sbagliato. Infatti, il dibattito che si è svolto fino ad oggi in sedi sia istituzionali che extraistituzionali si è focalizzato sul merito, cioè sui contenuti della riforma. Giusto affermare che la riforma è sbagliata e, soprattutto, estremamente pericolosa per l’Italia.
Ma non è sufficiente, in quanto la questione centrale è di metodo, ed è bene che si utilizzino i pochi mesi che si hanno di fronte per discutere di questo. Gli aspetti di metodo da prendere in considerazione sono quattro, sono collegati tra loro ma, per chiarezza, conviene trattarli separatamente.
(di Luca Lanzalaco)

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“La transizione (del mondo) verso il multipolarismo non può più essere fermata né pacificamente né militarmente” ha affermato in conferenza stampa Lukashenko. “Sono assolutamente convinto che il sistema unipolare finirà nel dimenticatoio. Sta emergendo il multipolarismo. E questo processo non può essere fermato.”

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La decisione di fondare la Operazione Militare Speciale è stata una delle azioni più importanti della storia mondiale. Tutti coloro che mettono in discussione questa decisione sono nemici non solo della Russia, ma dello Spirito Mondiale.
I "patrioti" russi che la mettono in discussione non sono affatto patrioti. Questo è il dogma della geopolitica escatologica. Comprendetelo come volete.

Aleksandr Dugin

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Intorno alla metà del 1700 gli europei iniziarono a definire una chiara sequenza di stadi, basata sull’esperienza e indipendente dalla narrazione biblica, che rifletteva il graduale perfezionamento delle leggi esistenti, delle forme di governo, dei sistemi economici, delle maniere e della morale degli uomini, in termini di cause puramente naturali o create dall’uomo – secolarizzando così, senza rifiutare, l’idea di progresso di Agostino, Orosio e Bosue. (di Ricardo Duchene)

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In Jugoslavia si parlava, si scriveva e si cantava insieme in jekavica ed ekavica. Si viveva in armonia, la gente era orientata verso l’idea di preservare la fratellanza e l’unità. Tutte le differenze erano rispettate e i dialetti avevano un valore speciale. La lingua ufficiale era il serbo-croato e tutti si capivano non solo a livello lessicale. Oggi, in Serbia non c’è una sola persona che abbia un parente o un amico stretto proveniente da uno dei Paesi vicini. (di Redazione di Katehon)

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Nel corso della sua visita sull’isola, Liz Truss ha espresso parole di forte sostegno nei confronti del governo di Taiwan, lasciandosi allo stesso andare a commenti negativi nei confronti della Repubblica Popolare Cinese. L’ex premier ha infatti definito l’isola come “rimprovero duraturo al totalitarismo” e ha criticato l’ideologia della Repubblica Popolare. Inoltre, Truss ha affermato di sostenere l’ingresso di Taiwan nel CPTPP (Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership), venendo in questo modo meno alle prerogative della politica di “una sola Cina”, che prevede che Taiwan non possa aderire ad organizzazioni e trattati internazionali, se non come regione della Repubblica Popolare Cinese. (di Giulio Chinappi)

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Ora l’UE si trova bloccata in sanzioni per sempre alla Russia (con la Cina a seguire); un sussidio per sempre a “Kiev”; un ciclo per sempre di militarismo della NATO; e un’economia che scivola verso la deindustrializzazione, gli alti costi dell’energia e una relativa diminuzione. L’UE non ha raggiunto lo status di “attore globale” che desiderava. Da ogni punto di vista, l’Europa ha un’economia ridotta e un’agenzia ridotta nel mondo. (di Alastair Crooke)

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In questa fase di transizione verso il nuovo ordine mondiale multipolare del XXI secolo, dobbiamo assumere con umiltà il ruolo che la storia ci ha assegnato in questi tempi particolarmente difficili per l’umanità. Dobbiamo essere ambasciatori in alcuni Paesi, portando il messaggio che si sta costruendo un nuovo mondo multipolare; dobbiamo creare un precedente, agendo attraverso la diplomazia dei popoli; dobbiamo offrire il multipolarismo come un nuovo paradigma realistico in politica estera, che cerca di superare le cornici obsolete, stabilite dalle nostre missioni diplomatiche.
(di Carlos F. Mamani Aliaga)

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Il presidente azero Ilham Aliyev ha condannato la Francia per le sue pratiche neocoloniali nel suo discorso al Vertice del Movimento dei Non Allineati (NAM) che si è tenuto nella capitale del suo Paese, Baku, all’inizio di questa settimana. Ha affermato che “la Francia sta cercando di imporre la stessa pratica malata (del neocolonialismo in Africa) nella regione del Caucaso meridionale, sostenendo il separatismo armeno nella regione del Karabakh in Azerbaigian e attraverso la rivalità geopolitica, la presenza militare straniera e la politica coloniale dell'”orientalismo””.
(di Andrew Korybko)

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Quali sono i pericoli della transizione planetaria? Le principali minacce della trasformazione nel rapporto Smotrin che ho citato la volta scorsa sono denominate come segue. “Un’accelerazione e uno spostamento dell’orbita terrestre che avranno conseguenze catastrofiche per il pianeta in modi e gradi che vanno oltre l’esperienza collettiva della civiltà attuale. Allo stesso tempo, la comprensione scientifica delle crescenti minacce planetarie è ostacolata dall’attuale paradigma scientifico Newton-Einstein e dal monopolio della verità da parte delle strutture scientifiche che lo sostengono”.
(di Andrei Fursov)

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Il culto di Mammona ha come dio il denaro, o meglio l’Utile a fini di dominio. Ha molti demiurghi, l’iperclasse globalista che possiede tutto, comprese le nostre vite. Una cupola nemica che abbiamo il dovere di identificare con volti, nomi e cognomi: è un bisogno essenziale dell’umanità conoscere e riconoscere per decidere chi è amico e chi non lo è. Il potere è reticolare nella struttura- per questo è tanto difficile attaccarlo- ma piramidale nella catena di comando.
(di Roberto Pecchioli)

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"Per me, un tema particolarmente importante è lo sviluppo della teoria del mondo multipolare. È chiaro che il globalismo è finito, è arrivata la fine del liberalismo, la fine della storia liberale. Allo stesso tempo, è estremamente importante capire che è iniziata una nuova fase, piena di sfide, provocazioni e complessità. Il processo di creazione del multipolarismo, la strutturazione dei blocchi civili e il dialogo tra di essi è il compito principale di tutti gli intellettuali di oggi. Invito tutti i lettori a pensare in modo critico e a mettere in discussione le notizie pubblicate dai media occidentali. Tutto deve essere messo in discussione. Questo è un principio importante che ci permette di mantenere un atteggiamento sobrio. Nella società dello spettacolo, della propaganda e della natura totalitaria dei sistemi occidentali, il dubbio è un passo fondamentale per uscire dalla caverna. "

Daria Dugina

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Il tentativo di Lula di mobilitare la regione contro le politiche statunitensi e il sistema finanziario basato sul dollaro è seguito anche al permesso di far fare scalo alle navi da guerra iraniane nel porto di Rio de Janeiro. Questo è avvenuto poco dopo che la sua delegazione di 240 persone si è recata nella Repubblica Popolare Cinese. Durante la sua permanenza in Cina, Lula è andato ben oltre i discorsi d’affari, firmando 15 memorandum d’intesa, tra cui gli impegni per un nuovo satellite sviluppato congiuntamente del valore di 100 milioni di dollari e la cooperazione con i media e le forze armate. (di Evan Ellis)

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Il presidente ha sottolineato che per i bielorussi l’indipendenza è libertà e vita regalata dalla generazione dei vincitori: “Ricordiamo che in diversi periodi della storia i nostri antenati hanno difeso questa libertà non solo con le armi in mano”, ha detto il leader bielorusso. (di Giulio Chinappi)

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Il Centro per la Cina e la globalizzazione è un organismo non governativo, con sede a Pechino, istituito nel 2008. Ha ottenuto lo status consultivo formale dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite. Si è classificato al 64° posto tra i principali think tank del mondo nella classifica Global Think Tank Rankings 2020 (stilata dall’Università della Pennsylvania) e tra i primi 50 think tank indipendenti. (di Redazione di Katehon)

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La dichiarazione della SCO ha chiarito che l’organismo multilaterale in espansione “non è diretto contro altri Stati e organizzazioni internazionali”. Al contrario, è “aperto a un’ampia cooperazione con loro in conformità con gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite, della Carta della SCO e del diritto internazionale, sulla base della considerazione degli interessi reciproci”. (di Pepe Escobar)

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La Russia contemporanea è "russa" solo in un senso molto relativo. La sua identità eurasiatica terrestre emerge solo debolmente attraverso le forme e le norme di vita imposte, intrinsecamente aliene e occupazionali. Siamo sotto la dominazione occidentale in un senso molto più profondo del controllo tecnico diretto esterno, come era apertamente il caso negli anni Novanta.

L'Occidente è dentro di noi in tutti i sensi, compresa la coscienza, l'analisi, un sistema di atteggiamenti, significati e valori. La civiltà attuale non è ancora pienamente russa; non è un mondo russo, è qualcosa che potrebbe ancora diventare un mondo russo.

Aleksandr Dugin

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Tutti gli occhi sono puntati sulla NATO in vista dell’imminente vertice che si terrà a Vilnius la prossima settimana, mentre gli osservatori si chiedono se porterà a qualche cambiamento nei legami dell’alleanza con l’Ucraina. Il Segretario Generale Stoltenberg ha dato un’anticipazione dell’evento venerdì scorso, condividendo ciò che si aspetta venga concordato tra i membri attuali e quello aspirante.
(di Andrew Korybko)

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Il valore di una determinata moneta non è dato dalla sua copertura in termini di oro. Il mito della riserva aurea, che ora sta tornando in auge presso chi assapora il ripristino del Gold Standard come una sorta di Giubileo finanziario mondiale, non ha fondamenti razionali. Piuttosto è un retaggio anacronistico sopravvissuto nell’immaginario popolare alle antiche teocrazie, presso le quali il possesso del minerale legato esotericamente al Sole certificava la genealogia divina del sovrano.
(di Lorenzo Marinoni)

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L'ISLAM E L'AMBIENTE
Il presente libro, che ha come fonti i testi fondamentali dell'Islam, affronta l'importante tema dell'ambiente e delle modalità di interazione e relazione dell'uomo con l'ambiente stesso. Il libro è un raccolta di lezioni, discorsi e scritti dell'Ayatollah Javadi Amoli, che fornisce analisi, studi e riflessioni stimolanti al dibattito contemporaneo sulla questione, mettendone in luce anche gli aspetti etici e metafisiche che possono essere fonte di ispirazione non solo per le Istituzioni e le Organizzazioni internazionali che si occupano di questioni ambientali, ma anche per il singolo individuo, perché se è inutile "tentare di creare un mondo migliore sulla base di una umanità peggiore", è paradossale immaginare un'umanità migliore senza tener conto del Creatore dell'uomo e fare la sua Volontà "come in cielo così in terra".
PREZZO: 17,00 EURO
ORDINI: ordini@irfanedizioni.it - cell. 3297223993 (Whatapp)