PORTARE IL POPOLO AL DISGUSTO
Storia di un libro infernale, il Dialogo agli Inferi tra Machiavelli e Montesquieu.

Pangea, una delle riviste online di letteratura fra le migliori in Italia, pubblica oggi questo pezzo di Filippo Ferri sul capolavoro di Joly che ha ispirati i Protocolli dei Savi di Sion, il falso storico utilizzato come pretesto per la repressione degli ebrei.

QUI L'ARTICOLO:
https://www.pangea.news/joly-dialogo-savi-di-sion/

Ecco uno stralcio, tratto dal libro. L'attualità di questo testo scritto a metà '800 è disarmante:

«Al giorno d’oggi – dice Machiavelli – non si tratta di usare la violenza contro gli uomini, ma di disarmarli. Non si devono reprimere le loro passioni politiche, ma annullarle. Non combattere i loro istinti, ma ingannarli. Non bandire le loro idee, ma cambiarle e farne proprie (…) il segreto principale del governo consiste nell’indebolire la morale pubblica fino a renderla completamente disinteressata alle idee e ai principi con cui oggi si fanno le rivoluzioni (…) bisogna saturare il popolo fino a portarlo alla stanchezza e al disgusto».


📙 Puoi acquistare il libro SOLO QUI


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Per creare un mondo nuovo, bisogna prima imparare a immaginarlo.

Per immaginarsi un mondo nuovo, bisogna reimparare a pensare.

Oggi rilasciamo questa bellissima intervista al filosofo Emanuele Severino, siamo sicuri vi piacerà:

https://www.youtube.com/watch?v=mISdOAhXiiE

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Perché la classe dominata accetta le narrazioni della classe dominante?

Lo spiega Guy Debord in questo nuovo capitolo de La Società dello Spettacolo, qui pubblicato in forma di audiolibro gratuito.

ASCOLTA QUESTO CAPITOLO QUI:
https://www.youtube.com/watch?v=dYp7804S4HA

Gli algoritmi non vedono di buon occhio questi contenuti, ma tu puoi aiutarci ad hackerarli e a farli diffondere comunque: commenti, 👍 mi piace, condivisioni e lunghi tempi di visualizzazione sono ciò che YouTube richiede per suggerire il contenuto in autonomia ai suoi utenti.

Ci dai una mano?

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❓ Come cambierà internet nell'anno in cui mezza umanità va al voto?

⁉ Cosa c'entra l'iper-spettacolarizzazione dell'informazione con il consenso politico?

➡ Il Vaso di Pandora ha intervistato il nostro editore Giò Fumagalli su questi temi:
https://www.youtube.com/watch?v=GurYo_9EC3o

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Studiare la storia del Potere può aiutarci a dominare l'evoluzione tecnica di oggi?

Come può un saggio pubblicato da un italiano in esilio nel 1942 a New York aiutarci a comprendere le dinamiche di forza innescate dallo tzunami generato dall'Intelligenza Artificiale?

Cosa c'entra la paura dell'opinione pubblica di Napoleone con le grandi aziende tecnologiche di oggi?

Scoprilo in questa chiacchierata fra il nostro editore Giò Fumagalli, e Luka Petrilli, di Meno Rumore.

➡ GUARDA IL VIDEO: https://youtu.be/BG6xvw7Jr2Y

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Oggi pubblichiamo un capitolo importantissimo de la Società dello Spettacolo: il capitolo che parla della nostra concezione del tempo.

⏳ Il rapporto tra l'uomo e il tempo non è sempre stato lo stesso, ma la nostra concezione di tempo è cambiata nel corso della Storia.

La nostra comprensione del tempo è determinata dal modo in cui organizziamo la società.

🌍 Con lo sviluppo del capitalismo, anche il tempo viene globalizzato: la storia universale diviene realtà, con il mondo intero raccolto sotto lo sviluppo di questo tipo di tempo.

Ma questa storia - che è la stessa contemporaneamente e dappertutto - altro non è che il tempo della produzione economica.

Il tempo irreversibile e unificato è quello del mercato globalizzato, è il risultato della società che è diventata uno spettacolo mondiale.

ASCOLTA TUTTO IL CAPITOLO QUI:
https://www.youtube.com/watch?v=N_s8ZqWp3-0

⚠ IMPORTANTE: Aiutaci a sabotare l'algoritmo di YouTube per diffondere questi contenuti fondamentali.

Noi ci stiamo impegnando a pubblicare questo audiolibro in maniera gratuita... ma insieme possiamo sabotare l'algoritmo e far diventare questi contenuti virali!

➡ Metti un like, aggiungi un commento (basta anche solo un "grazie") e condividi il video con altre persone che possono essere interessate!

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In questa magistrale lezione del professor Emilio Del Giudice, uno dei fisici più apprezzati d'Italia, si svela con una chiarezza disarmante e un'eleganza inaudita perché le leggi che regolano l'universo sono leggi DI COLLABORAZIONE.

Alla dimensione di competizione tipica dell'economia - specie se neoliberista - Del Giudice antepone una visione dell'universo come ecosistema dove la salute è data dalla collaborazione con il resto del creato.

Ne consegue che la competizione, ovvero la condizione di minima risonanza, è di per sé patologica e nociva per ogni creatura nell'Universo.


GUARDA IL VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=fxDPw8KAu3E


Probabilmente si tratta della più bella spiegazione sui principi che regolano l'Universo mai rilasciata su YouTube, per cui mettiti comodo o comoda e schiaccia play. Ci aiuterai condividendo il bellissimo messaggio del prof Del Giudice con quante più persone possibili?

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C'è un libro, scritto da uno storico esiliato in Svizzera durante il fascismo, forse uno degli intellettuali migliori del panorama italiano di quegli anni, che abbiamo appena ripubblicato... e che sta facendo parlare molto di sé.

Si intitola semplicemente POTERE, ed è stato scritto da Guglielmo Ferrero.

È un libro che dopo il '45 è stato progressivamente condannato all'oblio dalla nostra élite intellettuale, perché le lenti interpretative che offriva non erano né quelle del Marxismo, né quelle del filone di Benedetto Croce, care a chiunque non fosse socialista.

In questo articolo sul nostro blog, Edoardo Fumagalli riassume uno deI libri di analisi strategica più importanti mai scritti in Italia in soli 6 punti chiave:

https://www.ibexedizioni.com/potere-guglielmo-ferrero/

...ma se sei interessato a comprendere come funzionino i principi di legittimità, cosa sia successo realmente in Europa tra la Rivoluzione Francese e l'avvento dei totalitarismi, o se semplicemente vuoi leggere un testo che il potere vorrebbe che tu non aprissi mai... beh puoi fare tuo il libro qui.

P.S.: piccolo spoiler. Se Ferrero è riuscito a sintetizzare in poco più di 300 pagine un'analisi così lucida dei concetti di potere, consenso e legittimità, è solo perché per decenni si è focalizzato sullo studio delle ascese e dei declini di diversi imperi, da quello Romano a quello Napoleonico.

La Storia non è una linea retta che procede solo verso il progresso. E non è nemmeno mai finita, come sostenne qualcuno. La Storia è fatta di cicli, e conoscerli aiuta a vivere un po' più liberi.

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6° capitolo de La Società dello Spettacolo, di Guy Debord: IL TEMPO SPETTACOLARE!

In questo 6° capitolo del suo libro di culto Guy Debord svela come il tempo sia stato trasformato in una merce, e come lo spettacolo domini la nostra esperienza temporale.

ASCOLTA IL CAPITOLO QUI:
➡ https://www.youtube.com/watch?v=g_At1cO57Vg

Ascolta l'audiolibro e immergiti in un'analisi approfondita di:

• Come il tempo-merce e il tempo pseudociclico controllano le nostre vite.
• Il ruolo dello spettacolo nel consumo del tempo e nella negazione della storia.
• La falsa memoria collettiva e l'assenza di una vera comunicazione.
• La morte negata e occultata dalla cultura dominante.
• La rivoluzione come unica possibilità di liberare il tempo dalla sua alienazione.
Un capitolo fondamentale per comprendere la società moderna e le sue contraddizioni

➡️ PDF del libro integrale: https://t.me/ibex_edizioni/56 - All'interno del nostro gruppo Telegram trovi una versione PDF del testo completo. Stampala. Leggila. Diffondila!

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Hai mai ascoltato l'intero interrogatorio fatto da Antonio Di Pietro a Bettino Craxi durante il processo Enimont?

Lo abbiamo caricato integralmente sul nostro canale, perché si tratta di un documento storico importante, una testimonianza di un terremoto clamoroso all'interno dei sistemi di potere del nostro paese.


GUARDALO QUI:
https://youtu.be/iHIT7ZQAw1s


⚠ ATTENZIONE ⚠

Youtube ha deciso di limitare la diffusione di questo video perché - udite, udite - ne viene contestata la proprietà intellettuale.

➡ Nonostante le riprese di questo processo siano palesemente di dominio pubblico, la piattaforma afferma che 2 MINUTI in questo video sono di proprietà di una nota emittente privata italiana... quella delle maratone elettorali.

Ovviamente si tratta di due minuti in cui Craxi fa dei nomi.

Abbiamo deciso di pubblicarlo lo stesso, ma YouTube stessa ci informa che limiterà la diffusione. CI dai una mano tu a far girare questo documento storico?

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Oggi rilasciamo un nuovo - fondamentale - capitolo de La Società dello Spettacolo di Guy Debord: quello sugli spazi abitati dagli uomini.

SI ASCOLTA QUI:
https://www.youtube.com/watch?v=iiG7olhz4LY

In questo 7° capitolo de "La Società dello Spettacolo", Guy Debord si focalizza sull'impatto del capitalismo sul territorio, modellandolo a proprio vantaggio e creando una società di separazione e controllo.

Il capitolo 7 offre una critica radicale dell'urbanistica capitalistica e del suo impatto sulla società. La rivoluzione proletaria è vista come l'unica via per liberare il territorio dal dominio del capitale e riappropriarsi del tempo, e quindi della Storia.

Questo capitolo in 3 punti:
• Mercificazione degli spazi - La produzione capitalistica ha unificato lo spazio, dissolvendo l'autonomia e la qualità dei luoghi. Lo spazio libero della merce è banalizzato e omogeneo, privo di attrattiva e di memoria storica. Il turismo, come consumo di luoghi banali, conferma questa omogeneizzazione.

• Urbanistica come dominio e controllo - L’urbanistica è l'espressione del potere capitalistico che configura il territorio come scenario del proprio dominio. Essa mira all'atomizzazione degli individui, sopprimendo le strade come luoghi di incontro e di rivolta:’ l'isolamento urbano è controllato e integrato attraverso il consumo e lo spettacolo.

• Pseudo-campagna e apatia - L’esplosione delle città crea una pseudo-campagna priva di relazioni genuine: le “nuove città" del capitalismo tecnologico sono isolate dal tempo storico e immerse nell'apatia: la Storia in questo mondo crepuscolare, dominato dalla burocratizzazione e dallo spettacolo, non può che risultare assente.

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🔥 Un'incredibile testimonianza di Leonardo Sciascia sulla sua concezione di potere.

Il potere non è nei consigli comunali.
Il potere non è in parlamento.

Il potere, sosteneva il poeta siciliano... è altrove.

Non solo.

Ma la costituzione si è completamente sgretolata.

GUARDA ORA IL VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=L4l4fPBUkGA

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L'intelligenza artificiale è veramente in grado di pensare?

Le macchine potranno mai a sperimentare gli aspetti qualitativi delle esperienze coscienti?

Può un calcolatore matematico prendere decisioni nello stesso modo in cui lo fa un essere umano?

Abbiamo discusso di tutto questo con una persona che nella vita si occupa proprio di addestrare le intelligenze artificiali... e la chiacchierata che ne è uscita è qualcosa che chiunque dovrebbe ascoltare.

GUARDALA ORA SU YOUTUBE:
https://youtu.be/Wa7XzjFCxQM

Nella prima parte del video, Luka Petrilli si prenderà un po' di tempo per spiegarci:
• cosa sia un'intelligenza artificiale,
• come si differenzi dal machine learning e dal deep learning,
• cosa sono le reti neurali
• come impara una macchina (e un'intelligenza artificiale)

Nella seconda parte del video, verranno affrontate questioni più filosofiche e più etiche, ma non le anticipiamo perché sono argomenti importanti che non possono essere riassunti in un semplice post di Telegram.

GUARDA ORA L'INTERVISTA SU YOUTUBE:
https://youtu.be/Wa7XzjFCxQM

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Eccoci con l’8° capitolo de La Società dello Spettacolo, in cui Guy Debord affronta la critica della cultura nella società moderna. Si tratta di un capitolo fondamentale per chiunque aspiri a definirsi libero, e proprio per questo abbiamo deciso di riassumerlo anche nel testo che segue.

Debord sostiene che la cultura, in quanto sfera separata dalla vita reale, sia diventata una merce e una forma di spettacolo. La sua analisi si concentra su due aspetti: la negazione della cultura e il suo consumo.

QUI IL CAPITOLO:
https://youtu.be/KOhTpRM9D2o
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IL CAPITOLO IN BREVE:

La negazione della cultura
Debord sostiene che la cultura, come prodotto della divisione del lavoro e della separazione tra le classi, è intrinsecamente negata nella società moderna. La sua autonomia è illusoria e la sua pretesa di essere un regno di valori universali è una maschera per la sua funzione di dominio e di controllo.

Debord individua diverse cause della negazione della cultura:
1. Lo sviluppo del capitalismo ha trasformato la cultura in una merce, subordinandola alle leggi del mercato e della concorrenza.
2. La divisione del lavoro ha frammentato la conoscenza e l'esperienza, rendendo impossibile una visione unitaria del mondo.
3. La separazione tra le classi ha creato una cultura di classe, che serve a legittimare le disuguaglianze e il dominio sociale.

La negazione della cultura si manifesta in diversi modi:
• L'alienazione: gli individui sono alienati dalla propria cultura, che non è più espressione della loro vita e dei loro bisogni.
• La perdita di senso: la cultura perde il suo senso originario e diventa un insieme di forme vuote e rituali.
• Il nichilismo: la negazione della cultura porta al nichilismo, alla perdita di fiducia in qualsiasi valore.

Il consumo della cultura
Nella società dello spettacolo, la cultura diventa inoltre un oggetto di consumo, viene mercificata e spettacolarizzata, perdendo la sua funzione critica e trasformandosi in un intrattenimento di massa.

Il consumo culturale è caratterizzato da:
1. Passività: I consumatori sono passivi e ricettivi, non sono in grado di criticare o interpretare i prodotti culturali.

2. Conformismo: Il consumo culturale tende all'omologazione, i gusti e le preferenze individuali sono omologati ai modelli dominanti.

3. Evasione: La cultura di consumo offre un'evasione dalla realtà quotidiana, che non permette di affrontare i problemi reali della società.

Il consumo culturale ha diverse conseguenze negative:
• Riduzione della capacità critica: I cittadini diventano meno capaci di pensare autonomamente e criticamente.
• Controllo sociale: Il consumo culturale è uno strumento di controllo sociale, che serve a mantenere l'ordine e la stabilità.
• Alienazione: Il consumo culturale aumenta l'alienazione degli individui dalla propria cultura e dalla propria vita.


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LIBRO CONSIGLIATO QUESTO MESE:
Dialogo agli Inferi tra Machiavelli e Montesquieu

l "Dialogo agli Inferi tra Machiavelli e Montesquieu" di Maurice Joly è un'opera satirica pubblicata per la prima volta a Bruxelles nel 1864 come forma di contestazione anonima contro il regime di Napoleone III.

L’intero libro si basa sul confronto tra i due titani del pensiero filosofico circa i temi della libertà e del dispotismo, la prima apparentemente difesa dal filosofo francese, mentre il secondo viene supportato dallo statista fiorentino, che nell’opera di Joly sembrerebbe impersonare le posizione dell’imperatore di Francia.

La particolarità di quest'opera è che parte del suo contenuto è stato utilizzato dall’Ochrana, la polizia segreta della Russia Zarista, per la stesura - sotto forma di plagio - del maggior falso storico dell’età contemporanea: I Protocolli dei Savi di Sion.

trovi più info qui:
https://www.ibexedizioni.com/dialogo-agli-inferi-machiavelli-montesquieu/

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In questo martedì che per molti è un po' un lunedì, vi rallegriamo la serata con un nuovo progetto: l'audiolibro della Divina Commedia di Dante, narrata da Vittorio Gassman.

Ecco il canto primo dell'Inferno:
https://www.youtube.com/watch?v=fhqY2DSh7H4

Ti consigliamo di sederti, chiudere gli occhi, ed ascoltare l'opera del sommo poeta, recitata da uno dei mostri sacri del cinema italiano del Novecento.

Come al solito, se vuoi aiutarci a sabotare l'algoritmo diffondendo cultura anziché contenuti futili, potrai farlo lasciando andare il video fino alla fine, mettendo like, e commentando con un "grazie" o altri messaggi positivi.

Il primo canto introduce i temi principali dell'Inferno: il viaggio di Dante come percorso di redenzione, la contrapposizione tra bene e male, la giustizia divina e il ruolo della ragione e della fede nella salvezza dell'uomo.

BUON ASCOLTO!

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Se segui Ibex Edizioni da un po' hai notato che negli ultimi due mesi stiamo martellando con Guy Debord e La Società dello Spettacolo.

Abbiamo riassunto tutto quello che devi sapere in questo articolo:

https://www.ibexedizioni.com/la-societa-dello-spettacolo-di-guy-debord/


Il capolavoro di Debord è uno strumento imprescindibile per comprendere la deriva della società attuale e per immaginarsi un altrimenti.

L'ascesa della società dell'immagine, oggi, sembra definitiva: la cultura della politica svuotata del suo significato e degli influencer si mescola con uno stato di dipendenza dalla tecnologia mai visto prima, e tutto questo genera un clima di polarizzazione totale che trova terreno sempre più fertile nel sovraccarico di informazioni e narrazioni disponibili per quello che un tempo era un cittadino e che oggi è, quasi unicamente, uno spettatore.

Il mostro che si crea così può lasciare facilmente senza speranze, ma non si può pensare di invertire una rotta senza aver prima capito dove ci si trova.

Per questo è fondamentale aver ben compreso la società dello spettacolo e le ripercussioni che ha sul nostro modo di vivere l'esistente.

Leggi l'articolo ora.

Se invece preferisci, puoi:

📃 leggere La Società dello Spettacolo qui
oppure
🎧 ascoltare l'audiolibro in italiano qui

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Un po' più di cultura su questi temi non farà di certo male. 💙

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Un altro strumento fondamentale per comprendere la realtà in cui ci troviamo è Psicologia delle Folle di Gustave Le Bon.

Scritto e pubblicato agli sgoccioli del XIX secolo, questo libro, per quanto spesso privo dei canoni che definiscono un testo "scientifico", è stato in grado di fotografare, prima e meglio di chiunque altro, come il singolo individuo degradi inesorabilmente ogni volta che viene inserito in un contesto di folla.

Consci della sua importanza fondamentale, noi di Ibex Edizioni, non solo lo abbiamo ritradotto in italiano corrente, ma lo abbiamo anche reso completamente disponibile, in maniera gratuita, in forma di audiolibro su YouTube.

Lo trovi qui:
🎧 AUDIOLIBRO PSICOLOGIA DELLE FOLLE
[INTEGRALE & GRATUITO]

Ascoltalo e facci sapere che ne pensi... non conosciamo una sola persona che abbia letto questo libro, e che non l'abbia trovato utile!


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In questo ultimo capitolo de La Società dello Spettacolo, Debord esplora come l'ideologia, la visione distorta della realtà creata dalla società di classe, si sia concretizzata nella forma dello spettacolo. Lo spettacolo, sostiene Debord, è l'ideologia per eccellenza: non solo riflette la realtà sociale, ma la determina e la controlla.

QUI IL CAPITOLO (SOLO 8 MINUTI):
https://www.youtube.com/watch?v=uAUFBHuhNB4
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IL CAPITOLO IN BREVE:

1. L'ideologia diventa realtà:
• L'ideologia, la visione distorta della realtà creata dalla società di classe, si è materializzata nella forma dello spettacolo.
• Lo spettacolo è l'ideologia per eccellenza: espone e manifesta l'essenza di ogni sistema ideologico, impoverendo e asservendo la vita reale.
• Lo spettacolo è la realizzazione del materialismo e dell'idealismo: le cose concrete dominano la vita sociale e l'attività umana si realizza attraverso la mediazione di segni e segnali.

2. La società come schizofrenia:
• La società dello spettacolo è come una schizofrenia collettiva: la prassi è separata dalla coscienza e la falsa coscienza è imposta ad ogni momento della vita quotidiana.
• Gli individui sono alienati l'uno dall'altro e dalla propria realtà, immersi in un mondo di illusioni e apparenze.
• Lo spettacolo cancella i limiti dell'io e del mondo, del vero e del falso, spingendo verso una follia che si rifugia in tecniche magiche e consumo di merci.

3. La critica dello spettacolo:
• La critica dello spettacolo deve essere una critica vera, che lotta contro i nemici dello spettacolo e ammette di essere assente dove loro sono assenti.
• La critica non può ricadere nel delirio del riformismo o dell'azione comune con i detriti pseudorivoluzionari.
• La critica deve saper aspettare il momento giusto per rovesciare le basi materiali della verità distorta.

4. Emancipazione e democrazia realizzata:
• L'emancipazione dalla società dello spettacolo è l'autoemancipazione della nostra epoca.
• Questa "missione storica d'instaurare la verità nel mondo" può essere compiuta solo dalla classe che è capace di attuare la dissoluzione di tutte le classi: il proletariato.
• Solo attraverso la democrazia realizzata, in cui gli individui sono direttamente legati alla storia universale e il dialogo è armato per far vincere le proprie condizioni, si può raggiungere la vera emancipazione.

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👉 Conclusa la lotta armata di liberazione, Enrico Mattei e alcuni altri dirigenti partigiani capirono che senza energia a basso costo, la neonata Repubblica Italiana non avrebbe avuto alcun futuro.

Mattei fu fra questi.

Inizialmente sabotò completamente la liquidazione di Agip, tanto voluta dalle compagnie americane (che volevano cannibalizzarne gli asset) e molto caldeggiata da una parte di ceto politico (che non voleva indispettire il nuovo occupante statunitense).

Successivamente rivoluzionò il mercato petrolifero mondiale, proponendo ai paesi produttori - che in quel momento si stavano iniziando ad affrancare dal colonialismo occidentale - delle condizioni da stati alla pari.

👀 Abbiamo realizzato questo montaggio su una vecchia conferenza di Benito Li Vigni, giovane collaboratore di Mattei in Eni, nel quale si raccontano gli intrecci internazionali e il sottobosco di lotta di liberazione in cui venne assassinato Mattei.

GUARDA IL VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=Z7tMqbAoDZc
(lasciaci un like, o un commento se ti piace!)


P.S.: ad un certo punto salta fuori anche il nome di un recente Presidente del Consiglio... buon video.

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