Guerrieri per la libertà
57.3K subscribers
11.8K photos
8.42K videos
30 files
22.5K links
Se non noi, chi?

Canale di riserva: @guerrieriperlaliberta2

E-mail: guerrieriliberta@gmail.com
Download Telegram
Forwarded from Ultimo Uomo ☧
🇺🇲🇬🇧🫴🇺🇿
LE GRINFIE ANGLOSASSONI SULL'UZBEKISTAN

Nel 2022, gli americani hanno trasferito 13 sistemi UAV Puma RQ-20 agli uzbeki.
Ricordiamo che all'inizio del 2022 l'Uzbekistan diceva con insistenza alla sua opinione pubblica che non vi erano acquisti di droni, ma nell'agosto 2023 erano già stati consegnati due sistemi per la formazione degli operatori.

🗞️È inoltre trapelato che la uzbeka Universum technologies LLG avrebbe venduto i sistemi missilistici antiaerei S-300, Buk, Osa, MLRS Smerch e Uragan agli USA, che potrebbero averli già inviati in Ucraina.

🤔🇷🇺 Gli americani vogliono sottrarre altre zone d'influenza alla Russia dopo l'Ucraina, ma qualcuno crede davvero che Putin starà zitto?

Fonte Fonte2

Unisciti al canale 💯👇
https://t.me/Ultimouomo000
Chi finanzia l’organizzazione che denuncia le violazioni dei diritti umani nelle carceri ungheresi e che è intervenuta anche nel caso di Ilaria Salis?

I soliti noti come Soros.
Forwarded from Pro Vita & Famiglia
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from Martina Pastorelli
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Mentre ci distraggono con le guerre scorre la clessidra che ci separa dalla possibile approvazione di Trattato Pandemico e Regolamenti Sanitari Internazionali.
Tedros continua a giocare le solite carte: pietismo, protezione (promessa, mai reale), minaccia (vi beccherete un’altra pandemia). E l’inganno ai giovani: chiedete ai governi di firmare per il vostro futuro.

Pericolosi spacciatori di bugie.
Forwarded from Giubbe Rosse
UCRAINA, IPOTESI FONDO NATO DA 100 MILIARDI. CHE IMPATTO AVREBBE SULL’ITALIA?
“Gli ucraini non sono a corto di coraggio, stanno terminando le munizioni”. Le parole sono di Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, pronunciate proprio mentre ieri, 3 aprile, l’Alleanza – in vista del summit di luglio – iniziava a discutere di un possibile fondo da 100 miliardi di euro per aiutare militarmente Kiev. Se vedrà la luce ancora non è certo, anche perché non tutti sono d’accordo e bisognerebbe capire come reperire i fondi, ma l’intento è chiaro: "Mosca deve capire che non può raggiungere i suoi obiettivi sul campo di battaglia".
Dal 24 febbraio 2022, data di inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, i Paesi Nato hanno già speso collettivamente 100 miliardi di euro in aiuto militari a Kiev. L’ipotesi ventilata da Stoltenberg prevede la stessa cifra spalmata su cinque anni. Il valore proposto non è quindi così assurdo: in media sarebbe anche minore dello sforzo fatto finora. A cambiare sarebbe la gestione dei fondi, unificata nelle mani dell’Alleanza.
Quanto potrebbe impattare sull’Italia il fondo da 100 miliardi? La stima è di 1,4 miliardi all’anno. Più di quanto stanziato finora: 350 milioni di euro all’anno. Con l’eventuale impegno del nuovo fondo, contando che l’Italia conta circa il 7% del Pil della Nato, la cifra si alzerebbe considerevolmente.
Sullo sfondo della guerra in Ucraina c’è sempre lo spettro di un possibile allargamento ai Paesi Nato. “Una sciocchezza”, ha detto Putin sottolineando che gli Stati Uniti, cuore dell’Alleanza, da soli contribuiscono al 39% della spesa militare globale, mentre la Russia si ferma al 3,5%. I numeri sono effettivamente più o meno questi. Secondo l’International Institute for Strategic Studies, nel 2023 Washington ha contribuito al 41% della spesa militare globale, per un totale di 905 miliardi di dollari. Mosca – pur essendo terza nel mondo, dopo la Cina - si è fermata al 5%, 108 miliardi di dollari. Bisogna però considerare che in questi calcoli non rientrano molti dati, tra cui quelli dell’arsenale nucleare. (Fonte: Tg24 Sky)

🟥 Segui Giubbe Rosse
Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
Forwarded from Rossella Fidanza (Rossella Fidanza)
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Un giornalista britannico che non teme di incalzare il portavoce del governo israeliano...
Forwarded from Leonardo Santi ️️️
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
ARCHIVIATA nonostante i gravi capi di imputazione l’indagine a carico dell’ex
Ministro Speranza. Si va verso l’archiviazione anche dell’ex direttore AIFA Magrini.

Perché, avevate qualche dubbio? La giustizia per loro non sarà terrena.

Cane non morde cane.
Vedo ancora gente stupita. 😮 Sono io che mi stupisco di loro!
Forwarded from La civetta bianca
SALIS: CIÒ CHE NON VIENE RIPORTATO DAI MEDIA
La signora Salis è stata coinvolta in numerosi procedimenti legali, con numerose denunce e segnalazioni alla polizia. Attualmente rischia una condanna di un anno e nove mesi, secondo la legge italiana, sebbene sia improbabile che sconti effettivamente la pena detentiva nel nostro Paese.

Tuttavia, bisogna tenere conto del fatto che la legislazione ungherese riguardante i presunti reati commessi dalla signora Salis a Budapest è molto più severa rispetto a quella italiana. Se fosse condannata con circostanze aggravanti dovute alla sua recidiva potrebbe affrontare una pena superiore ai 20 anni di prigione.

È IMPORTANTE CONSIDERARE IL CONTESTO

Mentre in Italia una donna potrebbe mostrare liberamente il seno in pubblico senza conseguenze significative, lo stesso gesto in Arabia Saudita o in Iran potrebbe portare a gravi conseguenze come l'amputazione degli stessi. Ogni paese ha le sue leggi e pene... E probabilmente questa volta la signora Salis si è trovata in una situazione estremamente difficile dalla quale difficilmente ne uscirà indenne.

Nel frattempo, il Partito Democratico sembra intenzionato a candidarla per il Parlamento europeo, ma questa soluzione potrebbe non essere definitiva. In caso di condanna, infatti, l'immunità parlamentare coprirebbe solo il periodo del mandato politico; al termine dovrebbe ancora scontare la pena. Inoltre, se decidesse di tornare in Italia, l'Ungheria potrebbe richiedere la sua estradizione, causando complicazioni legali significative.

Come sappiamo la questione ha suscitato un grande interesse mediatico sia in Italia che in Ungheria. Attualmente, i cittadini ungheresi chiedono giustizia e, nonostante in passato la situazione si sarebbe potuta risolvere con maggiore discrezione, adesso che il caso è stato amplificato dai media e il Partito Democratico ne ha fatto una questione politica, diventa impossibile agire di nascosto. Le azioni di Boldrini e dei parlamentari italiani che si sono recati a Budapest hanno contribuito ad aumentare ulteriormente la confusione, come spesso accade quando c'è di mezzo la dirigenza politica italiana.

Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Operatori umanitari dell'associazione statunitense World Central Kitchen: ammazzati "involontariamente"?

• Le auto della ONG portavano segni distintivi lateralmente e sulla capote, perché fossero immediatamente riconoscibili.

• La ONG aveva concordato il percorso con l'IDF.

• Le tre auto del convoglio viaggiavano distanziate: dalla prima all'ultima passavano 2.43 km.

• Con gli ultimi 7 operatori uccisi dal raid israeliano, il loro numero a partire dal 7 Ottobre sale a 196, tra cui 175 membri del personale dell'ONU. Lo ha denunciato anche il segretario dell'ONU Gutierrez.

Si consideri che gli internazionali scelgono di restare a Gaza oltre che per aiutare concretamente i palestinesi anche per fare da interposizione tra loro e le forze di occupazione, nella considerazione che la vita di un occidentale per Israele abbia più peso. Evidentemente non esiste più alcun tipo di deterrente alla furia assassina sionista.

Tra i video, l'ultimo filmato girato dagli operatori nello svolgimento delle loro attività.
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Blinken - ha nuovamente promesso a Kiev l'adesione alla NATO: come annunciato dagli alleati della NATO al vertice di Vilnius, l'Ucraina diventerà membro della NATO. Per noi, la questione è sviluppare una road map valida e chiara per raggiungere questo risultato. E credo che il vertice della NATO per il 75° anniversario si concentrerà davvero su come possiamo creare quella tabella di marcia.


Unisciti al canale
https://t.me/JosefSternInformazioniLibere
Forwarded from TERZO MILLENNIO (DECIMO MERIDIO)
PERCHE' ANCHE I PRETI CHIAMANO AL VOTO?

Perché nessuno pare voglia andarci a questo voto.
"Ok, governano lo stesso anche se il 75% della gente non ci va".
Certo, ma lo farebbero senza la legittimazione popolare e senza di essa qualunque scelta antipopolare non potrà essere nascosta dietro il paravento del "era nel programma elettorale", che è la stessa cosa precisa che ha detto la giunta comunale di Bologna quando ha imposto l'ignobile limite dei 30 km/h in città.
"Era nel programma, ci avete votati, per una volta che facciamo quello che abbiamo promesso..."
Ecco perché hanno bisogno più che mai della legittimazione popolare, perché la loro menzogna si basa su "il popolo ha scelto, il popolo ha votato".
C'è una narrazione da tenere in piedi, chi ancora non l'ha capito e accampa spiegazioni è solo un coatto a ripetere, perché anche quelle spiegazioni sono suggerite dal sistema per convincerci a votare.



SIC SEMPER TYRANNIS

Unisciti a Terzo Millennio
SPIRITO

Venerdì 5 aprile
Testo del Vangelo (Gv 21,1-14):
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.

Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.

Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.


«Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti»
Oggi, Gesù, per la terza volta, dopo la Sua Risurrezione, appare ai Suoi discepoli. Pietro è tornato alla sua attività di pescatore e gli altri decidono di accompagnarlo. E’ lògico che se era pescatore prima di seguire Gesù, che continui ad esserlo dopo; e, tuttavia, c’è chi si meraviglia che non si debba abbandonare il proprio lavoro, onesto, per seguire Cristo.

Quella notte non pescarono nulla! Quando all’alba appare Gesù, non lo riconoscono, fino a quando non chiede loro qualcosa da mangiare. Quando Gli dicono che non hanno niente, Lui indica loro dove devono gettare la rete. Malgrado i pescatori sappiano bene il loro mestiere, in questo caso, dopo essersi prodigati senza risultati, ubbidiscono. « Potere dell'obbedienza! —Il lago di Genesaret negava i suoi pesci alle reti di Pietro. Tutta una notte invano. —Ma ora le reti sono gettate per obbedienza: e pescano una grande quantità di pesci.–Credimi: il miracolo si ripete ogni giorno.» (San Josemaria).

L’Evangelista fa osservare che erano «centocinquantatrè» pesci grandi (cf.Gv 21,11) e che nonostante fossero tanti, non si ruppero le reti. Sono particolari che bisogna prendere in considerazione, giacché la Redenzione viene realizzata con obbedienza responsabile, tra compiti usuali.

Tutti sapevano «che era il Signore. Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro» (Gv 21,12-13). Lo stesso fece con i pesci. Tanto l’alimento spirituale, come pure l’alimento materiale, non mancherà se ubbidiamo. Lo insegna ai suoi discepoli più vicini, ce lo dice nuovamente per mezzo di Giovanni Paolo ll: «Al principio del nuovo millennio risuonano nel nostro cuore, le parole con cui un giorno Gesù (...) invitò l’Apostolo a `remare in alto mare: «Prendi il largo» (Lc 5,4). Pietro e i primi compagni ebbero fiducia nella parola di Cristo (...) «e presero una quantità enorme di pesci» (Lc 5,6). Questa parola risuona ancora oggi per noi».

Per mezzo dell’ubbidienza, come quella di Maria, chiediamo al Signore che continui a concedere frutti apostolici per tutta la Chiesa.

Pensieri per il Vangelo di oggi
1/2