Guerrieri per la libertà
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Se non noi, chi?

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SPIRITO

Martedi 2 aprile
Testo del Vangelo (Gv 20,11-18):
In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.


«Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: Ho visto il Signore!»
Oggi, nella figura di Maria Maddalena, possiamo considerare due livelli di accettazione del nostro Salvatore: imperfetto, il primo, completo il secondo. Dal primo, Maria si manifesta come sincerissima discepola di Gesù. Lei segue Lui, Maestro incomparabile; Gli è eroicamente unita, quando lo vede Crocifisso per amore; Lo cerca oltre la morte, sepolto e scomparso. Come sono impregnate di ammirevole dedizione, verso il Suo “Signore,” sono le due esclamazioni che ci conservò, come perle incomparabili, l’evangelista Giovanni; «Hanno portato via il mio Signore, e non so dove l´hanno posto» (Gv 20,30); «Signore, se L’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo»! (Gv 20,15). Pochi discepoli hanno contemplato la storia con tanta consacrazione e tanta lealtà come dimostrò Maddalena.

Tuttavia, la buona notizia di oggi, di questo martedì della ottava di Pasqua, supera infinitamente tutta la bontà etica e tutta la fede religiosa in un Gesù ammirevole, ma, in ultima istanza, morto; e ci trasporta nell’ambito della fede nel Risuscitato. Quel Gesù che, in un primo momento, lasciandola al livello della fede imperfetta, si dirige alla Maddalena, domandandole: «Donna, perché piangi?» (Gv 20,15) e a cui lei, con occhi da miope, risponde, come se si trattasse di una persona qualunque; quel Gesù, adesso, in un secondo momento, definitivo, la chiama per nome: «Maria!» e la commuove fino al punto di farla sussultare di risurrezione e di vita, cioè, di Sé stesso, il Risuscitato, il Vivente per sempre. Il risultato? Maddalena credente e Maddalena apostola: «Maria di Magdala andò ad annunciare ai discepoli: Ho visto il Signore!» (Gv 20,18).

Oggi non è raro il caso di cristiani che non vedono chiaro l’aldilà di questa vita e che dubitano della risurrezione di Gesù. Mi trovo fra di loro? Allo stesso modo ci sono numerosi cristiani che hanno sufficiente fede per seguirLo privatamente, ma che hanno paura di proclamarLo apostolicamente. Faccio parte di questo gruppo? Se così fosse, come Maria Maddalena, diciamoGli: -Maestro!, abbracciamoci ai Suoi piedi, e andiamo all’incontro dei nostri fratelli, per dir loro: -Il Signore è risuscitato e l’ho visto.

Pensieri per il Vangelo di oggi
• «Credere che Cristo sia morto non é una gran cosa; poiché anche i pagani e gli ebrei e tutti i malvagi credono a questo: tutti credono che sia morto. La fede dei cristiani é la Resurrezione di Cristo» (Sant’Agostino)
• «Nella risurrezione di Gesú si é raggiunta una nuova possibilitá di essere uomo, una possibilitá che interessa tutti e che apre un futuro, un nuovo modello di futuro per l’umanitá» (Benedetto XVI)
• «Lo sbigottimento provocato dalla passione fu così grande che i discepoli (almeno alcuni di loro) non credettero subito alla notizia della risurrezione.
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Lungi dal presentarci una comunità presa da una esaltazione mistica, i Vangeli ci presentano i discepoli smarriti e spaventati, perché non hanno creduto alle pie donne che tornavano dal sepolcro e «quelle parole parvero loro come un vaneggiamento» (Lc 24,11). Quando Gesù si manifesta agli Undici la sera di pasqua, li rimprovera « per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato» (Mc 16,14)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n° 643)


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🇵🇸 Times of Israel riporta la notizia dei cinque volontari di World Central Kitchen uccisi da Israele.

Quattro di loro sono cittadini stranieri, provenienti da Polonia, Australia, Irlanda e Regno Unito (nel video compaiono i passaporti).

L'IDF non ha ancora commentato l'incidente

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Forwarded from ⚡️War Digital News⚡️ (Michele)
🛑IL SEGRETARIO DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA RUSSO PATRUSHEV HA RILASCIATO UN'INTERVISTA A "ARGOMENTI E FATTI"

🧨La NATO non esita a utilizzare le organizzazioni terroristiche nei propri interessi;

🧨La NATO è una parte di fatto nel conflitto ucraino;

🧨La dichiarazione del capo del comitato militare della NATO sulla preparazione al conflitto con la Russia è in linea con l'intera politica dell'alleanza;

🧨I paesi europei sono diventati il sostegno economico e politico della NATO, portando avanti docilmente tutti i piani militari dell'alleanza;

🧨I piani della NATO includono la preservazione dell'Ucraina o parte di essa come territorio anti-russo completamente controllato;

🧨La NATO è attivamente coinvolta nell'organizzazione del bombardamento dei territori russi da parte dei neonazisti ucraini;

🧨La NATO sta rafforzando sistematicamente il proprio potenziale militare lungo i confini della Russia, dal Barents al Mar Nero;

🧨Istruttori NATO in diversi paesi stanno addestrando mercenari e sabotatori per partecipare alle operazioni anti-russe;

🧨Ci sono prove inconfutabili che Kiev, su istigazione degli Stati Uniti e della NATO, dopo febbraio 2014, ha pensato di risolvere in modo estremamente duro la questione delle regioni “ostinate”.


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Forwarded from Operazione Verità News 📰🗞 (Alberto "Givi" - Stakhanov🎖🇮🇹)
🔴🇮🇷🇺🇸🇮🇱Il ministro degli Esteri iraniano, Abdollahian, ha informato gli Stati Uniti, tramite l'ambasciata svizzera, che l'Iran riterrà gli Stati Uniti responsabili in quanto "sostenitori del regime sionista" in seguito all'attacco aereo israeliano contro l'ambasciata iraniana a Damasco
G20: LA GUERRA AL DISSENSO

Completare il trattato pandemico, censurare totalmente la controinformazione e combattere il "razzismo" sono le priorità dichiarate dal sistema.

1) COMPLETARE I NEGOZIATI DEL TRATTATO PANDEMICO

Questo meeting si è focalizzato sulla "salute globale" e l'obiettivo era, oltre a promuovere l'approccio one Health dell'OMS, così come espresso dal comunicato stampa di questo incontro preliminare, l'obiettivo primario è completare il più presto possibile i negoziati per il trattato pandemico in modo da avere un piano di "prevenzione" delle pandemie. Così come nell'incontro del G7, l'obiettivo è la creazione di una strategia unica condivisa da tutti gli Stati che condivideranno, almeno parzialmente, persino le risorse finanziarie con lo scopo di fronteggiare le "pandemie".

2) LOTTA ALLA CONTROINFORMAZIONE

Il gruppo di lavoro sull'economia digitale del G20 ci fa sapere che la sua priorità è bloccare la diffusione di "fake news". In questo articolo sostengono che bisogna difendere "l'integrità dell'informazione" perché la controinformazione diffonde narrazioni negazioniste e cariche di odio che minacciano il raggiungimento degli obiettivi dell'agenda 2030 e le campagne di vaccinazione di massa. Nell'articolo è citato questo report dell'ONU che fa parte della our common agenda, l'agenda che sostituirà nel futuro l'agenda 2030, dove si sostiene che devono essere i gestori stessi delle piattaforme a mantenere "l'integrità dell'informazione", cioè la censura di qualsiasi contenuto non provenga dalle fonti che il sistema reputa attendibili (p.6), il resto del report è una lamentela di come la controinformazione sia un ostacolo per i loro obiettivi, li faccia sentire insicuri e sia un problema per la democrazia. L'articolo conclude dicendo che bisogna proporre ed estendere la "dichiarazione globale sull'integrità dell'informazione online" dove si sostiene che la controinformazione va censurata per garantire la libertà di espressione online, perché dietro la controinformazione ci sono attori malevoli il cui obiettivo è dirigere l'opinione pubblica. Quindi per loro la censura della controinformazione serve per permettere alle persone di esprimere le loro "vere opinioni" che sono quelle che secondo loro avrebbero se non fossero mai entrate in contatto con la controinformazione.

3) AGGIUNGERE UN NUOVO OBIETTIVO ALL'AGENDA 2030: L'ANTIRAZZISMO

In questo articolo l'antirazzismo viene considerato l'obiettivo prioritario del G20, ci si propone di inserirlo ufficialmente come obiettivo 18 nell'agenda 2030 e se ne occuperà Lula, che preparerà gli indicatori in questione. Per antirazzismo loro intendono smantellare le strutture sociali che sono responsabili della "discriminazione" e dell'"oppressione", e questo significa istituzionalizzare l'odio antibianchi, anche con misure legislative, volte a ridistribuire ai neri la ricchezza dei bianchi. Ciò non è una mia interpretazione personale, perché nell'articolo viene proprio scritto che il problema è la "inequality" intesa come disuguaglianza economica e che la "sfida globale" è appianare questa disuguaglianza attraverso la ridistribuzione, essendo presentati nel dibattito del G20 anche gli indici economici in merito, e per chi avesse ancora dei dubbi, può leggere questo comunicato stampa dove si sostiene che ogni piano di sviluppo economico deve prendere di mira le disuguaglianze regionali o quest'altro dove si sostiene che tutti i problemi della società derivano dalle disuguaglianze. Infine non poteva mancare in tutto questo guazzabuglio woke anche il femminismo, sostenendo che i fondi pubblici debbano essere usati per finanziare le imprese delle donne di diverse razze.

CONCLUSIONI

Il problema della società non sono le disuguaglianze, quelle ci sono sempre state e ci saranno sempre perché sono una conseguenza fisiologica delle differenze individuali. Il problema delle società sono proprio loro, le elitè che tramite le agende ideologiche vogliono espropriarci di tutto e ridurci all'obbedienza totale o alla morte.

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Forwarded from UKR LEAKS_Italia
▪️Il 54% degli ucraini sono “pronti a capire” i renitenti alla leva e loro stessi non sono pronti a morire nel Donbass e in Novorossiya

Ciò è evidenziato dai dati dell'indagine dell'Istituto di psicologia sociale e politica dell'Accademia nazionale delle scienze dell'Ucraina.

Le persone che meno probabilmente vorrebbero andare nelle trincee vicino a Donetsk sono i residenti delle regioni meridionali dell'Ucraina.

Il restante 43% dei cittadini ha ammesso di “vergognarsi” degli uomini che sfuggono alla mobilitazione. La maggior parte di questa parte degli intervistati vive nell'Ucraina occidentale o in Europa.

@ukr_leaks_italia
Forwarded from ALI - Avvocati Liberi
📣 ⚠️🚨👆⚠️🚨👆📣

COMUNICATO

Dopo il FOIA al Ministro della Salute e dopo aver riassunto le modalità e le finalità sottese all’adozione del “Trattato Pandemico” con le modifiche proposte al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI), ALI ha inviato al Pres. della Repubblica, al Pres. del Consiglio, ai Pres.ti di Camera e Senato, al Ministro della Salute (e p.c. alla Procura Generale presso la Corte di Cassazione) un atto di significazione con cui ha rappresentato l’impossibilità giuridica e costituzionale di adottare tali forme di “accordi” nonché i rischi e le responsabilità (anche penali) in cui potrebbero cadere gli organi istituzionali che permettessero il recepimento di tali atti nell’ordinamento interno.

Entrambi gli strumenti (Trattato e RSI), infatti, andranno a conferire all’OMS un ruolo di governo delle risposte sanitarie che gli Stati saranno tenuti a fornire durante una emergenza sanitaria, conferendo al Direttore Generale dell'OMS – anche solo in caso di rischio sanitario temuto o potenziale - ampi poteri con cui applicare le misure previste dal RSI, o distribuire le risorse sanitarie, o esigere dagli Stati nazionali l’emissione di legislazione che introduca meccanismi di monitoraggio obbligatorio della salute e degli spostamenti delle persone utilizzando “certificazioni” digitali comuni, l’imposizione di trattamenti vaccinali o profilattici, visite mediche, limitazioni alla circolazione, isolamento obbligatorio, tracciamento di contatti ed itinerari di viaggio, informazioni sullo stato di salute, ispezione dei bagagli ed effetti personali, imposizione di modi comunicativi o, comunque, di censura scientifica, informativa e sanitaria, limitazioni delle proprietà intellettuali ed obblighi di  trasferimento del know-how di prodotti sanitari.

Gravissimo inoltre che nella proposta di modifica dell’art. 3 del RSI si cancelli il riferimento al rispetto della dignità e delle libertà individuali, per sostituirli con i manipolabili criteri di equità, inclusività e coerenza del nuovo sistema.

Alla luce di tutto questo e di quant’altro rappresentato nell’atto di significazione, ALI ha rappresentato alle Istituzioni italiani che:

➡️Gli articoli 1 e 139 Cost. definiscono l'Italia una Repubblica democratica la cui sovranità appartiene al popolo, senza possibilità di modifica alcuna né della forma né dei tratti identificativi, ai quali il diritto internazionale pattizio deve essere soggetto, con il divieto di ingresso di norme straniere violative dei “controlimiti” costituzionali, della sovranità popolare, dei principi fondamentali e dei diritti inviolabili dell’uomo.

➡️Gli articoli 27 e 46 della Convenzione adottata a Vienna indicano la nullità dell’adesione ad un Trattato da parte di uno Stato in violazione di una disposizione del suo ordinamento interno.

➡️La Costituzione italiana vieta la cessione a terzi, senza rappresentanza politica, del potere di governare, riconoscere, limitare o sopprimere - sia pur provvisoriamente - i diritti inviolabili della persona ed i principi supremi enunciati nel nucleo duro della Carta costituzionale.

➡️Il “Trattato Pandemico” dovrà necessariamente essere ratificato dal Capo dello Stato – previa Legge di autorizzazione del Parlamento – in quanto atto o accordo di natura politica in grado di modificare leggi dello Stato ai sensi dell’art. 80 Cost.
⮚ L’ingresso di tale complesso normativo - ove provocato da attori Istituzionali dello Stato Italiano con la consapevolezza delle conseguenze e dei pregiudizi esposte da ALI - potrebbe configurare la commissione di gravi delitti previsti dal Libro2⃣Titolo1⃣ del Codice Penale.

Per questi motivi Avvocati Liberi ha chiesto alle principali Istituzioni italiane di opporsi all’approvazione del complesso normativo Trattato Pandemico/RSI, con invito ad investire in via preventiva il Parlamento italiano del dibattito e del conferimento delle deleghe ai negoziatori italiani ed in via successiva per la ratifica ai sensi dell’art. 80 Cost.

In ogni caso ALI non esiterà a tutelare in ogni sede la personalità dello Stato ed i diritti dell'essere umano
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Forwarded from La terza ROMA
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La legalizzazione della marijuana entra in vigore in Germania il 1 aprile, i tedeschi ora possono conservare fino a 25 grammi di cannabis o suoi derivati.

Migliaia di giovani scendono in piazza per festeggiare.
La cosa terribile è constatare che le uniche cose che portano in piazza i giovani dell'Europa occidentale, sono la droga e i diritti LGBT.
IN TRENT'ANNI IL GLOBALISMO HA DISTRUTTO IL POPOLO EUROPEO.
https://t.me/terzaroma
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Adesione allo SME, divorzio BdI/Tesoro,m, abolizione della legge bancaria del '36 (divisione tra banche d’affari e banche commerciali), privatizzazione e svendita di asset statali strategici, riforme regressive del mercato del lavoro (eliminazione della scala mobile, pacchetto Treu, DL 368/2001, legge Biagi, decreto Sacconi, riforma Fornero, Jobs Act, Decreto Poletti, DL Lavoro), libera circolazione di capitali, merci e lavoratori, deflazione salariale, taglio della spesa pubblica, tasso di cambio sopravvalutato.

La maggior parte di queste cose sono avvenute negli anni 90. Quando cioè il PIL italiano comincia a crollare. E, con esso, la produttività.

Da quando cioè abbiamo ammazzato la domanda aggregata. Da quando è iniziato uno dei più grandi trasferimenti di ricchezza che la storia abbia mai visto.

indipendenza della Banca Centrale, Unione Europea ed euro sono alcuni degli strumenti più potenti attraverso i quali i parassiti della società stanno vincendo da una quarantina di anni la lotta di classe.
Forwarded from NTD Italia
Il Green New Deal globalista, ovvero dittatura e povertà diffusa camuffate da ambientalismo

Guarda il Video 👉 : https://www.ganjingworld.com/it-IT/video/1gkpj0d182a7Bf2ppWYsiMjmr11s1c

Facts Matter con Roman Balmakov

Gli agricoltori di tutto l’Occidente non smettono di protestare contro le cosiddette "politiche verdi" dei vari governi nazionali. Politiche che, denunciano gli agricoltori, stanno mettendo a repentaglio la loro capacità di produrre quello che tutti mangiamo.

In Germania si combatte contro i sussidi al gasolio, in Olanda contro gli espropri governativi, in Irlanda contro l'abbattimento del bestiame e negli Stati Uniti contro la burocrazia del Bureau of Land Management.
I dettagli, in ogni nazione, sono diversi. Ma in realtà è un unico mostro con diverse teste (o “Agende”).

Intervista con Craig Rucker, direttore del Cfact, Committee for a Constructive Tomorrow.

link originale: https://www.theepochtimes.com/epochtv/the-secret-backdoor-implementation-of-the-green-agenda-in-the-us-facts-matter-5588871


Visita il sito di NTD Italia:
https://www.ntditalia.tv/

#ProtesteAgricoltori #PoliticheVerdi #CraigRucker
Forwarded from LR, Geopolitica e News
🇮🇹🤡 Quando MPS era fallita ce la siamo accollata noi. Ora che macina utili ovviamente viene svenduta ai soliti noti

Le perdite al pubblico cioè a noi, gli utili ai privati

Meloni come e peggio di tutti gli altri
Forwarded from Monica Elisa
"Le strade principali, che una volta erano l'orgoglio delle comunità britanniche, vengono sventrate e nuovi dati preoccupanti mostrano, con i negozi vuoti e il Nord Est il più colpito dai posti vacanti - mentre i giganti della vendita al dettaglio come Zara e Primark sono in controtendenza.
La settimana scorsa è stato rivelato che quasi 100 negozi in una località balneare del Suffolk  hanno abbassato definitivamente le saracinesche a causa della crescita dello shopping online, con la gente del posto disperata che descriveva la zona come una "città zombi"."


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https://www.dailymail.co.uk/news/article-13252303/Britains-High-Street-One-seven-stores-closures.html
Forwarded from Massimo Viglione
Per reagire al male e alla menzogna imperante, vicina e lontana, interna ed esterna
Ringrazio la carissima Alessandra Falco che me lo ha suggerito.
Credo che rileggerlo faccia sempre bene
2 aprile: Compleanno di Carlo Magno
(dal mio libro "Civiltà Cristiana e Medioevo")
"(...) Comunque, al di là di tutto questo, in quella mattina di Natale, esattamente otto secoli dopo la Natività, rinacque l’Impero Romano d’Occidente, che tre secoli dopo – caduto il carolingio e rinato il germanico prenderà il nome ufficiale di Sacro Romano Impero. Quel giorno sigla, a otto secoli di distanza dalla nascita di Cristo nel mondo, l’avvento ufficiale della società cristiana nel mondo, anche dal punto di vista politico-istituzionale. Ovvero, della Res Publica Christiana, come sempre venne definita dagli stessi uomini del Medioevo.
A questa incoronazione guarderanno tutte le consacrazioni regali europee dei secoli successivi. Perfino quella di Napoleone, il 2 dicembre 1804, con la differenza che il corso non si fa mettere la corona in testa dal papa, se la mette da solo (e la mette sempre lui a Giuseppina) proprio per rimarcare di non permettere che si ripetesse con lui quanto avvenuto in San Pietro 1004 anni prima. Da questa incoronazione dipende e discende il principio stesso della regalità cristiana e della sacralità di tale regalità, che sarà il DNA di tutta la storia istituzionale e politica della società cristiana, ancora fino al XIX secolo, fino alla vigilia della repubblicanizzazione e laicizzazione di tale società. A questa incoronazione si volle simbolicamente “tagliare la testa”, quando la si tagliò a Luigi XVI, durante la Rivoluzione che diede inizio alla sovversione di questa società. A questa incoronazione si rifecero tutti i papi dei secoli successivi, per ribadire la Libertas Ecclesiae e anche la superiorità dell’auctoritas religiosa sulla potestas politica.
In qualche modo, nel momento in cui simbolicamente – ma il simbolismo ha sempre un grande valore nella storia, nella politica, nella religione, specialmente più che mai nel Medioevo – rinasce l’Impero Romano, rinasce però un Impero Romano Cristiano, un Impero Romano che ha come tramite il Papa. Sopra gli Imperatori Romani non v’era infatti nessuno. In teoria c’erano gli dei, quando Roma era pagana, di cui però gli imperatori si infischiavano pienamente. C’era Dio, da Costantino in poi. Ma tra Dio e Costantino, tra Dio e Teodosio non c’era nessuno. Sì, c’era il Papa (e sant’Ambrogio…), ma era ancora una figura a latere. Invece ora c’è una presenza ben precisa. Carlo è fatto Imperatore, ma tra Dio e Carlo c’è il Papa. È il Papa che gli pone la corona, è il Papa che lo unge imperatore, è il Papa che lo consacra, è il Papa che da questo momento ha il diritto di poter dare – e togliere – le corone, in quanto a lui appartiene la Corona. Ha il diritto e il dovere, ha l’esclusiva della legittimità regale imperiale . È come se, nel microcosmo di questa immensa scena, abbiamo già in nuce, come nel seme che deve sbocciare, quello che sarà il leit-motiv della storia del grande splendore del Medioevo, e al contempo la tragedia del grande splendore del Medioevo, vale a dire la guerra tra Papato e Impero.
Il nuovo Impero è Romano, perché Carlo stesso si richiama a Roma, perché il suo titolo è Imperatore dei Romani, perché ne riprende il simbolo, l’Aquila, e lo unisce al Giglio dei Franchi. È Germanico, perché comunque Carlo è Re dei Franchi e dei Longobardi, ed è germanico egli stesso. Ed è Cristiano, perché lui è il Davide nel Nuovo Testamento. E perché tutto è orchestrato e diretto dalla Chiesa di Roma.
Il padre di tutto questo è Carlomagno".
Forwarded from Rossella Fidanza (Rossella Fidanza)
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🚨BREAKING 🇷🇴🇲🇩🇺🇦 Il Ministero della Difesa nazionale romeno propone di consentire ai militari di "prendere le misure necessarie" sul territorio di altri Stati se i cittadini rumeni si trovano in pericolo. Inutile sottolineare che in Moldova e Ucraina si trovano forti minoranze rumene.

🛡 AF/Germania ⚔️
Forwarded from Giubbe Rosse
🔴 QUALE SARÀ LA RISPOSTA IRANIANA AL RISIKO DI TEL AVIV?
Oggi Khamanei ha ribadito che l'attacco israeliano all'ambasciata di Damasco avrà una risposta, ma stavolta ha detto che a darla saranno "i mujaheddin", quindi significa che nel vertice del Consiglio supremo di sicurezza ieri a Teheran è stato deciso che saranno direttamente gli uomini dell'IRGC a portare a termine l'operazione, e non sarà affidata ad altri (formazioni dell'Asse della Resistenza).
In tal caso, è ragionevole supporre che l'obiettivo - o gli obiettivi - non saranno in Israele, proprio per evitare ciò che Netanyahu ed i suoi vogliono, ovvero innescare un conflitto diretto tra Tel Aviv e Teheran. Il che ovviamente non esclude che sia Hezbollah che la Resistenza Islamica in Iraq ed Ansarullah non decidano di aggiungere qualcosa di proprio - anzi, Hezbollah l'ha già annunciato.
Quale possa/no essere il/i target, è difficile dirlo. La risposta più ovvia sarebbe qualcosa di simmetrico, ovvero colpire una ambasciata israeliana; ma questo, appunto, metterebbe sulle stesso piano l'azione sionista e la risposta iraniana. Considerato che l'Iran sembra intenzionato a rivendicarla, invocando la legittimità dell’attacco come misura proporzionata di autodifesa nel rispetto del diritto internazionale, è improbabile che scelgano un obiettivo di tal genere. Oltretutto, la scelta del paese in cui colpire, ed i tempi necessari per mettere a punto l'operazione, sono ulteriori fattori che portano a scartare questa ipotesi.
C'è pertanto da ritenere che l'obiettivo sarà militare - o dei servizi segreti. Per essere una risposta adeguata, o dovrà colpire alti ufficiali, o fare molte vittime. Se riceveranno l'ok da Damasco (e da Mosca...), la cosa più logica sarebbe colpire a partire dal territorio siriano, dove l'IRGC è largamente presente; meno probabile dall'Iraq. Un attacco diretto dall'Iran ancora meno, se non altro perché aumenterebbe la possibilità di intercettazione dei missili (anche se Teheran dispone di missili ipersonici, proprio come la Russia).
C'è infine la questione del quando. Stanotte sarebbe una ricorrenza importante per gli sciiti, anche dal punto di vista simbolico, ma difficilmente colpiranno così velocemente. Sia perché il processo di selezione del target, e la predisposizione dell'attacco, richiedono un certo tempo, sia perché ovviamente le forze armate israeliane sono in stato di preallarme.
Al tempo stesso, per rafforzare l'efficacia della risposta, questa deve arrivare in tempi relativamente rapidi - oppure essere estremamente pesante. Nel caso dell'assassinio del Generale Qassem Soleimani, arrivò dopo pochi giorni (22 missili contro basi USA in Iraq, oltre 80 morti). In questo caso, trattandosi di Israele, che non ha basi fuori dal paese, è un po' più complesso. Probabilmente, la replica iraniana arriverà entro un paio di settimane al massimo.
Tutto però dipende da cosa è stato deciso nel vertice di ieri a Teheran. E da quanto siano disposti ad alzare il livello.
Ancora una volta, ci troviamo di fronte ad una situazione tipica di chi mette in atto una grave provocazione, contando sul fatto che se la risposta non sarà adeguata l'avversario apparirà debole, e se invece sarà forte offrirà il destro per una escalation (esattamente come è nelle intenzioni del provocatore). Trovare il giusto equilibrio è assai difficile; soprattutto quando si è consapevoli che chi provoca vuole la guerra ad ogni costo.
Non resta che sperare nella saggezza persiana.

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SPIRITO

Mercoledì 3 aprile
Testo del Vangelo (Lc 24,13-35):
Ed ecco, in quello stesso giorno, due erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.

Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.

Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.


«Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?»
Oggi, il Vangelo ci assicura che Gesù è vivo e rimane il centro su cui costruire la comunità dei discepoli. Ed è in questo contesto ecclesiale –nell’incontro comunitario, nel dialogo con i fratelli che condividono la stessa fede, nell'ascolto comunitario della Parola di Dio, nell’ amore condiviso in gesti di fratellanza e di servizio- che i discepoli possono avere l'esperienza dell’incontro con Gesù risorto.

I discepoli carichi di pensieri tristi, non immaginavano che quello sconosciuto fosse infatti il maestro, già risorto. Ma sentivano «bruciare» il cuore (cfr Lc 24,32), quando Egli gli parlava: «spiegando» le Scritture. La luce della Parola dissipava la durezza del loro cuore e «si aprirono loro gli occhi» (Lc 24, 31).

L'icona dei discepoli di Emmaus serve a guidare il lungo cammino dei nostri dubbi, preoccupazioni e delusioni a volte amare. Il divino Viaggiatore resta il nostro compagno per introdurci, con l’interpretazione della Scrittura, nella comprensione dei misteri di Dio. Quando l’incontro diventa pieno, la luce della Parola segue la luce che germoglia dal «Pan di Vita", con cui Cristo compie in modo supremo la promessa di «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20).

Il Papa Emerito Benedetto XVI scrisse: "l'annuncio della risurrezione del Signore illumina le zone oscure del mondo in cui viviamo".

Pensieri per il Vangelo di oggi
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• «Puó apparire strano che colui che conosce le nostre necessitá ci esorti a pregare. Il nostro Dio e Signore pretende di aumentare la nostra capacitá di desiderare attraverso la orazione, affinché possiamo essere piu disposti a ricevere i doni che ci prepara» (Sant’Agostino)
• «Lo Spirito che Egli ha fatto dimorare in noi ha desideri ardentiʼ (Giac. 4, 5). Il nostro Dio è "geloso" di noi, e questo è il segno della verità del suo amore. Entriamo nel desiderio del suo Spirito e saremo esauditi» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n° 2.737)


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