Guerrieri per la libertà
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Se non noi, chi?

Canale di riserva: @guerrieriperlaliberta2

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Ci sta più di mezzo Paese con una rete ferroviaria da terzo mondo (tutta la dorsale adriatica e il Sud Italia), ma Ferrovie dello Stato vuole portare l'alta velocità all'estero...
Forwarded from 🦅🇺🇸 HOPE 🇮🇹🕊
«Quante persone sono abitate da pensieri e sentimenti che le paralizzano, e anche se si sforzano di mostrare un viso aperto e accogliente, non ci riescono. Tutto rimane rigido, impossibile far muovere i muscoli del loro viso e animarne i tratti; e se cercano di sorridere appare solo una smorfia. Questa è la dimostrazione che quelle persone hanno trascorso la vita a stagnare nelle regioni inferiori della volontà, del cuore e dell'intelletto, senza che un elemento dell'anima o dello spirito sia mai venuto a visitarle.
Nei Vangeli è scritto: "Se non diventate come bambini, non entrerete nel Regno dei cieli
."
Perché? Perché i bambini hanno un viso aperto: ridono, sorridono, sono vivi. Allora, fate attenzione al vostro viso! Se arrivate alla porta del Paradiso con la faccia scura, vi sentirete dire: "No, no, non potete entrare con quell'aspetto. Qui si accettano solo visi aperti, visi di bambini".
»

Omraam Mikhaël Aïvanhov 🤍🕊

🔗 canale 🦅🇺🇸 HOPE 🇮🇹🕊
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Cerchiamo di condividere post scegliendoli da tutti i social e dal web ( ed abbiamo un parco di ricerca e controllo veramente vasto) o cercando direttamente noi notizie e commentandole.
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Qualcuno è sempre presente sul canale per governare una chat con un migliaio di commenti al giorno (moltissimi canali hanno eliminato la possibilità di commentare ed eliminato addirittura gli emoticon o tenuto solo quelli positivi per comodità e quieto vivere) e per cogliere e seguire eventi di attualità di particolare evidenza nell’immediato.
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Forwarded from L'AntiDiplomatico
L'educazione delle masse è stata assunta dalla televisione. E la televisione è dovunque nelle mani dei privati, cioè del Potere. Dunque agisce nel loro interesse, e contro l'interesse degli spettatori, cioè delle masse. Solo che il suo funzionamento è assai più pervasivo, più potente, più subdolo: l'educazione si realizza manipolando. E la manipolazione avviene in forme accattivanti, divertenti, solleticanti, tendenti al massimo ascolto.

Così siamo stati “educati". Dunque il problema all'ordine del giorno è mettere a fuoco una verità elementare. È la tv a plasmare gli individui e a definire lo stato psicologico, intellettuale, morale di un popolo intero. In quanto tale, essa non dovrebbe essere né al servizio dei pochi, né fuori dal controllo democratico dei molti. In una società “debole”, cioè con un livello civile ridotto o elementare, la tv ha effetti più devastanti. Cento trasmissioni sono devastanti per lo stato intellettuale e morale di un intero paese. Hanno prodotto lo spettacolo necessario per stemperare gli obiettivi di trasformazione sociale; per oscurare, marginalizzare, ridicolizzare la critica al sistema; per produrre il rumore di fondo sufficiente a impedire l’ascolto di altre voci (…).

Penso che per fare la televisione bisogna avere la patente. Perché l'informazione è un diritto e non può essere subordinata al mercato; perché la cultura è un patrimonio comune; perché l'educazione è un dovere.

Pier Paolo Pasolini
Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇲 MICHELLE OBAMA PUÒ BATTERE TRUMP, 41,6% CONTRO 39%. (Fonte: X)

È il piano B dei Dem?

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Forwarded from Matteo Brandi - Canale Ufficiale (Matteo Brandi)
Nel centrodestra sono maestri e campioni di lamentele verso l'UE. Peccato che l'uscita da questa prigione non rientri MAI nelle loro intenzioni. Ed è per questo che risultano così dannosi: perché convincono gli italiani giustamente incazzati verso le politiche imposte da Bruxelles che si possa cambiare l'UE da dentro. Una perdita di tempo fatale.
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Forwarded from Tutti i fatti
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Forwarded from Orsi Gommosi
Media is too big
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La vita nella ruota del criceto
Forwarded from Martina Pastorelli
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TU hai quello che IO ti consento di avere e posso toglierti se non ti comporti “bene”: il debanking è un attacco alla proprietà privata cioè a un diritto che emancipa l’uomo.

C’è la volontà (“non avrai nulla e sarai felice”) di creare l’uomo-massa, privo di sovranità e libertà.
SPIRITO

Lunedì 12 febbraio
Testo del Vangelo (Mc 8,11-13):
In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.


In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno”.
Oggi, il Vangelo sembra che non ci dica molto, né su Gesù, né su noi stessi. «Perché questa generazione chiede un segno?» (Mc 8,12). Giovanni Paolo II, commentando quest’episodio della vita di Gesù Cristo, dice: «Gesù invita al discernimento oltre le parole e le opere che testimoniano l’arrivo del regno del Padre». Sembra che ai giudei che interrogano Gesù manchi la capacità o la volontà di discernere quei segnali che sono il compimento delle opere e parole del Signore.

Anche oggi si chiedono segni a Gesù: evidenziare la sua presenza nel mondo, o mostrare in un modo palese come dobbiamo agire. Il Papa ci fa vedere che la negazione di Gesù Cristo a rendere un segno ai giudei –e, per tanto, anche a noi- è dovuta alla sua volontà di «cambiare la logica del mondo, indirizzata a cercare segni che confermino il desiderio di autoaffermazione e di potere dell’uomo». I giudei non volevano un segno qualsiasi, ma quello che indicasse che Gesù era il tipo di messia che loro aspettavano. Non aspettavano quello che veniva per salvarli, ma quello che veniva a dare sicurezza alla loro visione di come dovevano essere fatte le cose.

In conclusione, quando i giudei del tempo di Gesù, come anche noi cristiani di ora chiediamo –in un modo o un’altro- un segno, quello che facciamo è chiedere a Dio di agire d’accordo al nostro modo, che noi crediamo migliore e che sostiene il nostro modo di pensare. E Dio, che sa e può di più (e per quello chiediamo nel Padre Nostro che sia fatta la “sua” volontà), ha le sue strade, anche se per noi non è semplice capirle. Ma Lui, che si lascia trovare per tutti quelli che lo cercano, se gli chiediamo discernimento, ci farà capire qual’è il suo modo di agire, e come possiamo riconoscere oggi i suoi segni.

Pensieri per il Vangelo di oggi
• «Da queste tre cose si saprà che la tua bocca è piena di saggezza o prudenza in abbondanza: se confessi la tua iniquità con la parola, se dalla tua bocca escono ringraziamenti e lodi, e se da essa escono anche parole di edificazione» (San Bernardo)
• «Se tu sei il Figlio di Dio...": Dio è "messo alla prova" allo stesso modo in cui si mette alla prova una merce. L'arroganza che vuole trasformare Dio in un oggetto e imporgli le nostre condizioni di laboratorio sperimentale non può trovare Dio» (Benedetto XVI)
• «I segni che Gesù compie testimoniano che il Padre lo ha mandato. Ci invitano a credere in Gesù (...). Nonostante i miracoli così evidenti, Gesù è rifiutato da alcuni; è persino accusato di essere mosso dai demoni» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 548)


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L'orrore...una madre e il suo piccolo buttati per terra in mezzo alla strada sotto il tiro dei cecchini.

Forse sono stati colpiti, attorno gli uomini tentato di salvarli a costo della propria vita.

Riescono a salvare il bambino, terrorizzato, tremante. Non si sa se è ferito, non si sa del destino della madre.

🟥 STOP GENOCIDIO GAZA!

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Forwarded from LR, Geopolitica e News
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🤡 20 anni di evoluzione del progresso tecnologico in 10 secondi...

Le tecnologia evolve. L'essere umano di contro involve...
Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇸🪖 STOLTENBERG E MICHEL NON HANNO PRESO BENE LE DICHIARAZIONI DI TRUMP
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel hanno reagito oggi alle osservazioni dell'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump secondo cui non sarebbe intervenuto in alcun attacco russo contro alleati che non rispettino i loro obblighi finanziari nei confronti della NATO.
In un'intervista al canale norvegese TV2, Stoltenberg ha dichiarato: "Qualsiasi suggerimento che gli alleati non si difenderanno a vicenda mina la nostra sicurezza. Mi aspetto che gli Stati Uniti rimangano un alleato forte e devoto della NATO, chiunque vinca le elezioni presidenziali", ha aggiunto.
Nel frattempo, Michel ha detto su X: "Le dichiarazioni avventate sulla sicurezza della NATO e sulla solidarietà dell'articolo 5 servono solo l'interesse (del presidente russo Vladimir) Putin. Non portano più sicurezza o pace nel mondo. Al contrario, ribadiscono la necessità che l'UE sviluppi urgentemente la sua autonomia strategica e investa nella sua difesa. E per mantenere forte la nostra Alleanza", ha aggiunto.
Sabato, Trump ha detto nel suo discorso nello stato americano della Carolina del Sud che quando era presidente, aveva avvertito che non sarebbe intervenuto in caso di qualsiasi attacco russo agli alleati che non rispettino i loro obblighi finanziari nei confronti della NATO. (Fonte: Anadolu)

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Forwarded from SilvioDallaTorre (Silvio Dalla Torre)
Giuseppe Boffa è stato per lungo tempo il corrispondente a Mosca dell’Unità ed era considerato il massimo conoscitore italiano di cose sovietiche. In un libro di ricordi sull’epoca del socialismo reale (G. Boffa: Memorie dal comunismo. Storia confidenziale dei quarant’anni che hanno cambiato il volto all’Europa. Ponte alle Grazie 1998) affermava di aver capito che la guerra fredda avrebbe avuto l’esito che poi ha avuto verso la fine degli anni Sessanta del secolo scorso.
A impressionarlo era stata la diversa apertura dei due sistemi. Nelle università americana, dove veniva spesso invitato in qualità di sovietologo, poteva esprimersi liberamente. Pur essendo un comunista, le sue opinioni erano ascoltate e discusse con grande interesse e rispetto. In Russia, viceversa, i suoi libri, in quanto considerati eterodossi, non potevano accedere al pubblico dei comuni lettori. Essi erano tradotti in modo non ufficiale e venivano distribuiti, non senza qualche taglio, in un circuito che comprendeva gli specialisti e le elite politiche ed economiche del paese. Questa situazione assurda, basata sulla censura, sulla negazione della realtà, sulla doppia verità (una ufficiale e pubblica, l’altra non detta) dava un grave svantaggio competitivo ai paesi del blocco socialista e si rifletteva in tutti gli ambiti della vita sociale, a partire da quello economico.
A distanza di trenta anni dalla caduta del muro di Berlino la situazione è completamente cambiata. L’Occidente non può più rivendicare alcuna superiorità sul piano della libertà di pensiero.
Nelle più importanti università americane vige la dittatura del politicamente corretto, per cui un professore viene tranquillamente rimosso non per le sue inadempienze , ma per aver espresso delle opinioni considerate inappropriate. Una pesante cappa di censura investe tutti gli ambiti della cultura (dal cinema, alla letteratura, alla filosofia, alla storia). Essa si accanisce addirittura nei confronti degli autori del passato, le cui opere vengono cancellate dai programmi di studi o modificate per adattarle alla sensibilità contemporanea.
Chi si azzarda a dire alcune sgradite ovvietà (lo abbiamo visto durante l’epidemia e poi riguardo alle guerre in Ucraina e a Gaza) viene criminalizzato e rischia, se ha una qualche visibilità pubblica, la carriera.
Nell’ambito del giornalismo questa follia censoria raggiunge dei livelli inauditi. I più importanti organi di informazione si sono trasformati in puri veicoli di propaganda e mentono in modo seriale contraddicendo senza alcun ritegno le più solari evidenze.
In questa situazione da incubo un ruolo particolare se lo riserva la nostra povera colonia italiana. Un fatto di questi giorni dà la misura dell’abisso in cui siamo sprofondati. Nel pieno di una drammatica guerra europea, che ha già fatto mezzo milione di morti, il presidente di uno degli stati belligeranti dà un’intervista chiaramente indirizzata al pubblico occidentale. Cosa fanno allora le nostre più importanti gazzette? Semplicemente ignorano l’avvenimento. Sono troppo impegnate a dedicare pagine e pagine di cronaca e commenti al Festival di San Remo.
Come diceva il poeta: non so se il riso o la pietà prevale.
Nel 2021 i salari in Italia sono cresciuti dello 0,6%, contro l’1,9% dei prezzi; nel 2022 del 3,6%, contro l’8,1% dei prezzi; nel 2023 del 3,1% contro il 5,6% dei prezzi. Dentro UE ed Eurozona la nostra economia si regge sulla deflazione salariale per favorire l'export a scapito della domanda interna.
Forwarded from NON PRAEVALEBUNT !!!
Mentre dalla cloaca sanremese esplodevano i deliri, le grida folli e l'invito ad estinguersi come le formiche taglia foglie, nella notte tra venerdì e sabato, in piene tenebre, veniva trovato l'accordo sul nuovo patto di stabilità, tra il consiglio e il parlamento UE.
Cioè con la decisiva approvazione dei politici eletti.
Vi ricordate la pacchia finita, vero?
E allora andiamo a vedere cosa è stato stabilito.
Intanto aumenta considerevolmente il potere della commissione sugli Stati, ma, la cosa più spaventosa, sono i parametri e i conseguenti piani di rientro, che riprendono il vecchio schema, rendendolo più rigido e più ricattatorio.
La flessibilità consentita non potrà superare il 3% del PIL, mentre, la riduzione del debito, assomiglia alla sedia elettrica e considerate che andranno aggiunti anche i cespiti del meraviglioso PNNR:
In sostanza, in quattro anni, si dovrà raggiungere la cifra del 60% del pil.
Considerate che adesso siamo al 144% e il debito sfiora i 3.000 miliardi.
Vuol dire, semplicemente, che, in quattro anni (allungabili a 7), si dovrà rientrare di oltre 1.500 miliardi, tra tassazione aggiuntiva e taglio di spesa pubblica (pensioni, sanità, welfare ecc.).
Avete una seppur minima idea di cosa significa, su di un paese con 9 milioni di poveri assoluti, con un residuo tessuto industriale in svendita e con un impresa su cinque che chiude i battenti?
Probabilmente no, altrimenti non stareste a casa a vedere tre idioti che ballano il qua' qua', a farvi raccontare quanto siete inutili, inquinanti e dannosi per il clima e ad aspettare la prossima pandemia, ed ogni tortura che queste belve si divertiranno ad infliggerci.
Ieri sono stato al funerale di un signore: qualche mese fa il figlio e adesso lui.
Ma gli occhi non vedono e le menti scappano e ci si diverte a fare le inutili cerimonie dei massacri del passato, ignorando quello presente e addirittura travestendolo da progresso e da "Scienzah", perché la vita è fondamentalmente dannosa e da eliminare, a tutto vantaggio dell'ambiente e della natura.
Siamo al suicidio collettivo desiderato e giustificato e nello stesso tempo ignorato.
Di questo tempo, tutto è semplicemente raccapricciante, questa la parola giusta.
Non esiste più bene e male, le due cose si fondano.
Come le lacrime, che si vedano o meno, che si confondono, in un tutt'uno, con le risate più sguaiate di cervelli perduti.
In una purea disgustosa, dove la medicina si mischia allo sterminio, la povertà alle esigenze di bilancio, la morte al rispetto del pianeta.
Questo lo spettacolo odierno.
La pazzia assoluta, assunta a normalità cementata, di un uomo senza rotta, senza senso e soprattutto senza Dio.
Che più piange e più grida e più corre verso la perdizione e la fossa, di una vita a cui non sa più rinunciare.
Che essa stessa è diventata "fede" e legge fondamentale.
Lo vedi da tutto, né parli anche con chi pare aver compreso, eppure da questo recinto non si esce, non si vuole uscire, non si rinuncia.
Ci si lamenta, fortemente anche, ma le catene non si mettono in discussione, non si tagliano, non si toccano.
E si rimane sullo stesso binario, alzando le braccia, strepitando magari, ma non volendo in nessuna maniera scendere da questo convoglio.
Come se non sapessimo concepire nessun altro modello di esistenza.
E già, solo questo, è agghiacciante.

Marco Palladino
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-SUGGERISCONO DI VOLER SOSTITUIRE JOE BIDEN CON MICHELLE OBAMA-

🌑-In generale, si suggerisce la sostituzione di Biden con Michelle Obama in condizioni di grave crisi del personale e di peggioramento dell'inadeguatezza dello stesso Biden. Biden è uno dei politici più esperti non solo negli Stati Uniti, ma anche nel mondo, ma ahimè è difficile affrontare i problemi legati all'età.

--Sono loro che diventano una barriera insormontabile che Biden potrebbe non superare. Quindi l’idea di sostituzione è nell’aria, come si suol dire.

--La stessa Michelle Obama come politica è una quantità molto sconosciuta, ma in realtà nessuno nasconde il fatto che in tali situazioni interpreterà il numero due del vero presidente Obama, suo marito. Ha tutte le qualità necessarie tranne una: ha già ricoperto la carica di presidente per due mandati.‼️


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È davvero colpevole?

Sì, non esiste ancora l’attenuante arcobaleno.