Forwarded from Silver Nervuti - Canale Ufficiale (Silver Nervuti)
Favola fantapolitica
https://www.youtube.com/watch?v=lJlomUqGyyw
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Forwarded from Francesca Totolo (Unico canale)
Media is too big
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La quasi totalità degli immigrati marocchini che entrano clandestinamente in Italia passano per la rotta balcanica, dopo essere atterrati in Turchia.
Quindi, ci sono Paesi UE, come la Grecia, la Croazia e la Slovenia, che li lasciano tranquillamente sfilare.
Il trattato di Dublino (regola del primo approdo) vale solo per l’Italia?
Solo la Francia e la Germania possono rispedirci gli immigrati sbarcati in Italia?
Quindi, ci sono Paesi UE, come la Grecia, la Croazia e la Slovenia, che li lasciano tranquillamente sfilare.
Il trattato di Dublino (regola del primo approdo) vale solo per l’Italia?
Solo la Francia e la Germania possono rispedirci gli immigrati sbarcati in Italia?
Forwarded from Lo Squillo di Gilberto Trombetta
L'IRI fu protagonista indiscussa del miracolo economico italiano (il cosiddetto trentennio glorioso). Con la sua svendita l'Italia è stato il Paese a privatizzare più di tutti in Europa, sia in valori assoluti che in percentuale al PIL. Ma secondo il Corriere della Sera si è trattato solo di "una breve stagione nella quale si tentò di ridurre l’asfissiante presenza statale nel comparto produttivo" 🤡🤡🤡
Forwarded from Pissed Texan
🚨 Hollywood ci riprova con il porno per bambini 🚨
Il nuovo film "Poor Things"
è un successo alla Mostra del Cinema di Venezia.
Ecco la trama del film: Emma Stone, incinta, tenta il suicidio e viene salvata da un moderno dottor Frankenstein. Questi la salva trapiantando il cervello del suo bambino non ancora nato nel suo cranio.
Con il corpo di un'adulta e il cervello di una neonata, la ragazza fa quello che fanno tutti i neonati fanno 🙄, cioè diventa una ninfomane e una prostituta, ovviamente.
Ci sono scene di sesso esplicito tra la Stone - che interpreta una neonata che può a malapena parlare o camminare - e Mark Ruffalo, la star comunista della Disney.
Questa 💩 viene pubblicizzata come una commedia per famiglie.
Unisciti al canale: https://t.me/PissedTexan
Il nuovo film "Poor Things"
è un successo alla Mostra del Cinema di Venezia.
Ecco la trama del film: Emma Stone, incinta, tenta il suicidio e viene salvata da un moderno dottor Frankenstein. Questi la salva trapiantando il cervello del suo bambino non ancora nato nel suo cranio.
Con il corpo di un'adulta e il cervello di una neonata, la ragazza fa quello che fanno tutti i neonati fanno 🙄, cioè diventa una ninfomane e una prostituta, ovviamente.
Ci sono scene di sesso esplicito tra la Stone - che interpreta una neonata che può a malapena parlare o camminare - e Mark Ruffalo, la star comunista della Disney.
Questa 💩 viene pubblicizzata come una commedia per famiglie.
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SPIRITO…
LA RAGIONE NON COMPRENDE...
22a Domenica T.O.
Oh, povero Pietro! L’altra volta, primo della classe, promosso a pieni voti e beatificato, questa volta perde aureola, promozione e beatificazione e viene rispedito addirittura all’ultimo banco. Ma cos’ha fatto di così grave? A me sembra che abbia solo tentato di salvare il Maestro da una morte atroce. Se fosse stato così anch’io avrei fatto lo stesso. Voi no? siate sinceri! Chi non farebbe di tutto per salvare il migliore amico da una morte atroce come il supplizio della croce?
• Differenza tra sapere e capire
La croce rimane oggi come duemila anni fa, scandalo e follia per la ragione umana, non cerchiamo di sdrammatizzarla, le toglieremmo il suo carattere divino. Tutto ciò che è divino supera infinitamente la ragione umana e la prova irrefutabile che Gesù era Dio è proprio la croce. Cioè l’aver accettato in quanto uomo questo progetto divino al quale la sua natura umana si ribellava come vediamo al giardino degli Ulivi quando chiese se fosse possibile non bere quel calice (quello che desiderava anche Pietro). Se non fosse stato uno con il Padre, mai e poi mai avrebbe potuto accettare.
La ragione umana non potrà mai capire la croce, ci vuole il salto nella fede, ma non un salto qualunque, un salto addirittura mortale, tanto supera la ragione.
In questa protesta di Pietro io ci vedo il suo amore per il Maestro, tanto da volerlo salvare da una morte così atroce. Il segno che si vuol bene a qualcuno è proprio il non voler vederlo soffrire, anzi il voler far di tutto per evitarglielo. E infatti Gesù nonostante l’appellativo che gli dà oggi continuerà a sceglierlo e a dargli il primato sugli apostoli e su tutta la Chiesa. Grande Pietro che finirà col dare la vita per il suo Signore.
Ciò detto resta il fatto che Gesù ha voluto scegliere questa via, la più tragica e dolorosa, per salvarci. E i poveri apostoli hanno dovuto accettare di entrare in quel disegno, senza capirlo. Proprio come noi! Loro adesso lo capiscono; noi dobbiamo aspettare ancora un po’. Che l’ha fatto per amore lo sappiamo, ma saperlo è un conto e capirlo è tutt’altro.
• A cosa non dobbiamo rinunciare?
Chi perderà la propria vita la troverà: lo vediamo nella vita dei santi, cioè di coloro che hanno trovato il loro punto d’appoggio nel soffitto e non più sul pavimento: hanno realizzato il rovesciamento totale di prospettiva e di equilibrio e si aspettano tutto dall’Alto. Ma così fanno l’esperienza di una pienezza di vita incredibile, perché è la stessa vita divina che fluisce in loro. Anche noi nel nostro piccolo dobbiamo saper fare le rinunce che Dio ci chiede, sapendo che se Egli chiede di rinunciare a qualcosa, non è per togliere, ma per poter dare molto di più: ci toglie qualcosa che ci impedisce di ricevere Lui, il dono per eccellenza. Dio non si lascia mai vincere in generosità! Oggi il concetto di rinuncia per Dio, è quasi totalmente scomparso, ma esiste in altri ambiti: quello dello sport per esempio, che comporta faticosi allenamenti, o quello della “linea” che comporta diete su diete... E’ urgente recuperare anche il concetto di rinuncia per Dio, perché solo così usciremo dal grigiore di un’esistenza insipida e mediocre, e diventeremo come piccole lampade ardenti e irradianti luce e calore tutt’intorno.
Non so se avete mai notato che c’è una sola cosa alla quale il Signore non ci chiede mai di rinunciare: la croce. Perché? Perché quella è la via per incontrarlo Al di fuori di quella non lo incontriamo e la rinuncia è questa via.
Anche noi nel nostro piccolo dobbiamo saper fare le rinunce che Dio ci chiede, sapendo che se Egli chiede di rinunciare a qualcosa, non è per togliere, ma per poter dare molto di più: ci toglie qualcosa che ci impedisce di ricevere Lui, il dono per eccellenza. Dio non si lascia mai vincere in generosità!
WILMA CHASSEUR
(Teologa)
https://t.me/guerrieriperlaliberta
LA RAGIONE NON COMPRENDE...
22a Domenica T.O.
Oh, povero Pietro! L’altra volta, primo della classe, promosso a pieni voti e beatificato, questa volta perde aureola, promozione e beatificazione e viene rispedito addirittura all’ultimo banco. Ma cos’ha fatto di così grave? A me sembra che abbia solo tentato di salvare il Maestro da una morte atroce. Se fosse stato così anch’io avrei fatto lo stesso. Voi no? siate sinceri! Chi non farebbe di tutto per salvare il migliore amico da una morte atroce come il supplizio della croce?
• Differenza tra sapere e capire
La croce rimane oggi come duemila anni fa, scandalo e follia per la ragione umana, non cerchiamo di sdrammatizzarla, le toglieremmo il suo carattere divino. Tutto ciò che è divino supera infinitamente la ragione umana e la prova irrefutabile che Gesù era Dio è proprio la croce. Cioè l’aver accettato in quanto uomo questo progetto divino al quale la sua natura umana si ribellava come vediamo al giardino degli Ulivi quando chiese se fosse possibile non bere quel calice (quello che desiderava anche Pietro). Se non fosse stato uno con il Padre, mai e poi mai avrebbe potuto accettare.
La ragione umana non potrà mai capire la croce, ci vuole il salto nella fede, ma non un salto qualunque, un salto addirittura mortale, tanto supera la ragione.
In questa protesta di Pietro io ci vedo il suo amore per il Maestro, tanto da volerlo salvare da una morte così atroce. Il segno che si vuol bene a qualcuno è proprio il non voler vederlo soffrire, anzi il voler far di tutto per evitarglielo. E infatti Gesù nonostante l’appellativo che gli dà oggi continuerà a sceglierlo e a dargli il primato sugli apostoli e su tutta la Chiesa. Grande Pietro che finirà col dare la vita per il suo Signore.
Ciò detto resta il fatto che Gesù ha voluto scegliere questa via, la più tragica e dolorosa, per salvarci. E i poveri apostoli hanno dovuto accettare di entrare in quel disegno, senza capirlo. Proprio come noi! Loro adesso lo capiscono; noi dobbiamo aspettare ancora un po’. Che l’ha fatto per amore lo sappiamo, ma saperlo è un conto e capirlo è tutt’altro.
• A cosa non dobbiamo rinunciare?
Chi perderà la propria vita la troverà: lo vediamo nella vita dei santi, cioè di coloro che hanno trovato il loro punto d’appoggio nel soffitto e non più sul pavimento: hanno realizzato il rovesciamento totale di prospettiva e di equilibrio e si aspettano tutto dall’Alto. Ma così fanno l’esperienza di una pienezza di vita incredibile, perché è la stessa vita divina che fluisce in loro. Anche noi nel nostro piccolo dobbiamo saper fare le rinunce che Dio ci chiede, sapendo che se Egli chiede di rinunciare a qualcosa, non è per togliere, ma per poter dare molto di più: ci toglie qualcosa che ci impedisce di ricevere Lui, il dono per eccellenza. Dio non si lascia mai vincere in generosità! Oggi il concetto di rinuncia per Dio, è quasi totalmente scomparso, ma esiste in altri ambiti: quello dello sport per esempio, che comporta faticosi allenamenti, o quello della “linea” che comporta diete su diete... E’ urgente recuperare anche il concetto di rinuncia per Dio, perché solo così usciremo dal grigiore di un’esistenza insipida e mediocre, e diventeremo come piccole lampade ardenti e irradianti luce e calore tutt’intorno.
Non so se avete mai notato che c’è una sola cosa alla quale il Signore non ci chiede mai di rinunciare: la croce. Perché? Perché quella è la via per incontrarlo Al di fuori di quella non lo incontriamo e la rinuncia è questa via.
Anche noi nel nostro piccolo dobbiamo saper fare le rinunce che Dio ci chiede, sapendo che se Egli chiede di rinunciare a qualcosa, non è per togliere, ma per poter dare molto di più: ci toglie qualcosa che ci impedisce di ricevere Lui, il dono per eccellenza. Dio non si lascia mai vincere in generosità!
WILMA CHASSEUR
(Teologa)
https://t.me/guerrieriperlaliberta
Forwarded from InfoDefenseITALIA
🇵🇱🇺🇦 "Le perdite umane sono enormi. Le attrezzature militari occidentali bruciano come cerini..."
Ieri il portale polacco wp.pl ha pubblicato un'intervista a Slawomir Wysocki, volontario polacco che si reca regolarmente in Ucraina.
Ecco le sue dichiarazioni:
"Le perdite umane sono enormi. Le attrezzature militari occidentali bruciano come cerini. Tutto è molto peggio di quanto comunemente ci si immagina. Le affermazioni secondo cui l'Ucraina è all'offensiva ricordano il nostro noto modo di dire ''prendere facciate contro il muro'".
"A Leopoli, recentemente contavo le tombe: nella parte vecchia del cimitero ci sono circa 100 tombe, nella parte nuova ce ne sono più di 600. In uno dei cimiteri di Kharkov, secondo le mie stime, ce ne sono più di duemila".
"Nei villaggi è ancora peggio. Quando li attraverso, vedo cimiteri lungo le strade. Ci sono decine di nuove tombe".
"Per quanto riguarda la direzione Kupyansk, due mesi fa ero del tutto ottimista, ma ora stiamo resistendo a malapena. Per quanto tempo ancora? Non lo so". "L'esercito russo ha già capito tutto e ha preso le contromisure".
Cosa pensano del sistema di difesa russo gli ucraini che combattono in prima linea?
"Sono terrorizzati. I russi hanno ottime truppe del genio e il sistema difensivo è stato costruito da squadre edili sul modello della Linea Maginot".
Con un numero sempre maggiore di vittime, ci sono ancora uomini disposti a difendere l'Ucraina?
"No. Li cercano per le strade. Organizzano 'rastrellamenti' in tutte le città e i villaggi, portano via la gente dai cantieri, le fanno scendere dagli autobus, ma non ci sono più persone disposte a combattere".
"Molte delle ragioni dell'attuale situazione di mobilitazione hanno origine a Bakhmut. Era un tale spreco, un tale tritacarne che non c'è più nessuno disposto a combattere".
Fonte
Seguite📱 InfoDefenseITALIA
📱 InfoDefense
Ieri il portale polacco wp.pl ha pubblicato un'intervista a Slawomir Wysocki, volontario polacco che si reca regolarmente in Ucraina.
Ecco le sue dichiarazioni:
"Le perdite umane sono enormi. Le attrezzature militari occidentali bruciano come cerini. Tutto è molto peggio di quanto comunemente ci si immagina. Le affermazioni secondo cui l'Ucraina è all'offensiva ricordano il nostro noto modo di dire ''prendere facciate contro il muro'".
"A Leopoli, recentemente contavo le tombe: nella parte vecchia del cimitero ci sono circa 100 tombe, nella parte nuova ce ne sono più di 600. In uno dei cimiteri di Kharkov, secondo le mie stime, ce ne sono più di duemila".
"Nei villaggi è ancora peggio. Quando li attraverso, vedo cimiteri lungo le strade. Ci sono decine di nuove tombe".
"Per quanto riguarda la direzione Kupyansk, due mesi fa ero del tutto ottimista, ma ora stiamo resistendo a malapena. Per quanto tempo ancora? Non lo so". "L'esercito russo ha già capito tutto e ha preso le contromisure".
Cosa pensano del sistema di difesa russo gli ucraini che combattono in prima linea?
"Sono terrorizzati. I russi hanno ottime truppe del genio e il sistema difensivo è stato costruito da squadre edili sul modello della Linea Maginot".
Con un numero sempre maggiore di vittime, ci sono ancora uomini disposti a difendere l'Ucraina?
"No. Li cercano per le strade. Organizzano 'rastrellamenti' in tutte le città e i villaggi, portano via la gente dai cantieri, le fanno scendere dagli autobus, ma non ci sono più persone disposte a combattere".
"Molte delle ragioni dell'attuale situazione di mobilitazione hanno origine a Bakhmut. Era un tale spreco, un tale tritacarne che non c'è più nessuno disposto a combattere".
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Forwarded from Enrica Perucchietti (Enrica Perucchietti)
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A proposito delle recenti dichiarazioni di Amato... Sentiamo cose rivelò Cossiga sulla strage di Ustica
Forwarded from Il Veritiero
Bloomberg: Le fabbriche italiane hanno iniziato a licenziare i dipendenti a causa della continua contrazione del settore manifatturiero del Paese, secondo quanto riportato venerdì da Bloomberg.
I dati basati sull'indice composito dei responsabili degli acquisti (PMI) compilato da S&P Global hanno mostrato che la terza economia dell'UE è scivolata a 45,4 ad agosto, ben al di sotto del valore di 50, che indica una contrazione.
L'industria italiana e il settore manifatturiero, in particolare, hanno sofferto negli ultimi mesi per la mancanza di nuovi ordini a causa dell'indebolimento della domanda globale.
https://www.rt.com/business/582207-italy-manufacturing-recession/
I dati basati sull'indice composito dei responsabili degli acquisti (PMI) compilato da S&P Global hanno mostrato che la terza economia dell'UE è scivolata a 45,4 ad agosto, ben al di sotto del valore di 50, che indica una contrazione.
L'industria italiana e il settore manifatturiero, in particolare, hanno sofferto negli ultimi mesi per la mancanza di nuovi ordini a causa dell'indebolimento della domanda globale.
https://www.rt.com/business/582207-italy-manufacturing-recession/
RT
Italian factories slashing workforce – Bloomberg
Italy’s GDP shrank more than expected in the second quarter as a manufacturing downturn is weighing on the economy, data shows
Forwarded from Giubbe Rosse
REPUBBLICA RIAPRE IL CASO USTICA. SÌ, OK, MA PERCHÉ PROPRIO ORA?
Repubblica se ne esce oggi con un titolone a tutta pagina sulla strage di Ustica. Seguono all'interno ben cinque pagine sull'argomento, tra cui una lunga intervista di Simonetta Fiori a Giuliano Amato. Il tono è quello del "Chi sa parli! Fate presto, vogliamo la verità". Dopo 43 anni.
Nell'intervista di Amato niente di sconvolgente che non si sapesse già, tranne, forse, l'ammissione che Craxi tentò di avvertire Gheddafi del tentativo della NATO di farlo fuori. Vero o falso che sia, Craxi non potrà difendersi. Né potrà farlo Cossiga.
L'unico vero elemento interessante di questa levata di scudi de La Repubblica è il dito puntato, sia pure indirettamente, contro l'attuale presidente francese, al quale si chiede oggi di aprire i cassetti chiusi a chiave, dopo 43 anni di omissioni, depistaggi e morti sospette che hanno pesantemente coinvolto anche i governi italiani e la nostra aeronautica. Si chiede, insomma, di fare chiarezza a uno che il 27 giugno 1980 non aveva ancora compiuto tre anni.
Difficile non correlare questo attacco a Macron con quanto sta accadendo proprio in queste settimane in Africa, dove la Francia viene cacciata, una dopo l'altra, dalle sue ex colonie subsahariane. Difficile non ricordare che Macron è stato l'elemento all'interno della NATO e dell'UE che negli ultimi mesi ha più parlato della necessità per l'Europa di non dipendere troppo da Washington per i rapporti con la Cina e che ha ventilato, sia pure tra le righe, la possibilità di una soluzione negoziale con la Russia in Ucraina, in questo spalleggiato anche dall'ex presidente Sarkozy. Difficile, infine, non ricordare che è stato Macron in tempi non troppo lontani ad affermare che la NATO "è un cadavere".
Insomma, viene il sospetto, che certamente è una malignità da complottisti quali siamo, che a Washington la posizione francese non sia attualmente molto gradita. Ma è sicuramente solo un nostro sospetto malizioso che i fact-checker provvederanno prontamente a debunkare facendo chiarezza, come sempre.
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Repubblica se ne esce oggi con un titolone a tutta pagina sulla strage di Ustica. Seguono all'interno ben cinque pagine sull'argomento, tra cui una lunga intervista di Simonetta Fiori a Giuliano Amato. Il tono è quello del "Chi sa parli! Fate presto, vogliamo la verità". Dopo 43 anni.
Nell'intervista di Amato niente di sconvolgente che non si sapesse già, tranne, forse, l'ammissione che Craxi tentò di avvertire Gheddafi del tentativo della NATO di farlo fuori. Vero o falso che sia, Craxi non potrà difendersi. Né potrà farlo Cossiga.
L'unico vero elemento interessante di questa levata di scudi de La Repubblica è il dito puntato, sia pure indirettamente, contro l'attuale presidente francese, al quale si chiede oggi di aprire i cassetti chiusi a chiave, dopo 43 anni di omissioni, depistaggi e morti sospette che hanno pesantemente coinvolto anche i governi italiani e la nostra aeronautica. Si chiede, insomma, di fare chiarezza a uno che il 27 giugno 1980 non aveva ancora compiuto tre anni.
Difficile non correlare questo attacco a Macron con quanto sta accadendo proprio in queste settimane in Africa, dove la Francia viene cacciata, una dopo l'altra, dalle sue ex colonie subsahariane. Difficile non ricordare che Macron è stato l'elemento all'interno della NATO e dell'UE che negli ultimi mesi ha più parlato della necessità per l'Europa di non dipendere troppo da Washington per i rapporti con la Cina e che ha ventilato, sia pure tra le righe, la possibilità di una soluzione negoziale con la Russia in Ucraina, in questo spalleggiato anche dall'ex presidente Sarkozy. Difficile, infine, non ricordare che è stato Macron in tempi non troppo lontani ad affermare che la NATO "è un cadavere".
Insomma, viene il sospetto, che certamente è una malignità da complottisti quali siamo, che a Washington la posizione francese non sia attualmente molto gradita. Ma è sicuramente solo un nostro sospetto malizioso che i fact-checker provvederanno prontamente a debunkare facendo chiarezza, come sempre.
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Forwarded from Lo Squillo di Gilberto Trombetta
L'inflazione è stata spinta anche dall'avidità di molte aziende che hanno aumentato i prezzi più di quanto siano aumentati i costi. È una forma di lotta di classe dall'alto verso il basso.
Forwarded from Nogeoingegneria
LA FONDAZIONE ROCKEFELLER CREA UNA PIATTAFORMA PER MAPPARE IL QUADRO GIURIDICO DELLE PROSSIME PANDEMIE “Il Covid-19 non è stata la prima emergenza sanitaria globale, né sarà l’ultima. Le risposte dei Paesi al Covid-19 – un mix di mandati, sforzi di soccorso e mobilitazione militare – hanno creato un ambiente politico complesso che ha ritardato gli sforzi di risposta collettiva e ha permesso al virus di diffondersi senza controllo”, ha dichiarato la dott.ssa Rebecca Katz, direttore del Centro per la scienza e la sicurezza della salute globale e ricercatore principale di AMP for EID. “Riunendo tutte le politiche di sicurezza sanitaria globale in un unico luogo,...CONTINUA https://www.nogeoingegneria.com/effetti/politicaeconomia/la-fondazione-rockefeller-crea-una-piattaforma-per-mappare-il-quadro-giuridico-delle-prossime-pandemie/
Forwarded from Francesca Quibla, sono il tuo sogno eretico.
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Sabah El kheeyr, Surya Habibati.
Siria 🇸🇾 ❤️☀
Nel mezzo di una guerra devastante che ha causato dolore a tutti i siriani, camminare per la Vecchia Damasco e vedere e sentire qualcosa del genere 🎶 ci dà vita e speranza per un futuro migliore
Sana
Siria 🇸🇾 ❤️☀
Nel mezzo di una guerra devastante che ha causato dolore a tutti i siriani, camminare per la Vecchia Damasco e vedere e sentire qualcosa del genere 🎶 ci dà vita e speranza per un futuro migliore
Sana
Forwarded from 𝕋𝕣𝕦𝕕𝕪𝔼𝕋𝕣𝕦𝕖 🌵🍊🐻🕊
18 persone sono morte ieri per sospetta overdose a San Francisco, in California.
https://twitter.com/YayAreaNews/status/1697322573112242583?t=aqz4ZM_DpdHEjrbc7coFSA&s=19
Potente, legale ma usato come la cocaina: nell'Ue esplode il problema Fentanyl
Per capire la portata del fenomeno, è stato calcolato che le vittime da Fentanyl negli Usa hanno causato più di dieci volte il numero di membri del servizio militare statunitense uccisi nelle guerre successive all’11 settembre in Iraq e Afghanistan.
https://www.eunews.it/2023/07/27/ue-esplode-il-problema-fentanyl/
La Johnson & Johnson è stata identificata come il perno del sistema di promozione dell’uso degli oppiacei
https://ilmanifesto.it/usa-seconda-casa-farmaceutica-trascinata-in-tribunale-dalle-vittime
I Sackler, proprietari della casa farmaceutica Purdue, che contribuì in modo determinante alla crisi degli oppioidi con il farmaco OxyContin
https://www.ilpost.it/2019/04/06/oppioidi-oxycontin-purdue/
Fentanyl. Cina e cartelli messicani consolidano produzione e distribuzione nelle Americhe
https://droghe.aduc.it/articolo/fentanyl+cina+cartelli+messicani+consolidano_33968.php
Premiata ditta Fentanyl SPA: come l’industria degli oppiodi si sta prendendo il mondo
https://www.vita.it/storie-e-persone/premiata-ditta-fentanyl-spa-come-lindustria-degli-oppiodi-si-sta-prendendo-il-mondo/
Nell’ultimo anno il fentanyl ha contribuito a causare più di due terzi dei 100mila decessi per overdose negli Stati Uniti, dove è anche la principale causa di morte sotto i 50 anni. La Cina, attraverso vie illegali in Messico, sarebbe il principale fornitore del potente oppioide.
https://www.startmag.it/sanita/gli-stati-uniti-provano-a-ricucire-con-la-cina-anche-per-la-lotta-al-fentanyl/
Il Messico punta il dito contro la Cina, responsabile dei carichi che arrivano nel Paese e attraversano il confine con l’aiuto dei cartelli della droga.
https://www.startmag.it/sanita/il-triangolo-letale-del-fentanyl/
Monitoraggio dell'epidemia di overdose di droga a San Francisco
Il fentanil può essere fino a 50 volte più potente dell’eroina e letale anche a dosi molto piccole.
https://www.sfchronicle.com/projects/2021/san-francisco-drug-overdoses-map
https://twitter.com/YayAreaNews/status/1697322573112242583?t=aqz4ZM_DpdHEjrbc7coFSA&s=19
Potente, legale ma usato come la cocaina: nell'Ue esplode il problema Fentanyl
Per capire la portata del fenomeno, è stato calcolato che le vittime da Fentanyl negli Usa hanno causato più di dieci volte il numero di membri del servizio militare statunitense uccisi nelle guerre successive all’11 settembre in Iraq e Afghanistan.
https://www.eunews.it/2023/07/27/ue-esplode-il-problema-fentanyl/
La Johnson & Johnson è stata identificata come il perno del sistema di promozione dell’uso degli oppiacei
https://ilmanifesto.it/usa-seconda-casa-farmaceutica-trascinata-in-tribunale-dalle-vittime
I Sackler, proprietari della casa farmaceutica Purdue, che contribuì in modo determinante alla crisi degli oppioidi con il farmaco OxyContin
https://www.ilpost.it/2019/04/06/oppioidi-oxycontin-purdue/
Fentanyl. Cina e cartelli messicani consolidano produzione e distribuzione nelle Americhe
https://droghe.aduc.it/articolo/fentanyl+cina+cartelli+messicani+consolidano_33968.php
Premiata ditta Fentanyl SPA: come l’industria degli oppiodi si sta prendendo il mondo
https://www.vita.it/storie-e-persone/premiata-ditta-fentanyl-spa-come-lindustria-degli-oppiodi-si-sta-prendendo-il-mondo/
Nell’ultimo anno il fentanyl ha contribuito a causare più di due terzi dei 100mila decessi per overdose negli Stati Uniti, dove è anche la principale causa di morte sotto i 50 anni. La Cina, attraverso vie illegali in Messico, sarebbe il principale fornitore del potente oppioide.
https://www.startmag.it/sanita/gli-stati-uniti-provano-a-ricucire-con-la-cina-anche-per-la-lotta-al-fentanyl/
Il Messico punta il dito contro la Cina, responsabile dei carichi che arrivano nel Paese e attraversano il confine con l’aiuto dei cartelli della droga.
https://www.startmag.it/sanita/il-triangolo-letale-del-fentanyl/
Monitoraggio dell'epidemia di overdose di droga a San Francisco
Il fentanil può essere fino a 50 volte più potente dell’eroina e letale anche a dosi molto piccole.
https://www.sfchronicle.com/projects/2021/san-francisco-drug-overdoses-map
X (formerly Twitter)
BAY AREA STATE OF MIND on X
BREAKING: A total of 18 people died from suspected overdose in San Francisco, California yesterday 🚨
https://t.co/Eo6gT7wkCV
https://t.co/Eo6gT7wkCV
Forwarded from 🌍 𝐕𝐎𝐂𝐈 𝐃𝐀𝐋𝐋𝐀 𝐒𝐓𝐑𝐀𝐃𝐀 🌎 (Alba Canelli)
La polizia di New York usa i droni per sorvegliare le feste del Labor Day nel cortile di New York, suscitando preoccupazioni per la privacy
Il dipartimento di polizia di New York prevede di pilotare i velivoli senza pilota sopra i grandi raduni per migliorare la sicurezza durante il fine settimana del Labor Day.
🤬 🤬 🤬
Il dipartimento di polizia di New York prevede di pilotare i velivoli senza pilota sopra i grandi raduni per migliorare la sicurezza durante il fine settimana del Labor Day.
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4 New York
NYPD using drones to monitor NYC backyard Labor Day parties, spurring privacy concerns
Those attending outdoor parties or barbecues in New York City this weekend may find an uninvited guest looming over their festivities: a police drone.
Forwarded from Fiorangela, canale pubblico.
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Nathalie Tocci, politologa e direttrice dell'Istituto Affari Internazionali di Roma.
"Lo Stato russo è uno stato mafioso e Putin oggi è infinitamente più debole di quanto fosse tre mesi o tre anni fa."
Segnatevelo.
"Lo Stato russo è uno stato mafioso e Putin oggi è infinitamente più debole di quanto fosse tre mesi o tre anni fa."
Segnatevelo.
Forwarded from La civetta bianca
SOROS: FILANTROPODE E FIGLIO PUNTANO TUTTO SULLA POLONIA, METTENDO A TACERE LE NOTIZIE SUL LORO RITIRO DALL'EUROPA
La notizia di un ritiro europeo dell'Open Society sembra essere stata ampiamente esagerata. Alexander Soros, il recente successore a capo della rete di sobillatori e parassiti più impunita del pianeta Terra, conferma il suo "impegno" verso il continente. Ha inoltre espresso il desiderio di intensificare gli sforzi in Polonia e Ucraina in un articolo pubblicato questa settimana sulla rivista filo-atlantica Politico.
Fondazione ideata dal finanziere ungherese George Soros, la rete di ONG di Open Society ha guadagnato notorietà internazionale per la sua aggressiva promozione di politiche progressiste riguardo l'immigrazione selvaggia e la politica sociale. È stata espulsa dall'Ungheria nel 2018 per quello che il governo Fidesz ha definito come attività sovversive.
Recentemente si era diffuso il rumors di un interno desiderio di Open Society di ridirezionare il proprio focus lontano dall'Europa. Documenti trapelati riferivano l'ambizione da parte della dirigenza del gruppo di ridimensionare drasticamente le sue operazioni europee a partire dal prossimo anno, per concentrarsi maggiormente sull'Asia e il Sud del mondo.
Nel suo editoriale per Politico, Soros Jr. ha completamente smentito l'idea che Open Society stia pensando di abbandonare l'Europa, puntando invece a concentrarsi maggiormente sull'Europa orientale e i Balcani occidentali. Ha citato l'ascesa economica e politica della Polonia a seguito dell’invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
In termini generali, in Europa stiamo assistendo a un spostamento verso est. La guerra in Ucraina avrà conseguenze imprevedibili. L'affermazione della Polonia come economia leader ne farà a tempo debito un contributore netto dell'UE. Il futuro di un governo responsabile e democratico in Europa si sta decidendo non solo a Parigi e Berlino, ma anche a Varsavia, Kiev e Praga.
L'interesse della rete Soros per la Polonia arriva in mezzo alla campagna elettorale in corso nel paese, in cui l'amministrazione conservatrice al potere - sotto forma di Diritto e Giustizia (PiS) - si sta difendendo da un'offensiva di interferenze da parte di Bruxelles, che sostiene ferventemente l'opposizione liberale guidata dall’ex presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk.
L'editoriale di Soros ha confermato anche il desiderio di Open Society di giocare un ruolo nel processo di adesione all'UE dei Balcani occidentali (Serbia, Montenegro, Macedonia, Albania) e nelle candidature all'UE di Ucraina e Moldavia, accelerate a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina.
Una relazione di un insider riguardo ai piani per integrare l'Ucraina nell'UE ha svelato che i leader europei liberali desiderano prevenire una ripetizione delle dispute sulla regola di diritto in Ungheria e Polonia, garantendo governi progressisti nei nuovi Stati membri dell'UE mentre il blocco si prepara a espandersi ulteriormente a est.
Alexander, il figlio più giovane di George Soros, ha preso le redini del gruppo filantropico e ha espresso il desiderio di mirare alle elezioni americane ed europee del prossimo anno, oltre a rilasciare altre scottanti dichiarazioni.
Rumors smentiti? Semmai confermati: la Famiglia di vampiri semplicemente abbandona quella parte di continente ormai diretta con un pilota automatico sulla via della demenza autolesionista, per andare a desertificare aree più sensibili.
Fonte articolo su Politico.eu
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La notizia di un ritiro europeo dell'Open Society sembra essere stata ampiamente esagerata. Alexander Soros, il recente successore a capo della rete di sobillatori e parassiti più impunita del pianeta Terra, conferma il suo "impegno" verso il continente. Ha inoltre espresso il desiderio di intensificare gli sforzi in Polonia e Ucraina in un articolo pubblicato questa settimana sulla rivista filo-atlantica Politico.
Fondazione ideata dal finanziere ungherese George Soros, la rete di ONG di Open Society ha guadagnato notorietà internazionale per la sua aggressiva promozione di politiche progressiste riguardo l'immigrazione selvaggia e la politica sociale. È stata espulsa dall'Ungheria nel 2018 per quello che il governo Fidesz ha definito come attività sovversive.
Recentemente si era diffuso il rumors di un interno desiderio di Open Society di ridirezionare il proprio focus lontano dall'Europa. Documenti trapelati riferivano l'ambizione da parte della dirigenza del gruppo di ridimensionare drasticamente le sue operazioni europee a partire dal prossimo anno, per concentrarsi maggiormente sull'Asia e il Sud del mondo.
Nel suo editoriale per Politico, Soros Jr. ha completamente smentito l'idea che Open Society stia pensando di abbandonare l'Europa, puntando invece a concentrarsi maggiormente sull'Europa orientale e i Balcani occidentali. Ha citato l'ascesa economica e politica della Polonia a seguito dell’invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
In termini generali, in Europa stiamo assistendo a un spostamento verso est. La guerra in Ucraina avrà conseguenze imprevedibili. L'affermazione della Polonia come economia leader ne farà a tempo debito un contributore netto dell'UE. Il futuro di un governo responsabile e democratico in Europa si sta decidendo non solo a Parigi e Berlino, ma anche a Varsavia, Kiev e Praga.
L'interesse della rete Soros per la Polonia arriva in mezzo alla campagna elettorale in corso nel paese, in cui l'amministrazione conservatrice al potere - sotto forma di Diritto e Giustizia (PiS) - si sta difendendo da un'offensiva di interferenze da parte di Bruxelles, che sostiene ferventemente l'opposizione liberale guidata dall’ex presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk.
L'editoriale di Soros ha confermato anche il desiderio di Open Society di giocare un ruolo nel processo di adesione all'UE dei Balcani occidentali (Serbia, Montenegro, Macedonia, Albania) e nelle candidature all'UE di Ucraina e Moldavia, accelerate a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina.
Una relazione di un insider riguardo ai piani per integrare l'Ucraina nell'UE ha svelato che i leader europei liberali desiderano prevenire una ripetizione delle dispute sulla regola di diritto in Ungheria e Polonia, garantendo governi progressisti nei nuovi Stati membri dell'UE mentre il blocco si prepara a espandersi ulteriormente a est.
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È stato pubblicato un raro filmato della famiglia Kennedy nei giardini della Casa Bianca. 4 aprile 1963