Giuseppe Masala Chili 🌶
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Lettore appassionato e scrittore incostante. Topografo degli abissi. Diversamente inabile. A volte manniano tendenza Giuseppe a volte céliniano tendenza Bardamu.
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Forwarded from Vento dell'Est ⚡️
🇪🇺🇷🇺‼️UE, rinviata la decisione di introdurre un tetto al prezzo del gas russo.

La proposta di introdurre un tetto al prezzo del gas russo non verrà discussa domani dai ministri europei dell'energia.
La decisione dovrà in ogni caso essere assunta a livello dei leader Ue.

E' quanto si apprende da fonti diplomatiche europee.

I capi di Stato e di governo europei si riuniranno il 6 e 7 ottobre a Praga per un vertice informale e poi ancora il 20 e 21 ottobre a Bruxelles. Resta da definire in quale di queste riunioni il tema verrà affrontato.

L'Ue sta prendendo tempo..
++6,2 miliardi di euro sarebbe la cifra che il governo Draghi metterebbe a disposizione per mitigare gli effetti del caro energia. via La Durezza del Vivere, twitter

Una cifra del tutto inadeguata per contrastare il problema...
🇬🇧 BREAKING ❗️

La Regina Elisabetta II è deceduta quest'oggi nel suo castello a Balmoral, all'età di 96 anni.
Forwarded from I conti non tornano
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Alla Banca Centrale polacca non piace l'#euro

Il passaggio all'euro rallenterà la crescita del tenore di vita in Polonia, ha affermato il presidente della Banca Centrale polacca Adam Glapiński.

"Se rinunciamo allo zloty, il tenore di vita in Polonia aumenterà lentamente, i nostri bilanci familiari aumenteranno lentamente, il livello di consumo sarà basso rispetto a Germania, Francia, Olanda", ha affermato Glapiński.

Rimanere con la propria valuta aiuterà la Polonia a raggiungere il livello di benessere delle principali economie europee, è convinto Glapiński.

"Allo stesso tempo, se manteniamo lo zloty, c'è la possibilità che in 8-10 anni saremo allo stesso livello di loro".

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Morte Elisabetta II, l’inviato di Mediaset a Londra si commuove in diretta. Il livello di provincialismo italiano non ha pari.
L'incoronazione di Sua Maestà Carlo III
Forwarded from Z News ChannelZ📡
CORSA AL RIARMO A CAMERE SCIOLTE PER OLTRE 12,5 MILIARDI DI EURO

Programmi per un miliardo già approvati ad agosto, in discussione da oggi nuovi armamenti per 6 miliardi.
Le spese militari, in particolare i fondi destinati all’acquisizione di nuovi sistemi d’arma, non subiscono battuta d’arresto con la crisi di Governo:
dallo scioglimento delle Camere (avvenuto lo scorso 21 luglio) il Ministro della Difesa Guerini ha sottoposto all’esame del Parlamento oltre venti programmi di riarmo per un investimento totale pluriennale per le prime fasi confermate che supera i 12,5 miliardi di euro.
L’onere complessivo delle successive fasi dei programmi, già prefigurate ma non ancora sottoposte a voto, potrebbe superare i 22 miliardi di euro nel corso degli anni di vita dei vari progetti.
Queste decisioni, che impegnano fondi su futuri vari Bilanci dello Stato, sono proposte e discusse con un Esecutivo che dovrebbe solo garantire il “disbrigo degli affari correnti”, in attesa di nuove elezioni.
Cinque programmi (scudo antimissile, armamento droni Predator, elicotteri Carabinieri, sistemi di ricognizione aerea, razzi anticarro) per una spesa complessiva pluriennale di quasi un miliardo sono stati presentati al Parlamento il 26 luglio e approvati velocemente (ed all’unanimità) dalle Commissioni Difesa di Senato e Camera rispettivamente il 2 e 3 agosto.
Altri sei programmi (nuovi pattugliatori e cacciamine della Marina, ammodernamento degli elicotteri per la Marina, missili antiaerei, ammodernamento di cacciatorpedinieri per la Marina e carri armati per l’Esercito) per una spesa complessiva pluriennale di oltre 6 miliardi sono stati presentati dal Ministero tra il 3 e il 10 agosto e calendarizzati per l’esame in commissione Difesa della Camera a partire dall’8 settembre.
Ulteriori dieci programmi (elicotteri d’addestramento, gestione droni, navi anfibie per la Marina, radiotrasmissioni, satelliti spia, bazooka, un sistema di piattaforma stratosferica, droni di sorveglianza, potenziamento di capacità per brigata tattica, nuovi carri armati leggeri) per una spesa totale pluriennale di oltre 5,5 miliardi sono infine stati inviati al Parlamento dal Ministro Guerini il 1 settembre, solo pochi giorni fa.
Non è chiaro se le competenti Commissioni parlamentari arriveranno a calendarizzare i pareri (obbligatori) su questi atti del Governo nei pochi giorni di vita ancora rimanenti della XVIII Legislatura.

Alla serie di richieste per nuovi sistemi d’arma concretizzate dopo lo scioglimento delle Camere si deve aggiungere anche quella per l’ammodernamento e rinnovamento di un sistema satellitare SICRAL3 presentata solo qualche giorno prima (11 luglio) per un controvalore di 345 milioni di euro.
Nel corso del 2022 sono poi stati votati, sempre all’unanimità, pareri positivi per programmi d’armamento “targati” 2021 ma discussi nell’anno successivo per un controvalore totale approvato di quasi 4 miliardi di euro (per batterie missilistiche, navi cacciatorpediniere, blindati, blindati anfibi, carri armati,…) e un onere complessivo di circa 7,3 miliardi di euro.
(Fonte: MILEX. Osservatorio sulle spese militari italiane)

Non sarebbe stato più corretto che se ne occupasse un governo eletto e nel pieno dei propri poteri?
https://t.me/rossobruni/24070
#italia #scandalo #politica #economia #usa #guerra #tecnologia #storia
Un grosso ammontare di truppe di riserva sono state trasferite questa notte sul fronte di Kharkov.
In Nord Korea è passata una legge che autorizza a fare attacchi nucleari preventivi contro possibili stati che stessero progettando un attacco militarmente al paese.
Brancolare nel buio. E' la sensazione che ieri trasmetteva Lagarde comunicando le scelte della Bce. Una decisione sul presente scontata, condita da parole vuote sul futuro. Più che dare un messaggio credibile, l’obiettivo è sembrato quello di tirare a campare. (Masciandaro, Sole)
Forwarded from Giubbe Rosse
🇭🇺 UNGHERIA CONTRARIA AL PRICE CAP SUL GAS RUSSO: "PROVOCHEREBBE UN IMMEDIATO TAGLIO DELLE FORNITURE"
La proposta di un limite di prezzo europeo per il gas russo va contro gli interessi europei e ungheresi, ha affermato stamani il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto, prima di una riunione di emergenza dei ministri dell'Energia dell'Unione europea. Szijjarto ha affermato che il limite di prezzo proposto scatenerebbe come reazione l'immediato blocco delle forniture all'Europa.
Gazprom ha iniziato ad aumentare le forniture all'Ungheria il mese scorso, aggiungendosi alle consegne precedentemente concordate tramite il gasdotto Turkstream. La Russia fornisce all'Ungheria la maggior parte del suo fabbisogno di petrolio e gas.
"Il piano che imporrebbe un tetto massimo di prezzo esclusivamente al gas russo proveniente dai gasdotti è del tutto contrario agli interessi europei e ungheresi", ha detto Szijjarto in un video su Facebook. "Se le restrizioni sui prezzi dovessero essere imposte esclusivamente al gas russo, ciò porterebbe evidentemente a un'interruzione immediata delle forniture di gas russo. Non ci vuole un premio Nobel per riconoscerlo", ha affermato.
"Questa mattina... faremo del nostro meglio per far capire finalmente a Bruxelles che le forniture di gas non sono una questione ideologica o politica, ma una realtà fisica fondamentale", ha detto Szijjarto. (Fonte: Reuters)

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La prima sconfitta russa nella guerra, quella nella battaglia di Balakleya-Kupyansk (non è ancora chiara l' entità delle conseguenze, ma è chiaro che si tratta da una sconfitta) mette la Russia davanti al fallimento della strategia dell' impegno limitato e la costringerà presto a scelte difficili.
Fino ad ora abbiamo visto un impiego di 50 mila uomini sul fronte con altri 100mila impegnati nella logistica per un fronte lungo quanto la distanza che separa Lubecca da Messina. Non può andare avanti così, anche perchè l'occidente sta inviando armi sempre più sofisticate e letali, come per esempio i proiettili di precisione per l'artiglieria Excalibur. A tale proposito ho i miei seri dubbi che questo tipo di armi siano usate dagli acraini dopo un training ridicolo di un mese al massimo. Secondo me i "consiglieri militari" della Nato, sono già sul campo: la guerra è già iniziata.
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Piombino, 8 Settembre.

Le camere Mediaset raggiungono Bianchi a sorpresa e ne viene fuori un vivace confronto a tu per tu tra giornalisti.
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Decidete voi se quest'uomo è completamente imbecille o in malafede.
Forwarded from Giubbe Rosse
LA CRISI RACCONTATA DALL'ECONOMISTA GUIDO SALERNO ALETTA
"Se l’industria italiana potesse contare su un governo filo-italiano non avrebbe bisogno di troppi aiuti". La crisi energetica ha radici profonde: guerra e sanzioni non c'entrano con l'aumento dei costi. Francesco Servadio intervista l'economista Guido Salerno Aletta, grande conoscitore del settore pubblico, avendo ricoperto gli incarichi di Consigliere del Senato, Vice Segretario Generale della Presidenza del Consiglio, Segretario Generale del Ministero delle Comunicazioni, e di Capo di gabinetto del Ministro delle Comunicazioni. Nel settore privato, invece, è stato Vice Presidente di Telecom Argentina, Chief of Operations di Telecom Italia in Argentina, General Manager in Mediterranean Nautilus, Direttore Generale della Fondazione Ugo Bordoni. Attualmente è editorialista per Milano Finanza e Teleborsa e svolge attività di Consulenza strategica. (Fonte: bgs)

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇩🇪 GERMANIA. DOPO UNIPER, ANCHE VNG CHIEDE IL SALVATAGGIO DI STATO
VNG, uno dei maggiori importatori tedeschi di gas naturale russo, ha chiesto oggi al governo un aiuto per restare a galla. VNG è solo l'ultima azienda energetica europea a richiedere il sostegno statale in risposta al crollo delle forniture dalla Russia.
"Fino all'inizio della guerra di aggressione russa, VNG era un gruppo industriale sano che contribuiva alla sicurezza dell'approvvigionamento di gas in Germania", ha affermato VNG, che è di proprietà del 74,21% dell'utility tedesca EnBW. "L'impatto della guerra russa sui mercati energetici ha messo VNG in una situazione finanziaria sempre più critica non per colpa sua", ha affermato VNG.
Il ministero dell'Economia tedesco esaminerà la domanda, ha affermato un portavoce.
Come Uniper, che a luglio ha accettato un salvataggio del governo per un totale di 19 miliardi di euro, VNG è stata colpita da un massiccio calo delle forniture di gas russo, che l'ha costretta ad acquistare volumi sostitutivi sul mercato spot con prezzi alle stelle.
VNG ha due contratti di gas russo a lungo termine per un volume totale di 100 terawattora (TWh): uno, pari a 35 TWh, è direttamente con Gazprom e scadrà a fine anno. Quel contratto comporterà perdite per circa 1 miliardo di euro nel 2022, anche se si tiene conto di una tassa sul gas, che consentirà alle compagnie del gas di trasferire i costi in aumento sui clienti dal 1° ottobre, ha affermato VNG, aggiungendo che questa perdita da sola sarebbe comunque essere sopportabile.
Il problema più grande è dovuto a un contratto da 65 TWh con Sefe, precedentemente noto come Gazprom Germania, che è stato abbandonato da Gazprom ad aprile e successivamente affidato all'amministrazione fiduciaria tedesca. "Questo contratto non è stato rispettato in modo coerente da metà maggio", ha affermato VNG. "Con il sostegno del governo tedesco, nelle ultime settimane sono stati cercati modi per raggiungere un accordo definitivo. Tuttavia, ciò non sembra realizzabile nel prossimo futuro in una forma economicamente sostenibile per VNG". (Fonte: Reuters)

Come previsto, è iniziato l'effetto domino.
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Nel frattempo che vi occupate delle sorti della Gran Bretagna fate anche caso al fatto che i Btp 10 anni sul mercato secondario sono al 4,1%
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