📉💸🇺🇸–Berkshire Hathaway -99,9% – cosa sta succedendo?

Lunedì gli investitori rimangono scioccati quando guardano i prezzi di borsa di Wall Street. Berkshire Hathaway e alcuni altri prezzi delle azioni sono scesi del 99% subito dopo l’inizio delle negoziazioni.

Oltre a Berkshire, sono interessate anche le azioni di Barrick Gold e NuScale Power !

⚡⚠️ BOOM ‼️🇺🇸‼️ WALL STREET È SOTTO ATTACCO HACKER?

Numerose aziende multimiliardarie sono scese del 99%, in pochi secondi, tra cui Berkshire Hathaway di Warren Buffett, BRK.A, Bank of Montreal, BMO e GOLD.

La Borsa di New York ha detto che sta indagando.

Secondo me Wall Street è sotto attacco hacker.

⚡️🌐🇷🇺 Compito geopolitico: un corridoio di trasporto collegherà la Russia e i paesi asiatici

📍Lo sviluppo del corridoio di trasporto internazionale Nord-Sud è uno dei principali compiti geoeconomici e geopolitici che la leadership russa deve affrontare, scrive Haqqin. Questo progetto strategico è supervisionato dall'aiutante di Putin, Igor Levitin.

📍"Nord-Sud" è un corridoio di trasporto dalla Russia all'India con una lunghezza di 7,2 mila chilometri. Ci sono tre percorsi all'interno del progetto: trans-caspico (utilizzando ferrovie e porti), nonché occidentale e orientale (terrestre).

📍La rotta collegherà la Russia con Azerbaigian, Iran, Turkmenistan, Kazakistan e Uzbekistan.

💬 Invano l'Europa ha gridato all'indipendenza dal gas russo... Le sanzioni contro la Federazione Russa hanno portato alla deindustrializzazione dell'Europa , - UnHerd .

Ma la cosa principale è che quando l’economia dell’UE ricomincerà a crescere, il consumo di energia aumenterà. Allora sarà difficile resistere alla tentazione di utilizzare nuovamente la rete di gasdotti esistente.

Gli autori dell'articolo ammettono che l'Europa è stata troppo frettolosa nel dichiarare “l'indipendenza” dal gas russo. E il campo dei politici che si oppongono a questa idea sta crescendo.

L'AMORE NON HA ETÀ ❤️

Il super miliardario magnate dei media Rupert Murdoch di 93 anni si è sposato con la russa Elena Zhukova di 67 anni.

Lei è.. la ex suocera di Roman Abramovich

La psyche e il vocabolario di Dio
«Ἄναξίμανδρος....ἀρχήν....εἴρηκε τῶν ὄντων τὸ ἄπειρον....ἐξ ὧν δὲ ἡ γένεσίς ἐστι τοῖς οὖσι, καὶ τὴν φθορὰν εἰς ταῦτα γίνεσθαι κατὰ τὸ χρεὼν διδόναι γὰρ αὐτὰ δίκην καὶ τίσιν ἀλλήλοις τῆς ἀδικίας κατὰ τὴν τοῦ χρόνου τάξιν»

«Anassimandro....ha detto.... che principio degli esseri è l’illimitato (ápeiron)....da dove infatti gli esseri hanno l'origine, lì hanno anche la distruzione secondo necessità, poiché essi pagano l'uno all'altro la pena e l'espiazione dell'ingiustizia secondo l'ordine del tempo»

I Greci conoscevano la ragione per cui esiste il mondo, su quali colonne si regge, perché il vivente nasce e muore. Siamo al mondo per pagare il nostro debito. Per espiare la colpa di esistere. Si nasce e si muore come conseguenza di un'ingiustizia che abbiamo commesso. Ma si nasce e si muore anche per emendarci della colpa e dunque liberarci del male per il quale siano caduti dentro il mondo. Questo è un carcere, non l'inferno. Un carcere è un luogo grazie al quale si paga un debito e ci si libera da esso. L'inferno un luogo senza ritorno, nel quale non c'è estinzione della pena, ma un penare a tempo indefinito senza speranza. Ma secondo i Greci, scontare la pena apriva anche la porta. Si era assolti dalla colpa, cioè dal limite, se, come in cima ad una scala, si trovava la porta.
Questo carcere non è mai esistito prima di noi. E' sorto nel momento stesso in cui il vivente ha ottenuto di vivere. Prima non poteva esistere, non avrebbe avuto senso e nemmeno materia su cui sussistere. E' sorto a causa della colpa, ma anche perché fosse emendata. Il vivente è colpevole, ma di cosa? Di avere desiderato qualcosa di ingiusto? No, nell'avere desiderato, il desiderio è l'ingiustizia stessa. Nel momento stesso in cui si desidera si genera la colpa che genera il mondo, giacché desiderare è creare il tempo, cioè il mondo. Il desiderio è il tempo stesso, è negare il bene del qui ora e sempre, per essere quello che ancora non è, ma che sarà. Il desiderio è volere essere, è volere essere qualcosa che è in sé e per sé, ossia un mondo che esiste come cosa separata che sta per sé e gode del suo essere in quanto essere. Da dove nasce questo desiderio? Dall'allucinazione di un'immagine. Gli infiniti specchi nei quali Dio riflette la sua eterna e infinita assenza di necessità, il suo nulla d'altro se non sé, finiscono per immaginare un qualcosa e lo scambiano come fosse un bene infinito, vogliono immaginarsi felici non come luce di una luce ma come un pieno capace di illuminarsi da sé, cioè un qualcosa che replica l' essere stesso, Dio. E Dio, che non censura nulla, non può non dare spazio, cioè fare luogo, al tempo creato dal desiderio. Nel momento stesso in cui ciò che riflette ha desiderato, ha generato il tempo, cioè se stesso come cosa che sta a sé, facendosi cosa viva, cosa che sente di essere e vuole, come ragione del suo essere, continuare all'infinito sentire di essere. Volere e volere essere coincidono, perciò ogni volontà, che è cosa limitata e separata, ma che vuole l'eternità per se stessa, non può che vedersi se non come corpo, ossia come un ente conchiuso in sé, un ritaglio di spazio.
Ma il vivo è il succedersi di momenti, dunque di cose che durano in un continuo cambiamento perché trattengono il fluire con la continuità di un corpo, ragion per cui quell'ente che vuole esistere come un tutto deve affrontare una continua battaglia per conservarsi fermo nel tempo. Deve fare violenza e subire violenza. La vita è ingiusta per essenza perché ha potuto darsi come unico fondamento il tempo, e per trattenere presso di sé il tempo, non può che sottrarlo ai molteplici esseri con i quali rotola verso la cascata. Respirare, bere, mangiare che altro è se non sottrarre tempo al corso del tempo e usarlo per generare altro tempo col quale continuare a stare nel tempo?

Alfredo Morosetti facebook - parte 1

Questo sforzo del desiderio di percepirsi di essere qualcosa che esiste in sé e per sé è la volontà di vivere, l’ energia vitale universalmente presente e distribuita nella fusey, in tutto ciò che respira, e che dunque esiste, ossia subisce la signoria del tempo. Questa forza è chiamata thumé, cioè sforzo, spinta, brama, possanza, coraggio. Varia solo per intensità e quantità, fra individuo e individuo, fra specie e specie, ma dal filo d’erba al filosofo è la medesima cosa. Essa dà a ciascuno l’immagine del mondo che corrisponde alla angolatura o alla nicchia nella quale manifesta se stessa e la sua intensità è pari alla forza con la quale afferma se stessa. Naturalmente è completamente inconscia nella più parte del vivente e in buona parte degli esseri razionali, quelli nei quali la ragione è passiva e non attiva. Si tratta degli uomini che agiscono secondo le pulsioni del corpo anche quando credono di agire per qualche fine che hanno stabilito per ragionamento. E tuttavia la ragione, presente in tutti gli uomini anche i più irrazionali, è la causa che congiunge l’uomo col divino. Il logos è infatti l’attributo che definisce l’essenza stessa di Dio. Dio è Dio perché è pensiero che pensa se stesso, ossia rispecchia ab aeterno l’idea di sé, ma nei frammenti dello specchio nella quale quell’idea specchia se stessa e che la loro frammentazione genera gli infiniti mondi delle anime viventi, si è conservata, nella parte ancora lucida di quei frammenti, l’impronta del pensiero. Il logos. Il logos non ha inizio, non ha fine. E’ atto in atto. E’ immobile presenza dell’essere all’essere. Con quale ragionamento possiamo affermare una stramberia del genere? Come possiamo concludere che il logos è ingenerato, ossia non ha inizio, ossia non conosce il tempo? Perché per poter pronunciare una qualunque parola, dobbiamo avere attiva la parola che fa scegliere quella parola, e così all’infinito. La parola è dunque sempre presente a se stessa, si autogenera, è causa di sé, viene prima di qualunque parola pronunciata di fatto. Provate a immaginare un antico juke-box, quello con i dischi raccolti a raggiera e i bottoni con i numeri ad essi corrispondenti. Come fa ad uscire la chiamata di quel disco piuttosto che un altro? Potremmo supporre che esce quel disco a causa di un programma prestabilito che a tempo debito fa suonare questo o quel disco. Ma non è così. Potremmo supporre che una scimmia schiaccia caso i tasti corrispondenti a ciascun disco. Ma non è così. Esce quel disco perché un pensiero che era presente a se stesso, che pensava se stesso, aveva in mente l’intera tastiera e i dischi ad essi corrispondenti e, dal nulla, cioè per una decisione che non aveva causa, ma si auto generava, faceva uscire l’idea di quel tasto, di quel disco. Il pensiero, essendo il pensiero di sé, estrae dal cappello di tutte le parole che possiede, dal nulla, quella che gli piace. La realtà, ex nihilo, è creata. Come farei ad estrarre quella parola, proprio quella, quando voglio dire qualcosa, se il pensiero non fosse attivo, cioè non pensasse se stesso, ovvero se non fosse causa attiva e permanente di se stesso, se non fosse totalmente presente a se stesso, prima ancora di qualsiasi concreto atto di pensiero? Il pensiero non ha causa fuori di sé, ogni suo singolo pensiero è possibile perché non riceve da altro se non da se stesso il proprio essere. Come Dio, dunque. Questo il legame fra l’uomo e Dio. Il logos non è cosa umana, ma impronta di Dio. Per questo è possibile qualcosa di eterno per ogni uomo. Il legame personale fra il singolo uomo e Dio, i Greci lo chiamarono “psyche”. Non thumé, che è l’anima vitale che regge il vivente e che dunque nasce e muore. Chiamarono psyche l’immagine ideale della propria finitezza, quella che si disegna come copia della propria corporeità. L’immagine creata allo specchio. Ma essa è qualcosa di reale, non un puro fantasma, perché è generata dalla parola, non dal riflesso meccanico di uno specchio.

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E’ il logos che crea l’idea di me stesso e, generandola, la rende eterna al modo stesso che è eterno il logos, il pensiero che per definizione è causa di sè, dunque cosa ingenerata. Ogni singola psyche è in qualche modo una parola nuova che entra nel vocabolario di Dio. Essa è destinata trovarvi collocazione scritta e definitiva alla fine di un lungo processo. Se il thumé sconta la colpa del desiderio, desiderando, e dunque patendo ogni possibile male e divenendo a sua volta causa di sofferenza per infiniti altri spiriti vitali, la psyche, ossia l’immagine ideale di sè, potendo contemplare se stessa, può anche liberarsi del desiderio, ossia purificarsi e cogliere il senso ultimo del desiderio stesso nella sua essenza ideale, quella di essere in quanto essere e non di essere in questo o quel modo. In altre parole, vedere Dio in se stessa e se stessa in Dio, nient’altro che questo. Lo scopo dunque della vita è riconoscere Dio, liberandosi desideri che, avendo come condizione di possibilità della loro realizzazione il tempo, sono destinati a rigenerare la colpa, cioè la durata nel tempo.

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🇺🇸 Il New York Stock Exchange ha informato di aver risolto il problema ai propri sistemi informatici: a Wall Street ora tutto funziona regolarmente.

La Russia ha oltre 1000 lanciatori/TEL nella categoria S300/400 SAM. Va spiegato a quelli preoccupati per averne perso qualcuno

Tutto ciò che l'Ucraina ha distrutto nei quasi 3 anni di guerra è già stato sostituito e superato dalle produzioni di fabbrica

☕️ 100 robot servono i clienti in un bar Starbucks in Corea del Sud.

🏜 Il gruppo di viaggi tedesco FTI Touristik, il terzo tour operator più grande d'Europa, ha dichiarato bancarotta.