🇷🇺🇺🇦🇺🇸Secondo la deputata repubblicana Taylor Green, Zelensky ha chiesto aiuto per avviare i negoziati di pace con la Russia, ma Washington non è d'accordo: "Zelensky ha chiesto colloqui di pace in Svizzera ma i guerrafondai di Washington stanno cercando disperatamente di finanziare 60 miliardi di dollari per continuare la guerra in Ucraina. È disgustoso! Questa è la guerra dell'America e loro lo stanno dimostrando! Niente più soldi per l'Ucraina! Vogliono la pace!".
E' chiaro che questa è la verità: gli USA hanno l'interesse a che la guerra continui e l'Ucraina è una pedina sacrificabile. Stesso discorso vale per Israele.

🇷🇺🚩Oggi, i rappresentanti del Partito Comunista della Federazione Russa hanno deposto fiori al mausoleo di Vladimir Lenin nel centenario della sua morte.

🇷🇺🇺🇦Il bilancio delle vittime dello sciopero al mercato di Donetsk è salito a 25, altre 20 persone sono rimaste ferite, ha riferito il capo della DPR Denis Pushilin. Tra i feriti ci sono due bambini. L'area è stata colpita con colpi di artiglieria calibro 152 mm e 155 mm.

IMMAGINI 🔞Massacro a Donetsk, fuoco dell’esercito ucraino su un mercato, oltre 20 civili uccisi

Questa mattina il mercato del distretto Kirovsky di Donetsk (Textilshik) è stato colpito da diversi proiettili dell’artiglieria ucraina (i frammenti ritrovati sul posto sono compatibili con i colpi da 155mm forniti a Kiev dalla NATO). Il bilancio delle vittime, che continua ad aggiornarsi, conta 21 persone rimaste uccise e diverse decine di feriti.

🇮🇹 ☕️ La crisi nel Mar Rosso crea uno scenario «drammatico per tutta l’industria europea: temo avremo una recessione. I porti italiani rischiano di essere tagliati fuori in favore di quelli del Nord Europa. Per il nostro settore le conseguenze possono essere pesantissime». Queste le parole a La Stampa dell’amministratore delegato di Lavazza Antonio Baravalle. «L’inflazione nell’alimentare non aveva ancora iniziato a rallentare significativamente – racconta – e ora arriva questa mazzata: un container dal Vietnam, principale produttore di caffè insieme al Brasile, impiega fino a 20 giorni in più e il costo è schizzato da 1.300 a 4.000 dollari».

🇷🇺⚔️🇺🇦🇺🇸Biden:"Se ci facciamo da parte, cosa accadrà ai Balcani, alla Polonia e all'Ungheria?". Il presidente Joe Biden ha avvertito che se gli Stati Uniti rifiuteranno l’assistenza all’Ucraina e la Russia riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi, la sicurezza dei paesi dell’Europa orientale sarà direttamente minacciata.

🇮🇱🇩🇪🇷🇺"La Russia non è sorpresa che la Germania abbia deciso di difendere Israele in un caso di genocidio davanti alla Corte internazionale di giustizia (ICJ), poiché il sostegno incondizionato allo Stato ebraico è obbligatorio nell'ordine internazionale basato sulle regole di Washington." - La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova

📄 I missili da crociera degli aerei russi Kh-101 sono diversi da quelli utilizzati dalle forze aerospaziali nel 2022.
Ora hanno un sistema di guerra elettronica, protezione attiva ed emettitore di “trappole di calore”.

Lo ha affermato ieri il rappresentante ufficiale della Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa dell'Ucraina.

🚨BREAKING - Gli Houthi stanno minando le coste di Hudaydah, Al-Saleef, Ras Abbas e il porto di Al-Lahiyah, nel tentativo di ostacolare qualsiasi tentativo di sbarco navale da parte delle forze della coalizione angloamericana nel Mar Rosso.

Ormai è chiaro. Chi chiede più armi, più soldi, più aiuti per l'Ucraina chiede, in realtà, più morti, più sofferenze, più distruzioni per il popolo ucraino.
Ci troviamo di fronte ad una crudeltà gratuita, che non trova giustificazione nemmeno nell'interesse. Un compromesso sfavorevole potrebbe infatti essere meno negativo per l'Occidente di una sconfitta, a questo punto non improbabile, sul campo di battaglia .
Sospetto, allora, che dietro questo accanimento non vi sia solo il desiderio di danneggiare il più possibile la Russia, ma anche qualcosa di inconscio. Solo il razzismo dell'aristocratico tedesco nei confronti dei popoli slavi o il risentimento dell'ebreo di origine esteuropea nei confronti del contadino ucraino, autore di ripetuti pogrom ai danni dei suoi antenati, possono spiegare certe dichiarazioni estremiste della Von der Leyen o di Blinken.

Israele non si ferma più: “siamo in guerra su sette fronti, Gaza è solo il primo”

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🇷🇺🇧🇾 Il capo del dipartimento di informazione e analisi dello stato maggiore delle forze armate bielorusse Artem Butorin ha dichiarato: "La Bielorussia, in conformità con la sua nuova dottrina militare, considererà un attacco ai suoi alleati come un attacco al proprio territorio"

La Bielorussia considererà un attacco ai suoi alleati come un attacco al proprio paese - disposizione del decreto sulla nuova dottrina militare.

Le truppe della Repubblica opereranno secondo una nuova dottrina militare, simile nei principi alla dottrina della NATO. Lo ha affermato il capo del dipartimento informativo e analitico dello Stato maggiore delle forze armate della Repubblica di Bielorussia Artem Butorin.

In un'intervista al canale televisivo STA, ha affermato che la dottrina militare bielorussa esporrà i principi e le opinioni del paese su come il paese si comporterà come alleato.

La Russia ha piazzato le sue armi nucleari sul territorio della Bielorussia. In caso di attacco militare potranno essere utilizzate anche contro l’aggressore.

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🤫TACI, LA LAVATRICE TI ASCOLTA

Un tecnico posta questo: è il consumo dati della sua lavatrice LG connessa in rete. Circa 3,5 giga al giorno. 😳

Le ipotesi a quanto pare sono tre:

1️⃣ LG fa bitcoin mining a spese dei clienti
2️⃣ Qualcuno ci ha collegato una botnet
3️⃣ LG trasmette alla casa madre dati spiati dai propri clienti (l'aveva annunciato).

Qualsiasi sia la risposta, non comprate elettrodomestici smart. Sono una sòla e basta.🙄

🏹by @criscersei

Vladimir Putin ha sostenuto l'idea di riportare i classici sovietici nel programma scolastico.

La graduatoria definitiva sarà concordata con il Ministero dell'Istruzione.

Al momento l'elenco non è definitivo e potrebbe ancora cambiare, ma si parla delle opere di:

Alexander Fadeev
"La giovane guardia";

Nikolai Ostrovskj
"Come è stato temperato l'acciaio";

Don Stories di Mikhail Sholokhov;

Il figlio di un artigliere di Konstantin Simonov;

La Fortezza di Brest di Sergei Smirnov;

“Hot Snow” di Juri Bondarev;

Alexei Tolstoj
"Carattere russo".

@Slavjangrad

🇺🇸 #USA2024 — Bloomberg: Ron DeSantis valuta di abbandonare la corsa alla Casa Bianca e di sostenere Donald Trump. Annuncio previsto nelle prossime ore

🔴 IMMINENTE ATTACCO AL LIBANO?
La posizione di Netanyahu si fa sempre più traballante, lo scontro interno al governo è ormai alla rissa (letteralmente), e questo - unito alle difficoltà sul campo - potrebbe determinare una pericolosa escalation. Nella migliore tradizione dei governi deboli, una bella guerra, ed un feroce nemico esterno, possono sempre servire per ricompattare le fila, o quanto meno per rinviare la resa dei conti interna (che per Bibi significa anche, con molta probabilità, il carcere).
Gli elementi principali che spingono a ritenerlo possibile, sono più di uno.
Innanzi tutto, Israele sta facendo di tutto per provocare Hezbollah, perché ovviamente la situazione ideale sarebbe poter sostenere di essere stati attaccati in modo tale da richiedere una risposta decisiva. La necessità di liberarsi dalla minaccia al confine nord, oltretutto, è largamente condivisa sia a livello politico che militare. Sul piano più strettamente operativo, va segnalato lo spostamento verso il confine libanese delle unità ritirate da Gaza, la crescente sottolineatura da parte dei media israeliani sul pericolo sciita, l'indiscrezione fatta trapelare che l'attacco avverrebbe a giorni, tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio, ed infine la decisione di sospendere tutte le attività scolastiche nei centri abitati in prossimità della Striscia di Gaza a partire dal primo febbraio (la ratio potrebbe essere che si prevede una intensa attività missilistica della Resistenza, in caso di attacco al Libano).
Le controindicazioni sono sia di ordine militare che politico.
Ovviamente Israele dispone di una efficace aviazione, con la quale può portare pesanti attacchi contro Hezbollah, ma quasi sicuramente questa sarebbe in grado di tempestare di missili le città israeliane, e di sicuro potrebbe contrastare duramente una eventuale invasione di terra (che oltretutto costringerebbe l'esercito libanese ad intervenire), infliggendo dure perdite all'IDF - che già ha accusato colpi significativi, sia in termini di uomini che di mezzi. Non è escluso che le milizie di Hezbollah (e quelle alleate di Amal) potrebbero addirittura penetrare in territorio israeliano. Sul piano militare, quindi, si tratterebbe di un enorme azzardo, che potrebbe tradursi in una seconda debacle, ben più grave di quella subita a Gaza. Sul piano politico, il problema più grosso è il rapporto con gli USA. Natenyahu non è mai stato simpatico a Washington, ma da quando si è riacceso il conflitto le sue posizioni non fanno che irritare la Casa Bianca. La quale, oltretutto, teme che l'appoggio alle politiche genocide di Israele possa determinare una sconfitta alle prossime presidenziali.
Se, quindi, Netanyahu decidesse di attaccare il Libano, con l'intento di respingere Hezbollah sin oltre il fiume Litani (uno obiettivo irrealistico quanto e più di quello di sradicare Hamas), è quasi certo che gli Stati Uniti si guarderebbero bene dall'intervenire direttamente (a meno che non si profilasse una sconfitta epocale per l'IDF), e supporterebbero Tel Aviv ma con un limite di tempo invalicabile, probabilmente non oltre 100 giorni. Ma questo sarebbe, appunto, un azzardo politico per Biden, che ha in gioco la sua rielezione. Potrebbe quindi incoraggiare i rivali di Netanyahu, soprattutto Gantz e Gallant, a sfiduciarlo, per evitare un folle armageddon. Perché ovviamente, in caso di attacco sul suolo libanese, si moltiplicherebbe l'attività bellica sia della Resistenza Islamica irachena che quella degli houti yemeniti. E di sicuro l'Iran non può permettere una sconfitta strategica di Hezbollah, che è un pezzo fondamentale della sua politica regionale.
Insomma, il pallino è fondamentalmente in mano americana, che però sinora si sono dimostrati incapaci di esercitare una qualche pressione efficace sugli israeliani.
Nei prossimi giorni vedremo se sapranno cambiare registro o meno, e soprattutto se il delirio di onnipotenza (e di sopravvivenza) di Netanyahu è davvero capace di spingerlo oltre questa soglia.

🟥🟥🟥 𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐦𝐢 𝐬𝐮 𝐓𝐞𝐥𝐞𝐠𝐫𝐚𝐦!