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🇮🇱🇵🇸Prime immagini della manifestazione in corso a Gerusalemme Est dopo i fatti dell'ospedale di Gaza di questa sera.
Israele, il presidente palestinese Abbas cancella l’incontro programmato con Joe Biden
BREAKING: La Casa Bianca ha discusso la possibilità di un intervento diretto nel conflitto qualora Hezbollah entrasse in guerra e attaccasse Israele con il suo arsenale missilistico - Axios
🇮🇱 🇹🇷 Israele invita i suoi cittadini a lasciare la Turchia il prima possibile
Forwarded from Giubbe Rosse
RGR - PERCHÉ HAMAS
Riflessioni su Gaza, Hamas, Israele e il quadro geopolitico che agisce sulle tragiche vicende che si stanno rovesciando addosso ai civili palestinesi. Il testo su cui è basato il video è una sintesi tratta da "Hamas", articolo di Alessandro Valentini pubblicato su L'Interferenza.
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Siamo in un terribile tunnel da cui dobbiamo uscire al più presto. Si deve trovare uno sbocco ad una situazione che la politica dei governi israeliani ha deliberatamente scelto di far incancrenire. Gli Usa devono scegliere: o alimentare una guerra devastante in Medio Oriente e rompere quei residui legami che ancora hanno con alcuni paesi arabi, o trascinare Israele, pur continuando a tutelarla, in un negoziato di pace. Anche Hamas deve scegliere: o sedersi a un tavolo e negoziare da protagonista, o rischiare l’isolamento politico totale e assistere all’annientamento di un popolo che dice di difendere. Pure Israele deve scegliere: o iniziare una sanguinosa operazione militare di terra a Gaza, o tentare la via impervia del negoziato.
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Riflessioni su Gaza, Hamas, Israele e il quadro geopolitico che agisce sulle tragiche vicende che si stanno rovesciando addosso ai civili palestinesi. Il testo su cui è basato il video è una sintesi tratta da "Hamas", articolo di Alessandro Valentini pubblicato su L'Interferenza.
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Siamo in un terribile tunnel da cui dobbiamo uscire al più presto. Si deve trovare uno sbocco ad una situazione che la politica dei governi israeliani ha deliberatamente scelto di far incancrenire. Gli Usa devono scegliere: o alimentare una guerra devastante in Medio Oriente e rompere quei residui legami che ancora hanno con alcuni paesi arabi, o trascinare Israele, pur continuando a tutelarla, in un negoziato di pace. Anche Hamas deve scegliere: o sedersi a un tavolo e negoziare da protagonista, o rischiare l’isolamento politico totale e assistere all’annientamento di un popolo che dice di difendere. Pure Israele deve scegliere: o iniziare una sanguinosa operazione militare di terra a Gaza, o tentare la via impervia del negoziato.
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PERCHÉ HAMAS
Riflessioni su Gaza, Hamas, Israele e il quadro geopolitico che agisce sulle tragiche vicende che si stanno rovesciando addosso ai civili palestinesi. Il testo è una sintesi tratta da "Hamas", articolo di Alessandro Valentini pubblicato su L'Interferenza.…
🇯🇴🇪🇬🇵🇸🇺🇸 La Giordania ha annullato il vertice previsto per domani con il Presidente USA Biden, il Re giordano Abdullah II, il Presidente egiziano Al-Sisi e il Leader palestinese Abbas.
🇮🇷 🇱🇧Un aereo Airbus A300 appartenente al Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica è atterrato nella capitale Beirut. Non si sa cosa e chi trasportasse
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⚡️🇵🇸🇮🇱🚨 Il confronto tra il suono di una bomba JDAM di fabbricazione statunitense e il suono del colpo all'ospedale Al-Ahli a Gaza mostra una corrispondenza esatta.
🇮🇱 Questo sembrerebbe confermare che si è trattato di un attacco aereo israeliano con una bomba JDAM di fabbricazione statunitense e non di un razzo PIJ fuori controllo.
🇮🇱 Questo sembrerebbe confermare che si è trattato di un attacco aereo israeliano con una bomba JDAM di fabbricazione statunitense e non di un razzo PIJ fuori controllo.
🇨🇳 — 🇷🇺 Media statali russi, RIA Novosti su Telegram: — "A Pechino si stanno svolgendo i negoziati tra Putin e Xi Jinping. I leader intendono comunicare con la partecipazione delle delegazioni e, se necessario, individualmente.
Il leader russo ha osservato che nelle condizioni attuali è necessario uno stretto coordinamento in politica estera e che la Federazione Russa e la Cina stanno costruendo la cooperazione in questo modo. Egli ha aggiunto che, secondo i calcoli annuali, il livello di 200 miliardi di dollari di interscambio commerciale è già stato raggiunto, e questa cifra sarà sicuramente superata entro l'anno solare.
Xi Jinping ha affermato che i paesi stanno costantemente approfondendo la fiducia politica reciproca e mantenendo una stretta cooperazione strategica, Pechino è pronta a lavorare con la Russia per proteggere la giustizia internazionale”.
Il leader russo ha osservato che nelle condizioni attuali è necessario uno stretto coordinamento in politica estera e che la Federazione Russa e la Cina stanno costruendo la cooperazione in questo modo. Egli ha aggiunto che, secondo i calcoli annuali, il livello di 200 miliardi di dollari di interscambio commerciale è già stato raggiunto, e questa cifra sarà sicuramente superata entro l'anno solare.
Xi Jinping ha affermato che i paesi stanno costantemente approfondendo la fiducia politica reciproca e mantenendo una stretta cooperazione strategica, Pechino è pronta a lavorare con la Russia per proteggere la giustizia internazionale”.
🇺🇸🇮🇱 Il Wall Street Journal: La bomba lanciata al Baptist Hospital era un MK-84 americano. È lo stesso che ha bombardato un ospedale iracheno durante l'occupazione americana e ha provocato la morte di 500 iracheni.
🇺🇸🇱🇧 Il Dipartimento di Stato USA ha aggiornato l’avviso di viaggio per il Libano, inserendo l’alert di livello 4: “non viaggiare.”
Fonti dell’ambasciata riferiscono che ciò è dovuto alla "situazione di sicurezza imprevedibile legata agli scambi di razzi, missili e artiglieria tra Israele e Hezbollah o altre fazioni militanti armate".
Fonti dell’ambasciata riferiscono che ciò è dovuto alla "situazione di sicurezza imprevedibile legata agli scambi di razzi, missili e artiglieria tra Israele e Hezbollah o altre fazioni militanti armate".
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🇮🇱🇵🇸⚡️Comunicato IDF relativo alla strage dell’ospedale a Gaza: “Da un'indagine completa e da un controllo incrociato di tutti i sistemi operativi e di intelligence, è chiaro che l'IDF non ha attaccato l'ospedale di Gaza.”
🇹🇷—Ecco la prima pagina del numero di oggi dello Yeni Şafak, uno dei principali quotidiani turchi: "Lo Stato terrorista di Israele deve essere distrutto".
Dopo la terribile strage di ieri tutto il mondo islamico è sul piede di guerra, e anche in Turchia sono state colpiti dai manifestanti consolati israeliani e una base statunitense.
Dopo la terribile strage di ieri tutto il mondo islamico è sul piede di guerra, e anche in Turchia sono state colpiti dai manifestanti consolati israeliani e una base statunitense.
Forwarded from Daniele Dell'Orco Geopolitica
‼️ Fronte di Avdeevka.
Dopo qualche giorno dall'inizio della manovra russa intorno alla città di Avdveevka, vero e proprio incubo degli abitanti di Donetsk dal 2014 ad oggi, è lecito approfittare di una pausa operativa per tirare le somme di un attacco come sempre ingigantito da chi attacca e minimizzato da chi difende.
I russi con un'offensiva a sorpresa hanno provato ad avanzare sia nel braccio nord che in quello sud di un anello impostato dopo il 24 febbraio ma mai chiuso del tutto.
A nord, la direzione d'attacco è stata quella del villaggio di Berdychi e, alla periferia della città, della grande miniera di carbone che è diventata una fortezza davvero inespugnabile.
Non si tratta, per dimensioni, di un impianto in stile Azovstal (che è un'acciaieria alla quale peraltro la AKHZ di Avdeevka forniva coke) ma di una delle più grandi miniere dell'Ucraina.
A fronte di una prima avanzata in forze, come spesso accade a chi attacca zone fortificate, la fase più difficile è mantenere i punti strategici conquistati. I russi, che hanno effettivamente aumentato la zona di controllo verso alcune alture tatticamente valide, sono stati respinti alla periferia di Berdychi e stazionano intorno a quella di Stepovo. Si è parlato forse troppo prematuramente di un accerchiamento operativo di Avdeevka visto che le vie di accesso sono state sotto il tiro dell'artiglieria russa.
Tuttavia, l'Ucraina ha, seppur con qualche difficoltà in più, ancora la possibilità di effettuare rotazioni e trasferire rifornimenti in città.
Per Kiev, però, il campanello d'allarme è risuonato e la necessità di trasferire riserve in zona magari prelevate dall'incrocio tra Donetsk e Zaporozhye conferma ciò che era già chiaro da almeno un mese: la campagna di Tokmak è fallita.
Allo stesso tempo, l'offensiva di Avdeevka mostra bene come la guerra di posizione possa essere ormai vinta solo in due modi: con la costruzione di una superiorità di uomini e mezzi di 10 a 1, oppure con il crollo del nemico dal suo interno.
Per guadagnare qualche posizione intorno ad Avdeevka i russi hanno dovuto ricorrere ad un uso massiccio dell'aviazione, comprese FAB da 1,5 tonnellate, a migliaia di proiettili d'artiglieria e a perdite "accettabili" ma solo per la dottrina militare sovietica. Ecco perché, mentre continuano l'arruolamento dei volontari, i russi, che comunque sono in difesa attiva lungo tutto il fronte e avanzano lentamente in direzione di Kupyansk, cercheranno di gestire la fase autunnale-invernale studiando le evoluzioni politico-militari in corso in tutto il mondo e di riflesso anche in Ucraina.
Per capire se e quando arriverà il momento giusto per tentare operazioni lampo in zone cruciali come Avdeevka, o aprire nuovi fronti da zero, o far collassare settori del fronte con avanzate lente ma costanti come lungo il bacino dell'Oskol.
Dopo qualche giorno dall'inizio della manovra russa intorno alla città di Avdveevka, vero e proprio incubo degli abitanti di Donetsk dal 2014 ad oggi, è lecito approfittare di una pausa operativa per tirare le somme di un attacco come sempre ingigantito da chi attacca e minimizzato da chi difende.
I russi con un'offensiva a sorpresa hanno provato ad avanzare sia nel braccio nord che in quello sud di un anello impostato dopo il 24 febbraio ma mai chiuso del tutto.
A nord, la direzione d'attacco è stata quella del villaggio di Berdychi e, alla periferia della città, della grande miniera di carbone che è diventata una fortezza davvero inespugnabile.
Non si tratta, per dimensioni, di un impianto in stile Azovstal (che è un'acciaieria alla quale peraltro la AKHZ di Avdeevka forniva coke) ma di una delle più grandi miniere dell'Ucraina.
A fronte di una prima avanzata in forze, come spesso accade a chi attacca zone fortificate, la fase più difficile è mantenere i punti strategici conquistati. I russi, che hanno effettivamente aumentato la zona di controllo verso alcune alture tatticamente valide, sono stati respinti alla periferia di Berdychi e stazionano intorno a quella di Stepovo. Si è parlato forse troppo prematuramente di un accerchiamento operativo di Avdeevka visto che le vie di accesso sono state sotto il tiro dell'artiglieria russa.
Tuttavia, l'Ucraina ha, seppur con qualche difficoltà in più, ancora la possibilità di effettuare rotazioni e trasferire rifornimenti in città.
Per Kiev, però, il campanello d'allarme è risuonato e la necessità di trasferire riserve in zona magari prelevate dall'incrocio tra Donetsk e Zaporozhye conferma ciò che era già chiaro da almeno un mese: la campagna di Tokmak è fallita.
Allo stesso tempo, l'offensiva di Avdeevka mostra bene come la guerra di posizione possa essere ormai vinta solo in due modi: con la costruzione di una superiorità di uomini e mezzi di 10 a 1, oppure con il crollo del nemico dal suo interno.
Per guadagnare qualche posizione intorno ad Avdeevka i russi hanno dovuto ricorrere ad un uso massiccio dell'aviazione, comprese FAB da 1,5 tonnellate, a migliaia di proiettili d'artiglieria e a perdite "accettabili" ma solo per la dottrina militare sovietica. Ecco perché, mentre continuano l'arruolamento dei volontari, i russi, che comunque sono in difesa attiva lungo tutto il fronte e avanzano lentamente in direzione di Kupyansk, cercheranno di gestire la fase autunnale-invernale studiando le evoluzioni politico-militari in corso in tutto il mondo e di riflesso anche in Ucraina.
Per capire se e quando arriverà il momento giusto per tentare operazioni lampo in zone cruciali come Avdeevka, o aprire nuovi fronti da zero, o far collassare settori del fronte con avanzate lente ma costanti come lungo il bacino dell'Oskol.
🇺🇸 🇮🇱 🇮🇷 Fonti iraniane informate hanno riferito ad Al Jazeera del Qatar che l'amministrazione Biden ha trasmesso un messaggio al rappresentante iraniano delle Nazioni Unite sulla situazione in Israele, in cui gli Stati Uniti hanno avvertito che se l'Iran interviene direttamente nel conflitto, gli Stati Uniti agiranno militarmente.
Secondo il rapporto, il messaggio che Washington ha trasmesso al rappresentante dell'Iran presso le Nazioni Unite comprendeva quattro articoli e una richiesta a Teheran di mantenere un approccio di allentamento della tensione nei confronti di tutto ciò che accade nella Striscia di Gaza.
Secondo il rapporto, il messaggio che Washington ha trasmesso al rappresentante dell'Iran presso le Nazioni Unite comprendeva quattro articoli e una richiesta a Teheran di mantenere un approccio di allentamento della tensione nei confronti di tutto ciò che accade nella Striscia di Gaza.
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🇮🇱 🇹🇷 La gente a mezzanotte ha iniziato a prendere d'assalto il consolato israeliano a Istanbul
Forwarded from Giubbe Rosse
DISPONIBILE SU RUMBLE IL FILM "ISTI'MARIYAH" DI MICHELANGELO SEVERGNINI, CENSURATO DA YOUTUBE
Diretto da Michelangelo Severgnini.
Girato tra il 2004 e il 2006 in Iraq, Libano e Siria. Un documentario profetico. Proiettato in tutto il mondo, da New York a Teheran.
Alle radici della resistenza palestinese e della sua legittimità.
Un racconto universale dell'eterna lotta degli oppressi contro gli oppressori.
Dalla presentazione del regista:
"Poco meno di 20 anni fa girai un film-documentario che aveva come obiettivo la ricerca dei fondamenti della resistenza palestinese.
Venne girato in un Medio Oriente colpito a morte dall'occupazione dell'Iraq, sconvolto dall'omicidio di Rafiq Hariri a Beirut, mentre le nuove generazioni andavano scoprendo i potenziali della comunicazione via internet e si andava creando quel retroterra che rese possibili le manipolazioni e i colpi di Stato del 2011.
Visto oggi, in questi giorni, fa un certo effetto, oggi che discutiamo del diritto a versare anche solo una lacrima per Gaza, figuriamoci a parlare di legittimità della resistenza palestinese.
Eppure tutti i popoli, anche quello italiano, sono passati attraverso occupazioni, soprusi e ingiustizie e tutti hanno reagito allo stesso modo.
Pensiamo alla strage di via Rasella a Roma contro i nazifascisti o all'insurrezione di Napoli delle 4 giornate.
Recentemente YouTube aveva bloccato il video, con tempismo sospetto, accampando motivi di copyright.
L'ho ricaricato su una nuova piattaforma perché io sono rimasto lì dov'ero, quasi vent'anni fa: per il diritto alla resistenza.
Non ho bisogno di condannare Hamas, quando Hamas compie azioni militari contro lo Stato di Israele.
Ogni azione condotta all'interno di quel quadro è un'azione legittima di resistenza.
Oppure il diritto alla resistenza vale solo per gli Ucraini?
Gli unici legittimati a criticare e chissà persino ad accusare Hamas sono i Palestinesi, che l'hanno votato in massa nel 2006, poco dopo la realizzazione di questo documentario, e da allora non sono più tornati ad esprimersi nelle urne.
Tuttavia un crimine rimane un crimine e il bombardamento indiscriminato di civili e zone urbane abitate da civili è un crimine.
Ed è un crimine ancora più orribile quando è compiuto da un esercito regolare contro civili inermi".
(M. Severgnini)
👉🏻 QUI IL LINK AL FILM
"Isti'mariyah - controvento tra Napoli e Baghdad" (2006, 80')
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Diretto da Michelangelo Severgnini.
Girato tra il 2004 e il 2006 in Iraq, Libano e Siria. Un documentario profetico. Proiettato in tutto il mondo, da New York a Teheran.
Alle radici della resistenza palestinese e della sua legittimità.
Un racconto universale dell'eterna lotta degli oppressi contro gli oppressori.
Dalla presentazione del regista:
"Poco meno di 20 anni fa girai un film-documentario che aveva come obiettivo la ricerca dei fondamenti della resistenza palestinese.
Venne girato in un Medio Oriente colpito a morte dall'occupazione dell'Iraq, sconvolto dall'omicidio di Rafiq Hariri a Beirut, mentre le nuove generazioni andavano scoprendo i potenziali della comunicazione via internet e si andava creando quel retroterra che rese possibili le manipolazioni e i colpi di Stato del 2011.
Visto oggi, in questi giorni, fa un certo effetto, oggi che discutiamo del diritto a versare anche solo una lacrima per Gaza, figuriamoci a parlare di legittimità della resistenza palestinese.
Eppure tutti i popoli, anche quello italiano, sono passati attraverso occupazioni, soprusi e ingiustizie e tutti hanno reagito allo stesso modo.
Pensiamo alla strage di via Rasella a Roma contro i nazifascisti o all'insurrezione di Napoli delle 4 giornate.
Recentemente YouTube aveva bloccato il video, con tempismo sospetto, accampando motivi di copyright.
L'ho ricaricato su una nuova piattaforma perché io sono rimasto lì dov'ero, quasi vent'anni fa: per il diritto alla resistenza.
Non ho bisogno di condannare Hamas, quando Hamas compie azioni militari contro lo Stato di Israele.
Ogni azione condotta all'interno di quel quadro è un'azione legittima di resistenza.
Oppure il diritto alla resistenza vale solo per gli Ucraini?
Gli unici legittimati a criticare e chissà persino ad accusare Hamas sono i Palestinesi, che l'hanno votato in massa nel 2006, poco dopo la realizzazione di questo documentario, e da allora non sono più tornati ad esprimersi nelle urne.
Tuttavia un crimine rimane un crimine e il bombardamento indiscriminato di civili e zone urbane abitate da civili è un crimine.
Ed è un crimine ancora più orribile quando è compiuto da un esercito regolare contro civili inermi".
(M. Severgnini)
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"Isti'mariyah - controvento tra Napoli e Baghdad" (2006, 80')
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Isti'mariyah - controvento tra Napoli e Baghdad
Diretto da Michelangelo Severgnini Girato tra il 2004 e il 2006 in Iraq, Libano e Siria. Uno documentario profetico. Proiettato in tutto il mondo, da New York a Teheran. Alle radici della resistenza p
🇮🇷 "Il tempo è scaduto!"
Il capo del Ministero degli Esteri iraniano, che in precedenza aveva riferito che il tempo per i bombardamenti impuniti sulla Striscia di Gaza stava per scadere, ha pubblicato un post interessante:
"È tempo di unità globale dell’umanità contro questo falso regime più odioso dell’Isis e della sua macchina omicida. Il tempo è finito!"
Il capo del Ministero degli Esteri iraniano, che in precedenza aveva riferito che il tempo per i bombardamenti impuniti sulla Striscia di Gaza stava per scadere, ha pubblicato un post interessante:
"È tempo di unità globale dell’umanità contro questo falso regime più odioso dell’Isis e della sua macchina omicida. Il tempo è finito!"