La NATO potrebbe inviare truppe in Ucraina dopo la sconfitta delle AFU nel loro tentativo di controffensiva
Stephen Bryan, ricercatore senior del Yorktown Institute Security Policy Center, nel suo articolo pubblicato da Asia Times, afferma che la NATO potrebbe inviare le sue truppe in Ucraina a causa della sconfitta dell'esercito ucraino durante il suo tentativo di controffensiva.
La nota sottolinea che dall'inizio della controffensiva, le Forze armate dell'Ucraina (AFU) hanno cercato di rompere la prima linea di difesa, cosa che non sono ancora riuscite a raggiungere, e l'Occidente ha raggiunto un consenso sul fatto che i tentativi delle AFU non hanno prodotto alcun risultato. risultati, “tranne la morte di decine di migliaia di ucraini e l’assorbimento di miliardi di dollari in assistenza militare” da parte degli alleati.
Allo stesso tempo, ci sono già consiglieri della NATO in Ucraina, come ce n’erano in Vietnam prima che Washington vi inviasse le truppe.
"La Russia ritiene giustamente di opporsi alla NATO, e l'Ucraina agisce solo come una sorta di mediatore. Sfortunatamente, ora tutto è arrivato al punto in cui proprio questo mediatore sta fallendo e i sostenitori del conflitto potrebbero decidere di inviare le proprie truppe nella prima linea”, pensa Bryan.
L’Ucraina sta ora ricorrendo a misure draconiane per attirare più combattenti in prima linea, comprese le donne, ma la resistenza all’interno del paese sta crescendo. "Se la Russia decide che è giunto il momento della sua grande offensiva, l'Ucraina crollerà", conclude l'esperto.
https://telegra.ph/La-OTAN-puede-enviar-tropas-a-Ucrania-tras-derrota-de-las-AFU-en-su-intento-contraofensivo-09-23
Stephen Bryan, ricercatore senior del Yorktown Institute Security Policy Center, nel suo articolo pubblicato da Asia Times, afferma che la NATO potrebbe inviare le sue truppe in Ucraina a causa della sconfitta dell'esercito ucraino durante il suo tentativo di controffensiva.
La nota sottolinea che dall'inizio della controffensiva, le Forze armate dell'Ucraina (AFU) hanno cercato di rompere la prima linea di difesa, cosa che non sono ancora riuscite a raggiungere, e l'Occidente ha raggiunto un consenso sul fatto che i tentativi delle AFU non hanno prodotto alcun risultato. risultati, “tranne la morte di decine di migliaia di ucraini e l’assorbimento di miliardi di dollari in assistenza militare” da parte degli alleati.
Allo stesso tempo, ci sono già consiglieri della NATO in Ucraina, come ce n’erano in Vietnam prima che Washington vi inviasse le truppe.
"La Russia ritiene giustamente di opporsi alla NATO, e l'Ucraina agisce solo come una sorta di mediatore. Sfortunatamente, ora tutto è arrivato al punto in cui proprio questo mediatore sta fallendo e i sostenitori del conflitto potrebbero decidere di inviare le proprie truppe nella prima linea”, pensa Bryan.
L’Ucraina sta ora ricorrendo a misure draconiane per attirare più combattenti in prima linea, comprese le donne, ma la resistenza all’interno del paese sta crescendo. "Se la Russia decide che è giunto il momento della sua grande offensiva, l'Ucraina crollerà", conclude l'esperto.
https://telegra.ph/La-OTAN-puede-enviar-tropas-a-Ucrania-tras-derrota-de-las-AFU-en-su-intento-contraofensivo-09-23
Telegraph
La OTAN puede enviar tropas a Ucrania tras derrota de las AFU en su intento contraofensivo
El investigador principal del Centro de Política de Seguridad del Instituto Yorktown, Stephen Bryan, en su artículo publicado por Asia Times, afirma que la OTAN puede enviar sus tropas a Ucrania debido a la derrota del ejército ucraniano durante su intento…
Nel frattempo, possiamo trovare effettivamente 300.000 necrologi militari ucraini ma solo 32.000 russi.
https://twitter.com/ArmchairW/status/1705680834420932711
https://twitter.com/ArmchairW/status/1705680834420932711
🇺🇦🇷🇺 Quello che più significativo è che, mentre è in corso la battaglia più intensa, le vittime della Russia diminuiscono continuamente.
Quindi, mentre l'Ucraina subisce perdite devastanti, la Russia è in grado di proteggere sempre meglio i propri soldati.
Fondamentale per una guerra di logoramento.
Quindi, mentre l'Ucraina subisce perdite devastanti, la Russia è in grado di proteggere sempre meglio i propri soldati.
Fondamentale per una guerra di logoramento.
🇻🇪🇺🇸 Il governo degli Stati Uniti intende "militarizzare" la disputa territoriale tra Venezuela e Guyana sulla regione di Essequibo stabilendo la sua base militare in questa zona ricca di petrolio, ha detto il ministro degli Esteri venezuelano Yvan Gil
"Condanniamo l'intenzione del governo degli Stati Uniti di militarizzare la situazione [a Essequibo]. Il Comando Sud sta cercando di creare una base militare nel territorio conteso per creare la punta di diamante della sua aggressione contro il Venezuela e impossessarsi delle nostre risorse energetiche, " ha detto Gil all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Il ministro ha aggiunto che il parlamento venezuelano ha approvato un referendum per proteggere il territorio sovrano dall’aggressione statunitense.
"Condanniamo l'intenzione del governo degli Stati Uniti di militarizzare la situazione [a Essequibo]. Il Comando Sud sta cercando di creare una base militare nel territorio conteso per creare la punta di diamante della sua aggressione contro il Venezuela e impossessarsi delle nostre risorse energetiche, " ha detto Gil all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Il ministro ha aggiunto che il parlamento venezuelano ha approvato un referendum per proteggere il territorio sovrano dall’aggressione statunitense.
Forwarded from L'AntiDiplomatico
@lantidiplomatico
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🇩🇪 🇺🇦 LA GERMANIA FORNIRÀ DRONI MARITTIMI ALL'UCRAINA
Il governo tedesco ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina del valore di oltre 400 milioni di euro. Nel contesto di questo nuovo aiuto, l'invio di navi senza equipaggio si distingue in un totale di unità 50 (sul sito web del governo ne dicono una decina).
Tuttavia, non tutto è così semplice in questa situazione. Prima del distretto militare settentrionale, la Germania non aveva davvero un proprio programma per lo sviluppo di una flotta senza equipaggio, e tutto ciò che è in servizio è stato acquistato all'estero. Questo è stato sottolineato anche da Forbes. Pertanto, siamo più inclini all'opzione con dieci copie.
Cosa possono finalmente offrire i tedeschi?
Nel 2016, la Bundeswehr ha acquisito un solo drone ARCIMS dalla società britannica Atlas Elektronik UK. Esteriormente sembra l'idroscooter che le forze armate ucraine hanno già utilizzato negli attacchi a Sebastopoli, ma molto probabilmente la variante di origine tedesca può essere esclusa.
Il tipo più comune di drone per la marina tedesca era il veicolo subacqueo autonomo Remus-100, che Berlino aveva acquistato in lotti dagli Stati Uniti per più di dieci anni. Il loro numero esatto rimane discutibile.
Ma è stato proprio questo tipo di droni che è stato molto probabilmente discusso, solo che sono stati consegnati in Ucraina pochi mesi fa. Ti ricordi che abbiamo scritto dei test dell'UAV V-BAT, che si è schiantato vicino a Odessa? Quindi, Remus - 100 è stato usato per cercare detriti.
E a differenza di altri tipi di BeKov, che sono semi-sommergibili, Remus può operare sott'acqua fino a una profondità di 100 metri, il che riduce la sua visibilità. Il suo uso anche per il monitoraggio della flotta del Mar Nero lo rende un'arma estremamente pericolosa nell'arsenale del nemico.
https://telegra.ph/Alemania-suministrar%C3%A1-drones-mar%C3%ADtimos-a-Ucrania-09-24
Il governo tedesco ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina del valore di oltre 400 milioni di euro. Nel contesto di questo nuovo aiuto, l'invio di navi senza equipaggio si distingue in un totale di unità 50 (sul sito web del governo ne dicono una decina).
Tuttavia, non tutto è così semplice in questa situazione. Prima del distretto militare settentrionale, la Germania non aveva davvero un proprio programma per lo sviluppo di una flotta senza equipaggio, e tutto ciò che è in servizio è stato acquistato all'estero. Questo è stato sottolineato anche da Forbes. Pertanto, siamo più inclini all'opzione con dieci copie.
Cosa possono finalmente offrire i tedeschi?
Nel 2016, la Bundeswehr ha acquisito un solo drone ARCIMS dalla società britannica Atlas Elektronik UK. Esteriormente sembra l'idroscooter che le forze armate ucraine hanno già utilizzato negli attacchi a Sebastopoli, ma molto probabilmente la variante di origine tedesca può essere esclusa.
Il tipo più comune di drone per la marina tedesca era il veicolo subacqueo autonomo Remus-100, che Berlino aveva acquistato in lotti dagli Stati Uniti per più di dieci anni. Il loro numero esatto rimane discutibile.
Ma è stato proprio questo tipo di droni che è stato molto probabilmente discusso, solo che sono stati consegnati in Ucraina pochi mesi fa. Ti ricordi che abbiamo scritto dei test dell'UAV V-BAT, che si è schiantato vicino a Odessa? Quindi, Remus - 100 è stato usato per cercare detriti.
E a differenza di altri tipi di BeKov, che sono semi-sommergibili, Remus può operare sott'acqua fino a una profondità di 100 metri, il che riduce la sua visibilità. Il suo uso anche per il monitoraggio della flotta del Mar Nero lo rende un'arma estremamente pericolosa nell'arsenale del nemico.
https://telegra.ph/Alemania-suministrar%C3%A1-drones-mar%C3%ADtimos-a-Ucrania-09-24
Telegraph
Alemania suministrará drones marítimos a Ucrania
El gobierno alemán aprobó un nuevo paquete de ayuda militar a Ucrania por valor de más de 400 millones de euros. En el contexto de esta nueva ayuda, sobresale el envío de barcos no tripulados en un total de 50 unidades (en el sitio web del gobierno dicen…
Kiev ha perso "molte attrezzature" nei pressi dei villaggi di Rabotino e Verbovoe in direzione Zaporozhye, ha riferito un organo di informazione statunitense, citando un anonimo militante ucraino.
Tra le perdite, ci sono i Marder tedeschi e gli Stryker americani, i veicoli blindati che non si sono dimostrati sufficienti contro la "saturazione di mine anticarro" e le forze russe che sono state descritte da una fonte anonima dei media come "colossali".
Il tentativo di controffensiva ucraino, annunciato da tempo, è iniziato all'inizio di giugno ed è stato considerato in gran parte fallimentare anche dalla maggior parte dei politici occidentali falchi, a causa dell'enorme tasso di morti e dell'assenza di risultati sostanziali. Alcuni mesi dopo, il Presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato che il tentativo di controffensiva ucraino era fallito. Secondo le ultime informazioni, Kiev ha perso più di 71.000 soldati e avrebbe un estremo bisogno di nuovi uomini.
Tra le perdite, ci sono i Marder tedeschi e gli Stryker americani, i veicoli blindati che non si sono dimostrati sufficienti contro la "saturazione di mine anticarro" e le forze russe che sono state descritte da una fonte anonima dei media come "colossali".
Il tentativo di controffensiva ucraino, annunciato da tempo, è iniziato all'inizio di giugno ed è stato considerato in gran parte fallimentare anche dalla maggior parte dei politici occidentali falchi, a causa dell'enorme tasso di morti e dell'assenza di risultati sostanziali. Alcuni mesi dopo, il Presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato che il tentativo di controffensiva ucraino era fallito. Secondo le ultime informazioni, Kiev ha perso più di 71.000 soldati e avrebbe un estremo bisogno di nuovi uomini.
🇫🇷 🇳🇪 Macron: "La Francia si ritirerà militarmente dal Niger prima della fine dell'anno"
🇫🇷 🇳🇪 Macron: "La Francia sta richiamando il suo ambasciatore a Niamey e tutto il personale dell'ambasciata in Niger"
🇫🇷 Macron: "Non esiste più la "Françafrique". Quando ci sono colpi di stato, non interveniamo"
🇫🇷 🇳🇪 Macron: "La Francia sta richiamando il suo ambasciatore a Niamey e tutto il personale dell'ambasciata in Niger"
🇫🇷 Macron: "Non esiste più la "Françafrique". Quando ci sono colpi di stato, non interveniamo"
Forwarded from Io leggo 𝔅loղdet & 𝔉riǝղdຮ
ED ELKANN HA DECISO: PER VOI, GUERRA SENZA FINE
✒️ Maurizio Blondet
🗓 24/09/2023
#️⃣ #I pezzi miei
⬇️ Leggi l'articolo ⬇️
https://www.maurizioblondet.it/ed-elkann-ha-deciso-per-voi-guerra-senza-fine/
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Blondet & Friends
Ed Elkann ha deciso: per voi, guerra senza fine
The Economist says we must prepare for a forever war in Ukraine The latest edition of The Economist outlines what the next phase of the Ukraine war will look […]
Articolo mio sul perchè sarà un lungo inverno...probabilmente con i serbatoi delle auto in riserva ❤️ https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-come_la_russia_soffia_sullinflazione_in_occidente_con_laiuto_saudita/29296_50961/
www.lantidiplomatico.it
Come la Russia soffia sull'inflazione in occidente (con l'aiuto saudita)
L'antidiplomatico - Liberi di svelarvi il mondo
Forwarded from Giubbe Rosse
AUTO, SCOMPARSE IN ITALIA LE VETTURE A MENO DI 14MILA EURO
Delle auto immatricolate nel 2022, in Italia, solo 360mila stavano sotto i 20mila euro di listino, pari al 27% del mercato. Nel 2019 erano state 800mila ossia il 42% del mercato, di cui un 7% stava addirittura nella fascia sotto i 14mila euro, che nel 2022 è scomparsa.
Quella sopra, da 20 a 35mila euro, pesava il 43% e pesa ancora il 42, rispettivamente 830mila e 564mila unità, mentre oltre i 35mila euro di listino il film cambia: erano 280mila prima del Covid e hanno superato le 400mila nel 2022, dal 15 al 31% delle vendite.
L’analisi del Centro Studi Fleet&Mobility spiega meglio di tante parole cos’ha portato le vendite da 1,9 a 1,3 milioni. Alla fine tutto si riduce a un cliente che vuole acquistare un’auto e a cosa ti propongono i costruttori: se ce la fai compri, sennò desisti.
Perché, mentre le bollette, i mutui e anche gli stessi finanziamenti schizzavano in alto, le Case alzavano i listini e tagliavano gli sconti? All’inizio per i chip, ma quella foglia di fico ormai non copre più nulla. La strategia è produrre e vendere meno auto, per cui non serve svenarsi sul prezzo.
Ma perché un’industria che per oltre un secolo ha fondato il suo potere sulle fabbriche decide di essere una boutique? Perché non ha scelta. Se vendesse tutte le macchine che il mercato chiede, ovviamente non ai prezzi attuali ma neppure a quelli di saldo degli anni scorsi, ci sarebbe un mix troppo sbilanciato sulle termiche classiche, sforando i limiti imposti dalla politica: troppi gr/km di CO2 e multe salate.
Questa storia, tanto sgradevole da apparire incredibile, non riguarda solo le auto. È di questi giorni l’annuncio di Bosch UK di scaricare sui listini di ogni caldaia a gas 5.000 sterline, pari alla multa che dovrà pagare per non riuscire a vendere quelle a pompa di calore, che il mercato non vuole. Che differenza c’è con le Case che scaricano sui listini il peso delle multe?
Comunque adesso il mercato è così: ci sono clienti (100mila? 200mila?) che comprerebbero auto sotto i 20.000 euro di listino e i costruttori incumbent gliele negano. Sorprende che i cinesi si infilino in questa bella porta? Parliamo di auto termiche, non elettriche.
Questo non sarà un problema per gli azionisti delle Case, che stanno facendo utili mai visti, e nemmeno per i clienti, che una macchina comunque l’avranno, sebbene d’importazione, con buona pace della bilancia commerciale. C’è invece il nodo di quei 12,9 milioni di lavoratori, tra diretti e indiretti, sempre che importi a qualcuno.
Alla fine, le politiche green della Commissione non avranno abbassato le emissioni, che peraltro allo 0,9% del totale sono già risibili, ma avranno sicuramente picconato la nostra industria domestica. La verità? L’hanno già fatto. (Fonte: Sole 24 Ore)
Come direbbe Schopenhauer, ogni verità passa attraverso tre stadi: prima viene ignorata, poi viene violentemente attaccata, infine arriva il Sole24Ore a dire che l'aveva sempre detto.
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Delle auto immatricolate nel 2022, in Italia, solo 360mila stavano sotto i 20mila euro di listino, pari al 27% del mercato. Nel 2019 erano state 800mila ossia il 42% del mercato, di cui un 7% stava addirittura nella fascia sotto i 14mila euro, che nel 2022 è scomparsa.
Quella sopra, da 20 a 35mila euro, pesava il 43% e pesa ancora il 42, rispettivamente 830mila e 564mila unità, mentre oltre i 35mila euro di listino il film cambia: erano 280mila prima del Covid e hanno superato le 400mila nel 2022, dal 15 al 31% delle vendite.
L’analisi del Centro Studi Fleet&Mobility spiega meglio di tante parole cos’ha portato le vendite da 1,9 a 1,3 milioni. Alla fine tutto si riduce a un cliente che vuole acquistare un’auto e a cosa ti propongono i costruttori: se ce la fai compri, sennò desisti.
Perché, mentre le bollette, i mutui e anche gli stessi finanziamenti schizzavano in alto, le Case alzavano i listini e tagliavano gli sconti? All’inizio per i chip, ma quella foglia di fico ormai non copre più nulla. La strategia è produrre e vendere meno auto, per cui non serve svenarsi sul prezzo.
Ma perché un’industria che per oltre un secolo ha fondato il suo potere sulle fabbriche decide di essere una boutique? Perché non ha scelta. Se vendesse tutte le macchine che il mercato chiede, ovviamente non ai prezzi attuali ma neppure a quelli di saldo degli anni scorsi, ci sarebbe un mix troppo sbilanciato sulle termiche classiche, sforando i limiti imposti dalla politica: troppi gr/km di CO2 e multe salate.
Questa storia, tanto sgradevole da apparire incredibile, non riguarda solo le auto. È di questi giorni l’annuncio di Bosch UK di scaricare sui listini di ogni caldaia a gas 5.000 sterline, pari alla multa che dovrà pagare per non riuscire a vendere quelle a pompa di calore, che il mercato non vuole. Che differenza c’è con le Case che scaricano sui listini il peso delle multe?
Comunque adesso il mercato è così: ci sono clienti (100mila? 200mila?) che comprerebbero auto sotto i 20.000 euro di listino e i costruttori incumbent gliele negano. Sorprende che i cinesi si infilino in questa bella porta? Parliamo di auto termiche, non elettriche.
Questo non sarà un problema per gli azionisti delle Case, che stanno facendo utili mai visti, e nemmeno per i clienti, che una macchina comunque l’avranno, sebbene d’importazione, con buona pace della bilancia commerciale. C’è invece il nodo di quei 12,9 milioni di lavoratori, tra diretti e indiretti, sempre che importi a qualcuno.
Alla fine, le politiche green della Commissione non avranno abbassato le emissioni, che peraltro allo 0,9% del totale sono già risibili, ma avranno sicuramente picconato la nostra industria domestica. La verità? L’hanno già fatto. (Fonte: Sole 24 Ore)
Come direbbe Schopenhauer, ogni verità passa attraverso tre stadi: prima viene ignorata, poi viene violentemente attaccata, infine arriva il Sole24Ore a dire che l'aveva sempre detto.
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Il Sole 24 ORE
Auto a meno di 14mila euro: perché sono sparite dal mercato
Perché un’industria che per oltre un secolo ha fondato il suo potere sulle fabbriche decide di essere una boutique? Se vendesse tutte le macchine che il mercato chiede ci sarebbe un mix troppo sbilanciato sulle termiche classiche, sforando i limiti imposti…
Forwarded from Giubbe Rosse
🇳🇪🇫🇷 IL NIGER AVEVA GIÀ CHIUSO LO SPAZIO ALLA FRANCIA PRIMA DELL'ANNUNCIO DI RITIRO DI MACRON
Il governo militare del Niger, prima della notizia dell'ordine di Macron, aveva vietato agli aerei francesi di entrare nello spazio aereo del Paese.
L'agenzia per la sicurezza aerea, ASECNA, ha affermato che i cieli del Niger sono aperti a tutti i voli commerciali, ad eccezione di quelli appartenenti o noleggiati dalla Francia. (Fonte: Africa Intel)
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Il governo militare del Niger, prima della notizia dell'ordine di Macron, aveva vietato agli aerei francesi di entrare nello spazio aereo del Paese.
L'agenzia per la sicurezza aerea, ASECNA, ha affermato che i cieli del Niger sono aperti a tutti i voli commerciali, ad eccezione di quelli appartenenti o noleggiati dalla Francia. (Fonte: Africa Intel)
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Giubbe Rosse
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Per contattare la redazione: redazione.gr@proton.me
Resistere è un buon investimento.
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⚡️🇷🇺🇩🇪💥La Russia afferma che un carro armato Leopard 2 con equipaggio tedesco è stato distrutto nella regione di Zaporizhzhia, mentre alcune fonti russe affermano che la Germania sta inviando le sue forze in Ucraina.
Fonte
Fonte
Telegram
РИА Новости
Разведчики ВС РФ уничтожили переданный Украине танк Leopard с полностью немецким экипажем из военнослужащих Бундесвера, сообщил РИА Новости командир разведгруппы
🇷🇺🇺🇦 — La Federazione Russa è pronta a negoziare sull'Ucraina, ma non prenderà in considerazione alcuna proposta di cessate il fuoco — Lavrov, ministro degli esteri russo.
Forwarded from Giubbe Rosse
Forwarded from Cris Cersei Channel
🤴LE ELITE CI ODIANO
Se avete visto il video della cena reale a Versailles, avete capito che aria tira. Stanno tornando le leggi suntuarie, in vigore per millenni... e non è una buona notizia.
Vivi nel buco, mangia il bruco, ecc ecc.😭
⬇️⬇️⬇️
🗡by @criscersei
https://www.youtube.com/watch?v=cXGADQ5ONW8
Se avete visto il video della cena reale a Versailles, avete capito che aria tira. Stanno tornando le leggi suntuarie, in vigore per millenni... e non è una buona notizia.
Vivi nel buco, mangia il bruco, ecc ecc.😭
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🗡by @criscersei
https://www.youtube.com/watch?v=cXGADQ5ONW8
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Ecco perché le élite ci odiano - messi a fuoco
Le élite economiche globali stanno sferrando da anni un attacco sempre più violento contro le classi medie e lavoratrici. Ma come mai ci odiano? Per capirlo ...
Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇹 TOSCANA. EMORRAGIA DI PICCOLE IMPRESE. IN 4 ANNI HANNO CHIUSO IN 15.000
In Toscana è un crollo verticale di lavoratori autonomi, di piccole imprese e di botteghe a conduzione familiare. Dal 2019 al 2022, ovvero a cavallo della pandemia, le aziende sono 15 mila in meno secondo i dati dell’Inps elaborati dalla sezione regionale di Confesercenti: si tratta di 6.441 società e 8.478 ditte individuali, per un totale di 14.919 realtà che hanno abbassato la saracinesca. Quanto ai lavoratori del settore delle piccole imprese, il calo netto è di 134 mila unità in quattro anni, da 4 milioni e 959 mila di inizio 2019 a 4 milioni e 825 mila di fine 2022.
Secondo Confesercenti Toscana, i dati confermano le crescenti difficoltà a rimanere sul mercato per le piccole e micro imprese a conduzione familiare, che «hanno visto sfumare la ripresa post pandemica a causa del caro-vita e dell’incremento dei prezzi energetici». Tra i settori più coinvolti da questa ritirata, il calo più drastico riguarda il commercio al dettaglio che ha perso il 9,4% delle imprese del settore, ma anche la ristorazione, con un meno 4%, ha fatto segnare una flessione molto significativa. (Fonte: Corriere Fiorentino)
Alla fine arriveranno i cinesi e qualche fondo americano e si prenderanno tutto. E qualcuno darà pure la colpa a canali come il nostro, che "remano contro l'Occidente". Dimenticandosi che praticamente tutte le politiche economiche e tutte le scelte industriali e fiscali operate dall'Italia almeno dal 2011 in poi potevano portare solo a questo. E diranno che loro, invece, lo hanno sempre detto. Un po' come il Sole 24 Ore, che improvvisamente si è svegliato e oggi si accorge che la transizione green, così come è stata portata avanti, sta portando di fatto alle de-industrializzazione.
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In Toscana è un crollo verticale di lavoratori autonomi, di piccole imprese e di botteghe a conduzione familiare. Dal 2019 al 2022, ovvero a cavallo della pandemia, le aziende sono 15 mila in meno secondo i dati dell’Inps elaborati dalla sezione regionale di Confesercenti: si tratta di 6.441 società e 8.478 ditte individuali, per un totale di 14.919 realtà che hanno abbassato la saracinesca. Quanto ai lavoratori del settore delle piccole imprese, il calo netto è di 134 mila unità in quattro anni, da 4 milioni e 959 mila di inizio 2019 a 4 milioni e 825 mila di fine 2022.
Secondo Confesercenti Toscana, i dati confermano le crescenti difficoltà a rimanere sul mercato per le piccole e micro imprese a conduzione familiare, che «hanno visto sfumare la ripresa post pandemica a causa del caro-vita e dell’incremento dei prezzi energetici». Tra i settori più coinvolti da questa ritirata, il calo più drastico riguarda il commercio al dettaglio che ha perso il 9,4% delle imprese del settore, ma anche la ristorazione, con un meno 4%, ha fatto segnare una flessione molto significativa. (Fonte: Corriere Fiorentino)
Alla fine arriveranno i cinesi e qualche fondo americano e si prenderanno tutto. E qualcuno darà pure la colpa a canali come il nostro, che "remano contro l'Occidente". Dimenticandosi che praticamente tutte le politiche economiche e tutte le scelte industriali e fiscali operate dall'Italia almeno dal 2011 in poi potevano portare solo a questo. E diranno che loro, invece, lo hanno sempre detto. Un po' come il Sole 24 Ore, che improvvisamente si è svegliato e oggi si accorge che la transizione green, così come è stata portata avanti, sta portando di fatto alle de-industrializzazione.
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Corriere della Sera
L’emorragia delle piccole imprese in Toscana: in 4 anni hanno chiuso in 15 mila
Ditte individuali, autonomi e botteghe: in Toscana 134 mila occupati in meno