Giuseppe Masala Chili 🌶
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Lettore appassionato e scrittore incostante. Topografo degli abissi. Diversamente inabile. A volte manniano tendenza Giuseppe a volte céliniano tendenza Bardamu.
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Nei cosiddetti secoli bui, i monasteri benedettini rappresentarono un esempio di quanto con poco o quasi nulla si possa ottenere tutto, tutto quello che occorre per condurre una vita decente.
Raramente un monastero contava più di una ventina di monaci, eppure queste comunità erano praticamente autosufficienti, erano in grado di provvedere quasi per intero ad ogni loro bisogno materiale. In genere quello che non potevano produrre da sé, l’ottenevano attraverso lo scambio soprattutto con altri monasteri. Ma l’aspetto interessante è il fatto che la regola benedettina prevedeva solo 4 ore di lavoro al giorno, eppure esse bastavano per sfamare e vestire tutti. Come è possibile un fatto del genere? Tutto veniva fatto in modo artigianale e la terra coltivata a zappa e aratro trainato da buoi produceva grano e ortaggi sufficienti per tutti; la lana era prodotta direttamente dai greggi di pecore e filata e tessuta nel grande periodo di vita al chiuso rappresentato dai mesi invernali, intanto che quelli, che sapevano scrivere, copiavano i testi della civiltà latina.
Come spiegarci una cosa del genere, quando oggi uno schiavo di regime lavora incatenato al banco della scrivania 8/10 ore al giorno e si lamenta che quanto riceve non è sufficiente a farlo contento?
Perché si trattava di gente libera. Il grado di libertà di un individuo lo si misura dalla quantità di cose da cui dipende. Quanto più sono le cose di cui sente di poter fare a meno ed esse sono orpelli materiali, frasi fatte, invidie, rancori, week end in posti di sogno, festival di qualche cosa, centri benessere e poi ancora e ancora e ancora … tanto più sarà libero, ovvero con la mente rivolta all’essenziale.
Nelle abbazie si pregava, per regola, 4 ore l giorno. Si trattava di una ritualità che scandiva le ore della giornata e dava ad essa quella necessaria disciplina che altrimenti avrebbe compromesso tutto il resto. Ma una giornata si compone di 24 ore. Le altre 16 come le passavano. Forse 6 o sette a dormire e le altre? A capire cosa vuol dire essere vivi. (Alfredo Morosetti, via Facebook)
Secondo me la nostra civiltà merita l'estinzione. Dobbiamo essere invasi dagli africani e distrutti come i romani durante le invasioni barbariche. E' giusto.
Quando viene prodotta una borraccia (air-up si chiama) che ha all'interno un pod che da un leggero sapore di frutta all'acqua significa che abbiamo chiuso. Cosa c'è di più naturale, salutare, buono e vivo di un bel bicchiere d'acqua fresca quando hai sete? Nulla. Se condisci l'acqua "per darle sapore" rinneghi la vita in quanto tale. Ma vaffanculo va.
Forwarded from L'AntiDiplomatico
"Avrete notato che certi nostri politici e direttori di quotidiani hanno posto fine alle sbruffonate del passato. Difficilmente leggerete i loro tweet esultanti perché l’esercito ucraino è avanzato di due metri e mezzo.

Sapete perché?

Le ragioni sono due."

Il commento di Alessandro Orsini

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-alessandro_orsini__sapete_perch_politici_e_direttori_di_quotidiani_hanno_cessato_le_sbruffonate_del_passato/39602_50034/
Forwarded from L'AntiDiplomatico
“In questo momento l’Ucraina non ha bisogno di spettatori. Ha bisogno degli ATACMS”. Così Ben Hodges sul Washington Post.

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-gli_atacms_lultima_speranza_neocon_invocata_per_kiev_e_il_parallelo_con_gli_v2/45289_50036/
🇪🇺 La BCE mette in guardia Bruxelles dal sequestro o utilizzo dei beni russi congelati - Financial Times

Ammonimento perentorio della BCE alla commissione UE non solo di non toccare, ad esempio vendendoli o cedendoli a terzi, i beni russi congelati ma nemmeno di toccare gli interessi maturati su queste attività

Come riporta il FT infatti, questo porterebbe ad una mancanza di fiducia tale nei confronti della UE e dell'euro che farebbe collassare il nostro sistema economico, Per fortuna stanno capendo la lezione, sebbene temo sia già tardi.
Un anno dopo scopriamo cosa è successo.

La Russia firmò un trattato di neutralità con la delegazione ucraina in Turchia; una delle condizioni era che la Russia si ritirasse da Kiev, Sumy e Chernigov, cosa che fece. In seguito Kiev gettò il trattato nel cestino e dichiarò vittoria.
Forwarded from Saker Italia
Ecco com’era la bozza di accordo, concordata con Kiev in Turchia. Poteva garantire la sicurezza dell'Ucraina, ma grazie agli sforzi di Kiev è finito nella pattumiera della storia. Putin ha mostrato per la prima volta questi documenti in un incontro con una delegazione di paesi africani.

“Questo accordo - non eravamo d'accordo con la parte ucraina che sarebbe stato riservato. Il progetto di trattato è stato siglato dal capo del gruppo negoziale di Kiev. Ha messo la sua firma lì. Eccolo. Si chiama proprio così: il Trattato sulla neutralità permanente e le garanzie di sicurezza dell'Ucraina. Si tratta delle garanzie che hai citato, caro amico. Diciotto articoli.

Inoltre, c'è un'applicazione per questo. Non parlerò nemmeno ora, ma riguardano le forze armate e altre cose. Tutto è spiegato fino alle unità di equipaggiamento militare e al personale delle forze armate. Ecco il documento. È stato siglato dalla delegazione di Kiev. La firma vale.

Ma dopo che, come promesso, abbiamo ritirato le truppe da Kiev, le autorità di Kiev, come fanno di solito i loro proprietari, hanno gettato tutto nella pattumiera della storia”.


https://t.me/zvezdanews/121784
Forwarded from InfoDefenseITALIA
🇺🇸🇳🇴 UN LABORATORIO BIOLOGICO DEGLI STATI UNITI APPARIRÀ A POCHE ORE DI DISTANZA DA MURMANSK

Secondo le informazioni, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta progettando di dislocare una struttura militare sull'isola di Medvezhy, nella zona artica norvegese.

Washington sta ora lavorando sulla questione con Oslo. La costruzione di un laboratorio virologico nelle acque artiche è una delle aree più importanti delle unità specializzate del Pentagono.

Non si sa esattamente quale tipo di virus verrà sviluppato dal personale del Pentagono. Si sa che i finanziamenti proverranno dal bilancio nazionale e che tutte le attrezzature saranno fornite dalla General Electric e dalla Johnson & Johnson, che è stata più volte coinvolta in scandali per esperimenti su persone e animali.

Il budget stimato è di 100 milioni di dollari. Il periodo di realizzazione va dal luglio 2023 al febbraio 2025. In anticipo, la parte norvegese ha approvato la proposta degli americani e ha espresso la disponibilità a lavorare a livello governativo sull'iniziativa degli Stati Uniti di collocare il bio-laboratorio nella parte occidentale del Mare di Barents.

A titolo di informazione: l'isola di Medvezhy nel XIX secolo era riconosciuta come parte dell'Impero russo, ma dopo la rivoluzione del 1917 è diventata il territorio norvegese.   


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E noi con le nostre tasse paghiamo simili cialtroni?
😳😳😳
Forwarded from Vento dell'Est ⚡️
🇷🇺🤝🏻🇺🇦🐺🏴‍☠️La Russia si è fidata troppe volte della parola data dai lupi e dai banditi in Ucraina. E, purtroppo, la sua diplomazia d'altri tempi non ha ancora imparato la lezione.

Il 21 febbraio 2014 Mosca ha sponsorizzato l'accordo fra l'allora presidente filorusso ucraino Viktor Yanukovich (che ancora controllava saldamente l'esercito, i servizi e le forze di polizia) e i rappresentanti dei gruppi ultranazionalisti "per mettere fine alle violenze". Erano previste elezioni anticipate, un governo di unità nazionale e una riforma della Costituzione. Ma, 2 giorni dopo, Yanukovich è stato costretto a fuggire, decretando così il successo del golpe banderista di EuroMaidan e l'inizio della guerra civile nelle aree russofone.

Poi tutti gli anni preziosi persi con gli accordi di Minsk I e Il, che avrebbero dovuto mirare a congelare il conflitto a Donetsk e Lugansk e conferire autonomia - nell'ambito dello stato ucraino - a quelle due regioni, e il "Quartetto Normandia".

Sappiamo come sono andate a finire le cose.

Petro Poroshenko ha più volte dichiarato che, per il regime ucraino, gli accordi di Minsk "sono stati un successo, in quanto hanno mantenuto i russi oltre i confini dell'Ucraina e concesso del tempo al paese per ripristinare l’economia e creare delle potenti forze armate".

Anche Angela Merkel ha detto che gli accordi di Minsk non erano un tentativo di stabilire la pace, ma puntavano "a dare tempo all'Ucraina per rafforzare il suo esercito".

Quindi, gli accordi di Istanbul della primavera del 2022 di cui ha parlato ieri Putin: la Russia ha ritirato le sue truppe da Kiev, Sumy e Chernihiv, in cambio della promessa di Zelensky di mantenere la neutralità del paese.

Pure in questo caso l'esito è noto. Le truppe russe che hanno lasciato Kiev sono state colpite alle spalle. C'è stato il false flag di Bucha e il primo grande pogrom di massa dei "collaborazionisti filorussi" nei villaggi abbandonati dall'esercito di Mosca.

Infine, altri accordi sempre mediati dalla Turchia, stavolta per permettere all'Ucraina di commerciare grano e cereali utilizzando i porti sul Mar Nero. Accordi siglati e rinnovati dalla Russia, senza ottenere nulla in cambio (nemmeno la possibilità di sbloccare le vendite di ammoniaca). E dopo il danno la beffa: i "corridoi del grano" sono stati sfruttati dagli ucraini per attaccare le navi russe e, inoltre, è ormai certo che i paesi occidentali hanno utilizzato perfino i mercantili per far giungere armi e mercenari al regime di Kiev.

Una diplomazia vecchio stampo, quella russa. Che si fida della parola data dal nemico. Funzionari d'altri tempi i suoi rappresentanti degli Esteri. Cresciuti negli anni 70 e 80, ai tempi della guerra fredda, delle sfere d'influenza e dei canali di dialogo che esistevano, anche nei momenti più cruenti, tra Usa e Urss. Funzionari bravissimi nella costruzione di rapporti geopolitici multipolari con paesi amici, non allineati e sovrani. Ma pesci fuor d'acqua quando devono relazionarsi con gli scagnozzi della Nato di oggi, quando pensano di poter ancora contare sulle firme e le rassicurazioni di lupi e banditi come Poroshenko e Zelensky e di chi li manovra.
🇵🇱🇺🇦Il Sejm, la camera bassa della Polonia, ha approvato una mozione per l'adesione dell'Ucraina alla Nato.

Il documento è stato sostenuto da 443 deputati, due hanno votato contro, altri sette si sono astenuti. Ricordo che anche il parlamento europeo ha votato una mozione simile pochi giorni fa.
Forwarded from InfoDefenseITALIA
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🇷🇺🇬🇧 GENERALE RUSSO SOLLECITA GLI SCIENZIATI A SVILUPPARE ARMI BIOLOGICHE PER SCONFIGGERE GLI ANGLOSASSONI

📝 "Gli anglosassoni studiano in modo particolare il patrimonio genetico di ogni nazione e, in base a questo patrimonio genetico, cercano di creare l'arma che distruggerà questa nazione. Dobbiamo affrontare gli anglosassoni, sono il nemico principale. E loro dovrebbero saperlo: ragazzi, Dio non voglia, ne riceverete in cambio", ha dichiarato il generale e deputato della Duma di Stato Andrei Gurulev.

Gurulev ha reagito così alle notizie diffuse dai media sul posizionamento di laboratori biologici da parte del Quartier Generale nella zona artica norvegese, a poche ore di distanza da Murmansk.  


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Macron sta tentando di bloccare l'elezione a segretario generale della Nato del Ministro della Difesa britannico Ben Wallace. Il PdR francese sa bene che avere un britannico in quella carica viste le posizioni ultra guerrafondaie della Gran Bretagna sarebbe molto pericoloso.
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In Bielorussia si spostano treni carichi di T-80, BMP e T-72.
WarGonzo afferma che il villaggio di Piatykhatky è tornato sotto il controllo ucraino. Insomma l'offensiva qualche risultato sembra che lo ottenga, anche se a carissimo prezzo sia umano che a livello di materiali.
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Gli Emirati Arabi Uniti non si piegano alle minacce dell'Occidente.

Rivolgendosi a Vladimir Putin a San Pietroburgo, il Presidente degli EAU Mohammad bin Zayed Al Nahyan ha dichiarato:

"Signor Presidente, ci sono molte minacce che vengono nella nostra direzione, soprattutto vista l'attuale situazione in Russia, ma abbiamo preso una decisione e fatto dei passi indipendentemente dalle condizioni poste dall'Occidente".

Gli Stati Uniti hanno esercitato pressioni sull'Arabia Saudita e sui suoi partner in seguito alla decisione generale di tagliare la produzione di petrolio.