Giovani Comunisti/e
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Canale nazionale dei Giovani Comunisti/e, l'organizzazione giovanile del Partito della Rifondazione Comunista
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📌 SILVIA ROMANO, MA QUANTO CI È COSTATA? VE LO DICIAMO NOI

In questo Paese dalla memoria corta, dove i social si infiammano guidati dalla grancassa della propaganda reazionaria delle destre, vogliamo provare a fare un po' di chiarezza. Chiarezza per rimettere al centro l'attenzione verso il valore di una vita umana, proprio in un periodo delicato per il nostro Paese che di vite umane ne ha perse a sufficienza quotidianamente. Oltre 30 mila decessi solo per l'epidemia di Covid-19, morti non per scelta individuale ma per le responsabilità politiche delle scelte effettuate nell'ultimo decennio.

E allora, se il problema sono gli eventuali 4 milioni pagati per la liberazione di Silvia Romano, pensiamo ai 37 miliardi sottratti al sistema sanitario negli ultimi dieci anni, alla spesa militare annua da 26 miliardi, alla folle permanenza nella NATO, ai 110 miliardi di evasione fiscale (mai troppo combattuta), ai 2 miliardi sottratti alla ricerca e ai saperi. Per non parlare dei 49 milioni che qualcuno deve ancora restituire a tutti noi... #GiovaniComunisti #rifondazionecomunista #rifondazione #silviaromano #silviaromanolibera #libertà #solidarietà #nowar #pace #politica #oggi #italia #sinistra #comunismo #milano #roma #coronavirus
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Un cammino lungo 72 anni, una «catastrofe» sociale e politica di un popolo, quello palestinese, che non si è arrestata: al-Nakba. Il Piano di spartizione ONU del novembre 1947 e la successiva dichiarazione di indipendenza del nascente Stato di Israele il 14 maggio del 1948 provocarono un esodo civile di circa 800 mila palestinesi.
La distruzione di centinaia di villaggi, i massacri e l’espropriazione forzata delle terre storicamente appartenenti al popolo palestinese diedero vita ad un esodo che ancora continua, grazie alle continue politiche di annessione dello stato israeliano ed al silenzio della comunità internazionale. Pochi giorni fa abbiamo sottoscritto assieme ad associazioni, organizzazioni e partiti della sinistra una lettera indirizzata al mondo politico e dell'informazione per denunciare e condannare il supporto che gli USA stanno concendendo al governo israeliano nell'annessione dei territori palestinesi occupati. Un'operazione che viola i diritti internazionali e che richiede una presa di posizione globale.

Ricordiamo la «catastrofe» per continuare a lottare, noi insieme a loro, e mettere fine a quel cammino. Palestina libera!

#GiovaniComunisti #rifondazionecomunista #rifondazione #palestina #palestine #freepalestine #nakba72 #resist_to_return72 #libertà #nowar #pace #sinistra #italia #europa #comunismo
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L'indiscrezione secondo cui FCA, la vecchia nostrana FIAT, avrebbe chiesto un maxi-prestito allo Stato di circa 6,5 miliardi ha dell'incredibile. Non solo perché rivelata dalla stampa estera e non smentita né dal governo né dall'azienda, ma anche perché si aggiungerebbe ad una lista già lunghissima di sovvenzioni statali di cui gli Agnelli e le loro aziende hanno già beneficiato lungamente.
Secondo uno studio Federconsumatori dal 1975 ad oggi la FIAT ha usufruito di circa 220 miliardi di contributi pubblici per dare in cambio poco, pochissmo. Soprattutto se si considerano le operazioni di delocalizzazione nell'Europa dell'Est avvenute negli ultimi ventanni, a danno dei lavoratori dell'azienda e dell'economia italiana. Un processo di progressivo allontanamento dall'Italia che si è concluso con il collocamento della sede fiscale di FCA a Londra e di quella legale ad Amsterdam. Assurdo quindi che un'azienda multinazionale con sede in paradisi fiscali possa avere la pretesa di ottenere un nuovo aiuto dallo Stato, soprattutto in un momento in cui il prestito graverebbe sulle casse pubbliche e potrebbe essere utilizzato per sostenere la fusione con il gruppo Peugeot-Citroen.

#GiovaniComunisti #rifondazionecomunista #rifondazione #fiat #fca #governo #politica #italia #notizie #coronavirus #sinistra #comunismo #agnelli #elkann
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🔴 BLACK LIVES MATTER IN TUTTA ITALIA

Alcune delle immagini giunte da compagne e compagni che si sono uniti ai presidi di solidarietà verso il popolo statunitense e la comunità afroamericana in lotta contro il razzismo e la violenza delle forze dell'ordine.

Prendiamo parte agli eventi che in questo fine settimana si stanno snodando in tutta la Penisola per reclamare ugualianza, diritti sociali e civili, lotta al razzismo, alle discriminazioni di genere, agli abusi in divisa. I giovani si dimostrano ancora una volta tra le fasce sociali più avanzate e coscienti nel nostro Paese.

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UNIRE LE LOTTE

I @giovani_comunisti_salerno in piazza questo fine settimana per difendere la sanità pubblica. Dopo mesi passati ad incensare i lavoratori della sanità e definirli eroi ora non possono cadere nel dimenticatoio e soprattutto non possiamo dimenticare quanto l'emergenza ci ha rivelato la necessità di avere una sanità pubblica adeguata ed efficiente.

Ma lo striscione per #blacklivesmatter non è casuale. Queste lotte si intrecciano perché laddove c'è disparità sociale, laddove i diritti universali e fondamentali come la sanità pubblica, l'istruzione, e il lavoro vengono a mancare, allora si annidano i pregiudizi, il razzismo, la lotta tra poveri, la divisione della classe.
#GiovaniComunisti #rifondazionecomunista #rifondazione #salerno #sanità #coronavirus #sanitàpubblica #lavoro #campania #comunsimo #sinistra #Italia
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📣 CONTRIBUTO AFFITTO SUBITO!
Prosegue in tutta Italia la campagna per un contributo straordinario per fronteggiare l'emergenza post-Coronavirus. Ci stiamo mobilitando perché non cada il silenzio sulle emergenze sociali quotidiane amplificate dalla crisi incombente. L'affitto non deve diventare il cappio al collo mensile per lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse, pensionati e famiglie. Mettici la faccia e inviaci le tue foto!

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Ad alcune settimane dalla fine del lockdown si fanno sempre più chiare le ripercussioni economiche e sociali della pandemia. La nuova vera emergenza sono i bisogni sociali: il pane, le bollette e l’affitto per chi non ha una casa di proprietà. E tali sono, i bisogni, tanto per le famiglie quanto per i nuclei composti anche da una sola persona. L’emergenza sanitaria ha determinato e sta determinando che i lavoratori precari, le fasce più deboli del lavoro autonomo e il lavoro subordinato mascherato da partita iva, i lavoratori a tempo determinato in scadenza, gli studenti e le studentesse fuori sede non saranno più in grado di far fronte ai canoni di affitto.

A proposito degli affitti, rileviamo che già prima dell’emergenza sanitaria, circa il 51% degli inquilini non riusciva a pagare regolarmente il canone di locazione.
C’è bisogno di un piano casa straordinario intervento per uscire dall’emergenza, che garantisca la possibilità a tutte e a tutti di far fronte all’affitto attraverso un fondo come risposta al bisogno emergenziale, così come richiesto dall’Associazione Nazionale Unione Inquilini e dal Sindacato Studentesco Link. Un appello che promuoviamo e sosteniamo con convinzione. Noi forniamo il nostro fattivo contributo e il nostro protagonismo mettendoci la faccia e ritornando attivi nell’organizzazione del conflitto sociale.

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BLACK LIVES MATTER ANCHE IN ITALIA

Il movimento che si è sviluppato negli USA ha posto in evidenza le grandi contraddizioni presenti nella società americana legate al razzismo, alla violenza, all'indifferenza e alle radici storiche e pluricentenarie dello sfruttamento e dell'emarginazione degli afroamericani. Sarebbe l'ora in Italia di sollevare l'attenzione allo stesso modo sulle tragedie che costantemente si consumano nel nostro territorio.

Nella notte tra il 4 e il 5 giugno un barcone di migranti partito da Sfax in Tunisia si è rovesciato mentre attraversava il Canale di Sicilia. Al momento sono stati recuperati 53 cadaveri ma il conto potrebbe salire ancora. Questa mattina, invece, nel ghetto di Borgo Mezzanone, nei pressi di Foggia, si è scatenato l'ennesimo incendio, l'ultimo accaduto lo scorso 31 maggio, mentre a marzo erano state 30 le baracche andate a fuoco. Nel rogo avvenuto all'alba ha perso la vita un lavoratore migrante. Sono tragedie che accadono con drammatica regolarità nel nostro Paese e davanti a cui la politica gira la testa dall'altra parte, ignorando le cause dello sfruttamento, della miseria e di questi stessi disastri.

#GiovaniComunisti #rifondazionecomunista #rifondazione #italia #politica #naufragio #sfax #tunisia #borgomezzanone #migranti #lavoro #refugeeswelcome #refugees #sinistra #comunismo #razzismo #blacklivesmatter
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↪️ "Non credo che siamo stretti parenti, ma se Lei è capace di tremare d'indignazione ogni qualvolta si commetta un'ingiustizia nel mondo, siamo compagni, il che è più importante." (Lettera del Che a Maria Rosario Guevara, 1964)

Oggi Ernesto Guevara avrebbe compiuto 92 anni. Il suo esempio rivoluzionario è ancora oggi un monumento all'internazionalismo e fonte d'ispirazione per chi lotta per la pace, la solidarietà e il socialismo. 🚩

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L'Umbria fa da apripista nei tentativi della Lega di colpire il diritto all'aborto. La giunta Tesei fa tornare indietro di anni l’Umbria sul campo dei diritti con la decisione di abrogare una delibera regionale del 2018 che consentiva agli ospedali di organizzare con un day hospital il servizio per l’interruzione volontaria della gravidanza. Di fatto si va contro la libertà e l’autodeterminazione delle donne rendendo così più difficile il ricorso all’aborto farmacologico.
Una scelta che purtroppo non ci stupisce, viste le idee da sempre espresse sul tema da diversi esponenti della destra, sia a livello regionale che nazionale. Ancora una volta in Italia, dunque, la politica si combatte sulla pelle delle donne che già in questi mesi di Covid, con consultori chiusi e reparti blindati, stracolmi di malati contagiosi, si sono ritrovate anche a viaggiare di regione in regione, in una lotta contro il tempo, per riuscire ad abortire.

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Fine settimana di grandi mobilitazioni in Italia contro i governi leghisti di Lombardia e Umbria. A Perugia si sono ritrovati a centinaia contro la proposta presentata dalla giunta regionale che abolisce il day hospital per l'aborto farmacologico e impone il ricovero ospedaliero, colpendo il diritto all'aborto.

A Milano ieri grande mobilitazione in piazza Duomo contro la giunta Fontana e le sue politiche adottate nell'emergenza #Covid19. L'estate che inizia si preannuncia ricca di mobilitazioni in cui saremo presenti come Giovani Comunisti/e.

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📸 🇵🇸 Immagini da Gaza dove ieri si è svolta una manifestazione di massa che ha coinvolto gran parte delle forze politiche palestinesi. La tensione è tornata a montare a fronte dell'intenzione del governo isrealiano di Netanyahu di procedere all'annessione dei territori palestinesi della Cisgiordania a partire dal prossimo 1° Luglio.

Il governo isreaeliano incurante delle violazioni dei diritti e degli accordi internazionali si appresta a mettere ulteriormente a repentaglio la sopravivvenza del popolo di Palestina. I compagni del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) e la loro organizzazione giovanile hanno invaso ieri le strade di Gaza esprimendo la condanna verso i piani di annessione e dichiarandosi pronti alla lotta.

Sabato 27 giugno in molte città italiane si svolgeranno presidi e manifestazioni di solidarietà per esprimere dissenso verso i piani di Israele e chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del governo italiano.

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📌 SALVADOR ALLENDE 112 ANNI, UN GIGANTE DEL SOCIALISMO

Medico, ministro, deputato e senatore e infine Presidente della Repubblica del Cile dal 1970 al 1973. Proprio in questo 2020 ricorre il cinquantenario della vittoria della coalizione di Unità Popolare, un evento storico nell'America Latina di quegli anni che ben presto avrebbe attraversato la coltre scura dei regimi fascisti che insanguinarono gli Stati latinoamericani.
Allende pagò con la propria vita la fine di quella straordinaria stagione politica progressista e socialista che si inaugurò in America Latina partendo dal Cile. L'esperienza di Allende ebbe grandi ripercussioni anche in Italia, non solo attraverso le costanti manifestazioni di solidarietà verso il popolo cileno ma anche influenzando l'elaborazione politica del PCI.
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La foto del consigliere comunale di Nimis Gabrio Vaccarin in divisa nazista con ritratto di Hitler sullo sfondo non è una goliardiata. Non ci dicano che si tratta solo di uno scherzo. Si tratta di apologia del fascismo e come tale andrebbe perseguito anche penalmente. Ancora una volta si dimostra qual è la vera anima della destra che attacca la memoria della Resistenza: sono dei nostalgici del nazifascismo.

Il partito di questo incredibile personaggio e di Giorgia Meloni si chiama Fratelli d'Italia, ma inneggia alla Germania nazista che occupò militarmente l'Italia e torturò e massacrò migliaia Italiani inermi. Nel suo stesso comune, nella frazione di Torlano, il 25 agosto 1944 uomini con quella stessa divisa bruciarono vivi 34 uomini, donne e bambini. È emblematico che il suo partito non abbia espulso questo nazista. 

Per rispetto dei milioni di vittime della follia nazista chiediamo le dimissioni dalla carica di consigliere comunale di questo nazista.

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📌 Solo mele marce?

C'è un problema evidente nelle forze dell'ordine. La vicenda di Piacenza ha lasciato tutti sgomenti, soprattutto per le modalità con cui si è trasformata una caserma in un luogo di torture e arresti illegali. Una situazione quasi da Repubblica di Salò. Un caso che non appare isolato se si pensa ai tanti, troppi casi, di cittadini finiti nelle caserme delle forze dell'ordine e poi usciti senza vita: si pensi alle storie di Cucchi, Uva e altri ancora. Solo nell'ultimo mese, poi, diversi sono stati i casi di carabinieri arrestati per attività illecite, o ancora, le fotografie circolate ieri che ritraggono una bandiera di Casapound in un commissariato romano.

I problemi da affrontare sono tanti ed esigono una riforma democratica delle forze dell'ordine che possa scardinare i troppi silenzi dei superiori che spesso dall'alto calano su queste vicende, gli assurdi criteri che stimolano competitività sulla base degli arresti e delle confische, un'obbedienza cieca alla catena di comando, gli abusi e le violenze che si continuano a verificare. Bisogna portare anche in Italia il dibattito che già investe USA e Nord Europa sul ruolo e il potere delle forze dell'ordine, sulla possbilità del definanziamento e del disarmo.

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📌 Durante il lockdown era emerso pienamente il divario sociale che aumentava le difficoltà di quanti hanno dovuto affrontare la reclusione forzata in casa o hanno dovuto lavorare in condizioni estreme e rischiose. I più ricchi del nostro Paese, quelli che dispongono di gran parte della ricchezza nazionale, hanno abbandonato l'Italia rifugiandosi all'estero mentre i loro dipendenti sono stati costretti a lavorare senza le tutele e le garanzie necessarie. In molti casi questo si è tradotto in aumento della ricchezza di quanti già disponevano di patrimoni miliardari.

Una conferma proviene dagli USA dove la rivista Forbes ha censito l'aumento dei patrimoni dei miliardari statunitensi più ricchi. Per molti di loro si è verificato un aumento esponenziale con cifre da capogiro in pochissimi mesi, ovvero da marzo a luglio 2020, in alcuni casi addirittura raddoppiando il patrimonio. Tutto questo nel bel mezzo di una pandemia mondiale che ha mietuto oltre 21 milioni di vittime e prosegue ancora con il rischio di una seconda ondata in Europa. Sono questi i frutti amari di una globalizzazione diseguale e del neoliberismo spietato che la accompagna, rendendo più ricchi i ricchissimi in un momento di disperazione e difficoltà in tutto il mondo oltre ogni morale possibile. Una dei motivi fondamentali per cui essere comunisti nel 2020.

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📌 Da ieri è online il secondo numero di Su la testa, la rivista di @rifondazione su cui è possibile leggere alcuni contributi dei Giovani Comunisti/e.

Su la testa è una rivista bimestrale che ha l'obiettivo di costruire uno spazio di confronto teorico e politico attorno alla rifondazione comunista e al mondo della sinistra di alternativa italiana ed europea.

Il secondo numero è dedicato al tema del lavoro e alle sue trasformazioni e difficoltà a fronte della pandemia globale. Vi invitiamo quindi a leggere la rivista e a farla conoscere. Vi invitiamo parimenti a collaborare, indicando alla redazione i temi a vostro parere più urgenti da affrontare, segnalando compagne e compagne che possano scrivere articoli, oppure interagendo con la rivista una volta uscita, commentando gli articoli. La potete trovare e scaricare sul sito: https://sulatesta.net/.

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📌 Angela Maraventano, ex vicesindaco di Lampedusa ed ex parlamentare, in entrambi i casi sotto i vessilli della Lega. Durante la manifestazione organizzata dai leghisti a Catania per "sostenere" Matteo Salvini sotto processo, la Maraventano ha espresso parole di elogio per la buona mafia di una volta, quella che a suo dire difendeva il territorio.

Dichiarazioni del genere sono impensabili e fanno orrore. Sono parole che insultano la storia della Sicilia onesta e democratica. La mafia ha distrutto il territorio con la speculazione edilizia, con la corruzione, con la gestione illegale di rifiuti e aziende. Ma soprattutto ha colpito le intelligenze migliori della Sicilia, magistrati, esponenti delle forze dell'ordine, attivisti, sacerdoti, sindacalisti, politici, cittadini comuni. I comunisti sono sempre stati in prima linea nella lotta alla mafia, dall'eccidio di Portella della Ginestra agli assassini di Pio La Torre e Peppino Impastato.

Non esiste clemenza per la mafia: la mafia è stata, è e sarà sempre una montagna di merda.

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https://www.instagram.com/p/CF7kFMEFjjh/?igshid=lu0i8evt2urf
Confindustria è utile per una sola cosa: rende sempre chiaro a tutti chi sia il nemico dei lavoratori e delle lavoratrici nel nostro Paese. Il volume "Il coraggio del futuro" (sic!) prodotto da Confindustria e che sta circolando nelle ultime ore, conferma la totale pericolosità dell'associazione degli industriali con a capo Bonomi. Quasi quattrocento pagine che pretendono di spiegare com'è il mondo e come dovrebbe funzionare da parte di chi durante i mesi durissimi del Covid ha scelto di sacrificare la salute pubblica sull'altare del profitto.

E infatti, questo rapporto che dovrebbe guardare coraggiosamente al futuro, parla di distruzione della sanità pubblica, completamente piegata ai criteri del rendentimento e della capacità di attrarre investimenti. La ciliegina sulla torta è rappresentata da un forte sostegno al sistema delle assicurazioni sanitarie private, ovvero la fine dell'assistenza sanitaria universale accessibile a tutte e tutti.

Lo stesso indirizzo appare nei capitoli dedicati alla scuola: lo studente immaginato non come futuro cittadino consapevole e dotato di sapere critico, ma come futuro lavoratore al quale sono chieste competenze in un'ottica di resa produttiva. A questo si aggancia il ritornello dei licenziamenti che devono essere più semplici, prospettando il pieno ritorno del cottimo e soprattutto chiedendo a chi lavora di smetterla di pretendere miglioramenti.

Un programma del genere andrebbe cestinato immediatamente. Si tratta di una involuzione industriale e culturale, altro che rivoluzione e coraggio del futuro! Non solo si cancellano decenni di lotte operaie e di diritti conquistati a caro prezzo, ma soprattutto dietro questo programma reazionario, votato unicamente al profitto e allo sfruttamento, si vuole nascondere la totale assenza di idee degli industriali italiani su come far ripartire il Paese in questo post-pandemia.

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Il 29 novembre 1947 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò il Piano di partizione della Palestina con 33 voti a favore, 13 contrari e 10 astenuti. Nonostante il censimento del 31 dicembre 1946 ci descrive una Palestina abitata da 1.959.952 persone, di cui 1.341.709 arabi, 602.586 ebrei e 15.657 appartenenti a varie minoranze, il 55% del territorio della Palestina storica venne ceduto al nascente Stato di Israele.

La votazione, trasmessa in diretta radio in tutto il mondo, non fu priva di forti pressioni politiche e minacce sulla cessazione degli aiuti economici. La nuova mappa ridisegnata dalla commissione ONU e presentata ai tavoli per la votazione fu la ricetta perfetta per avviare la tragedia del popolo palestinese, contribuendo direttamente al crimine che si sarebbe compiuto di lì a poco.

Non solo interessi geopolitici, ma anche un gesto riparatore dell'Occidente nei confronti delle popolazioni di religione ebraica scampate al genocidio nazista; una tragedia compiuta su suolo europeo per mano europea, storicamente culla della civiltà e dei diritti. Il 29 novembre 1947 l’Occidente aveva deciso di far pagare agli arabi il proprio senso di colpa. Lo stesso senso di colpa che a distanza di 73 anni, gli stati complici del genocidio israeliano non sembrano sentire nei confronti del popolo palestinese.

Continueremo la nostra battaglia per la libertà del popolo palestinese, per il diritto al ritorno, per il riconoscimento dello Stato di Palestina, contro l'apartheid israeliana e contro l'indifferenza. #FreePalestine

#GiovaniComunisti #rifondazionecomunista #rifondazione #palestina #palestine #freepalestine🇵🇸 #palestinalibera #libertà #resistenza #sinistra #italia #comunismo #29novembre
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Ad un anno esatto dalla chiusura di teatri e circoli culturali le lavoratrici ed i lavoratori della cultura e dello spettacolo scendono in piazza per affermare con forza che, nonostante qualcuno si sia dimenticato di loro, esistono ed hanno bisogno di risposte. Le pretendono. Oggi in tantissime città italiane scendono in piazza e offriremo il nostro sostegno.

In pochi hanno avuto le misure tampone erogate lo scorso anno, in troppi sono rimasti imbrigliati nella burocrazia che li ha tenuti fuori da quelle misure. C'è bisogno di misure che affrontino l'emergenza ma non solo: servono misure di reddito e sostegno strutturali e universali per affrontare le criticità di questa portata, contro contratti a termine e a bassa retribuzione, niente diritti, precarietà dilagante, volontariato culturale istituzionalizzato.

Abbiamo provato a parlare di loro anche durante la nostra due giorni di Dicembre "Costruire il Presente" e saremo al loro fianco, fisicamente e non, oggi nelle oltre venti piazze d'Italia che si sono organizzate.
Non trasformiamo l'arte in un ricordo.

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