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Blinken insiste che i palestinesi sfollati dovrebbero poter tornare nelle case.

Quali case, esattamente? Quelle che l'entità criminale sionista ha raso al suolo grazie alle 60.000 tonnellate di bombe inviate da lui, il suo paese e dalla sua amministrazione?

Ma questi sono davvero così ipocriti e sadici?
In Germania l'atmosfera si sta surriscaldando: la settimana è iniziata con la prevista protesta degli agricoltori contro i tagli ai sussidi agricoli e l'aumento dei prezzi del diesel, poi il personale ferroviario e i camionisti si uniranno a loro nelle proteste a livello nazionale per rimostranze che vanno dalle retribuzioni e condizioni all'aumento pedaggi stradali e prezzi del carburante. I trattori stanno già paralizzando autostrade e centri urbani.
Il simbolismo che gli agricoltori tedeschi hanno scelto per esprimere il loro malcontento nei confronti del governo è inequivocabile: forche improvvisate che pendono dai segnali del semaforo, un riferimento ai colori dei tre partiti che supervisionano il suicidio assistito in Germania.

Laura Ruggeri

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La polizia indaga.
Non la neuro... Purtroppo

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Forwarded from Giubbe Rosse
FT: LE ARMI ELETTRONICHE SONO DECISIVE NELLA GUERRA IN UCRAINA, MA LA RUSSIA PREVALE
L'ubiquità dei droni sul campo di battaglia è uno dei motivi per cui la tanto attesa controffensiva ucraina di quest'anno non è riuscita a ottenere guadagni territoriali significativi e la guerra sul campo è ora in gran parte ferma. Qualsiasi raggruppamento di carri armati o veicoli corazzati può essere individuato e distrutto in pochi minuti.
La Russia ha schierato sempre più armi elettroniche per mandare fuori rotta armi di precisione fornite dall'Occidente all'Ucraina, come i missili Himars e i proiettili di artiglieria Excalibur. Mosca ha utilizzato le sue capacità di guerra elettronica anche per imitare lanci di missili e droni al fine di confondere le difese aeree ucraine e identificare le loro posizioni.
Senza la protezione delle armi elettroniche, le truppe ucraine sono facile preda di attacchi di artiglieria guidati da droni, droni che sganciano bombe e attacchi kamikaze con veicoli aerei senza pilota che esplodono.
"Il problema è che i russi sono in grado di schierare sistemi di guerra elettronica su gran parte del fronte, fino al livello di plotone in alcuni casi quando si parla di cose come il Pole-21", ha detto Watling.
Tuttavia, l'Ucraina ha periodicamente trovato punti deboli nelle armi elettroniche e nelle difese aeree della Russia, consentendo ai suoi droni di colpire in profondità il territorio russo per colpire basi aeree, depositi e altri obiettivi, tra cui lo stesso Cremlino. (Fonte: Financial Times)

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Metà degli aiuti UE a Kiev proviene dalla Germania

Il ministro della finanza tedesco Christian Lindner ha rivelato che Berlino paga il 50% di tutti gli aiuti dell'Unione Europea (UE) all'Ucraina. Il suo discorso è stato trasmesso sul canale YouTube del partito di Lindner, FDP.

Secondo Lindner, gli altri Stati economicamente forti del blocco devono fare di più per aiutare Kiev. Lindner ha sottolineato che le sanzioni antirusse hanno portato a un aumento dei prezzi dell'energia, aggiungendo che, oltre a questo, l'economia tedesca sta affrontando problemi dovuti alla situazione negli Stati Uniti, all'inflazione in Cina e all'aumento dei tassi di interesse.

In precedenza, il vicepresidente del Comitato per gli Affari Esteri del parlamento russo, Dmitriy Novikov, aveva dichiarato che la richiesta dei deputati del Bundestag tedesco di trasferire i missili da crociera Taurus alle Forze Armate dell'Ucraina (AFU) per colpire obiettivi in Russia è stata innescata dalle dichiarazioni di alcuni politici europei sulla necessità di porre fine al conflitto ucraino. (Fonte: https://lenta.ru/news/2024/01/08/pomosh/)▪️ L'élite tedesca ormai legata a doppio filo agli USA non sembra disposta a rinunciare al folle obiettivo di guadagnare il controllo dei giacimenti di litio in Donbass e di trasformare l'Ucraina in un suo protettorato. Ricordo che Monika Schnitzer, presidente del Consiglio degli esperti economici del governo tedesco ("Consiglio dei saggi"), ha proposto l'introduzione di una sovrattassa sul reddito per aiutare Kiev - una "tassa di solidarietà per l'Ucraina. @LauraRuHK
Blinken insiste che i palestinesi sfollati dovrebbero poter tornare nelle case.

Quali case, esattamente? Quelle che l'entità criminale sionista ha raso al suolo grazie alle 60.000 tonnellate di bombe inviate da lui, il suo paese e dalla sua amministrazione?

Ma questi sono davvero così ipocriti e sadici?
Forwarded from la fionda📗
"L'euro è stato insomma un fallimento politico prima che economico. La cosa che desta più preoccupazione, perciò, è la totale “tabuizzazione” di questo tema all’interno del dibattito italiano. L'euro è divenuto un grande surrogato teologico-politico. In mancanza di legittimazioneinterna, leclassi politiche hanno guardato all’euro come il sostituto di quella fede politica che oramai era perduta.
Non c'è da meravigliarsi, infatti, che i più grandi sostenitori siano stati i post-comunisti e i post-Dc.
en trambi avevano perso la fede politica (il crollo del Muro e Tangentopoli). Entrambi hanno visto nell’euro un modo per ridarsi una direzione di senso senza interrogarsi sul passato.

Ora, però, i nodi stanno venendoal pettine. I dati materiali gridano vendetta.
La retorica perde efficacia. Allora, ci dovremmo chiedere: si potrà riaprire in Italia una discussione franca sull’euro? Questa è l’unica cosa che ci dovremmo augurare peri prossimi 25 anni."

Il nostro Gabriele Guzzi oggi su Il Fatto Quotidiano.

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Come il povero Di Feo, anche il povero Richard Kemp, che scrive sul Telegraph, non è responsabile del lavoro dei titolisti. E i titolisti, si sa, sono una genia malnata, abituati a solleticare i bassi istinti del pubblico per massimizzarne la risposta emotiva e quindi le visualizzazioni (una volta si sarebbe detto le copie vendute, ma sono tempi ormai passati) anche a costo di risultare a volte stomachevoli. E questo titolo stomachevole lo è davvero: "Uno stanco Volodymir Zelensky sembra troppo debole per raggiungere la vittoria" (https://www.telegraph.co.uk/news/2024/01/06/tired-volodymyr-zelensky-looks-too-weak-to-achieve-victory/). Del resto, è l'intera operazione "Eh? Zelensky chi?" lanciata da qualche mese sui media a essere un po' stomachevole. Ma non si pretenderà, spero, che siamo noi ad assumerci le nostre responsabilità sull'intera faccenda: dunque, "uno stanco Zelensky" non pare capace "di raggiungere la vittoria", quel fesso, con tutto l'aiuto DEL TUTTO DISINTERESSATO che gli abbiamo fornito e ancora gli forniamo. Voleva fare la guerra con la Russia e la voleva pure vincere, quell'irresponsabile, pensa te.
I contenuti dell'articolo non si discostano poi tanto dal titolo, ad ogni modo. Dopo il fallimento della controffensiva, l'Ucraina (solo lei, come se nessuno dei nostri avesse avuto voce in capitolo sulla gestione della stessa) non ha pensato a strategie differenti e non ha una chiara strategia per il prosieguo del conflitto. Zelensky ha "promesso troppo" sulla controffensiva e continua a insistere sul voler recuperare tutto il territorio occupato dalla Russia. La sua idea (sempre e solo sua...) di spostare "il centro di gravità" del conflitto alla Crimea e al Mar Nero non è sufficiente perché l'Occidente la smetta "di tenersi le mani in tasca". Kemp, che è stato recentemente a Kiev, scrive poi che "alcuni leader politici" ucraini (quali?) stanno discutendo (con chi?) di un accordo di pace in virtù del quale la Russia accetterebbe l'ingresso dell'Ucraina nella NATO e in cambio le verrebbe garantito che non ci saranno tentativi di recuperare il territorio perduto. Sempre secondo Kemp, sia Biden sia i leader europei starebbero spingendo perché l'accordo si faccia, e nel più breve tempo possibile: ed è per questo che "non hanno fretta" di aumentare l'assistenza all'Ucraina, anche perché non pensano che sia verosimile l'idea che la Russia decida, dopo l'Ucraina, di attaccare la NATO (idea attribuita anche questa esclusivamente a Zelensky, come se nessuno dei nostri non battesse la grancassa - tipo i "40 saggi" che a ottobre hanno convinto il povero Biden che le cose stavano proprio così. Trovate il loro memo e i loro nomi qui: https://www.atlanticcouncil.org/content-series/memo-to-the-president/a-bold-agenda-for-the-washington-summit/. Tra loro, oh che sorpresa!, c'è anche quello di Ian Brzezinski, degno figlio di cotanto padre Zbigniew). E non lo pensano, chiude Kemp, perché se lo pensassero avrebbero da tempo preso le misure necessarie per "contenere" la Russia dando all'Ucraina l'enorme quantitativo di armi che le servirebbe per sconfiggerla.
Quindi, in sintesi, nessun antemurale della civiltà europea contro le orde asiatiche ma una guerricciola locale nella quale, senza impegno e per pura simpatia umana, abbiamo dato qualcosina a uno dei contendenti, quello che ci stava più simpatico, che però ora sta iniziando a chiedere troppo e dovrebbe smetterla anche perché noi abbiamo cose più importanti a cui pensare. Ora, Kemp non è responsabile del lavoro dei titolisti, ma delle fesserie che ha detto sì. Il 23 febbraio 2023 per lui la Russia era "sorprendentemente vicina al collasso totale"; il 24 settembre, "L'Ucraina deve portare la guerra in Russia" e bisogna rifornirla di missili a lungo raggio e autorizzarla a usarli sul territorio russo; il 18 ottobre "Nulla può ora salvare la Russia di Vladimir Putin"; il 20 dicembre, in tempo per Natale, "È tempo di attaccare i bersagli militari Huthi in Yemen". Come al solito, nessuna idea di pace: solo investimenti dai quali ritirarsi quando cominciano a diventare improduttivi dando la colpa a quelli che fino a ieri erano i tuoi amici fraterni.
Non credo che scriverò più su Facebook. Qualunque cosa scriva mi da la piccola consolazione di sapere che non sono completamente solo ad inorridire di fronte all'avvenuto sovvertimento di qualunque logica. Denunciarlo, un tempo, mi dava da vivere ed era il mio mestiere. Oggi è vietato. E comunque, dicevo, qualunque cosa scriva comporta equivoci, rapporti interrotti, persone che si offendono. L'esercizio della critica non è più attuabile e anche l'opposizione "informazione" e "controinformazione" è ormai schelerotizzata tifoseria ogni giorno più asfittica e vacuamente ripetitiva.
E io sono SFINITO.
Non sono Giordano Bruno. Sono un c@zzo di nessuno che ha sprecato la vita a studiare e a scrivere in una libertà che già fu un punto d'orgoglio e oggi è un'attività interdetta e prossima alla criminalità.
Grazie a chi fino a oggi mi ha seguito.
Voglio bene a tutti, ma proprio tutti, perché siamo tutti vittime dello stesso progetto di disumanizzazione, compreso "chi ci comanda", patetici burattini all'avanguardia nel loro essere, per quanto remunerati, annientati psichicamente e senza alcuna morale.
Un abbraccio.

Aldo Nove

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Perchè la propaganda messa in campo negli ultimi anni attecchische più facilmente sui soggetti con alto tasso di scolarizzazione ?
Seguite il ragionamento de Il Pedante e lo scopreirete.
Lo sforzo sarà ampiamente ripagato.

Segue...

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid021e65JmqJqD5u4XHw5bXXsSZ2V8gLR3RDrrWgy6C4vA2EKzkCD3jnfATEEDs943hXl&id=1575860640

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GERMANIA: GLI AGRICOLTORI BLOCCANO IL PAESE CONTRO LE "POLITICHE GREEN"

Gli agricoltori bloccano la Germania: da oggi fino a 15 gennaio le associazioni agricole tedesche hanno annunciato il blocco delle maggiori arterie stradali. La protesta è rivolta contro le cosiddette “politiche green” che stanno fortemente penalizzando il settore in Germania e non solo.

https://www.byoblu.com/2024/01/08/germania-gli-agricoltori-bloccano-il-paese-contro-le-politiche-green/?fbclid=IwAR3igKw3EVBky46ezJNGBdPcPgnh5nFIHA7JZGpGfkoJYGl-ON9gJDpMAJ4

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Secondo l'"esclusiva" del Wall Street Journal, gli investigatori europei lamentano che i funzionari polacchi si sono opposti a collaborare con l'indagine internazionale sul sabotaggio del gasdotto Nord Stream e non hanno rivelato prove potenzialmente cruciali. Forse gli investigatori dovrebbero chiedere al ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski. Non sembrava nascondere alcuna informazione quando ha ringraziato gli Stati Uniti per il sabotaggio.

Laura Ruggeri

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Forwarded from Hic Sunt Leones 🦁 - (canale di Renato Russo) (Renato Russo)
Avete presente come stampa e TV italiane hanno per anni sfrangiato gli zebedei, e lo continuano a fare, sui giornalisti russi presuntamente uccisi da Putin? Bene.
A Gaza il regime sionista ha ucciso 75 giornalisti palestinesi, 16 sono rimasti gravemente feriti, 3 risultano scomparsi e 21 sono stati arrestati.
Ora, quello che fa schifo non è tanto ciò che fa Israele, la cui natura assassina è nota dall'inizio della sua creazione, bensì come i giornalisti italiani non dicano una sola parola sui loro "colleghi". "Colleghi" è volutamente virgolettato, perché a Gaza quelli facevano i giornalisti, in Italia fanno un altro mestiere, che è il più antico del mondo.
Viene una gran voglia di fare una telefonata alle redazioni di Gaza e proporre uno scambio, così...tanto per mandare i nostri a fare uno stage all'estero.
Forwarded from La Mia Russia (Elena)
Il canale telegram ucraino ZeRada scrive sul cambiamento della tattica dell'esercito russo:
Pokrovsk, Kurakhovo e dintorni, Selidovo, Mirnogradskaya: ogni giorno più volte le città della regione di Donetsk sono ora soggette a bombardamenti.
Un aumento significativo dei bombardamenti in questa direzione potrebbe essere associato alla presa di Marinka, ma questo non è l’unico problema. Si può già affermare che l’esercito russo ha adottato la tattica di colpire le retrovie.
Attenzione: le truppe russe non attaccano tanto le posizioni ucraine quanto attaccano le retrovie. Naturalmente, c'è una logica in questo: ridurre le perdite. Come abbiamo detto, i chilometri quadrati di territori occupati non sono più la priorità principale. Sono impegnati a mettere fuori gioco le riserve delle forze armate ucraine. Invece di combattere contro posizioni fortificate, infliggono perdite alle truppe ucraine nelle retrovie.
Questa tattica non riguarda la cattura di città e villaggi o la "liberazione dell'intero territorio della DPR", come si dice nella Federazione Russa. Il suo obiettivo è infliggere una sconfitta strategica al nemico. Le singole operazioni per ora sono finite; la guerra continua con interi fronti ed eserciti.
Questo è un brutto segno. L’Ucraina, con l’attuale livello di sostegno da parte dei suoi partner, non è pronta per una guerra del genere. Rimarremo semplicemente senza soldati. Il congelamento/pace/tregua (chiamatelo come volete) sarebbe molto più vantaggioso per l’Ucraina e il popolo ucraino. Ma, ahimè, non per Zelensky.
Ora abbiamo bisogno della pace non perché sia l'opzione più accettabile, ma perché è ormai l'unica opzione per la sopravvivenza. Non c'è più alternativa.
https://t.me/ZeRada1/17582