Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Forwarded from RangeloniNews
Aggiornamenti sulla situazione in Donbass

Gli scontri più intensi sulla linea del fronte tra Ucraina e Russia in questi giorni continuano a registrarsi in direzione di Donetsk: tra le rovine di Marinka e attorno ad Avdeevka. Un’inversione di tendenza si registra anche attorno ad Artyomovsk, dove Kiev ha perso parte dei territori riconquistati.

⁃ Ieri sono state pubblicate le immagini di una bandiera russa issata sul fianco occidentale di Marinka, dal 2014 spina nel fianco a sud-ovest di Donetsk.
⁃ Dopo la conquista dei russi della “Promzona” a sud di Avdeevka, su questo fianco del fronte non si sono registrati particolari movimenti. Gli schieramenti lavorano per rinforzare le rispettive nuove posizioni e rifiatare. Allo stesso tempo proseguono gli assalti russi sul lato a nord, a ridosso dell’impianto chimico e del villaggio Stepovoe, riscontrando locali successi.
⁃ fronte di Kherson: proseguono i combattimenti attorno alla testa di ponte ucraina sulla sponda del Dniepr controllata dai russi (villaggio Krynki). L’aviazione russa crea grandi difficoltà all’esercito ucraino che comunque continua a controllare parte del villaggio.
⁃ Regione di Zaporozhye: continuano periodicamente attacchi da parte di entrambi gli schieramenti nelle direzioni di Robotyno-Verbovoe e di Staromayorskoe, senza sostanziali cambiamenti.
⁃ Settore di Bakhmut/Artyomovsk: Dopo mesi di pressione dell’esercito ucraino sui fianchi della città che hanno permesso di riconquistare parte del terreno perduto nelle battaglie contro la Wagner, ora è l’esercito russo a contrattaccare con successo. Attorno a Klesheevka ed Andreevka i soldati di Mosca hanno riottenuto parte del terreno perduto. Sul fianco a nord-ovest le forze ucraine sono arretrate sensibilmente da Berkhovka, perdendo inoltre il controllo di Khromovo, villaggio confinante con la periferia della città.
⁃ Regione di Kharkov: anche in questa regione le forze armate russe continuano ad attaccare le posizioni ucraine a nord di Kupiansk, portandosi a ridosso di Sinkovka.

✍️ RangeloniNews
Forwarded from Lettera da Mosca
Titolo del tedesco Der Spiegel: “Perché Putin ha tutte le ragioni di essere soddisfatto di se stesso”. Per molto tempo l’Occidente è stato convinto che il piano del Cremlino per l’Ucraina fosse destinato al fallimento e che il prezzo per la Russia sarebbe stato alto. Ma dopo 21 mesi di guerra “non si prevede alcuna punizione in vista” e “finora i calcoli del sovrano del Cremlino funzionano perfettamente”. Der Spiegel dice anche che l’economia russa sta crescendo grazie all’aumento della produzione militare e agli alti prezzi del petrolio, che hanno resistito alle sanzioni. A livello globale, Putin non è mai diventato un paria, avendo tra l’altro partecipato a un incontro virtuale del G20. A livello nazionale, il suo governo rimane “incontrastato” e si osservano miglioramenti sul fronte interno.
C’era una volta, in quell’appendice di Netflix che è il mondo reale, una serie su un cattivissimo dittatore russo che, impazzito, aveva invaso un paese felice. All’inizio la serie ha avuto successo, anche in virtù della massiccia campagna pubblicitaria. Poi lo share è calato, troveranno un colpo di scena finale e chiuderanno la serie. Tanto ne hanno già iniziato di nuove, più gradite al pubblico.

Aldo Nove

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Da ​​un lato, c'è un partito che viene visto liberare i suoi prigionieri con sorrisi, abbracci e calorosi addii, mentre, dall'altro, nulla è permesso o reso disponibile affinché le masse lo vedano. “Israele” ha mai documentato un video che mostra come tratta i prigionieri palestinesi o qualche filmato del rilascio di un prigioniero palestinese? Questo non è mai successo. Perché? Perché “Israele” è famigerato per aver torturato e privato i prigionieri palestinesi dei loro diritti più elementari.

Gli attivisti sui social media hanno iniziato a chiedersi perché “Israele” tenga così tanti bambini nelle sue carceri e molti di loro siano trattenuti senza alcuna accusa. Non solo “Israele” uccide i bambini palestinesi, ma ne tiene anche un gran numero nelle sue famigerate carceri senza alcuna imputazione.

https://english.almayadeen.net/news/politics/hugs--smiles-were-enough-to-take-israeli-propaganda-down

Tramite Laura Ruggeri

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Nessun adolescente va a farsi 4 ore di fila per risparmiare un euro su un, si fa per dire, panino. I ragazzi ci vanno perché vogliono essere parte di un evento collettivo. Ed è sempre stato così. Negli anni passati i grandi eventi giovanili potevano essere i concerti di Frank Zappa, dei Rolling Stones, le manifestazioni di piazza. Poi i rave, al limite. Oggi il grande evento consiste nel mangiare tutti insieme un panino, che a definirlo di merda gli si fa un complimento. Ma già lo vedo qualcuno pronto a contestare: "Ma non è solo questo". E io vi do ragione, certo che no. C'è anche l'acquisto di scarpe da tennis e di cellulari. Oggi passa tutto per il capitale, il consumo, le multinazionali, che tirano le fila dei loro pupazzi a piacimento. Non c'è niente altro.

Alberto Scotti

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Forwarded from Donbass italia
L’Ucraina si trova in una “situazione critica” che potrebbe peggiorare ulteriormente, ha dichiarato Stoltenberg.

In un’intervista al canale televisivo tedesco Das Erste, il Segretario generale della NATO ha aggiunto che dobbiamo prepararci “alle cattive notizie”. Ha anche ammesso che l'alleanza non è riuscita a soddisfare la crescente domanda di munizioni del paese.

Fonte 🟩 RT in russo
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Forwarded from Vi racconto la Russia (Marco Admin)
Avevano ragione i “putiniani” italiani!

Il quotidiano italiano il Fatto Quotidiano ha pubblicato questo titolo ricordando come in Italia hanno trattato gli esperti che sostenevano che la controffensiva ucraina era destinata al fallimento e che la Russia stava vincendo. Furono immediatamente chiamati “putiniani” e privati del tempo di trasmissione. Ora che questi esperti hanno avuto ragione dallo stesso Zelensky, si chiedono ragionevolmente: qualcuno si scuserà con loro?

Kornilov

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Ahed Tamimi 22 anni, attivista palestinese di fama internazionale, appena rilasciata dalla prigione dell'occupazione israeliana, parla delle orribili condizioni nelle segrete israeliane:

“Niente cibo, niente acqua, niente vestiti. Dormivamo sul pavimento. Hanno minacciato di uccidere mio padre che languisce in una prigione israeliana”.

Attendiamo con impazienza che ne parli il Tg1.

Giacomo Gabellini

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Negoziati segreti Mosca-Kiev alle spalle di Zelensky e Biden
IL PULITZER HERSH - “Il fronte diventerà confine”

DI GIAMPIERO CALAPÀ

Alti diplomatici americani, coperti dall’anonimato, hanno rivelato al premio Pulitzer Seymour Hersh che la pace tra Russia e Ucraina non sarebbe più un miraggio. Ma che, per ottenerla, la diplomazia americana avrebbe tranquillamente scavalcato la Casa Bianca, con un Joe Biden sempre più costretto all’angolo, e – soprattutto – che dalle parti di Kiev sarebbero pronti a sacrificare Zelensky per giungere a meta.

Un funzionario americano in particolare ha riferito a Hersh – come il giornalista scrive sulla piattaforma Substack –: “A Zelensky è stato fatto capire che non sarebbe stato lui, ma i militari a risolvere questo problema e che i negoziati sarebbero continuati con o senza di lui”. Non solo, gli sarebbe addirittura stato detto: “Se necessario, pagheremo il tuo viaggio ai Caraibi”, riferisce lo stesso funzionario a Hersh.

I colloqui sarebbero già in corso, portati avanti da due tra i più importanti generali di entrambi gli eserciti, Valery Gerasimov della Russia e Valery Zaluzhny dell’Ucraina. Il presidente russo Putin starebbe a guardare lasciando carta bianca al militare, l’ucraino avrebbe alle sue spalle l’appoggio della diplomazia americana e di gran parte del potere ucraino, ormai pronto a scaricare il proprio presidente.

Quali sarebbero i contenuti di questi negoziati? Il prezzo da pagare per ottenere la pace con la fine del conflitto russo-ucraino? Hersh scrive: “Si sta discutendo la questione della possibile fissazione dei confini lungo l’attuale linea del fronte con il mantenimento della Crimea e di diversi territori ripresi dalla Federazione russa e, in cambio, si sta valutando l’opzione secondo cui Kiev potrebbe aderire alla Nato, ma con l’impegno che l’Alleanza non stanzierà lì truppe o armi offensive”.

I segnali che l’astro di Zelensky sia ormai al tramonto arrivano anche da dentro casa, dove evidentemente si cerca una via d’uscita: la first lady ucraina, Olena Zelenska, ha confidato in un podcast prodotto dall’Economist di non volere che il marito, Volodymyr Zelensky, si candidi per un nuovo mandato come presidente: “Non voglio che sia presidente per il prossimo mandato o per i prossimi due mandati, dobbiamo trovare qualcosa di nuovo da fare in questa vita e siamo abbastanza creativi da trovare un’attività interessante. Dopo la guerra la nostra famiglia sarà di nuovo insieme. Vivremo insieme, con mio marito e i miei figli. Sempre. Faremo una vacanza, andremo da qualche parte, non so nemmeno dove, ma insieme, tutti e quattro, questa vacanza sarà lunga e dopo penseremo a cosa fare, io e lui”. Il “biglietto per i Caraibi” rivelato dal funzionario americano, insomma. L’Ukrainska Pravda, che ha ripreso l’intervista a Zelenska, ha ricordato che a ottobre Zelensky aveva dichiarato ai media romeni di essere pronto a ricandidarsi alla presidenza qualora le elezioni si fossero tenute durante la guerra, ma che si sarebbe rifiutato di farlo se si fossero tenute dopo la fine del conflitto.

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La maternità cosiddetta "surrogata" ha sdoganato la trasformazione dei bambini in beni di cosumo. Un domani, appena la tecnica lo consentirà, sarà possibile l'acquisto in appositi centri. E così ci diranno che hanno risolto il problema degli uteri in affitto. Che prima non erano un problema perché servivano a sdoganare il concetto.

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Forwarded from Lettera da Mosca
Il Ministero delle Finanze ucraino ha pubblicato la tabella dei 10 principali donatori di aiuti finanziari all’Ucraina. Nel 2023 la UE ha largamente superato gli USA. All’inizio di dicembre, gli aiuti di Washington nel 2023 risultavano diminuiti di circa 1 miliardo di dollari rispetto al 2022.
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Grazie alle sanzioni contro la Russia gli Stati Uniti hanno guadagnato 52,2 miliardi di euro sulle forniture di gas all'UE.

Dallo scorso febbraio gli USA hanno fornito all'UE gas naturale liquefatto (GNL) per un valore pari quasi a 66,7 miliardi di euro.

Ma senza le sanzioni contro la Russia le imprese statunitensi avrebbero ricevuto 52,2 miliardi di euro in meno, secondo i dati Eurostat.

Da febbraio 2022 a settembre 2023 l'UE ha acquistato dalle aziende statunitensi circa 61 miliardi di metri cubi di gas per un valore di 66,7 miliardi di euro.

La media è di 3,1 miliardi di metri cubi per 3,3 miliardi di euro al mese.

Tuttavia, nel 2021 gli Stati Uniti avevano fornito in media 1,25 miliardi di metri cubi di gas per un valore di soli 725 milioni di euro al mese. https://t.me/multipolarmarket/7126
Forwarded from Giubbe Rosse
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Il fantomatico patriarcato no, ma la mercificazione del corpo femminile sì.
Due idee coerenti l'una con l'altra questi qui non riescono ad esprimerle neanche per sbaglio.

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Forwarded from la fionda📕
Chiudono gli ospedali? Sarà forse colpa di governi e amministrazioni di centrosinistra e centrodestra? Del vincolo esterno imposto dagli eurocrati di Bruxelles? Certo che no! Gurpa der gambiamendo glimadigo!

👉 Rifuggi dalla propaganda tecnogreen, entra in t.me/lafionda
Forwarded from Lettera da Mosca
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Video di fonte ucraina con l’evacuazione dei feriti dalla linea del fronte. Il video fa anche capire in quali condizioni meteo ora si combatte.