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Bellissima l'ultima classifica ATP dei migliori tennisti del mondo. Due non hanno il simbolo della bandiera della loro nazione. Chi indovina di quale nazione si tratti vince una matrioska.

Aldo Nove.

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NONC'ÈDICHE
di Daniele Luttazzi
Palo Alto, Google Earth e la mania degli Usa di spiare e sorvegliare
Il Fatto Quotidiano 25 APRILE 2023

Come la Cia ha creato Google. Riassunto delle puntate precedenti: il giornalista investigativo Nafeez Ahmed ha scoperto che dietro Google si annida il complesso militare-industriale statunitense. Tutto comincia nel 1994, quando il Pentagono istituisce l’Highlands Forum (bit.ly/3AmY6Bn), un conciliabolo elitario che fa da ponte fra governo Usa e industrie della Difesa (l’intelligence ombra che influenza e trae profitto dalla politica bellica statunitense). Sergey Brin e Larry Page progettarono Google con finanziamenti e monitoraggio Nsa-Cia. Negli anni 90, Darpa (un’agenzia del Dipartimento della Difesa che s’occupa di nuove tecnologie per uso militare, e il cui direttore co-dirige il Forum) finanziò le ricerche a Stanford, inclusa Google, per potenziare con le nuove tecnologie informatiche le operazioni di intelligence militare del Pentagono nei teatri di guerra. Darpa creò il programma Eeld (Evidence Extraction and Link Discovery) che l’amministrazione Bush usò per la sorveglianza globale (Total Information Awareness, Tia) dopo l’11 settembre. Il Tia fu chiuso nel 2003 a causa delle proteste dopo che i media ne diedero notizia: sorvegliava illegalmente chiunque integrandone i dati finanziari, medici, scolastici, di viaggio e di altro tipo in un grande database centralizzato. Secondo Shane Harris di Foreign Policy le parti principali del Tia continuavano sotto “nuovi nomi in codice”, ma nascosti “dietro il velo del budget segreto dell’intelligence”: il programma di sorveglianza era stato trasferito dalla Darpa alla Nsa, che nel 2006 commissionò il progetto multimilionario di data mining ExecuteLocus alla Saic, la partner del Forum (bit.ly/3oAxZnx). ExecuteLocus gettò le basi per i nuovi sistemi informatici segreti Nsa poi rivelati da Edward Snowden. Uno di questi, XKeyscore, forniva agli analisti email, chat online, cronologie di navigazione, servizi telefonici, audio di telefoni cellulari, transazioni finanziarie e comunicazioni di trasporto aereo: dati dall’intera rete globale di telecomunicazioni. La Saic, partner di Highlands Forum, svolse un ruolo chiave nella produzione e nell’amministrazione di XKeyscore, e fu coinvolta nell’attacco Nsa al network di navigazione anonima Tor. Il Forum è stato centrale nell’espansione dell’apparato di sorveglianza globale guidato dagli Usa. Nel 2006 riunì a Singapore alti funzionari della Difesa e dell’industria provenienti da Stati Uniti, Inghilterra, Australia, Francia, India e Israele. Fu invitato anche Gilman Louie, Ceo di In-Q-Tel  (l’azienda Cia che investe in start-up di data mining). Ahmed: “Più del 60% degli investimenti di In-Q-Tel erano in aziende specializzate nella raccolta, vagliatura e comprensione automatiche di oceani di informazioni”: Louie riconobbe che non era chiaro “se la privacy e le libertà civili fossero protette” con l’uso governativo di queste tecnologie “per la sicurezza nazionale”. Al Forum di Singapore c’erano anche il deputato repubblicano William Mac Thornberry e il senatore democratico Joseph Lieberman, entrambi favorevoli alla sorveglianza Nsa e promotori di leggi pro-sorveglianza e pro-guerre. Con Louie, In-Q-Tel/Cia vendette a Google una propria azienda, Keyhole, che aveva messo a punto un software di mappatura satellitare: Google lo usò per creare Google Earth, e nel 2010 ricevette miliardi di dollari dalla National Geospatial-Intelligence Agency (Nga, l’agenzia gemella della Nsa) per il suo utilizzo. Nel consiglio di Keyhole c’erano Anita Jones, ex direttrice Darpa e co-presidente del Forum, e William Perry, che, da segretario alla Difesa con Clinton, aveva incaricato O’Neill di istituire il Forum. Perry aveva fondato In-Q-Tel con John Seely Brown (direttore del centro di ricerche Xerox a Palo Alto e partecipante al Forum) e con Stephen Friedman, Ceo di Goldman Sachs. E adesso viene il bello. (6. Continua)

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La raccolta si effettua anche on line , tramite la piattaforma di Generazioni Future a questo Link 

https://generazionifuture.org/il-significato-del-referendum-contro-la-guerra-e-a-favore-della-sanita-pubblica/firma-i-referendum-online/ 

andando poi a scegliere “referendum Abrogativo Armi”.
 
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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Dal Made in Italy al Made in Ucraina. Urso: "Siamo al lavoro per il marchio. La richiesta è arrivata da Kiev". Il governo italiano è al lavoro per un marchio ad hoc "Made in Ucraina". Lo ha annunciato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a Radio Anch'io su Radio Uno. "Noi stiamo lavorando all'assistenza tecnica perché ci sia un marchio made in Ucraina che ovviamente deve essere un marchio di solidarietà globale" ha detto il ministro. "Pensate a quello che può significare anche mobilitare i consumatori globali ad aiutare la ricostruzione dell'Ucraina", ha aggiunto.

Il ministro ha precisato che si tratta di una richiesta diretta del governo ucraino, arrivata "appena hanno letto il nome del dicastero Made in Italy". "Il mio amico Yermak (capo dell'Amministrazione presidenziale ucraina, ndr.) mi ha chiamato per dirmi: 'avete dedicato nome Made in Italy al dicastero, perché non ci aiutate a creare il marchio Made in Ucraina?'" ha spiegato Urso. Più in generale, ha spiegato Urso, l'Italia sta aiutando Kiev sui servizi digitali. "Già oggi l'Ice italiano sta assistendo le consorelle ucraine e le imprese ucraine per utilizzare al meglio le piattaforme digitali per vendere i loro prodotti. Inoltre abbiamo deliberato che nelle principali fiere italiane sarà allestito un padiglione per i prodotti ucraini", ha detto.

Urso ha poi parlato dell'urgenza di un piano di ricostruzione per l'Ucraina. "Bisogna realizzare un piano importante dell'Ue e della comunità occidentale per organizzare la ricostruzione dell'Ucraina che parta subito" ha dichiarato il ministro parlando della Conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell'Ucraina in programma oggi a Roma. "La conferenza sulla ricostruzione - ha proseguito il ministro - l'hanno già fatto i francesi a Parigi e poi i tedeschi, noi come terzi grandi paesi dell'Ue avevamo non solo il dovere ma anche l'interesse a fare altrettanto e ancora di più e meglio". Il ministro ha sottolineato che "la nostra conferenza è particolarmente significativa per il numero di partecipanti, oltre 600 imprese italiane, 150 ucraine, di associazioni di imprese e commercio ed enti finanziari e istituzioni europee e mondiali". (Fonte: Huffington Post) @LauraRuHK
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Adolfo Urso e la moglie Olga, nata a Lugansk. Secondo quanto ha raccontato in varie interviste i fratelli della moglie sarebbero arruolati nell'esercito di Kiev.
2011, Tg3: "Moody's avverte l'Italia, debito a rischio"
2023, La Stampa: "Debito, anche Moody's lancia l'allarme Italia"

Non t'accolli il Pnrr? Attenzione che sale lo Spread...
"I mercati insegneranno agli italiani a votare nel modo giusto" (Oettinger)

Alcune cose cambiano, altre no. Senza affrancarsi dalla BCE, dai "mercati", dall'oligarchia finanziaria internazionale e dai numerosi prestanome nostrani, per noi non ci sarà indipendenza e non ci sarà pace.

Un sogno, leggere un giorno...

2035, Tg2: "Moody's, il board dell'agenzia di rating costretto a scegliere tra pulire le stalle di Augia e i lavori forzati nelle miniere di Moria"

https://t.me/canalemiracolomilano
miracoloamilano@protonmail.com
Forwarded from Intel Slava Z
🇨🇾🇷🇺In Cyprus, an unknown person threw Molotov cocktails at the building of the Russian Center for Science and Culture.

The number of victims is unknown. Emergency services are looking for people in a burning building.
Forwarded from Giubbe Rosse
🇸🇩 OMS: ALLARME BIOLOGICO IN SUDAN
Il tentativo di tregua in Sudan, dopo giornI di intensi scontri, non elimina del tutto i rischi legati a un collasso delle istituzioni. Difficile dire se la tregua, voluta e discussa grazie al coinvolgimento di Stati Uniti e Arabia Saudita, reggerà. È su questo sfondo precario che l’Oms ha annunciato il rischio biologico. Sembra infatti che un laboratorio sia stato occupato da alcuni combattenti e i tecnici addetti alla sicurezza dei campioni di virus non siano potuti entrare per mettere in sicurezza i materiali.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha spiegato i motivi dell’allarme. Infatti il laboratorio in questione contiene campioni di virus pericolosi per la salute, come rosolia, poliomielite e colera. La situazione nella Repubblica del Sudan è stata quindi dichiarata profondamente preoccupante, anche perché nel Paese è in circolazione il virus Marburg, responsabile della febbre emorragica che ha un alto livello di mortalità.
Gli ospedali sono già al collasso, tra strutture sanitarie saccheggiate e operatori sanitari che hanno perso la vita durante gli attacchi. Il rischio, oltre a quello della diffusione di virus e patogeni presenti nei laboratori, è l’assenza di sicurezza per la prevenzione della diffusione di virus che da tempo circolano in Sudan. (Fonte: Money)

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Forwarded from Guerra nordica (Alessandro Maccari)
LA RUSSIA PRENDE IL CONTROLLO DELLA FILIALE RUSSA DI FORTUM E UNIPER

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che permette alle autorità russe di prendere il controllo, in via temporanea, delle attività delle aziende straniere che operano nel paese e che afferiscono a nazioni ostili alla Russia.

Tra esse una delle maggiori è la finlandese Fortum, posseduta per metà dallo Stato, che negli scorsi decenni ha investito pesantemente nel paese.

Fortum ha appena rilasciato un comunicato in cui chiarisce di non aver ricevuto nessuna comunicazione ufficiale a riguardo, e che le attività per chiarire i termini della questione sono ancora in corso.

L'agenzia statale russa TASS sottolinea che non si tratta di un esproprio, bensì di un temporaneo divieto di prendere decisioni riguardo alla gestione degli impianti e dei possedimenti. Il decreto, secondo la TASS, riguarda il 98% dei possedimenti di Fortum, nonché l'84% dei possedimenti della controllata russa di Uniper, Unipro.

I possedimenti di Fortum e della controllata Uniper in Russia erano valorizzati circa 1,7 miliardi di euro alla fine del 2022. Tali attività sono già state deprezzate nei bilanci delle due aziende, che hanno già assorbito le relative perdite. L'azione di Fortum negli scambi mattutini alla borsa di Helsinki è in lieve calo.

Guerra Nordica

https://yle.fi/a/74-20028924
Forwarded from Andrea Zhok
Da sabato è iniziata la raccolta firme per il referendum promosso dal Comitato unitario Ripudia la guerra - Generazioni future

Il significato di questo referendum è insieme semplice e cruciale: si tratta di segnalare al governo italiano, al parlamento e alla "comunità internazionale" che l'Italia non vuole essere un paese co-belligerante, non vuole alimentare un massacro senza fine e vuole che venga fatto ciò che finora non è stato neppure menzionato, ovvero un serio tentativo di mettere i contendenti ad un tavolo negoziale.

L'idea alimentata sin dall'inizio dai soliti media a gettone è stata quella infantile ed irresponsabile che il torto stava tutto da una parte, la ragione tutta dall'altra, e che l'unico risultato accettabile sarebbe stato una vittoria sul campo.

Questo fondamentalismo unilaterale è stato considerato da molti sin dall'inizio, e si è dimostrato nel tempo, moralmente imperdonabile, geopoliticamente catastrofico ed economicamente suicida.

Questa prospettiva fondamentalista ha già portato ad una distruzione di risorse e persone inaudita, che non ha eguali dalla seconda guerra mondiale, ad un danno grave e probabilmente irreversibile per l'economia italiana ed europea, e ad un rischio concreto di eventi estremi, dalla distruzione di centrali nucleari in territorio ucraino ad un'escalation termonucleare diretta.

Chi accetta di non esprimersi è complice di quel fondamentalismo e dei danni che ne sono seguiti e che ne seguiranno.

Se la popolazione italiana si esprimesse contro il proseguimento di questo massacro illimitato il segnale sarebbe di portata non meramente italiana, ma mondiale, e la pace diverrebbe una prospettiva prossima e concreta.

Il primo ostacolo da superare per poter adire l'espressione del voto popolare è la raccolta firme.

Chi voglia firmare può trovare qui https://dovefirmare.it il banchetto per firmare più vicino a casa.

E' inoltre possibile firmare nei Comuni capoluogo di provincia (solo per i residenti).

Oppure è possibile firmare online sul sito internet (costo 1,5 o 3 euro, a seconda che si possieda o meno una firma digitale). Le istruzioni per firmare online sono disponibili qua:
https://referendumripudialaguerra.it/firma-online

Aggiornamenti relativi alla campagna referendaria si possono trovare su:
https://t.me/referendumRipudiaLaGuerra

Trent'anni di distrazione, inerzia e passività ci hanno ridotto all'impotenza, è ora di invertire la marcia.
NONC'ÈDICHE.
di Daniele Luttazzi.
I big delle Forze armate e Difesa assunti da Google in tutti ruoli dirigenziali.

Come la Cia ha creato Google. Riassunto delle puntate precedenti: il giornalista investigativo Nafeez Ahmed ha scoperto che dietro Google si annida il complesso militare-industriale statunitense. Tutto comincia nel 1994, quando il Pentagono istituisce l’Highlands Forum (bit.ly/3AmY6Bn), un conciliabolo elitario che fa da ponte fra governo Usa e industrie della Difesa (l’intelligence ombra che influenza e trae profitto dalla politica bellica statunitense). Sergey Brin e Larry Page progettarono Google con finanziamenti e monitoraggio Nsa-Cia. Negli anni 90, Darpa (un’agenzia del Dipartimento della Difesa che s’occupa di nuove tecnologie per uso militare, e il cui direttore co-dirige il Forum) finanziò le ricerche a Stanford, inclusa Google, per potenziare con le nuove tecnologie informatiche le operazioni di intelligence militare del Pentagono nei teatri di guerra. Regina Dugan, quando era direttrice di Darpa e co-presidente dell’Highlands Forum, ottenne 500 milioni di dollari di finanziamenti governativi per le ricerche informatiche del quinquennio 2012-17 indirizzando i lavori di Darpa su “specifiche esigenze militari”: oggi guida l’Advanced Technology and Projects Group di Google. Molti big dell’intelligence, delle Forze armate e delle industrie della Difesa sono stati assunti da Google in ruoli dirigenziali (bit.ly/3UUVKml). Per esempio Michele Weslander Quaid: lavorava in varie agenzie governative a stretto contatto con l’Ufficio del Sottosegretario alla Difesa per l’Intelligence, a cui è subordinato l’Highlands Forum; a Google sviluppa programmi per “adattarsi al meglio alle esigenze delle agenzie governative”. Shannon Sullivan: laureata all’università dell’aeronautica militare, prestò servizio nell’unità C4ISR della US Air Force (C4ISR sta per “Comando, controllo, comunicazioni, computer, intelligence, sorveglianza e ricognizione”), quindi passò al settore privato (Bea Systems, Oracle) e infine a Google, di cui implementa i servizi per il Dipartimento della Difesa. Nel 2003 (il presidente era Bush) Google personalizzò il proprio motore di ricerca per l’Intelink Management Office della Cia “supervisionando le reti intranet della Cia e di altre agenzie d’intelligence”. Linton Wells, ex co-direttore del Forum, sotto Bush era il dirigente del Pentagono che supervisionava le agenzie d’intelligence. Dal 2014 fa parte della Cyber Security Initiative (CySec) del Monterey Institute for International Studies (MIIS). CySec, spiega il sito web, è associata al Forum da un memorandum d’intesa che “apre la strada per le future sessioni congiunte CySec-Highlands Group”. Chi finanzia CySec? “Una generosa donazione di George Lee”. George Lee è il chief information officer della divisione investment banking di Goldman Sachs, ed è presidente del gruppo Global Technology, Media and Telecom (Tmt). Nel 2011 fu Lee a valutare Facebook 50 miliardi di dollari, e in precedenza gestì accordi per altri giganti collegati al Forum come Google, eBay e Microsoft. Il capo di Lee, Stephen Friedman, aveva fondato In-Q-Tel ( l’azienda Cia che investe in start-up di data mining) insieme con William Perry e John Seely Brown. Dal 2001 al 2009 Friedman è nell’Intelligence Advisory Board di Bush; in precedenza, aveva fatto parte del Jeremiah Panel (bit.ly/3UXwYC4) con Martin Faga, direttore generale del Center for Integrated Intelligence Systems della Mitre, dove la dottoressa Thuraisingham gestiva il programma Mdds Cia-Nsa che ispirò il data mining di Darpa. Ahmed: “Insomma, la società di investimento responsabile della creazione delle fortune da miliardi di dollari dei big tech, da Google a Facebook, è intimamente legata alla comunità dell’intelligence militare Usa”. (7. Continua)

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Forwarded from Giubbe Rosse
MODELLO VACCINI PER TUTTI I FARMACI: TAGLIATI I TEMPI DI APPROVAZIONE. SARANNO SEMPRE SICURI ED EFFICACI (Fonte articolo: Laverità)

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Presto il blocco idrico del Donbass sarà rotto!
Tra la fine di aprile e l'inizio di maggio, l'acqua del Don arriverà a Donetsk e in altre città e paesi della DPR.

Tramite Laura Ruggeri.

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Seminario imperdibile.

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Media is too big
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Immaginate se il maggior oppositore del governo italiano fosse ricevuto in Iran e alla TV di Stato parlasse della necessità di "mettere in ginocchio il regime", domandasse sostegno alle potenze che attualmente avversano il Paese e si dichiarasse pronto a governare la transizione del governo?

È quello che fa Vespa sulla RAI ricevendo "Sua Altezza" il principe ereditario Pahlavi, "amico dell'Occidente".

26 Aprile 2023
Per ragioni di competenza, l'inchiesta di Bergamo sarà spacchettata presso le procure di Milano e di Brescia. <3

Cinzia Gamba
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