Giorgio Bianchi Photojournalist
131K subscribers
13K photos
3.73K videos
29 files
17K links
Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
Download Telegram
Siamo troppo pochi, ora l’Europa impari dagli Usa: il miracolo economico è figlio dell’immigrazione.

Tanto per la “vecchia” Europa quanto per gli Stati Uniti, l’afflusso dei migranti è indispensabile per la crescita e per la sostenibilità del welfare.

https://www.repubblica.it/economia/rubriche/eurobarometro/2024/04/13/news/immigrazione_usa_europa_lavoratori-422510941/

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
🚩 RITORSIONE IRANIANA, LE DICHIARAZIONI DEL FRONTE POPOLARE PER LA LIBERAZIONE DELLA PALESTINA (area politico - militare della resistenza palestinese di ideologia marxista-leninista)

La risposta iraniana all’entità sionista è un evento cruciale che stabilirà nuove regole di ingaggio nella regione.

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha elogiato il fatto che la Guardia Rivoluzionaria iraniana abbia preso di mira siti militari sionisti con dozzine di missili e droni in risposta all'aggressione dell'entità contro il consolato iraniano a Damasco, descrivendo la risposta iraniana come un evento cruciale e significativo che stabilirà nuove regole di ingaggio nella regione.

Il Fronte ha confermato che la legittima risposta iraniana ha infranto il prestigio dell’entità sionista, rivelandone la fragilità e l’incapacità di difendersi o di ripristinare il suo potere di deterrenza. Allo stesso tempo, ha confermato la capacità della Repubblica Islamica dell’Iran e delle fazioni della resistenza di sferrare attacchi dolorosi all’entità sionista, aggravando la sua crisi interna a causa della sua incapacità di raggiungere uno qualsiasi dei suoi obiettivi di eliminare la resistenza nella Striscia di Gaza, o fermare gli attacchi diretti contro di esso dalla resistenza in Libano, Yemen e Iraq.

Il Fronte ha spiegato che la fretta dell’amministrazione americana e dei suoi partner in Gran Bretagna, Francia, Germania e alcuni dei suoi esponenti arabi nella regione di usare tutte le loro armi difensive per cercare di proteggere l’entità sionista dai missili e dai droni iraniani conferma la tesi del coinvolgimento di questi stati nei crimini sionisti nella regione, soprattutto a Gaza. Rivela anche che questa entità sionista ha subito una sconfitta strategica, è diventata umiliata e debole e non è in grado di proteggersi, implorando ora i suoi alleati di assumere questo ruolo.

Il Fronte ha concluso la sua dichiarazione affermando che gli attacchi iraniani senza precedenti, i primi del loro genere nella storia contro l'entità sionista, rappresentano un importante punto di svolta nella battaglia di Tempesta di Al-Aqsa e a favore delle fazioni della resistenza. Le ripercussioni di questo attacco avranno effetti urgenti sull’entità sionista affinché fermi la sua guerra genocida nella Striscia di Gaza, dopo che l’amministrazione americana e i suoi alleati si sono resi conto che qualsiasi escalation nella regione porterebbe a una guerra regionale in cui le loro basi e i loro interessi non saranno al sicuro, né l’entità sionista sarà in grado di difendersi dopo il crollo del suo potere di deterrenza e la sua umiliante sconfitta di fronte alla resistenza a Gaza e su altri fronti.

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina
Dipartimento centrale dei media
14 aprile 2024
L’Iran punta fermamente il suo piede politico sul terreno.

Il Ministero degli Esteri iraniano ha convocato gli ambasciatori di Regno Unito, Germania e Francia a Teheran per le “posizioni irresponsabili” di funzionari britannici, tedeschi e francesi riguardo alla ritorsione iraniana contro l'attacco israeliano al consolato iraniano.

Fotros Resistance
Mi chiama un'amica e mi fa:
- Trecento missili e nessuna vittima, dai. Non sarà anche questa un'azione di plastica?
Mi colpisci sul mio lato forte, amica mia. Che è quello di interrogarmi sempre sulle vicende che accadono, e bypassare di netto qualsiasi cosa che abbia anche il vago sentore di mainstream
Ma sei sicura che l'obiettivo dell'Iran fossero le vittime? Io proprio no, guarda.
Osservo un'azione simbolica, spettacolare e rifletto sulla diversità ontologica di due sistemi , contrapposti in ogni singolo punto, Senza convergenze né ideologiche, né spirituali, né comportamentali. Perché da un lato c'è un sistema rappresentato da un paese dalla storia millenaria e dalla millenaria civiltà. Dall'altro un agglomerato coloniale privo di storia, Senza alcuna profondità né temporale né ideologica.
E cosa significava dunque l'attacco di stanotte?
Almeno due cose: non tollereremo più il banditismo da far west con cui cercate di incendiare un mondo privo ormai di qualsiasi bussola morale. Sottolineiamo il simbolismo dell'attacco di stanotte, a cui farà seguito uno schiaffo più forte nel caso non abbiate compreso.
"i bambini di Gaza dormiranno sonni tranquilli, stanotte". Simbolismo allo stato puro, direi.
C'è un'etica anche nella guerra e nella risposta militare alle provocazioni, ed in nome di quest'etica condivisa da ogni sistema solo vagamente umano, le reazioni debbono essere proporzionate alle azioni. La guerra ai bambini ed ai popoli disarmati non risiede nell'ottica di quest'etica.
Intanto, però, come ogni colpo di tosse che avvenga in quell'area, la corrente generata è ciò che importa , ciò che alla fine avrà un senso. Come al solito, ogni azione dovrà essere valutata solo in seguito, ed in base ai risultati che conseguirà. En passant, le torme di coloni con la valigetta pronta, già in procinto di occupare ciò che resta della "terra promessa" dal loro personale agente immobiliare, credo ci stiano pensando due volte, anzi tre, prima di lasciare la comoda Europa. Promessa sì, ma fino ad un certo punto.
Una domanda, invece, mi nasce spontanea dal cuore e la rivolgo a tutti coloro che, tra iersera e stamani, si dichiaravano improvvisamente "impauriti e spaventati";
Ma il mondo così com'è vi piace? Vi sentivate al sicuro fino a ieri? Vi soddisfa e vi tranquillizza una vicenda umana in cui 13000 bambini siano massacrati Senza che la legge internazionale possa fare nulla per impedirlo? Soprattutto: Ve ne siete accorti? Così, per sapere.

Rossella Ahmad
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
♥️ Dopo 43 giorni trascorsi negli ospedali di Gaza come volontario di Msf, il medico palestinese del Regno Unito Ghassan Abu Sittah atterra a Berlino per portare la propria testimonianza ad una conferenza sulla Palestina ma viene bloccato in aeroporto e interrogato per 3 ore e mezza.
Non solo, a Ghassan viene intimato di non prendere parte all'evento neppure tramite collegamento, pena una salata multa.

Ricordiamo Ghassan per la forte denuncia contro Israele quando l'ospedale Ahli Arab di Gaza nel quale lavorava venne bombardato (qui).

Oggi, atterrando nel Regno Unito, il medico condanna la Germania quale complice del genocidio in atto, così come denunciato dal Nicaragua di Ortega presso la Corte dell'Aia.

Il suo video è un atto di coraggio che intervene a risollevarci da tutta l'oscurità nella quale siamo immersi. Forse nessuno riuscirà a salvare questo mondo ma uomini come lui indicano la via perché, accada quel che accada, sia fatta salva la nostra dignità e integrità in quanto esseri umani.
Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇷 DICHIARAZIONI DALL'IRAN
"L'operazione True Promise contro Israele è stata completata e l'Iran non ha intenzione di continuarla".
Lo ha affermato il capo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane, il maggiore generale Mohammad Bagheri.

Il comandante in capo del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC), il maggiore generale Hossein Salami, ha affermato che l'attacco di ieri sera ha segnato un nuovo capitolo nel confronto tra Iran e Israele. D'ora in poi, ogni qualvolta Israele deciderà di condurre un attacco contro gli iraniani, dovrà affrontare questa risposta esatta da parte dell’IRGC.

🟥 Segui Giubbe Rosse
Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
Forwarded from Vi racconto la Russia
Secondo Ansa intanto, che diffonde i numeri della propaganda Ucraina, il rapporto perdite militari russe/ucraine è 10/1 (ricordiamo la recente dichiarazione di Zelensky, sempre fedelmente riportata dai giornali italiani, secondo la quale le perdite di soldati ucraini dall'inizio del conflitto sarebbe pari a 40.000 unità).

Strano che con questi numeri impressionanti l'esercito ucraino continui a perdere terreno e speranze, e sia costretto all'ennesima mobilitazione...

📱 Seguitemi su "Vi racconto la Russia" se vi interessano notizie e testimonianze dalla Russia

📚Se vi interessa la mia storia potete acquistare il libro autobiografico "Russo fino al midollo"

✈️Se volete visitare la Russia e vederla con i vostri occhi potete organizzare un viaggio con "Russian Tour"
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Chi parla di attacco iraniano fallito, o al contrario di successo straordinario e umiliazione israeliana, o anche di operazione coreografata e inutile, dimostra di capire molto poco del linguaggio della deterrenza, dell'escalation e della de-escalation, e del fatto che le guerre non sono lo sfizio dei dittatori folli ma l'ultima risorsa a disposizione quando la diplomazia fallisce e che è sempre il caso di cercare di evitarle.
L'Iran era obbligato a rispondere all'attacco israeliano alla propria ambasciata a Damasco, e lo ha fatto. L'obiettivo non era la distruzione dello stato israeliano e nemmeno fare troppi danni: che le basi militari israeliane siano ben protette da svariati sistemi di contraerea è un fatto noto, e certo il numero di droni e missili lanciati stanotte non poteva pretendere di esaurire le capacità israeliane di difesa. Intanto, però, i missili sono partiti e qualcuno è anche arrivato, con danni alle infrastrutture militari da verificare e che naturalmente le due parti massimizzano o minimizzano a seconda della convenienza; Israele ha utilizzato un bel po' di materiale, e se gli iraniani decidessero (cosa che hanno esplicitamente dichiarato di non voler fare) di continuare gli attacchi anche in futuro e magari moltiplicarne la portata, cosa per la quale hanno i mezzi, c'è da chiedersi quanto l'antiaerea riuscirebbe a reggere. Inoltre l'Iran ha dato un saggio delle sue capacità militari con una operazione precisa e mirata alle installazioni militari, specialmente quelle implicate nell'attacco alla sua ambasciata in Siria, senza colpire indiscriminatamente il territorio evitando vittime civili; si è dimostrato in grado di reggere sul piano diplomatico alla pressione congiunta di USA e Israele; e si è accreditata come il membro più valido e importante del cosiddetto "asse della resistenza". Quindi ha vinto.
Israele ha retto all'attacco senza eccessivi problemi, stando almeno alle dichiarazioni ufficiali. Le sue difese antiaeree si sono dimostrate ancora una volta eccellenti, così come la sua aviazione; non si segnalano vittime né danni gravi. Quindi ha vinto.
Gli USA hanno prima sollecitato l'Iran a non rispondere all'attacco alla sua ambasciata (implicitamente riconoscendo che era un attacco che meritava risposta e che non lo avevano approvato); poi, quando l'Iran ha manifestato la volontà di procedere comunque alla rappresaglia, hanno ribadito il sostegno all'alleato israeliano e partecipato alla difesa ma hanno anche dichiarato che non sarebbero intervenuti militarmente in operazioni di attacco all'Iran, e imposto a Israele di non rispondere alla rappresaglia iraniana con ulteriori rappresaglie. Quindi hanno vinto.
Quando vincono tutti non c'è bisogno di fare la guerra. Se qualcuno invece ci sperava dovrebbe fare i conti con la sua coscienza.