Alberto Bradanini sul caso Assange, per la Fionda.

Con una sentenza ipocrita quanto mai, dunque, le cosiddette istituzioni del Regno Unito (meglio sarebbe chiamarle destituzioni) vogliono far sparire il fondatore di Wikileaks, eseguendo gli ordini ricevuti. Sono cinque anni che Assange giace in una prigione disumana, dove sconta un crimine che non ha commesso. La democrazia britannica chiama giustizia un sistema che imprigiona un individuo su ordine di un paese di cui non è cittadino, con accuse per crimini inventati, comunque non commessi sul territorio degli Stati Uniti, sulla base di una legge americana sullo spionaggio, approvata un secolo fa! Nulla è più atrocemente tragico di tutto ciò.

Sono cinque anni che ogni giorno Julian Assange viene suppliziato, come documentato – tra i tanti – dall’ex rappresentante delle Nazioni Unite sulla tortura, lo svizzero Nils Melzer (il web è ricco di informazioni al riguardo). Il 1° marzo scorso, Irene Khan, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di espressione ha dichiarato[2] che l’eventuale estradizione negli Stati Uniti e incriminazione del fondatore di WikiLeaks avrebbe enormi implicazioni per la libertà di espressione nel mondo intero: ‘raccogliere, riferire e diffondere notizie, anche quando concernono la cosiddetta sicurezza nazionale, è un interesse pubblico, costituisce legittimo esercizio di giornalismo e non certo un crimine’.

https://www.lafionda.org/2024/04/10/ancora-su-julian-assange-si-ancora-e-ancora-fino-alla-liberta/

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In genere, quando le ossessioni superano un certo livello di guardia, si va da uno specialista e ci si fa prescrivere delle goccine.
Altrimenti si rischia di finire in preda ad un delirio tipo quello che affligge le Iene a causa della Russia.

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Il genio dell'Iran!

Nel fine settimana israele e America si aspettavano una vendetta letale iraniana. Ma la sofisticata leadership iraniana ha deciso di dare una possibilità alla pace, di sfruttare la sua legittimità per agire con violenza come forza di riconciliazione. Il leader dell'Iran ha trasmesso un messaggio chiaro agli USA: useremo severe misure militari contro israele a meno che l'IOF non si ritiri immediatamente da Gaza. Ieri mattina l'IOF ha ritirato il 95% delle sue forze da Gaza. israele ha letteralmente perso la guerra. L'Iran, invece, ha vinto un grande round senza nemmeno piegare un dito.

Ma c'è anche un messaggio molto più profondo qui.

L'Iran si definisce come la Repubblica Islamica dell'Iran. Accetta che le sue azioni si riflettono sui musulmani e sull'Islam. Sono convinto che se lo Stato ebraico fosse stato abbastanza sofisticato da capire che le sue azioni si riflettono anche sugli ebrei, sul giudaismo e sull'ebraismo, il mondo sarebbe stato un posto molto più sicuro e bello!

Gilad Atzmon

Viviamo in un mondo nel quale è stato smarrito ogni residuo di buon senso, dove le decisioni vengono prese senza una logica e con la leggerezza che ci si aspetterebbe in un gioco di ruolo e non nella vita reale.

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In sei mesi a Gaza, la peggiore guerra mai condotta da Israele non ha ottenuto altro che morte e distruzione

Gedeone Levy, Haaretz (quotidiano israeliano)

“[…] Nemmeno il più avanzato radar di penetrazione del suolo potrebbe scavare tra le rovine di Gaza e tra le sue tombe per trovare un solo beneficio derivato a Israele da questa guerra. Le montagne di danni senza precedenti, al contrario, sono visibili a occhio nudo”.

“Siamo sempre stati indifferenti alla sofferenza dei palestinesi, ma ora abbiamo raggiunto nuovi mostruosi record di indifferenza”.

“Gli arti vengono regolarmente amputati [ai palestinesi] nel carcere di Sde Teiman senza che vi sia alcuna reazione. Ci sono 17.000 bambini a Gaza orfani o separati dai genitori – e niente. I medici israeliani non protestano per Sde Teiman, né lo fanno i suoi assistenti sociali per i bambini che muoiono di fame e per quanti sono morti o sono stati uccisi. Siamo diventati dei mostri. Non solo nel nostro agire, ma soprattutto nella nostra apatia”.

“Il 7 ottobre, domenica di sei mesi fa, ha distrutto la coscienza degli israeliani”.

“Quando il centro medico più grande e avanzato di Gaza è stato dato alle fiamme, con esso è bruciata anche l’anima di Israele. Alla fine di questa guerra, Gaza sarà distrutta e assassinata, e vedremo, guardandoci allo specchio, un volto diverso. Il mondo ci tratterà di conseguenza, proprio come ci aspetteremmo che tratti qualsiasi stato malvagio che agisca in questo modo”.

"La sete di sangue e il sadismo sono venuti allo scoperto negli ultimi sei mesi e sono considerati politicamente corretti in Israele”.

“I prossimi sei mesi di guerra potrebbero essere anche peggiori dei primi. Un’invasione di Rafah potrebbe far sembrare gli omicidi di massa che abbiamo perpetrato finora solo il trailer di un film”.

“È meglio non entrare in questi scenari horror affatto realistici […] È meglio fermarsi qui. Smettiamola con gli scenari apocalittici e fermiamo la guerra. I primi sei mesi ci sono bastati: sono più che sufficienti, siamo finiti in una strada senza uscita”.

C’era una volta il diritto internazionale – TELERAGIONE

Oggi parliamo di:

1. In Ecuador assalto all’ambasciata messicana per arrestare l’ex vicepresidente Jorge Glas: la tensione è massima.

2. All’ONU la Cina alza la voce contro gli usa e Israele.

3. Borrell: “L’allargamento della guerra in Europa non è più una fantasia”.

4. Israele ha superato ogni limite. Le accuse delle firme di punta di Haaretz.

https://www.youtube.com/live/h70sjTrNScY?si=33IY4U4SU3bgEOXe

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SPERANZA SAPEVA CHE IL 20% DEI DANNI DA VACCINO ERA GRAVE O ADDIRITTURA MORTALE, MA IGNORÒ IL FATTO

Fonte: LaVerità

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So che oramai prevale il senso di rifiuto e si è stanchi di scavare laddove tutto è già scritto ma questo scoop de la Verità aggrava ulteriormente, se possibile, la vicenda Speranza.

Dinnanzi ai pm, Speranza ammise di essere a conoscenza dell'alta percentuale di effetti avversi, anche mortali, tra i vaccinati. A sostenerlo, i legali che hanno seguito il suo procedimento.

E ancora, viene fuori che dopo il caso del militare siciliano morto con Astrazeneca, Margini chiamò il giudice che trattava il suo caso per chiedergli, a nome di Speranza, di non sequestrare i lotti di Astrazeneca. Raccomandazione che quel giudice ignorò.
E neppure la circostanza della pressione sul giudice porta Speranza a processo.

➡️ La lettura di Francesco Toscano dell'interessante articolo:
https://www.youtube.com/live/VTDOAQKyV3k?si=GPXPXOeBnD2apyb7

Appuntamento domani, alle 8 e 30, con una nuova puntata di TeleRagione.

https://www.youtube.com/watch?v=cAXwzVjKO28

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