Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Per chi fosse interessato, ci vediamo giovedì 29 Febbraio a Conegliano Veneto, con i carissimi amici Elisabetta Frezza e Daniele Giovanardi.

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Forwarded from ROCCO CANTAUNTORE
GLI HOUTHI HANNO ROTTO ILCAVO

Eh sì. Alla fine l’hanno fatto. Gli Houthi yemeniti hanno messo fuori uso quattro cavi di comunicazione sottomarini tra l'Arabia Saudita e Gibuti.

Come spieghiamo ne “Il Terzo Like”, questi sono i cavi sottomarini su cui viaggia il 99% dei dati globali della rete.

Sui cavi sottomarini passano ogni giorno operazioni finanziarie per 10 trilioni di dollari.

Sui cavi sottomarini viaggiano gli umori e le intimità di intere popolazioni sotto la vigile sorveglianza del Pentagono.

Gli Houthi hanno rotto un piccolo pezzo del giocattolo. Nulla di grave al momento, perché si tratta di un danno circoscritto.

Ma molto più grave dal punto di vista simbolico.

Perché evidenzia fragilità e criticità di tutta la finzione virtuale in cui ci hanno immersi.

E perché mostra a tutto il mondo dove bisogna mirare per far fuori il capitalismo della sorveglianza: alle infrastrutture fisiche dell’Internet.

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Il Parlamento europeo ha appena firmato il pacchetto di aiuti da 50 miliardi di euro per l’Ucraina approvato quasi un mese fa. 536 deputati hanno votato a favore, 40 contrari.

Laura Ruggeri

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Forwarded from Lettera da Mosca
FRANCIA - Dopo il presidente Macron, anche il premier francese Gabriel Attal non ha escluso l’invio di militari francesi in Ucraina e ha aggiunto che Parigi “non scendere mai a patti” con una eventuale vittoria della Russia. “Non si può escludere nulla nella guerra che si svolge alle porte dell'Unione europea", ha detto Attal.
Giusto per andare sul sicuro, con la flemma che lo contraddistingue Peskov ha ricordato che in caso di invio di truppe in Ucraina un conflitto con la NATO non sarà probabile ma inevitabile, e che sarebbe il caso che i quattro scemi in culo che ci governano, e che se gestissero un chiosco di taralli alla festa del patrono sarebbero già stati cacciati a calci, si chiedessero "se la cosa corrisponde ai loro interessi, e cosa più importante, agli interessi dei loro cittadini": magari non ci avevano pensato, meglio puntualizzare.

("scemi in culo" è mia, non di Peskov, mica è Medvedev).
Forwarded from La Mia Russia (Marco Bordoni)
Scholz: "non ci sarà nessun soldato NATO o di paesi UE su suolo ucraino".
TELE RAGIONE, LA NUOVA RUBRICA DI GIORGIO BIANCHI PER VISIONE TV

Macron comme Napoleon

https://youtu.be/EWuOc6S6WUs?si=Sq5deFoXVLxSyyL1

Oggi parleremo di:
1. Da qui a qualche anno, dobbiamo prepararci all’idea che la Russia possa attaccare 10 paesi. Ci troviamo in una fase che richiede un salto in avanti da parte di tutti noi.

2. Clamoroso Macron: “L’invio di truppe occidentali in Ucraina non può essere escluso”.
Forse gli brucia ancora essere stato cacciato a pedate dall'Africa con l'appoggio dei Russi.

3. Il Primo ministro slovacco Robert Fitsɔ afferma che alcuni paesi occidentali stanno considerando gli accordi bilaterali per inviare truppe di terra in Ucraina.

4. Caso Navalny: Budanov mette KO i governi occidentali.

5. Ken Buck repubblicano, critico nei confronti dell’impeachment di Biden, richiede la sua rimozione tramite il 25° emendamento per “declino cognitivo”.

6. Google sospende la generazione di immagini di Gemini, la sua AI dopo il caso dei «nazisti neri».

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TERREMOTO TRA I MEDICI DI FAMIGLIA DI PADOVA: EX PRESIDENTE INDAGATO PER APPROPRIAZIONE INDEBITA

L’ex presidente della Federazione dei Medici di Famiglia di Padova è sotto inchiesta per appropriazione indebita. La denuncia è partita dall’attuale dirigenza che insediandosi ha scoperto bonifici che dalle casse della federazione raggiungevano il conto corrente personale dell’ex presidente Domenico Crisarà. Il medico indagato, che attualmente presiede l’Ordine dei Medici di Padova, negli corso degli anni passati ha manifestato atteggiamenti particolarmente severi nel perseguire i colleghi critici verso gli obblighi vaccinali Covid.

https://www.byoblu.com/2024/02/27/terremoto-tra-i-medici-di-famiglia-di-padova-ex-presidente-indagato-per-appropriazione-indebita/

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Esercitazioni NATO su larga scala in Europa: Steadfast Defender 2024 e Quadriga 2024

Si tratta di esercitazioni su larga scala: sono coinvolti più di 90.000 soldati, di cui 12.000 tedeschi.

L’obiettivo è preparare gli eserciti europei uniti alla guerra contro la Russia. I membri della NATO addestreranno contingenti provenienti da diversi paesi per operare sotto un unico comando e secondo un unico piano.

C'è solo una conclusione possibile: per soddisfare la Cancelleria del Reich a Washington e le istruzioni di Londra, Scholz, Macron e Ursul di tutti i tipi stanno preparando la loro gente per un bagno di sangue: stanno costruendo fabbriche Rheinmetall e tirando linee ferroviarie.

Mi piacerebbe credere che stiano spaventando la popolazione in questo modo per convincere il continente a fare la pace con il pretesto della minaccia di una guerra mondiale.

Ma cominciamo a dubitare che questa locomotiva militare, che sta guadagnando slancio, si fermerà con un colpo di bacchetta magica.

International Report
Era Usa, 'finito' il controllo delle acque internazionali da parte degli imperialisti.

Il ministro della Difesa dello Yemen ha elogiato le operazioni navali in corso da parte dell'esercito del paese contro navi legate a israele nel Mar Rosso in segno di protesta contro la guerra a Gaza, sottolineando che l'era dell'"influenza egemonica" degli Stati Uniti e dei suoi alleati sulle acque internazionali è finita.

Fonte PRESS TV
Mosca invia una delegazione in Yemen, in contatto con tutte le parti coinvolte nel conflitto - afferma un diplomatico di alto livello Mikhail Bogdanov ha notato che "diverse forze politiche controllano diverse parti dello Yemen, ma la Russia interagisce con tutte loro".

MOSCA, 27 febbraio. /TASS/. Una delegazione russa ha visitato lo Yemen e Mosca sta mantenendo contatti con tutte le parti coinvolte nel conflitto yemenita, ha dichiarato Mikhail Bogdanov, Vice Ministro degli Esteri russo e inviato speciale del presidente per il Medio Oriente e l'Africa, a TASS.

"[Stiamo mantenendo] comunicazioni con tutte le parti coinvolte nel conflitto yemenita: sia ad Aden che a Sana'a, e all'estero", ha detto. "La nostra ambasciata si trova a Riyadh, purtroppo, è lontana dal suolo yemenita; questa è solo la situazione che si è sviluppata storicamente negli ultimi anni. Recentemente, il direttore del Dipartimento del Medio Oriente e del Nord Africa presso il nostro Ministero degli Esteri, il signor [Alexander] Kinshchak, è finalmente andato in Yemen per la prima volta, ha visitato Aden, si è incontrato con la leadership sul posto, come si suol dire", ha aggiunto il diplomatico di alto livello.

Bogdanov ha sottolineato che "diverse forze politiche controllano diverse parti dello Yemen, ma la Russia interagisce con tutte loro".

Ahmad Awad bin Mubarak, capo del governo yemenita riconosciuto a livello internazionale, ha scelto la Russia come destinazione del suo primo viaggio all'estero. I suoi colloqui con il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov sono programmati per il 27 febbraio.

Prima della visita, l'agenzia di stampa yemenita di proprietà statale Saba ha riportato che bin Mubarak prevede di discutere delle relazioni bilaterali, di alcune questioni all'ordine del giorno regionale e "del ruolo della Russia nel contribuire alla sicurezza e alla pace nello Yemen".

Bin Mubarak è stato nominato nuovo primo ministro dello Yemen il 5 febbraio, mantenendo contemporaneamente la carica di ministro degli Esteri, posizione che ricopre dal termine del 2020.

fonte TASS
Jens Stoltenberg ha nominato Farah Dakhlallah, ex ufficio stampa di AstraZeneca per il Medio Oriente e l'Africa e ex Communications Manager dell'OMS, portavoce della Nato.
Voi direte: cosa c'entra una che ha lavorato per OMS e Industria farmaceutica, con la Nato?
Nulla, a meno di non convincersi a rilevare finalmente, che esistono fili sottili che collegano istituzioni nazionali e sovranazionali, civili e militari, pubbliche e private. E che tutte queste sono a loro volta legate al mondo dell’intelligence.

"Durante la pandemia l'Occidente ha utilizzato più volte un linguaggio bellico. Si è parlato di una 'guerra' contro il Covid-19, si è detto che il virus è stato 'combattuto', che medici e paramedici fossero come 'soldati in prima linea'. La metafora cognitiva della guerra ha contribuito a strutturare la percezione della realtà. Ed è proprio grazie ad essa, se lo stato di eccezione è stato normalizzato e si è giunti alla sospensione dei diritti costituzionali. La pandemia ha offerto il pretesto per realizzare l’operazione psicologica di più vasta portata mai tentata in tempo di pace: ogni manifestazione pubblica di dissenso o di mancato rispetto di regole insensate è stata duramente repressa; i media e i social media sono stati utilizzati come arma per fare il lavaggio del cervello e censurare il pubblico; è stata potenziata la capacità del nuovo esercito di 'controllori dei fatti' ed è stato ampliato il campo di applicazione della sorveglianza digitale. La signora Dakhlallah ti convincerà che la Russia rappresenta una minaccia più grande del Covid e che la NATO ti protegge meglio del vaccino AstraZeneca?

Laura Ruggeri

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Oggi parleremo di:
1. Da qui a qualche anno, dobbiamo prepararci all’idea che la Russia possa attaccare 10 paesi. Ci troviamo in una fase che richiede un salto in avanti da parte di tutti noi.

2. Clamoroso Macron: “L’invio di truppe occidentali in Ucraina non può essere escluso”.
Forse gli brucia ancora essere stato cacciato a pedate dall'Africa con l'appoggio dei Russi.

3. Il Primo ministro slovacco Robert Fitsɔ afferma che alcuni paesi occidentali stanno considerando gli accordi bilaterali per inviare truppe di terra in Ucraina.

4. Caso Navalny: Budanov mette KO i governi occidentali.

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1. Da qui a qualche anno, dobbiamo prepararci all'idea che la Russia possa attaccare 10 paesi. Ci troviamo in una fase che richiede un salto in avanti da parte di tutti noi.

2. Clamoroso Macron: "L'invio di truppe occidentali in Ucraina non può essere escluso"

3. Il Primo ministro slovacco Robert Fitsɔ afferma che alcuni paesi occidentali stanno considerando gli accordi bilaterali per inviare truppe di terra in Ucraina.

4. Caso Navalny: Budanov mette KO i governi occiden...

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Bugiardi, pazzi e criminali
di Marco Travaglio

In principio erano le armi a Kiev per sconfiggere la Russia e le sanzioni per mandarla in default. Poi le settantatré malattie di Putin per condurlo alla tomba. Poi il golpe di Prigozhin, o chi per esso, per rovesciarlo come lo zar. Poi la prima controffensiva ucraina, la seconda e la terza, una più irresistibile dell’altra. Poi l’Armata Rotta che ha finito gli uomini, le divise, le munizioni, i missili, i carri armati, le navi e tutto il resto, “combatte con le pale del 1869” e “le dita al posto delle baionette” e batte in ritirata. Ora che l’avanzata russa in quel che resta dell’Ucraina spazza via gli ultimi brandelli di balle dei media europei e soprattutto italiani, ne servono disperatamente di nuove. Ed ecco pronto il fornitore ufficiale, Zelensky, che annuncia liste di putiniani da zittire (si pensava fossero i pacifisti, poi si è saputo che sono russi da espellere: in pratica è furibondo perché i russi sono filo-russi) e ripete che Putin è pronto a invadere l’Europa. Nessuno sa con quali mezzi, uomini e soprattutto motivi, visto che fatica pure a prendersi l’intero Donbass e attaccò l’Ucraina proprio perché non era ancora entrata nella Nato e non rischiava la guerra atomica. Ma sono quisquilie: ci vuole un Recovery bis da centinaia di miliardi per la guerra alla Russia. Cioè: siccome è morto Navalny, facciamo morire altre decine di migliaia di ucraini. Macron si porta avanti col lavoro: “Inviare truppe di terra in Ucraina perché la Russia non vinca questa guerra”, anche se purtroppo “non c’è ancora consenso”. Che costui, spirito guida dei nostri centrini, fosse il politico più stupido d’Europa era noto: ora si sa che è anche il più folle. Con l’aria e i sondaggi che tirano, l’idea di mandare al macello migliaia di giovani europei in una guerra già persa per salvare la faccia tosta sua e di altri leader morenti gonfierà vieppiù i consensi della Le Pen e di tutte le destre dell’Ue. Così alle Europee del 7 giugno vedrà che bel consenso avrà la sua guerra in un continente definitivamente fascistizzato grazie a lui e a quelli come lui.

L’unica opzione che questi manigoldi escludono a priori è negoziare prima che la sconfitta di Kiev e Nato diventi disfatta, con un compromesso che salvi il salvabile (i pezzi di Ucraina ancora in piedi e gli ucraini ancora vivi). Quello che si stava facendo due anni fa in Turchia subito dopo l’invasione russa. Il 28 marzo 2022 un pericoloso putiniano dichiarò: “Lo status neutrale e non nucleare dell’Ucraina siamo pronti ad accettarlo: se ricordo bene, la Russia ha iniziato la guerra per ottenere questo. Poi servirà discutere e risolvere le questioni di Donbass e Crimea. Ma capisco che è impossibile portare la Russia a ritirarsi da tutti i territori occupati: questo porterebbe alla Terza guerra mondiale”. Il suo nome era Volodymyr Zelensky.

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L’ISIS possedeva “mezzi, motivazioni e capacità esclusive per dispiegare l’iprite solforosa nell’attacco del 2015”. Queste le conclusioni dell’OPAC. Nove anni di titoli cubitali sui mainstream, film, documentari, inchieste, influencer e giornalisti di regime che hanno cavalcato l’onda per guadagnare visibilità e vendere libri, migliaia di morti caduti sotto le bombe, un paese martoriato da una guerra infinita. Come per le armi di distruzione di massa di Saddam, alla fine la verità trionfa quando ormai la menzogna ha assolto il suo compito.

Giubbe Rosse

https://giubberossenews.it/2024/02/25/opac-fu-lisis-il-responsabile-dellattacco-chimico-in-siria-nel-2015/