Giorgio Bianchi Photojournalist
131K subscribers
13.1K photos
3.75K videos
29 files
17.1K links
Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
Download Telegram
Il marketing più sciacallo della storia.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
israele vuole fare pressione sulla resistenza affinché raggiunga l'accordo di cessate il fuoco voluto da Tel Aviv lanciando un'offensiva su Rafah, tuttavia la resistenza ha detto chiaramente che nessuna pressione militare funzionerà, specialmente l'offensiva di Rafah.

Fotros Resistance
Forwarded from ROCCO CANTAUNTORE
IL CAMMELLO NON VEDE LA SUA GOBBA

META ha rimosso gli account Instagram e Facebook gestiti per conto del leader supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei, il quale, stando a testimoni oculari, avrebbe esclamato in iraniano stretto: «estigrancazzi!»

META ha detto di aver rimosso gli account "per aver violato ripetutamente la nostra politica di organizzazioni e individui pericolosi".

Tra le linee guida su questo punto, si legge: "Non consentiamo la presenza di organizzazioni o individui coinvolti in attività terroristiche, violenza organizzata o attività criminale, omicidi di massa o seriali o gruppi organizzati inneggianti all'odio. Eliminiamo anche i contenuti che esprimono sostegno a gruppi che si distinguono per comportamenti violenti o criminali come quelli sopra menzionati. Non è consentito sostenere o elogiare i leader di tali organizzazioni o giustificarne le attività violente.". (fonte)

Forse a META sfuggono le missioni statunitensi e sioniste 🤭

Un proverbio arabo dice: il cammello vede le gobbe degli altri cammelli ma non vede la sua gobba.

🚀👉🏻 Segui @roccocantautore
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
CIRCOLAZIONE VIRALE
Del prof. Marco Cosentino

Gira sui social questa infografica diffusa con grande enfasi da associazioni di vario stampo secondo cui ridurre la velocità da 50 km/h a 30 km/h comporterebbe, in caso di investimento di un pedone, una riduzione del rischio di morte di quest'ultimo dall'85% al 10%.
Ora, dopo anni di vaccinomanìa, chiunque a colpo d'occhio potrà stimare un'efficacia relativa del (10/85) - 1 = 88% e un'efficacia assoluta del 85 - 10 = 75%. Cifre niente male, in particolare quest'ultima di tutto rispetto. Avessero funzionato così i vaccini Covid!
Grazie a Emilio Martines, si scopre oltre tutto l'esistenza di uno studio dal titolo "Pedestrian fatality risk as a function of car impact speed", pubblicato su Accident Analysis & Prevention, basato sui dati ottenuti da una analisi degli incidenti avvenuti in Germania tra il 1999 e il 2007, secondo i quale passando da 50 a 30 km/h, si scende da un rischio di morte dell'8% a un rischio dell'1,5%. Il che ci porta a ricalcolare un'efficacia relativa che diventa (1,5/8) - 1 = 81% da 88% che era, e soprattutto un'efficacia assoluta del 8 - 1,5 = 6,5% da 75% che era.
Il tutto al netto della valutazione del rischio asoluto di essere investiti nell'arco della propria vita da un autoveicolo, questione riguardo alla quale pare, almeno secondo Google, che non esistano stime.
Conviene dunque concludere, con Sergio Ruocco, cui si deve la scoperta dell'infografica "farlocca", che è evidente che ad esempio chiudersi in casa è indubbiamente pure un buon modo non solo per non essere investiti da un'auto bensì anche per ridurre il rischio da meteoriti. Ma d'altra parte, si è appena usciti tutti da un recente periodo in cui si è stati non solo relegati in casa bensì anche costretti a vari riti tra il fideistico e l'apotropaico, e dunque se oggi questi dati evidentemente distorti rimbalzano qua e là nella rete, accreditati dai maggiori media, quanto meno non ci si meravigli...

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from SilvioDallaTorre (Silvio Dalla Torre)
Tucker Carlson, uno dei più importanti giornalisti televisivi americani, ha intervistato Putin. Qualunque giudizio si abbia sul presidente russo, si tratta di un evento di grande importanza. Non a caso più di cento milioni di persone hanno visualizzato il video dell'intervista in meno di ventiquattro ore. Ci saremmo quindi aspettati che i grandi giornali main stream, quelli che si vantano di garantire un'informazione corretta e non inquinata da fake news e complottismi vari, riportassero, quanto meno, i contenuti dell'intervista. Sarebbe stato loro dovere. Nulla di questo è avvenuto. L'edizione online del Corriere della sera, troppo impegnata a raccontare il festival di San Remo, ignora l'accaduto. La Repubblica, più generosa,lo riporta, come ventesima notizia e dopo un articolo sulle vicissitudini di Sgarbi e uno sulle battute sessiste di alcuni psicologi padovani. Quanto a due giornali stranieri come Le Figaro e The Guardian, essi, non dovendo riferire sul festival della canzone italiana, scomodano addirittura due commentatori. Entrambi se la prendono con l'intervistatore. Il foglio inglese usa, al riguardo, il termine offensivo di "sycophancy", che dovrebbe più o meno significare "adulazione", "servilismo": in pratica Carlson sarebbe un lacchè di Putin .
Non ho avuto la forza di continuare. Questo campione è più che sufficiente per comprendere che la libertà di stampa non esiste più. I grandi mezzi di informazione dell'Occidente sono macchine per la produzione di censura o di menzogna.
Il Pakistan sarà scosso dalle proteste di massa : il Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI), il partito di Imran Khan, ha sfidato la repressione guidata dai militari e i diffusi brogli per ottenere il maggior numero di seggi alle elezioni pakistane. Tuttavia, Nawaz Sharif, che è sostenuto dai militari e ha l'appoggio degli Stati Uniti, ha affermato che formerà un governo di coalizione.

Imran Khan, in carcere con accuse fasulle, ha dichiarato la vittoria in un messaggio audiovisivo creato utilizzando l'intelligenza artificiale e condiviso sul suo account sul social media X.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from Giubbe Rosse
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from Giubbe Rosse
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Ho ricevuto il messaggio di un iscritto al canale che mi accusava di aver "dato spazio a un sinofobo Trumpiano il cui padre lavorava per Voice of America". A quanto pare aver parlato dell'intervista di Tucker Carlson a Vladimir Putin e aver condiviso il link del sito del Cremlino (!) non di quello di Carlson, equivale a "dare spazio a un sinofobo". Vai a capire. Sospetto che non abbia nemmeno guardato l'intervista altrimenti si sarebbe reso conto che qualsiasi tentativo di presentare la Cina come una minaccia è stato subito sventato da Putin. La mia risposta? Mi sono limitata a citare Deng Xiaoping "Non importa se il gatto è bianco o nero, basta che catturi i topi." Forse avrei dovuto chiedere a questo lettore se poteva nominarmi un giornalista americano di suo gradimento la cui intervista con il presidente russo sarebbe stata vista da quasi 200 milioni di persone. Così da tenerlo presente per il futuro. 😏 @LauraRuHK
Tale e Quale Show
di Marco Travaglio

Tutti a parlare dell’intervista di Putin e nessuno si accorge che è un sosia: l’originale è notoriamente morto o in fin di vita, o in default, o sconfitto, o nascosto nel bunker per paura dell’invincibile armata Nato.

Il presidente del Consiglio europeo che si congratula per la rielezione del dittatore azero Ilham Aliyev, responsabile della pulizia etnica anti-armena che ha cancellato dalle cartine il Nagorno Karabakh, non può essere il sincero democratico Charles Michel, cultore del diritto internazionale (in Ucraina) e nemico dell’autocrazia (in Russia): sarà un sosia.

Il presidente Usa che il procuratore Robert Hur decide di non processare perché “nessuna Corte condannerebbe un anziano che ha perso la memoria” e che, per dimostrare di essere lucido, dichiara che il presidente messicano è Al-Sisi e che lui parla abitualmente con Mitterrand e Kohl (morti nel 1996 e nel 2017), non può essere il Biden che si ricandida per altri quattro anni: sarà un sosia.

La leader Pd che dichiara al Foglio di “non poter fare a meno del Festival” perché “Sanremo è Sanremo e non si discute”, è “il mio Festival tra canzoni e femminismo”, e regala succulenti particolari sulla pagina Facebook che amministra dal 2009 commentando le canzoni e financo gli “outfit (“molto bello quello di Big Mama”: testuale), non può essere la Elly Schlein che l’altra sera tuonava solitaria (cioè con la Boschi) contro TeleMeloni (peraltro deserta perché erano tutti a Sanremo) che manda in onda il Festival di Sanremo: sarà una sosia.

Il bravo presentatore di Sanremo che nega come “stronzata” la pubblicità occulta, anzi palese alle sneaker di cui è testimonial John Travolta non può essere l’Amadeus che durante il Ballo del qua qua se n’è uscito a buffo con un “Don’t worry, be happy”, guardacaso lo slogan della marca delle sneaker: sarà un sosia.

Quella che da un mese strilla contro chi l’accusa di fare gli interessi di Elkann non può essere la Repubblica che in prima pagina non ha una riga su Elkann indagato: sarà un giornale-sosia.

L’italovivo che per dieci anni ci ha rotto i timpani e non solo quelli con la “certezza della pena” non può essere il Renzi che lancia sul Riformatorio la proposta Giachetti di trasformare ogni anno di pena in soli 7 mesi: sarà un sosia.

Invece l’impunito che sei anni fa esultava perché il Tribunale di Firenze mi aveva inflitto 50 mila euro di risarcimento a suo padre Tiziano per aver detto la verità a Otto e mezzo, era proprio lui. Infatti ora che la Cassazione ha annullato la mia condanna tace, perché aveva già detto tutto allora: “Dopo le menzogne e il fango, la verità prima o poi arriva, ci sono dei giudici in Italia, bisogna solo saper aspettare, il tempo è galantuomo”. Almeno il tempo.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from Giubbe Rosse
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
DICEMBRE 2020 ➡️

Ippolito, direttore dello Spallanzani:
"ATTUALMENTE, DAGLI STUDI FATTI SUGLI ANIMALI E DA QUELLI DI BREVE DURATA SUI VACCINATI UMANI, IL RISCHIO DI CANCRO NON È STATO DOCUMENTATO E MANIFESTATO MA TEORICAMENTE È POSSIBILE."

FEBBRAIO 2024 ➡️

L'aumento dei casi di tumori post pandemia è denunciato dall'ISS, associazioni e professionisti del settore.
La responsabile della Prevenzione del Veneto F. Russo lancia l'allarme:
SOLO A VERONA, NEL 2023, DIAGNIOSTICATE PIÙ DI 54 NEOPLASIE AL GIORNO.
IN CRESCITA I TUMORI TRA I GIOVANI.
I DATI SONO SUPPORTATI DA EVIDENZE EPIDEMIOLOGICHE E DALLA RICERCA
, AFFERMA.

Per quanto riguarda la causa, conclude che "i quattro fattori di rischio siano fumo, alcol, cattiva alimentazione e sedentarietà", ignorando del tutto il fattore intervenuto a partire dal 2020, e cioè la somministrazione su larga scala di un profarmaco che comporta interazioni con le cellule dell'organismo umano.

NEL 2020 IPPOLITO AFFERMAVA DI NON AVER PROVE: DOPO 4 ANNI, PIÙ DI UN INDIZIO.
GAZA: UCCISA IN DIRETTA TELEFONICA MENTRE CHIEDE AIUTO

Tal Al-Hawa, sud-ovest di Gaza, disperata, Layan Hamadeh chiama la Mezzaluna rossa palestinese.
Chiede soccorso per lei e per la sua famiglia, assediata in auto da carrarmati israeliani.
Non riesce a concludere la telefonata: mentre parla, gli spari e la morte.

La squadra di soccorso parte ugualmente: Hind Rajab, 6 anni, è ancora viva.

Da quel momento -12 giorni fa- e fino ad oggi, dei paramedici Youssef Zaino e Ahmed Al-Madhoun si perdono le tracce.

Questa mattina i loro corpi sono stati ritrovati assieme a quelli della bambina - che in primo momento era riuscita a nascondersi - e dell'intera famiglia.

L'AMBULANZA È STATA COLPITA DELIBERATAMENTE
Il portavoce della Mezzaluna Rossa ha detto ad Al Jazeera che i paramedici nell'ultima chiamata riferivano dei laser dei soldati israeliani puntati verso l'ambulanza (in foto).
L'ambulanza, trovata a pochi metri dall'auto della famiglia, aveva ottenuto un coordinamento preventivo per arrivare sul posto.
Avdiivka è sempre più vicina al collasso. Gli ucraini arretrano di continuo. La caduta di quella città atterrisce media e politici italiani quindi è vietato parlarne. Non a caso, nessuno spiega la sua importanza, persino maggiore di Bakhmut. I media italiani coprivano la battaglia di Bakhmut perché pensavano che gli ucraini avrebbero trionfato. Nel caso di Avdiivka, non hanno mai avuto speranze. Perché spiegare l’importanza di Avdiivka se i russi sono destinanti a conquistarla? Perché seguire la battaglia di Avdiivka se i combattimenti mostrano che i russi sono sovrastanti rispetto agli ucraini? L’informazione in Italia sulla politica internazionale funziona così. Come avevo detto: "Per ogni proiettile della Nato che l'Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l'Ucraina". Previsione sotto forma di regolarità empirica. E così è stato.

Avdiivka è un’ulteriore conferma del fallimento delle politiche di Biden e di Ursula von der Leyen in Ucraina basate sullo scontro all’ultimo sangue con la Russia nella convinzione che l’esercito ucraino avrebbe sottomesso quello russo. Se la Russia ha perso la prima guerra cecena (1994-1996) perché non può perdere con l’Ucraina? Perché da allora ad oggi, cioè tra Eltsin e Putin, la Russia si è ripresa. Ora che è a tutti evidente che l’Ucraina ha perso la guerra, Biden scarica la colpa sui repubblicani, mentre i complottisti del Corriere della Sera se la prendeno con i presunti “putiniani” che tramano nell’oscurità. Non c’è niente di oscuro, è tutto molto chiaro: l’Occidente ha mandato un popolo al massacro per far avanzare la Nato al confine con la Russia. A sentire Biden, se l’Ucraina perderà la guerra, sarà per colpa dei 60 miliardi di dollari che il Senato sta negando a Zelensky ormai da tempo. Altro delirio per non assumersi le proprie responsabilità.

Mentre tutto crolla, la guerra a Gaza aiuta i “bideniani” d’Italia e nello stesso tempo li danneggia. Li aiuta perché sposta l’attenzione dall’Ucraina alla Palestina; li danneggia perché mostra che le democrazie occidentali violano i diritti umani e il diritto internazionale a profusione.

Dopo avere perso la guerra con la Russia, Biden ha perso pure quella con Hamas.

Alessandro Orsini

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist