Giorgio Bianchi Photojournalist
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Forwarded from PBellavite
☝️☝️☝️
Quello di Max Del Papa non è l’unico caso di linfoma con una relazione temporale col “vaccino”, tanto che c’è un articolo italiano che parla di questo argomento.

Sia chiaro che in un singolo caso non si può dimostrare con certezza la “correlazione”, ma quando i casi si moltiplicano e c’è anche una forte plausibilità biologica (immunodepressione e espansione clonale linfocitaria per la spike) allora è obbligatorio per le autorità competenti esaminare seriamente il problema e non fare come gli struzzi, o le tre scimmiette 🙈🙉🙊.

Soprattutto se pende l’accusa di FALSO IDEOLOGICO e OMICIDIO PLURIMO.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36676781/
Un articolo del giornalista Max del Papa che va letto interamente.

Rende nel modo più crudo ed efficace possibile cosa voglia dire essere colpiti da una malattia grave, la consapevolezza di affidarsi ad una medicina di cui oramai dubiti, il rifiuto di condividere il dramma con chi non vuole aprire gli occhi (Allevi) e l'intenzione di ergersi a portavoce dei danneggiati dalle criminali politiche di Stato.

https://www.ilgiornaleditalia.it/news/salute/576873/io-allevi-e-il-cancro-ma-perche-anche-tu-taci-fai-teatro-e-non-dici-le-cose-come-stanno.html
Forwarded from LR, Geopolitica e News
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Forwarded from Giubbe Rosse
INTERVISTA CARLSON-PUTIN SOTTOTITOLATA IN ITALIANO
Sul canale YouTube Life in Moscow è disponibile la versione integrale dell'intervista di Tucker Carlson al presidente della Federazione Russa Vladimir Putin con sottotitoli in italiano.
Grazie a Nadia Netti per la segnalazione.

https://www.youtube.com/watch?v=gYxZBdMGKeU

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇵🇰 PAKISTAN. CANDIDATI SOSTENUTI DA IMRAN KHAN IN VANTAGGIO
I candidati indipendenti sostenuti dall'ex primo ministro incarcerato Imran Khan hanno ottenuto un vantaggio inaspettato sui loro rivali politici e sono la principale forza del paese nelle elezioni generali del Pakistan, con poco più della metà dei risultati conteggiati.
Dei 136 risultati annunciati finora per scegliere i 265 rappresentanti all'Assemblea nazionale (NA, Parlamento) per i prossimi cinque anni, gli indipendenti sostenuti dal Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI), il partito di Khan, hanno 54 seggi, secondo i dati provvisori della Commissione elettorale del Pakistan (ECP).
Segue la Lega musulmana (PML-N) come seconda forza con 42 seggi, seguita a sua volta dal Partito popolare pakistano (PPP) di Bilawal Bhutto-Zardari con 34 seggi.
Nonostante il vantaggio dei candidati di Khan, nessuna delle forze politiche ha abbastanza seggi per ora per formare un governo di maggioranza da sola.
Il risultato favorevole al PTI è uno scenario inaspettato per queste elezioni, poiché l'ex stella del cricket è stato escluso dalla corsa elettorale, messo all'angolo da più di un centinaio di casi giudiziari e tre condanne emesse la scorsa settimana che lo tengono in carcere.
Il partito non solo ha affrontato queste elezioni con il suo principale leader e i suoi più stretti collaboratori imprigionati, ma la Corte Suprema lo ha anche spogliato dei suoi simboli e della sua identità appena un mese prima delle elezioni, costringendo i suoi candidati a misurarsi come indipendenti. (EFE Noticias)

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Per chi fosse interessato, ci vediamo sabato 17 Febbraio al Teatro Aurora di Scandicci, per parlare di società del controllo di massa.

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Il marketing più sciacallo della storia.

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israele vuole fare pressione sulla resistenza affinché raggiunga l'accordo di cessate il fuoco voluto da Tel Aviv lanciando un'offensiva su Rafah, tuttavia la resistenza ha detto chiaramente che nessuna pressione militare funzionerà, specialmente l'offensiva di Rafah.

Fotros Resistance
Forwarded from ROCCO CANTAUNTORE
IL CAMMELLO NON VEDE LA SUA GOBBA

META ha rimosso gli account Instagram e Facebook gestiti per conto del leader supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei, il quale, stando a testimoni oculari, avrebbe esclamato in iraniano stretto: «estigrancazzi!»

META ha detto di aver rimosso gli account "per aver violato ripetutamente la nostra politica di organizzazioni e individui pericolosi".

Tra le linee guida su questo punto, si legge: "Non consentiamo la presenza di organizzazioni o individui coinvolti in attività terroristiche, violenza organizzata o attività criminale, omicidi di massa o seriali o gruppi organizzati inneggianti all'odio. Eliminiamo anche i contenuti che esprimono sostegno a gruppi che si distinguono per comportamenti violenti o criminali come quelli sopra menzionati. Non è consentito sostenere o elogiare i leader di tali organizzazioni o giustificarne le attività violente.". (fonte)

Forse a META sfuggono le missioni statunitensi e sioniste 🤭

Un proverbio arabo dice: il cammello vede le gobbe degli altri cammelli ma non vede la sua gobba.

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CIRCOLAZIONE VIRALE
Del prof. Marco Cosentino

Gira sui social questa infografica diffusa con grande enfasi da associazioni di vario stampo secondo cui ridurre la velocità da 50 km/h a 30 km/h comporterebbe, in caso di investimento di un pedone, una riduzione del rischio di morte di quest'ultimo dall'85% al 10%.
Ora, dopo anni di vaccinomanìa, chiunque a colpo d'occhio potrà stimare un'efficacia relativa del (10/85) - 1 = 88% e un'efficacia assoluta del 85 - 10 = 75%. Cifre niente male, in particolare quest'ultima di tutto rispetto. Avessero funzionato così i vaccini Covid!
Grazie a Emilio Martines, si scopre oltre tutto l'esistenza di uno studio dal titolo "Pedestrian fatality risk as a function of car impact speed", pubblicato su Accident Analysis & Prevention, basato sui dati ottenuti da una analisi degli incidenti avvenuti in Germania tra il 1999 e il 2007, secondo i quale passando da 50 a 30 km/h, si scende da un rischio di morte dell'8% a un rischio dell'1,5%. Il che ci porta a ricalcolare un'efficacia relativa che diventa (1,5/8) - 1 = 81% da 88% che era, e soprattutto un'efficacia assoluta del 8 - 1,5 = 6,5% da 75% che era.
Il tutto al netto della valutazione del rischio asoluto di essere investiti nell'arco della propria vita da un autoveicolo, questione riguardo alla quale pare, almeno secondo Google, che non esistano stime.
Conviene dunque concludere, con Sergio Ruocco, cui si deve la scoperta dell'infografica "farlocca", che è evidente che ad esempio chiudersi in casa è indubbiamente pure un buon modo non solo per non essere investiti da un'auto bensì anche per ridurre il rischio da meteoriti. Ma d'altra parte, si è appena usciti tutti da un recente periodo in cui si è stati non solo relegati in casa bensì anche costretti a vari riti tra il fideistico e l'apotropaico, e dunque se oggi questi dati evidentemente distorti rimbalzano qua e là nella rete, accreditati dai maggiori media, quanto meno non ci si meravigli...

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Forwarded from SilvioDallaTorre (Silvio Dalla Torre)
Tucker Carlson, uno dei più importanti giornalisti televisivi americani, ha intervistato Putin. Qualunque giudizio si abbia sul presidente russo, si tratta di un evento di grande importanza. Non a caso più di cento milioni di persone hanno visualizzato il video dell'intervista in meno di ventiquattro ore. Ci saremmo quindi aspettati che i grandi giornali main stream, quelli che si vantano di garantire un'informazione corretta e non inquinata da fake news e complottismi vari, riportassero, quanto meno, i contenuti dell'intervista. Sarebbe stato loro dovere. Nulla di questo è avvenuto. L'edizione online del Corriere della sera, troppo impegnata a raccontare il festival di San Remo, ignora l'accaduto. La Repubblica, più generosa,lo riporta, come ventesima notizia e dopo un articolo sulle vicissitudini di Sgarbi e uno sulle battute sessiste di alcuni psicologi padovani. Quanto a due giornali stranieri come Le Figaro e The Guardian, essi, non dovendo riferire sul festival della canzone italiana, scomodano addirittura due commentatori. Entrambi se la prendono con l'intervistatore. Il foglio inglese usa, al riguardo, il termine offensivo di "sycophancy", che dovrebbe più o meno significare "adulazione", "servilismo": in pratica Carlson sarebbe un lacchè di Putin .
Non ho avuto la forza di continuare. Questo campione è più che sufficiente per comprendere che la libertà di stampa non esiste più. I grandi mezzi di informazione dell'Occidente sono macchine per la produzione di censura o di menzogna.
Il Pakistan sarà scosso dalle proteste di massa : il Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI), il partito di Imran Khan, ha sfidato la repressione guidata dai militari e i diffusi brogli per ottenere il maggior numero di seggi alle elezioni pakistane. Tuttavia, Nawaz Sharif, che è sostenuto dai militari e ha l'appoggio degli Stati Uniti, ha affermato che formerà un governo di coalizione.

Imran Khan, in carcere con accuse fasulle, ha dichiarato la vittoria in un messaggio audiovisivo creato utilizzando l'intelligenza artificiale e condiviso sul suo account sul social media X.

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Forwarded from Giubbe Rosse
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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Ho ricevuto il messaggio di un iscritto al canale che mi accusava di aver "dato spazio a un sinofobo Trumpiano il cui padre lavorava per Voice of America". A quanto pare aver parlato dell'intervista di Tucker Carlson a Vladimir Putin e aver condiviso il link del sito del Cremlino (!) non di quello di Carlson, equivale a "dare spazio a un sinofobo". Vai a capire. Sospetto che non abbia nemmeno guardato l'intervista altrimenti si sarebbe reso conto che qualsiasi tentativo di presentare la Cina come una minaccia è stato subito sventato da Putin. La mia risposta? Mi sono limitata a citare Deng Xiaoping "Non importa se il gatto è bianco o nero, basta che catturi i topi." Forse avrei dovuto chiedere a questo lettore se poteva nominarmi un giornalista americano di suo gradimento la cui intervista con il presidente russo sarebbe stata vista da quasi 200 milioni di persone. Così da tenerlo presente per il futuro. 😏 @LauraRuHK
Tale e Quale Show
di Marco Travaglio

Tutti a parlare dell’intervista di Putin e nessuno si accorge che è un sosia: l’originale è notoriamente morto o in fin di vita, o in default, o sconfitto, o nascosto nel bunker per paura dell’invincibile armata Nato.

Il presidente del Consiglio europeo che si congratula per la rielezione del dittatore azero Ilham Aliyev, responsabile della pulizia etnica anti-armena che ha cancellato dalle cartine il Nagorno Karabakh, non può essere il sincero democratico Charles Michel, cultore del diritto internazionale (in Ucraina) e nemico dell’autocrazia (in Russia): sarà un sosia.

Il presidente Usa che il procuratore Robert Hur decide di non processare perché “nessuna Corte condannerebbe un anziano che ha perso la memoria” e che, per dimostrare di essere lucido, dichiara che il presidente messicano è Al-Sisi e che lui parla abitualmente con Mitterrand e Kohl (morti nel 1996 e nel 2017), non può essere il Biden che si ricandida per altri quattro anni: sarà un sosia.

La leader Pd che dichiara al Foglio di “non poter fare a meno del Festival” perché “Sanremo è Sanremo e non si discute”, è “il mio Festival tra canzoni e femminismo”, e regala succulenti particolari sulla pagina Facebook che amministra dal 2009 commentando le canzoni e financo gli “outfit (“molto bello quello di Big Mama”: testuale), non può essere la Elly Schlein che l’altra sera tuonava solitaria (cioè con la Boschi) contro TeleMeloni (peraltro deserta perché erano tutti a Sanremo) che manda in onda il Festival di Sanremo: sarà una sosia.

Il bravo presentatore di Sanremo che nega come “stronzata” la pubblicità occulta, anzi palese alle sneaker di cui è testimonial John Travolta non può essere l’Amadeus che durante il Ballo del qua qua se n’è uscito a buffo con un “Don’t worry, be happy”, guardacaso lo slogan della marca delle sneaker: sarà un sosia.

Quella che da un mese strilla contro chi l’accusa di fare gli interessi di Elkann non può essere la Repubblica che in prima pagina non ha una riga su Elkann indagato: sarà un giornale-sosia.

L’italovivo che per dieci anni ci ha rotto i timpani e non solo quelli con la “certezza della pena” non può essere il Renzi che lancia sul Riformatorio la proposta Giachetti di trasformare ogni anno di pena in soli 7 mesi: sarà un sosia.

Invece l’impunito che sei anni fa esultava perché il Tribunale di Firenze mi aveva inflitto 50 mila euro di risarcimento a suo padre Tiziano per aver detto la verità a Otto e mezzo, era proprio lui. Infatti ora che la Cassazione ha annullato la mia condanna tace, perché aveva già detto tutto allora: “Dopo le menzogne e il fango, la verità prima o poi arriva, ci sono dei giudici in Italia, bisogna solo saper aspettare, il tempo è galantuomo”. Almeno il tempo.

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