Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Le vendite di armi USA all'estero hanno raggiunto la cifra record di $238 miliardi l'anno scorso.
Washington trae profitti stellari dalle guerre che scatena. Le vendite di armi americane all'estero (FMS) hanno raggiunto $80,9 miliardi nel 2023, un aumento quasi del 56% rispetto all'anno precedente. Si tratta di un nuovo record.
Oltre a FMS, le cosiddette vendite commerciali dirette (DCS) americane sono aumentate lo scorso anno fino a raggiungere i $157,5 miliardi. Il totale di FMS e DCS nel 2023 ammonta a circa $238 miliardi.

La Polonia non ha badato a spese, acquistando elicotteri Apache per $12 miliardi e pagando anche $10 miliardi per sistemi missilistici ad alta mobilità (HIMARS). La Germania ha speso $8,5 miliardi per gli elicotteri Chinook, mentre la Bulgaria ha pagato $1,5 miliardi per i veicoli corazzati Stryker e la Norvegia ha acquistato elicotteri per $1 miliardo. La Repubblica Ceca ha acquistato aerei F-35 e munizioni per $5,6 miliardi.
Al di fuori dell'Europa, i dati del Dipartimento di Stato indicano che la Corea del Sud ha pagato $5 miliardi per gli F-35 e l'Australia ha speso $6,3 miliardi per gli aerei C130J-30 Super Hercules. Inoltre, il Giappone ha raggiunto un accordo da $1 miliardo per un aereo E-2D Hawkeye. Altri accordi del valore di circa $1,2 miliardi riguardano Italia, India, Arabia Saudita, Singapore, Corea del Sud e Norvegia. (Fonte: Sputnik) @LauraRuHK
Forwarded from SilvioDallaTorre (Silvio Dalla Torre)
CRISI DELL' IMPERO AMERICANO?
Negli anni Settanta del secolo scorso, l'allora giovane storico e demografo Emmanuel Todd profetizzò il crollo dell'Unione Sovietica. La sua analisi teneva in considerazione alcuni dati bruti. Due, in particolare, gli sembravano degni di nota, in quanto indici molto attendibili del degrado della società analizzata: la diminuzione dell'aspettativa di vita e l'aumento della mortalità infantile.
Oggi, a distanza di quasi mezzo secolo, Emmanuel Todd, in un libro significativamente intitolato "La sconfitta dell'Occidente" , formula la previsione che ad entrare in crisi sarà l’impero americano.
Lo studioso francese prende in considerazione gli stessi fattori che lo avevano portato a predire il crollo dell'URSS. Negli Stati Uniti si assiste ad una diminuzione dell'aspettativa di vita e ad uno spettacolare aumento di della mortalità infantile, che ha ormai largamente superato quella della Russia di Putin.
Vi è poi un altro fattore inquietante: i livelli di apprendimento ed il quoziente intellettivo degli studenti, che gli americani misurano da lungo tempo in modo quasi maniacale, sono in calo verticale, soprattutto tra la popolazione bianca.
All'origine di questi fenomeni regressivi vi sono, secondo Todd, due cause principali.
La prima è di natura economica.
Negli ultimi decenni gli Stati Uniti hanno delocalizzato verso l’Asia la loro industria. Il paese ha una bilancia commerciale strutturalmente passiva. Importa dall'estero beni materiali ed esporta soprattutto una merce : il dollaro. Le Università americane sfornano molti avvocati e molti commercialisti, ma pochi ingegneri. L'emigrazione intellettuale, che ormai proviene soprattutto dall'Asia, ha finora sopperito a questo problema. Non è detto che questo possa accadere anche in futuro.
C'è poi un'altra ragione, di natura culturale, ancora più importante.
Negli ultimi decenni si è assistito al crollo del protestantesimo, che Todd, sulla scorta di Max Weber, associa allo sviluppo capitalistico. Lo studioso francese non dà, al riguardo, giudizi di valore. E’ consapevole degli aspetti sgradevoli dell’etica protestante, che, dividendo gli uomini tra eletti e no, può favorire tendenze razziste ; prende però atto che il suo collasso, simbolicamente rappresentato dall’introduzione del matrimonio omosessuale, ha lasciato un vuoto di proporzioni enormi, su cui si sono innestate distruttive tendenze nichilistiche. L’eclissi del protestantesimo si è portata dietro l’alta considerazione che esso dava al lavoro e allo studio. Quel che è peggio, le classi dirigenti americane, venuta meno ogni dimensione etica e religiosa, agiscono sulla base del loro vantaggio immediato e sembrano incapaci di guardare agli interessi di lungo periodo.
So che queste profezie di sventura vengono contestate da molti studiosi. Essi ricordano che l’economia americana è molto dinamica e si colloca all’avanguardia in settori di punta come quelli dell’informatica e dell’intelligenza artificiale.
So anche che il futuro è sempre incerto.
Penso, tuttavia, che le osservazioni di Emmanuel Todd dovrebbero, quanto meno, essere tenute in considerazione.
In ogni caso, esse verranno confermate o smentite in tempi piuttosto brevi.
Le guerre sono eventi brutali, ma rappresentano anche un momento di chiarificazione.
L’esito del conflitto in Ucraina ci dirà se il tramonto dell’impero americano è alle porte o meno.
Le aziende ai lavoratori che chiedono adeguamenti salariali: «Inflazione? Quale inflazione? Non c'è nessuna inflazione».

Le aziende ai propri clienti: «Gentile cliente, con la presente la informiamo che il prezzo dell' offerta da lei selezionata è stato rimodulato al fine di essere adeguato al generalizzato aumento dei prezzi».

Eric Packer

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Forwarded from Lettera da Mosca
RUSSIA - La Duma ha approvato in terza lettura la legge che prevede la confisca dei beni, oltre alla condanna penale, per chi diffonde “notizie false” sulle forze armate russe. Ora la legge passerà al Consiglio della Federazione e poi sarà inviata a Putin per la firma. Nel mirino molti intellettuali e artisti che hanno lasciato la Russia dopo il febbraio 2022.
Forwarded from Giubbe Rosse
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha condotto trattative in collegamento video con il ministro della Difesa cinese Dong Jun. Il ministro cinese ha affermato che Pechino non rifiuterà di sostenere la Russia sulla questione ucraina nonostante le pressioni occidentali.

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Dal cibo alle munizioni: le truffe ucraine nate dal conflitto
LA LUNGA LISTA - L’ultima retata. Alti funzionari della Difesa si sono intascati 40 milioni in munizioni
DI MICHELA A.G. IACCARINO

A Kiev quei 100 mila colpi di mortaio attesi dalle truppe ucraine, che combattono sia contro i russi, sia contro la carenza di munizioni al fronte, non sono mai arrivati. È cominciata così, dopo una denuncia presentata a maggio 2023, l’indagine dei servizi segreti del premier Volodymyr Zelensky.

Hanno scoperto che alti funzionari del ministero della Difesa e amministratori di una società hanno provato ad appropriarsi indebitamente di quasi 1 miliardo e mezzo di grivne, circa 40 milioni di dollari, destinati all’acquisto di 100 mila proiettili.

Anche se lo Sbu non ha reso noti i loro nomi, gli attivisti anti-corruzione ucraini sanno bene chi ha messo in piedi lo schema fraudolento. Tra gli altri ci sono Oleksandr Liev, l’ex capo del dipartimento tecnico-militare e sviluppo armamenti ed equipaggiamento della Difesa (figura controversa sin dal 2014, l’anno in cui, dicono i detrattori, favorì i russi per la presa della Crimea), poi il successore che l’ha rimpiazzato, Toomas Nakhkur. Nell’agosto 2022 hanno firmato un contratto d’acquisto con l’azienda Lviv Arsenal, la società del 60enne (ora indagato) Yuriy Zbitnev, che è stato membro del Parlamento ucraino.

Dai suoi conti, la società ha trasferito poi l’intera somma a un’altra azienda estera con filiali nei Balcani che, però le armi non ha mai avuto intenzione di inviarle. I soldi – che non facevano parte di pacchetti di aiuti degli alleati – provenivano dalle risorse dello Stato ucraino, sono stati sequestrati e presto verranno recuperati: “La questione della loro restituzione al bilancio dell’Ucraina è in via di risoluzione” hanno riferito gli 007. Uno dei cinque sospetti è ora nelle mani dello Sbu: è stato catturato mentre provava a lasciare il Paese e come gli altri rischia fino a 12 anni di carcere. Il centro anti-corruzione di Kiev ha benedetto l’ultima operazione delle autorità: “Questo è un altro attacco della squadra Umerov al deep state corrotto e incompetente che ha distrutto per decenni la nostra capacità difensiva”.

Il processo di repulisti avviato da quando Rustem Umerov ha sostituito il predecessore alla guida del dicastero della Difesa continua: i suoi collaborano con gli investigatori anti-corruzione, una rassicurazione per gli alleati internazionali dell’Ucraina che assistono a una repressione ormai continua dei funzionari corrotti.

Questa ultima frode è avvenuta sotto la supervisione dell’ex ministro della Difesa, Oleksii Reznikov, defenestrato l’anno scorso dopo numerosi scandali che hanno colpito i suoi collaboratori. La sua squadra ha gonfiato i prezzi di cibo e divise per i giovani ucraini sulle barricate. Ad agosto scorso tutti i reclutatori regionali che accettavano mazzette in cambio di esenzioni dal servizio militare sono stati cacciati e sostituiti da soldati feriti in prima linea al fronte. Anche il ministero delle Politiche agrarie e quello dell’Economia sono stati scossi quello stesso mese da accuse di frode e appropriazione indebita di 62 milioni di grivne, quasi 2 milioni di dollari, da parte del Nabu (ufficio nazionale anti-corruzione) e Sapo (Procura anti-corruzione).

Il nuovo arresto di funzionari che tentavano di rubare fondi per l’artiglieria è una notizia che (a Kiev lo sanno) può far disamorare i partner a Bruxelles e a Washington, proprio mentre il presidente Usa Joe Biden continua a combattere con l’ala repubblicana del Congresso che blocca i 60 miliardi di nuovi aiuti militari per l’alleato. Ma una delle priorità della Difesa ucraina, ha promesso Umerov due giorni fa sui social, è proprio “ripulire il sistema da membri senza scrupoli, dentro e fuori le istituzioni. Stiamo sradicando la corruzione. Il sistema resiste, ma lo batteremo”.

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Esportazioni di armi, il governo Meloni smantella la legge: addio trasparenza
La legge n. 185 del 1990 che ha permesso finora alla società civile di controllare le esportazioni di armi italiane è sotto attacco. Con il rischio che potremmo dare presto l'addio alla trasparenza in materia. Ecco perché.

https://www.osservatoriodiritti.it/2024/01/31/esportazioni-di-armi-italiane/

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Tatjana Ždanoka è la co-presidente dell'Unione Lettone Russa (LRU) e presta servizio al Parlamento Europeo dal 2004 dopo essere stata eletta nel gruppo Verdi/ALE e poi espulsa dal gruppo politico quando si rifiutò di condannare l'operazione militare russa in Ucraina. . Ma nel regime totalitario dell’Unione Europea non sono ammesse voci dissenzienti: è stata messa sotto sorveglianza, il suo computer è stato violato e ora è accusata di essere una “spia russa” da giornalisti russi finanziati dall’Occidente che hanno pubblicato un articolo diffamatorio su di lei. Nel caso aveste ancora dei dubbi, i "critici del Cremlino" lavorano fianco a fianco con l'intelligence occidentale. In questo caso la persecuzione di un deputato lettone serve per lanciare un avvertimento agli altri parlamentari Ue: se non rispetti la linea, sarai accusato anche tu di essere una "spia russa". Il suo caso è anche paradigmatico della persecuzione subita dai russofoni in Lettonia.

Laura Ruggeri

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Forwarded from la fionda📕
CENSURA A PIDDINIA

🎞️ Giovedì 1 febbraio il film Il Testimone sulla guerra in Ucraina era in programmazione a Firenze, ma Dario Nardella, il sindaco piddino, ha deciso che non si poteva vedere, facendo pressioni alludendo al fatto che il circolo in questione riceve fondi dal Comune.

📣 Il problema, più che la "incitazione all'odio" (ma il sindaco che ne sa? L'ha visto in un altro Comune?) Pare essere che non corrisponde alla narrativa unilaterale pro-Ucraina. Quella può andare in TV, le voci alternative devono essere tacitate.

✂️Si tratta di censura. Quando i piddini denunceranno l'onda nera del fascismo illiberale alle elezioni europee di giugno prossimo, ricordiamo loro la bella coerenza.

Contro ogni tipo di censura al servizio del potere segui @lafionda !
Forwarded from RangeloniNews
Media is too big
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❗️Donetsk, questo pomeriggio un drone ucraino è esploso a pochi metri da me, mentre stavo realizzando un reportage sui nuovi crimini commessi dall’esercito di Zelensky

Oggi ho raggiunto la stazione ferroviaria di Donetsk per raccontare l’ennesimo attacco ucraino nei confronti degli abitanti della città. Trenta minuti prima del mio arrivo un drone kamikaze ucraino (o a causa di una granata sganciata da un drone) aveva colpito un autobus fermo al capolinea, ferendo l’autista.

Un paio di minuti dopo aver iniziato a filmare l’autobus colpito, di fronte a me si è registrata una nuova esplosione. Una granata ha colpito il tetto di uno dei negozietti di fronte al capolinea, fortunatamente senza vittime.

I droni sono dotati di telecamere, gli operatori vedono chiaramente dove vengono diretti i loro apparecchi. In questo caso verso di noi. In quel piazzale c’ero io, con il mio giubbotto antiproiettile sul quale è distinguibile la scritta “PRESS”, un paio di autisti che avevano appena terminato le loro corse e qualche commerciante. I soldati ucraini sanno bene che da quelle parti non ci sono obiettivi militari, eppure hanno colpito per ben due volte.

Questa mattina un drone kamikaze ucraino aveva colpito un’auto con due civili a bordo sulla strada Gorlovka-Donetsk. Entrambe le persone sono morte. La stessa tragedia, a poca distanza da lì, si era consumata due giorni fa.

I droni ucraini, ormai ogni giorno, continuano ad uccidere o mutilare i civili del Donbass e come al solito queste tragedie rimangono avvolte dal totale silenzio dei media nostrani.
Il gigante musicale tedesco BMG licenzia la leggenda del rock Roger Waters per le sue posizioni controverse su Israele e Ucraina

L'ottantenne rocker e co-fondatore dei Pink Floyd avrebbe annullato il suo contratto discografico del 2016 con Bertelsmann Music Group (BMG) a causa delle sue posizioni sulle attuali crisi in Ucraina e Israele, che non sono state approvate dal mainstream. Alcune fonti hanno riferito alla rivista di intrattenimento Variety che BMG si sta preparando a separarsi da Roger Waters "completamente" - una mossa insolita nell'industria musicale, dove i contratti di pubblicazione normalmente scadono senza essere rinnovati e non vengono annullati.

In un'intervista rilasciata a novembre al giornalista indipendente Glenn Greenwald, Waters ha dichiarato di essere stato "licenziato" dalla BMG, citando le pressioni esercitate dalla Anti-Defamation League pro-Israele per la sua posizione sulla guerra di Gaza.

Waters è un critico coerente e schietto dell'imperialismo statunitense e ha suscitato scalpore nelle capitali occidentali lo scorso febbraio quando ha dichiarato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che l'operazione militare della Russia in Ucraina non era "non provocata".

In seguito all'escalation della crisi israelo-palestinese del 7 ottobre, Waters ha accusato Israele di commettere "genocidio" e ha affermato che "i suoi leader e tutti i leader occidentali che lo sostengono dovrebbero essere perseguiti ai sensi della Convenzione sul genocidio".

I commenti del rocker hanno scatenato accuse di "antisemitismo" da parte dei suoi oppositori, che Waters stesso ha respinto con veemenza come un tentativo di diffamazione.

tradotto da Maria Cristina Bassi https://uncut-news.ch
L'Occidente è moralmente superiore?

Biden ha sequestrato 60 miliardi di dollari di cittadini russi depositati negli Stati Uniti. Intende darli a Zelensky. Non mi interessa stabilire se sia giusto o sbagliato. Mi interessa soltanto segnalare che si tratta di una violazione del diritto internazionale. La stessa Segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, aveva escluso, tempo fa, di poter assumere una simile decisione da lei definita "illegale". Ripeto, non mi interessa prendere parte alla contesa. Come studioso, sono interessato unicamente a fornire gli elementi per rispondere alla domanda se l'Occidente sia una civiltà moralmente superiore rispetto alle altre perché più rispettosa del diritto internazionale e dei diritti umani. Segnalo che l'Occidente ha condotto tre guerre illegali negli ultimi 25 anni. Mi riferisco alla guerra illegale contro la Serbia del 1999, la guerra illegale contro l'Iraq del 2003 e la guerra illegale contro la Libia del 2011. Inoltre l'Occidente sta compiendo un genocidio a Gaza. Il bombardamento che Gaza sta subendo per mano degli Stati Uniti e di Israele non ha precedenti nemmeno nella Seconda guerra mondiale. Infine l'Occidente è responsabile dell'occupazione delle terre dei palestinesi da decenni, anche questa è una violazione del diritto internazionale e dei diritti umani.
Prove empiriche.

Alessandro Orsini

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Molinari e le fake news di Repubblica

Rispondo all'ultimo attacco della Repubblica di Maurizio Molinari che riporta una clamorosa fake news sul mio conto, secondo cui io sarei un membro del comitato Dupre e che sarei partito per Mosca per violare non so quale sanzione quando in realtà sono in Italia alle prese con i miei impegni accademici, di ricerca, molti laureandi e il mio nuovo libro da scrivere. L'articolo - "La Commissione Dupre in missione a Mosca per violare le sanzioni con una madonnina d’oro: ma il piano dei discepoli di Orsini e Cacciari è un flop" - è apparso su Repubblica del 30 gennaio 2024. E' assolutamente falso che io faccia parte di questo gruppo, di questo piano e di questa spedizione a Mosca. Non so di cosa stiano parlando questi due giornalisti autori dell'articolo.

Colgo l'occasione per rispondere non soltanto a Molinari, ma a tanti altri direttori di giornali, politici e speaker radiofonici di Radio 24.

Quali sono gli studiosi che rischiano di più sul piano personale?
Secondo i signori indicati sopra, rischiano di più coloro che criticano i dittatori. Ma è sociologicamente falso. Gli studiosi che rischiano di più sul piano personale sono quelli che criticano il potere al quale sono soggetti sul proprio territorio nazionale. Uno studioso italiano non corre alcun rischio sul piano personale nel criticare Putin. Rischia se critica il potere politico nel Paese in cui vive. Il rischio esiste anche quando il governo è democratico giacché anche le democrazie si fondano su un sistema di premi e punizioni. Putin non può rovinare la carriera di un professore dell'università italiana e non può nemmeno licenziare un giornalista del Corriere della Sera o un conduttore di LA7. Gli speaker radiofonici, i professori universitari, i direttori di quotidiani e gli spekaer radiofonici che insultano Putin non hanno alcun coraggio. In quasi tutti i casi, sono soltanto degli opportunisti che cercano di ingraziarsi il potere politico al quale sono sottoposti, il potere del Paese cui appartengono. Ci vuole molto più coraggio a criticare il governo democratico del proprio Paese o le politiche della Nato in Ucraina che la dittatura di un Paese straniero come la Russia o l'Iran. In Italia, occorre molto più coraggio per criticare Draghi che Putin.
Gli studiosi che criticano Draghi sono coraggiosi.
Quelli che criticano Putin non lo sono affatto.
L'Italia è piena di finti coraggiosi come Maurzio Molinari.
Dicono: "Critico Putin, sono coraggioso!".
No, il coraggio si dimostra diversamente.
Non sei coraggioso, sei ben altro.

P. S. Qui l'articolo di Repubblica con la fake news

https://www.repubblica.it/esteri/2024/01/30/news/commissione_dupre_mosca_contro_sanzioni_collana_regalo-422010824/

Alessandro Orsini

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇵🇸 GAZA - LA DISTRUZIONE VISTA DA THE GUARDIAN
Bisogna riconoscere che The Guardian ha fatto un lavoro maestoso creando una mappa interattiva di tutte le aree distrutte a Gaza dai bombardamenti israeliani. Le aree colpite (quadratini in rosso) sono spesso corredate da foto, video e informazioni aggiuntive su quando e come sono avvenuti i bombardamenti. Dal punto di vista analitico, giornalistico e mediatico è un'indagine di altissimo livello e i complimenti sono d'obbligo, anche se si tratta di una testata che non gode delle nostre simpatie.
Impossibile riprodurre qui la grafica. Vi invitiamo pertanto ad aprire la pagina e provare da soli.

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A Gaza ci sono 19000 bambini che rimarranno orfani o soli senza alcun adulto che si prenda cura di loro. 12000 bambini sono stati uccisi e più di 1000 hanno gli arti amputati, sempre per le bombe americane che Israele lancia su Gaza tutti i giorni. La Commissione europea è schierata compatta al fianco di Netanyahu. Israele dichiara che sta massacrando tutti questi innocenti perché deve difendere il proprio diritto a esistere che però nessuno minaccia perché Israele possiede centinaia di testate nucleari e può contare sull'esercito americano al gran completo. La verità è che Israele massacra tutti questi bambini non per difendere il proprio diritto a esistere, ma per rubare la terra ai palestinesi.
Come si può essere fieri dell'Unione europea?
(Dati Unicef riportati da BBC).

Alessandro Orsini

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Mentre i guerrafondai dell'Occidente continuano ad estendere il conflitto oltre i confini ucraini fornendo al regime di Kiev armi a più lungo raggio e dando il via libera all'uso di droni per colpire in profondità il territorio russo, la Russia non ha altra alternativa che "smilitarizzare" una zona più ampia dell'Ucraina per garantire la sicurezza delle città russe. ▪️ L'elenco delle armi di fabbricazione occidentale a lungo raggio in possesso di Kiev include i missili Storm Shadow di fabbricazione britannica che hanno una portata di 250 km e i sistemi missilistici tattici dell'esercito americano (ATACMS), che hanno una portata fino a 160 chilometri.

All'inizio di questa settimana, Politico ha riferito che Washington intende fornire a Kiev anche GLSDB, che possono avere una portata di circa 160 chilometri. @LauraRuHK
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Gli Stati Uniti stanno scaricando la crisi ucraina all'UE e il partner a cui è stato affidata la supervisione e il ruolo di cerniera in cambio di una sorta di diritto di prelazione non è nemmeno un membro dell'UE. La Gran Bretagna è stata il primo paese europeo a firmare un trattato di sicurezza con Kiev. Il politologo russo Denis Baturin sottolinea che sebbene il testo dell'accordo non preveda una partecipazione diretta della Gran Bretagna nel conflitto con la Russia o un dispiegamento di truppe britanniche in Ucraina, il Trattato sulla cooperazione per la sicurezza rimarrà in vigore per 10 anni nel corso dei quali la Gran Bretagna si impegna a sostenere l'Ucraina. La Gran Bretagna è la prima nazione del G7 ad aver concluso un accordo specifico sulle garanzie di sicurezza che sono state promesse a Kiev dai paesi membri del G7 in un vertice della NATO a Vilnius nel 2023. Il primo ministro britannico ha anche annunciato un importante pacchetto di aiuti militari all'Ucraina del valore di circa 3,2 miliardi di dollari per il 2024. Londra ha deciso di aumentare l'assistenza militare all'Ucraina fino a £2,5 miliardi nel prossimo anno fiscale, che è £200 milioni in più rispetto agli ultimi due anni. Questi fondi extra saranno utilizzati per fornire all'Ucraina "migliaia di droni da ricognizione , nonché droni a lungo raggio”. Questo dà sostanza alle dichiarazioni isteriche dei militari americani e all'intenzione dichiarata di Zelensky di lanciare attacchi contro la Crimea.

Un fatto interessante sull'essenza del potere ucraino e sulla ben nota reputazione della Gran Bretagna: durante la visita di Rishi Sunak a Kiev, la società australiana European Lithium ha chiuso un accordo per l'acquisizione di "European Lithium-Ukraine" che ha la licenza per sfruttare i giacimenti di litio in Ucraina. La società australiana, di proprietà dell'affarista britannico Anthony Sage, possiede diversi depositi di litio, tra cui il deposito di Shevchenko, situato in una parte della Repubblica Popolare di Donetsk attualmente controllata da Kiev. Quindi, l'accordo è semplice - risorse naturali dell'Ucraina in cambio di armi.@LauraRuHK