Almeno 25 civili sono stati uccisi e altri 20 feriti in seguito al bombardamento ucraino di Donetsk domenica, ha detto il capo della Repubblica popolare di Donetsk Denis Pushilin.
Egli ha definito "atroce" l'attacco, sottolineando che il mercato è stato bombardato in una giornata particolarmente affollata.
Sul posto sono al lavoro le squadre di soccorso, si aggiornano le informazioni sulle vittime mentre gli specialisti cercano i schegge dei proiettili. (Fonte: Sputnik).
Come al solito, le forze ucraine rispondono alle perdite sul campo di battaglia prendendo di mira i civili.
Laura Ruggeri
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Egli ha definito "atroce" l'attacco, sottolineando che il mercato è stato bombardato in una giornata particolarmente affollata.
Sul posto sono al lavoro le squadre di soccorso, si aggiornano le informazioni sulle vittime mentre gli specialisti cercano i schegge dei proiettili. (Fonte: Sputnik).
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Giorgio Bianchi Photojournalist
Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
I pirati inglesi sollecitano l'Europa a sbrigarsi con la rapina della Russia.
Come riporta spudoratamente il Guardian, la Gran Bretagna sta aumentando la pressione sui governi occidentali affinché confischino 350 miliardi di dollari di beni russi allo scopo di “ripristinare l’economia ucraina”. Il ministro degli Esteri britannico Lord Cameron sostiene che si tratta di una cosa piuttosto etica e legale da fare.
Bene, tutto questo è comprensibile e noto, ma vale la pena sottolineare il commento del capo di Hermitage Capital Management, William Browder. Secondo lui i paesi occidentali devono accelerare il trasferimento dei beni della banca centrale russa all’Ucraina perché altrimenti potrebbe essere troppo tardi, viste le possibilità che Trump vinca le elezioni americane e le sue precedenti promesse di porre fine al conflitto non appena possibile se venisse eletto presidente. Il signor Browder definisce il furto dei beni russi "un'assicurazione per l'Ucraina".
È bello vedere, ancora una volta, il puro e semplice desiderio di saccheggio degli inglesi, avvolto in parole belle e intelligenti. A loro non interessano gli aspetti morali della questione, né sono interessati alle opinioni dei leader di altri paesi. Il famigerato pirata Henry Morgan potrebbe essere orgoglioso dei suoi discendenti.
Fonte: https://www.theguardian.com/business/2024/jan/17/uk-urges-west-to-use-frozen-russian-assets-to-rebuild-ukraines-economy
Tramite Laura Ruggeri
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Come riporta spudoratamente il Guardian, la Gran Bretagna sta aumentando la pressione sui governi occidentali affinché confischino 350 miliardi di dollari di beni russi allo scopo di “ripristinare l’economia ucraina”. Il ministro degli Esteri britannico Lord Cameron sostiene che si tratta di una cosa piuttosto etica e legale da fare.
Bene, tutto questo è comprensibile e noto, ma vale la pena sottolineare il commento del capo di Hermitage Capital Management, William Browder. Secondo lui i paesi occidentali devono accelerare il trasferimento dei beni della banca centrale russa all’Ucraina perché altrimenti potrebbe essere troppo tardi, viste le possibilità che Trump vinca le elezioni americane e le sue precedenti promesse di porre fine al conflitto non appena possibile se venisse eletto presidente. Il signor Browder definisce il furto dei beni russi "un'assicurazione per l'Ucraina".
È bello vedere, ancora una volta, il puro e semplice desiderio di saccheggio degli inglesi, avvolto in parole belle e intelligenti. A loro non interessano gli aspetti morali della questione, né sono interessati alle opinioni dei leader di altri paesi. Il famigerato pirata Henry Morgan potrebbe essere orgoglioso dei suoi discendenti.
Fonte: https://www.theguardian.com/business/2024/jan/17/uk-urges-west-to-use-frozen-russian-assets-to-rebuild-ukraines-economy
Tramite Laura Ruggeri
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the Guardian
UK urges west to use frozen Russian assets to rebuild Ukraine’s economy
Foreign secretary says there are legal, moral and political justifications for using assets of $350bn
Forwarded from Il Veritiero
Il CNR smentisce le motivazioni "green" del comune di Bologna
Il minimo delle emissioni inquinanti per le vetture a benzina (grafico a sinistra) si ha intorno ai 50 km/ora, mentre per i Diesel intorno ai 70 km/ora. Tra 0 e 30 km/ora le emissioni aumentano molto significativamente: per i benzina del 50% e per i diesel fino al 500%. Inoltre vi è pure la beffa che per i veicoli a benzina che marciano sotto i 30 km/ora risulta che le vetture Euro 4 inquinano meno delle euro 6 o 5. Questi grafici mostrano l’assurdità delle politiche europee e smascherano le affermazioni false del Comune di Bologna a sostegno dei 30 sul fatto che a minore meno velocità corrisponda meno inquinamento. L’inquinamento da traffico potrebbe addirittura aumentare, anche in ragione del fatto che, rallentando la circolazione, i veicoli inquineranno per un più lungo arco di tempo a parità di chilometri.
Il minimo delle emissioni inquinanti per le vetture a benzina (grafico a sinistra) si ha intorno ai 50 km/ora, mentre per i Diesel intorno ai 70 km/ora. Tra 0 e 30 km/ora le emissioni aumentano molto significativamente: per i benzina del 50% e per i diesel fino al 500%. Inoltre vi è pure la beffa che per i veicoli a benzina che marciano sotto i 30 km/ora risulta che le vetture Euro 4 inquinano meno delle euro 6 o 5. Questi grafici mostrano l’assurdità delle politiche europee e smascherano le affermazioni false del Comune di Bologna a sostegno dei 30 sul fatto che a minore meno velocità corrisponda meno inquinamento. L’inquinamento da traffico potrebbe addirittura aumentare, anche in ragione del fatto che, rallentando la circolazione, i veicoli inquineranno per un più lungo arco di tempo a parità di chilometri.
Forwarded from Giubbe Rosse
🇹🇷 TURCHIA E HAMAS. UN COMPLESSO INTRECCIO
da Cristina Milano. 21 gennaio 2024
🔴 Il Ministro turco degli Affari Esteri, Hakan Fidan, ha incontrato in Turchia il presidente dell'Ufficio Politico di Hamas Ismail Haniyeh.
🔴 Durante l'incontro sono state discusse le questioni relative ad una soluzione a due Stati per la pace permanente, l'aumento degli aiuti umanitari, il rilascio degli ostaggi.
🔴 Hakan Fidan è stato capo dell'Organizzazione nazionale di intelligence (servizi segreti turchi MIT). Il 3 giugno 2023 è stato nominato ministro degli affari esteri della Turchia.
🔴 La Turchia non considera Hamas un'organizzazione terroristica. I leader di Hamas si sono incontrati con Erdogan molte volte. Ankara ha fornito ad Haniyeh residenza e passaporto turco (e anche ad altri leader di Hamas). (Fonte: Anadolu)
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da Cristina Milano. 21 gennaio 2024
🔴 Il Ministro turco degli Affari Esteri, Hakan Fidan, ha incontrato in Turchia il presidente dell'Ufficio Politico di Hamas Ismail Haniyeh.
🔴 Durante l'incontro sono state discusse le questioni relative ad una soluzione a due Stati per la pace permanente, l'aumento degli aiuti umanitari, il rilascio degli ostaggi.
🔴 Hakan Fidan è stato capo dell'Organizzazione nazionale di intelligence (servizi segreti turchi MIT). Il 3 giugno 2023 è stato nominato ministro degli affari esteri della Turchia.
🔴 La Turchia non considera Hamas un'organizzazione terroristica. I leader di Hamas si sono incontrati con Erdogan molte volte. Ankara ha fornito ad Haniyeh residenza e passaporto turco (e anche ad altri leader di Hamas). (Fonte: Anadolu)
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Anadolu Agency
Turkish foreign minister meets Hamas leader Haniyeh to discuss Gaza cease-fire
Immediate establishment of Gaza cease-fire, increasing humanitarian aid, releasing hostages, 2-state solution addressed
Forwarded from Giubbe Rosse
ANDRÉ VLTCHEK “DI CHI È LA COLPA DEL TERRORISMO MUSULMANO? LA FABBRICA OCCIDENTALE DEI MOSTRI MUSULMANI”
I media occidentali ci offrono costantemente un quadro distorto dell’Islam, contribuendo a diffondere l’immagine di un mondo radicale, intollerante, fondamentalista, omofobo, violento, ove non apertamente incline al terrorismo. In poche parole, una fonte costante di pericolo, di fronte alla quale occorre essere vigili, se necessario, usando le armi. La realtà storica è un po’ diversa. L’Occidente ha sistematicamente rovesciato tutti i governi laici e progressisti e finanziato gruppi radicali e fondamentalisti nell’intento di acuire le tensioni e favorire le tendenze religiosi più estreme e radicali. Da civiltà pacifica e creativa, incline al socialismo, l’Islam è stato infiltrato, deragliato, manipolato e, infine, trasformato nel simbolo del terrorismo e dell’intolleranza.
Leggi l'articolo completo
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I media occidentali ci offrono costantemente un quadro distorto dell’Islam, contribuendo a diffondere l’immagine di un mondo radicale, intollerante, fondamentalista, omofobo, violento, ove non apertamente incline al terrorismo. In poche parole, una fonte costante di pericolo, di fronte alla quale occorre essere vigili, se necessario, usando le armi. La realtà storica è un po’ diversa. L’Occidente ha sistematicamente rovesciato tutti i governi laici e progressisti e finanziato gruppi radicali e fondamentalisti nell’intento di acuire le tensioni e favorire le tendenze religiosi più estreme e radicali. Da civiltà pacifica e creativa, incline al socialismo, l’Islam è stato infiltrato, deragliato, manipolato e, infine, trasformato nel simbolo del terrorismo e dell’intolleranza.
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Forwarded from Fiorangela, canale pubblico.
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❗ATTENZIONE: IMMAGINI FORTI
QUESTA MATTINA, DOMENICA 21 GENNAIO, L'ESERCITO UCRAINO HA BOMBARDATO IL MERCATO DEL DISTRETTO KIROVSKY DI DONETSK AMMAZZANDO OLTRE 20 CIVILI.
Accorso sul posto, il giornalista italiano Vittorio Rangeloni mostra una scena terribile, con cadaveri dappertutto.
Siamo pronti a scommettere che queste immagini non saranno teletrasmesse.
"Il mercato del distretto Kirovsky di Donetsk (Textilshik) è stato colpito da diversi proiettili dell’artiglieria ucraina (i frammenti ritrovati sul posto sono compatibili con i colpi da 155mm forniti a Kiev dalla NATO). Il bilancio delle vittime, che continua ad aggiornarsi, conta 21 persone rimaste uccise e diverse decine di feriti."
Fonte: Rangeloni.
ore 19.00: le vittime sarebbero 25.
QUESTA MATTINA, DOMENICA 21 GENNAIO, L'ESERCITO UCRAINO HA BOMBARDATO IL MERCATO DEL DISTRETTO KIROVSKY DI DONETSK AMMAZZANDO OLTRE 20 CIVILI.
Accorso sul posto, il giornalista italiano Vittorio Rangeloni mostra una scena terribile, con cadaveri dappertutto.
Siamo pronti a scommettere che queste immagini non saranno teletrasmesse.
"Il mercato del distretto Kirovsky di Donetsk (Textilshik) è stato colpito da diversi proiettili dell’artiglieria ucraina (i frammenti ritrovati sul posto sono compatibili con i colpi da 155mm forniti a Kiev dalla NATO). Il bilancio delle vittime, che continua ad aggiornarsi, conta 21 persone rimaste uccise e diverse decine di feriti."
Fonte: Rangeloni.
ore 19.00: le vittime sarebbero 25.
Sai com'è, dopo essere stata bombardata dagli ucraini per otto anni, è il minimo che ti dovresti aspettare.
Se quelli di Repubblica anziché fare propaganda come al solito si informassero e, ad esempio, ascoltassero la mia intervista-scoop dell'epoca, forse oggi avrebbero le idee più chiare e magari eviterebbero di scrivere le solite scemenze.
https://youtu.be/pj5ElB3Fnp0?si=FvQ4fkFe9bMfchB_
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Se quelli di Repubblica anziché fare propaganda come al solito si informassero e, ad esempio, ascoltassero la mia intervista-scoop dell'epoca, forse oggi avrebbero le idee più chiare e magari eviterebbero di scrivere le solite scemenze.
https://youtu.be/pj5ElB3Fnp0?si=FvQ4fkFe9bMfchB_
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Dobbiamo avere la mentalità aperta, esistono tantissime forme di arte. Gabriel García Márquez scriveva, Rudol'f Nureev ballava, David Bowie cantava e componeva, Picasso dipingeva, lei si toglie le mutande.
Alberto Scotti
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Alberto Scotti
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Quando sei in metro, alzi un momento gli occhi dal telefono, ti guardi intorno, realizzi che tutti intorno a te hanno gli occhi su uno schermo e per un attimo hai la consapevolezza di trovarti in un incubo che anche tu contribuisci a generare.
Adalberto Gianuario
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Forwarded from Clara Statello - Canale Ufficiale
Il padre della tennista minorenne costretto a scusarsi per la stretta di mano della figlia, su richiesta della Federazione di Tennis ucraina.
Lo si apprende da un post pubblico della pagina ufficiale, in cui la federazione pseudosportiva dichiara di sostenere la "posizione comune dei tennisti ucraini di non tenere strette di mano con i rappresentanti dei paesi aggressori".
Il padre ha dovuto garantire che la "figlia è una sincera patriota" ed ha definito il gesto un errore dettato dall'emotività.
Secondo la federazione "l'incidente che ha dato la possibilità alla propaganda russa di iniziare il suo sporco lavoro".
A nome della "propaganda russa" ringrazio la federazione di tennis ucraina per fornirci tanto materiale utile a dimostrare la disumanità ed il cinismo dei cosiddetti "patrioti ucraini", nonché gli atti di intimidazioni anche nei confronti di minori. Mi sembrava troppo bello un gesto di umanità e sportività, ancora una volta gli ucronazi ci danno un fulgido esempio di democrazia e libertà 😂
Segui 👉 @ClaraStatello
Lo si apprende da un post pubblico della pagina ufficiale, in cui la federazione pseudosportiva dichiara di sostenere la "posizione comune dei tennisti ucraini di non tenere strette di mano con i rappresentanti dei paesi aggressori".
Il padre ha dovuto garantire che la "figlia è una sincera patriota" ed ha definito il gesto un errore dettato dall'emotività.
Secondo la federazione "l'incidente che ha dato la possibilità alla propaganda russa di iniziare il suo sporco lavoro".
A nome della "propaganda russa" ringrazio la federazione di tennis ucraina per fornirci tanto materiale utile a dimostrare la disumanità ed il cinismo dei cosiddetti "patrioti ucraini", nonché gli atti di intimidazioni anche nei confronti di minori. Mi sembrava troppo bello un gesto di umanità e sportività, ancora una volta gli ucronazi ci danno un fulgido esempio di democrazia e libertà 😂
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Forwarded from RangeloniNews
A Donetsk il bilancio dell’attaco ucraino al mercato di questa mattina è salito a 27 morti e 25 feriti, tra cui alcuni bambini
Oggi, ancora una volta, mi sono trovato a camminare tra i banchetti del mercato rivoltati ed un tappeto di corpi senza vita sparsi sui marciapiedi, facendo attenzione a non inciampare nelle enormi pozzanghere di sangue rosso congelato sulla neve candida o sui resti di parti umane proiettate ovunque.
Anche in questo questa occasione la cosa che più mi ha impressionato non è stato questo strazio, i corpi mutilati senza vita, ma lo sguardo dei vivi, di coloro che passavano accanto, ormai abituati a queste tragedie o a soffrire senza far trasparire emozioni.
Nonostante la scena straziante e la possibilità di nuovi attacchi, attorno al mercato continuava a passare gente. Uomini, donne, giovani, che cercavano di non prestare troppo attenzione a quanto accaduto, proseguendo per la propria strada. In molti si sono dati subito da fare per riparare i danni ai negozi ed alle case. Alcune attività commerciali a poca distanza continuavano a lavorare. Una nonnina proseguiva a vendere asciugamani e cuscini, sperando di guadagnare qualche rublo a pochi passi dai corpi senza vita di alcuni anziani che, proprio come lei, questa mattina sono usciti di casa con l’intenzione di arrotondare la pensione. A lei oggi è andata bene, così come ad altre dozzine di persone che magari per puro caso si sono fermate a sbirciare in una vetrina qualche metro più in là, oppure hanno fatto tardi. Nessuno sa cosa accadrà domani, l’unica certezza è che la guerra proseguirà e probabilmente situazioni simili si ripeteranno ancora, ma allo stesso tempo bisogna andare avanti.
Oggi, ancora una volta, mi sono trovato a camminare tra i banchetti del mercato rivoltati ed un tappeto di corpi senza vita sparsi sui marciapiedi, facendo attenzione a non inciampare nelle enormi pozzanghere di sangue rosso congelato sulla neve candida o sui resti di parti umane proiettate ovunque.
Anche in questo questa occasione la cosa che più mi ha impressionato non è stato questo strazio, i corpi mutilati senza vita, ma lo sguardo dei vivi, di coloro che passavano accanto, ormai abituati a queste tragedie o a soffrire senza far trasparire emozioni.
Nonostante la scena straziante e la possibilità di nuovi attacchi, attorno al mercato continuava a passare gente. Uomini, donne, giovani, che cercavano di non prestare troppo attenzione a quanto accaduto, proseguendo per la propria strada. In molti si sono dati subito da fare per riparare i danni ai negozi ed alle case. Alcune attività commerciali a poca distanza continuavano a lavorare. Una nonnina proseguiva a vendere asciugamani e cuscini, sperando di guadagnare qualche rublo a pochi passi dai corpi senza vita di alcuni anziani che, proprio come lei, questa mattina sono usciti di casa con l’intenzione di arrotondare la pensione. A lei oggi è andata bene, così come ad altre dozzine di persone che magari per puro caso si sono fermate a sbirciare in una vetrina qualche metro più in là, oppure hanno fatto tardi. Nessuno sa cosa accadrà domani, l’unica certezza è che la guerra proseguirà e probabilmente situazioni simili si ripeteranno ancora, ma allo stesso tempo bisogna andare avanti.
Forwarded from Ultimora.net - POLITICS
❗️🇺🇸 #BREAKING — #USA2024: Ron #DeSantis annuncia ufficialmente il ritiro della sua candidatura alla presidenza degli Stati Uniti: sosterrà Donald #Trump
@UltimoraPolitics
@UltimoraPolitics
Forwarded from Daniele Dell'Orco Geopolitica
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🇺🇦🇷🇺 In video, uno scandalo.
Due tenniste juniores si sfiorano la mano al termine di un match degli Australian Open.
Con la particolarità che la vincitrice, Vlada Mincheva, è russa e difatti la sua bandiera non compare di fianco al suo nome; l'altra, Elizaveta Kotlyar, è ucraina.
Il gesto è stato ferocemente criticato perché viola le indicazioni della Federazione ucraina di tennis e la posizione comune dei tennisti ucraini (rifiutare di stringere la mano ai rappresentanti di Russia e Bielorussia).
Il padre della Kotlyar, Konstantin, si è scusato per il gesto della figlia, attribuendo la "svista" allo stress provocato dal torneo: "Ha eseguito questo rituale post-partita in automatico. È stato un errore di cui Lisa si pente molto e che non si permetterà mai più di compiere", ha detto.
Insomma, la stretta di mano dello scandalo.
Due tenniste juniores si sfiorano la mano al termine di un match degli Australian Open.
Con la particolarità che la vincitrice, Vlada Mincheva, è russa e difatti la sua bandiera non compare di fianco al suo nome; l'altra, Elizaveta Kotlyar, è ucraina.
Il gesto è stato ferocemente criticato perché viola le indicazioni della Federazione ucraina di tennis e la posizione comune dei tennisti ucraini (rifiutare di stringere la mano ai rappresentanti di Russia e Bielorussia).
Il padre della Kotlyar, Konstantin, si è scusato per il gesto della figlia, attribuendo la "svista" allo stress provocato dal torneo: "Ha eseguito questo rituale post-partita in automatico. È stato un errore di cui Lisa si pente molto e che non si permetterà mai più di compiere", ha detto.
Insomma, la stretta di mano dello scandalo.
Forwarded from Piccolenote
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Forwarded from Donbass italia
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Margarita Simonyan, parlando del bombardamento di Donetsk del 21 gennaio, ha menzionato la parabola del re Salomone .
Ricordiamo che due donne andarono da lui affinché potesse giudicare a quale di loro appartenesse il bambino. Ordinò che il bambino fosse tagliato a pezzi e dato loro a metà. Quella che ha detto: "Lascia andare la seconda donna, finché rimane in vita" - si è rivelata la vera madre.
“Questa è la risposta più ovvia e principale alla domanda che si pone tra un numero enorme di nostri concittadini.
E anch'io, lo ammetto, faccio fatica a trattenere queste stesse emozioni, questi stessi sentimenti. Lavoro su me stessa ogni giorno per contenerli.
“Perché, in risposta, non distruggiamo le loro nonne, i loro mercati, i loro sacchi di semi, e non facciamo a pezzi i loro bambini?” Perché sono nostri. Perché la madre non fa a pezzi il suo bambino. Non succede così. Questa è la prova che sono nostri”, ha dichiarato il caporedattore di RT.
A Donetsk, secondo gli ultimi dati, sono morte 28 persone.
Fonte🟩 RT in russo
bloccato nel democratico Occidente
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Ricordiamo che due donne andarono da lui affinché potesse giudicare a quale di loro appartenesse il bambino. Ordinò che il bambino fosse tagliato a pezzi e dato loro a metà. Quella che ha detto: "Lascia andare la seconda donna, finché rimane in vita" - si è rivelata la vera madre.
“Questa è la risposta più ovvia e principale alla domanda che si pone tra un numero enorme di nostri concittadini.
E anch'io, lo ammetto, faccio fatica a trattenere queste stesse emozioni, questi stessi sentimenti. Lavoro su me stessa ogni giorno per contenerli.
“Perché, in risposta, non distruggiamo le loro nonne, i loro mercati, i loro sacchi di semi, e non facciamo a pezzi i loro bambini?” Perché sono nostri. Perché la madre non fa a pezzi il suo bambino. Non succede così. Questa è la prova che sono nostri”, ha dichiarato il caporedattore di RT.
A Donetsk, secondo gli ultimi dati, sono morte 28 persone.
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Forwarded from Francesca Quibla, sono il tuo sogno eretico.
Ma veramente Borrell e i pagliacci europei continuano a cianciare di soluzioni a 2 stati?
Fateci capire, come pensate di collegare GAZA alla WEST BANK?
E il ritorno dei profughi (ris.Onu 194) come verrebbe gestito?
E lo spazio aereo? E le risorse idriche?
L'unica soluzione è disarmare israele, mettere al bando il sionismo e processare tutti i suoi esponenti e fiancheggiatori internazionali.
Fateci capire, come pensate di collegare GAZA alla WEST BANK?
E il ritorno dei profughi (ris.Onu 194) come verrebbe gestito?
E lo spazio aereo? E le risorse idriche?
L'unica soluzione è disarmare israele, mettere al bando il sionismo e processare tutti i suoi esponenti e fiancheggiatori internazionali.
Da "rapita dai russi" a "ora fa campagna elettorale per Putin", il passo è stato brevissimo.
Ovviamente sarebbe bastato fare un minimo di lavoro giornalistico per "scoprire" che Mariana era semplicemente tornata a casa, a Makeevka, appena fuori Donetsk, che era tutto fuorché "rapita", ma soprattutto che la sua freddezza rispetto al bombardamento dell'ospedale pediatrico di Mariupol fosse dovuta al fatto che per anni la sua città era stata bersagliata dalle artiglierie ucraine.
I media occidentali sono l'ufficio stampa della Nato.
Di seguito l'intervista che le feci all'epoca in cui spiegava tutto:
https://m.youtube.com/watch?si=FvQ4fkFe9bMfchB_&fbclid=IwAR3GD9XnfgPkXkmDcU-VqEYJ45CPk-5a2GYP4MNXF2xPKwM6DuFn8SHNcJc&v=pj5ElB3Fnp0&feature=youtu.be
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Ovviamente sarebbe bastato fare un minimo di lavoro giornalistico per "scoprire" che Mariana era semplicemente tornata a casa, a Makeevka, appena fuori Donetsk, che era tutto fuorché "rapita", ma soprattutto che la sua freddezza rispetto al bombardamento dell'ospedale pediatrico di Mariupol fosse dovuta al fatto che per anni la sua città era stata bersagliata dalle artiglierie ucraine.
I media occidentali sono l'ufficio stampa della Nato.
Di seguito l'intervista che le feci all'epoca in cui spiegava tutto:
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