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La NATO esorta i civili a prepararsi alla guerra con la Russia nei prossimi 20 anni.

I civili dovrebbero prepararsi a una guerra totale con la Russia nei prossimi 20 anni, ha dichiarato il capo del comitato militare della NATO, Rob Bauer, secondo quanto riportato dal Telegraph.

"Dobbiamo renderci conto che la nostra esistenza pacifica non è scontata. Ed è per questo che dobbiamo prepararci a un conflitto con la Russia. Dobbiamo essere pronti a tutto. Dobbiamo creare un sistema che ci permetta di addestrare più persone in caso di guerra, che si verifichi o meno", ha detto Bauer.

L'ADDESTRAMENTO (Post del dicembre 2021)

[...] La situazione verrà sbloccata da una probabile escalation del conflitto in Ucraina. Devono andare avanti a colpi di reni fino a quando non potranno giovarsi di un nuovo capro espiatorio sul quale riversare le colpe della crisi, ovvero la Russia di Putin che ha aggredito la povera Ucraina. A quel punto la crisi indotta artificialmente per ristrutturare l'occidente allargato verrà tutta imputata ai "necessari" provvedimenti per farla pagare a Putin.
Non crederete mica che possano andare avanti inoculando la gente ogni sei mesi?

Stiamo entrando nell'era delle conseguenze.
Tra non molto gli eventi si succederanno in rapida sequenza e la situazione precipiterà.
Dobbiamo preparaci a vivere facendo a meno dell'Oriente. A fare a meno cioè della possibilità di approvvigionarci di energia, materie prime, semilavorati e prodotti che provenivano da quella parte del mondo.
Tutto quello a cui stiamo assistendo è una sorta di addestramento alla Nuova Normalità nell'era della Guerra Fredda 2.0.

Militarizzazione e culto della decrescita mascherata da rivoluzione verde, sono il bastone e la carota che ci condurranno verso il riassetto forzoso del cosiddetto occidente allargato, che si sta arroccando per non soccombere di fronte all'avanzata della Cina e della Russia.
L'Europa diventerà un mix tra caserma e colonia penale a cielo aperto, soft per chi si adeguerà hard per i dissidenti, per fare in modo che non sia più colta dalla tentazione di scivolare verso Est.
Tutto il resto è rumore di fondo e fumo negli occhi.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇩🇪 - Il cancelliere tedesco Scholz (SPD): "Gli estremisti di destra stanno attaccando la nostra democrazia. Siamo tutti chiamati a prendere una posizione chiara" (Fonte: X)

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Il mio ultimo intervento per Parole proibite di Michele Santoro.
Con Benedetta Sabene e Fiammetta Cucurnia.

Parole Proibite: Trump = pace?

Pochi giorni fa si è tenuto a Davos il Forum Economico Internazionale, dove si è recato anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. I partner occidentali hanno sottolineato che il sostegno all’Ucraina continuerà, sia con i finanziamenti che con l’invio di armi. Nel frattempo però negli Stati Uniti, l’ex presidente Donald Trump ha vinto con notevole vantaggio le primarie del Partito Repubblicano tenutesi nello Stato dell’Iowa. Trump ha sempre sottolineato che con lui presidente, la guerra in Ucraina non sarebbe scoppiata e che terminerebbe in un giorno i conflitti in corso. Ma è davvero così? Ne parliamo questa sera in una nuova puntata di “Parole Proibite” con i nostri ospiti: Fiammetta Cucurnia, giornalista, e Giorgio Bianchi, fotoreporter.

https://youtu.be/B7ETCx6SRv4?si=DZ-SN184c6MvsXhr

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Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «Il mio ultimo intervento per Parole proibite di Michele Santoro. Con Benedetta Sabene e Fiammetta Cucurnia. Parole Proibite: Trump = pace? Pochi giorni fa si è tenuto a Davos il Forum Economico Internazionale, dove si è recato anche il presidente ucraino…»
La mostrificazione (termine orrendo e anch'esso mostruoso, ma rende l'idea) della Russia e di tutto ciò che è russo da parte nostra non ha nulla a che vedere con la Russia in sé e ancor meno col sostegno all'Ucraina, ma risponde a logiche completamente interne - interne alla NATO, o all'Occidente, o al "giardino" di Borrell, chiamatelo come volete, e segnatamente alla sua organizzazione militare ed economica. Non diciamo, mi pare, nulla di nuovo e che non abbiamo già ripetuto varie volte. All'inizio si è trattato di una colossale occasione per svuotare i magazzini della roba vecchia che stava lì ad arrugginire dai tempi della guerra fredda, la cui presenza impediva nuove commesse e nuovi investimenti ("mamma, possiamo comprare dei cannoni?" "Ce li abbiamo a casa i cannoni") e costava parecchio, in termini di manutenzione e spazio di stoccaggio. Mandandoli in Ucraina ci si guadagnava qualcosa, si faceva bella figura, e si costringevano i governi nazionali e l'Unione Europea (in questa circostanza del tutto coincidente alla NATO, e soprattutto completamente subordinata) a tirare fuori soldi per comprare armi nuove o meno vecchie, nella solita partita di giro nella quale guadagnano tutti, produttori, fornitori, intermediari e utilizzatori finali. Anche qui, nulla di nuovo: alla fine non c'è troppa differenza tra il mercato delle auto usate e dei semoventi usati, e la guerra in Ucraina per i nostri eserciti è stata un po' come l'Euro 4 e l'Euro 5 per il parco macchine europeo.
Ultimamente, però, qualcosa è cambiato. Due cose, sostanzialmente. La prima, il conflitto in Ucraina ci ha fatto capire bruscamente che il tipo di eserciti che stavamo costruendo, ossia piccoli, ipertecnologici e iperspecializzati, ma con pochi uomini e pochi mezzi, non funziona quando non hai a che fare con beduini, pastorelli e valligiani. La seconda, ancora più terribile: il nostro sistema industriale, che sognavamo onnipotente e in grado di sfornare qualsiasi cosa desiderassimo in tempi brevissimi e in quantità stratosferiche, non è più in grado di produrre quello che ci serve per un conflitto convenzionale del tipo che stiamo vedendo in Ucraina o a Gaza. Non abbiamo munizioni ed equipaggiamento sufficiente, e soprattutto non abbiamo più i mezzi per procuracelo. Ah, ce n'è una terza: buona parte del mondo si è stufata di noi, e non si sta facendo più problemi a farcelo notare. Quello che serve, dunque, è ripensare interamente il nostro sistema produttivo, ovvero la nostra società. Pace o condizionatori, aveva detto quel signore: ma lo aveva detto troppo presto, e la gente lo ha preso in giro. Non c'era stato il tempo di preparare l'opinione pubblica alla necessità di tagliare non i condizionatori, ma l'istruzione, la sanità, la spesa pubblica in generale, e convertirla in spese militari per provare a mantenere la nostra supremazia globale. E questo spiega il perché del discorso che negli ultimi mesi si è fatto sempre più tambureggiante, secondo il quale dopo l'Ucraina (che, faccio notare, abbiamo già tranquillamente dato per persa) sarà la volta del Baltico, della Polonia, e poi chissà di che altro, e quindi è necessario difendersi, e per difendersi produrre, e per produrre trovare i soldi, togliendoli a qualcos'altro (quest'ultimo dettaglio non viene comunicato, ma è abbastanza ovvio). Abbiamo letto prima accenni e poi appelli, ma finora affidati a giornalisti collusi col sistema di prebende liberal-atlantiste, che potevamo leggere o meno, seguire o meno, approvare o meno, e a qualche politico di seconda fascia o di paesi piccini che non vedono l'ora di sacrificare il continente sperando di vincere la guerra che i loro nonni, per fortuna, hanno perso. Finché ieri, finalmente, non ci ha pensato l'ammiraglio Bauer, comandante del NATO Military Committee, composto dai Capi di Stato Maggiore di tutti i Paesi NATO, a mettere in chiaro le cose (trovate tutto qui: https://www.telegraph.co.uk/world-news/2024/01/18/nato-warns-of-war-with-russia-putin-next-20-years-ukraine/).
Entro vent'anni, ha detto, ci troveremo nella necessità di impegnarci in una guerra totale contro la Russia, per la quale non dobbiamo solo rinnovare le nostre forze armate ma riorganizzare la società. Non possiamo più dare per scontata la pace: “dobbiamo essere pronti a vasto spettro. Bisogna mettere in piedi un sistema per trovare più gente se si arriva alla guerra, che ci si arrivi o no. Poi si parla di mobilitazione, riservisti o coscrizione. Bisogna poter contare su una base industriale che sia capace di produrre armamenti e munizioni abbastanza velocemente da poter continuare il conflitto se ce ne sarà uno".
Riorganizzare la produzione industriale, con buona pace dei condizionatori e pure delle terapie intensive, e magari un bel ritorno alla leva così saremo pronti per quando Putin ci attaccherà. Gli stessi discorsi, ovviamente, si fanno dall'altra parte, anche se loro la leva già ce l'hanno e pure la produzione industriale.

Nella foto, gli utili idioti del solito giornale danno una mano: la guerra in Ucraina è già diventata "la guerra", senza specificazioni, e il fronte è già sul Baltico.
Forwarded from La Mia Russia (Elena)
La prossima settimana, la Moldavia acquisterà per la prima volta il gas naturale liquefatto, arrivato al porto greco di Alessandropoli dagli Stati Uniti.
Il ministro dell'Energia moldavo, Viktor Parlikov, ha rifiutato di rivelare il costo esatto della transazione, ma ha menzionato il prezzo approssimativo del GNL americano: circa 300 euro per mille metri cubi.
Nel 2023, il consumo di gas in Moldavia è diminuito del 22% , superando anche i paesi baltici in termini di calo. Il motivo sono i prezzi elevati sul mercato interno, di cui, prevedibilmente, l’ufficio di Maia Sandu incolpa Gazprom.
Chisinau sta ora cercando di diversificare le forniture di gas. La società moldava Energocom, ad esempio, ha stipulato un contratto per la fornitura di gas con la società greca DEPA Commercial , che a sua volta acquista gas da Gazprom. Cioè, il governo moldavo continua ad acquistare il gas russo, ma a un prezzo gonfiato.
https://t.me/rybar/56143
Abituare giorno dopo giorno i bovini al giogo sottoponendoli a prove estenuanti e senza senso.
Se ci fate caso è esattamente ciò che avviene durante l'addestramento militare.

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Pechino ha presentato una richiesta perfettamente ragionevole a tutti i consolati di Hong Kong: entro il 31 gennaio, le autorità cinesi vogliono conoscere nome, indirizzo e numero di passaporto di tutti i funzionari consolari, compreso il personale reclutato localmente, come previsto dalla Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari.

La richiesta non sembra destare preoccupazione tra i consolati asiatici, che hanno già ottemperato o promesso di farlo entro i termini. I consolati europei, invece, ritardano e hanno unito le forze per chiedere a Pechino di spiegare perché ha bisogno di queste informazioni. Hanno affermato che il requisito potrebbe rendere più difficile per loro assumere personale da Hong Kong. Oh veramente? Lavorare per un consolato europeo è così dannoso per la propria reputazione?? Per quanto riguarda gli Stati Uniti, un portavoce del consolato a Hong Kong ha dichiarato:
“Il nostro processo di revisione di qualsiasi richiesta avanzata dai governi ospitanti in tutto il mondo tiene conto delle leggi internazionali e locali e dà priorità alla tutela dei diritti e della privacy dei nostri dipendenti”. A quanto pare la tutela di questi "diritti e privacy" non è garantita sul suolo americano: Washington chiede alle missioni straniere negli Stati Uniti informazioni sul proprio personale, compreso quello di "tutto il personale locale e part-time, e i membri delle loro famiglie". ”. E questo va fatto entro 30 giorni dalla nomina! ▪️Dato il ruolo svolto dai consolati occidentali nell'alimentare i disordini politici a Hong Kong e nel giustificare le rivolte che hanno trasformato la città in un campo di battaglia, non solo la richiesta di Pechino è perfettamente legale, ma anche attesa da tempo.

https://www.scmp.com/news/hong-kong/politics/article/3249127/european-missions-hong-kong-weigh-options-handing-over-city-staff-personal-details-beijing- gennaio?utm_medium=Social&utm_source=Twitter#Echobox=1705718316-1

Tramite Laura Ruggeri

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇪🇺 BORRELL: “ISRAELE HA FINANZIATO LA CREAZIONE DI HAMAS”
Il capo della politica estera dell'Ue, Josep Borrell, ha detto oggi che Israele ha finanziato la creazione del gruppo militante palestinese Hamas, contraddicendo pubblicamente il primo ministro Benjamin Netanyahu che ha negato tali accuse.
Gli oppositori del governo israeliano e alcuni media globali hanno accusato i governi di Natanyahu di aver rafforzato i governanti di Gaza Hamas per anni, anche permettendo al Qatar di finanziare Gaza.
"Sì, Hamas è stato finanziato dal governo di Israele nel tentativo di indebolire l'Autorità palestinese guidata da Fatah", ha detto Borrell in un discorso all'Università di Valladolid in Spagna, senza approfondire.
Borrell ha aggiunto che l'unica soluzione pacifica include la creazione di uno Stato palestinese. "Crediamo solo che una soluzione a due stati imposta dall'esterno porterebbe la pace, anche se Israele insiste sul negativo", ha detto. (Fonte: Reuters)

Curiosa giravolta per uno che il 21 novembre, intervistato da Al Jazeera, considerava apertamente crimini di guerra solo le azioni compiute da Hamas il 7 ottobre, ma non la risposta di Israele. Che cosa è cambiato da allora? Che parecchi stati hanno presentato denunce presso la Corte di Giustizia Internazionale e il governo spagnolo ha una posizione netta sull'aggressione israeliana a Gaza. Cambia il vento, cambiano le opinioni.

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Il mio ultimo intervento per Byoblu.

Nuovo scenario sul fronte russo ucraino e che coinvolge i Paesi Baltici, tendenzialmente anti russi. I cittadini russi in Estonia, Lettonia e Lituania si sentono discriminati e la Russia non sta a guardare. Sullo sfondo le elezioni nella stessa Russia, in Europa e negli Stati Uniti: si aprirà un nuovo fronte di guerra, la Nato troverà il modo di stringere nella propria morsa Mosca o le elezioni porteranno cambiamenti anche su questo fronte?

Ne parliamo con Giorgio Bianchi, David Colantoni e Alberto Fazolo.

https://www.byoblu.com/2024/01/18/i-paesi-baltici-contro-la-russia-che-idea-ti-sei-fatto/

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Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «Il mio ultimo intervento per Byoblu. Nuovo scenario sul fronte russo ucraino e che coinvolge i Paesi Baltici, tendenzialmente anti russi. I cittadini russi in Estonia, Lettonia e Lituania si sentono discriminati e la Russia non sta a guardare. Sullo sfondo…»
Forwarded from Russia e Dintorni (Antonella)
Media is too big
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Maria Zakharova - sui motivi della distruzione della targa commemorativa a Dresda sul bombardamento della città da parte degli Stati Uniti e della Gran Bretagna.

"Cancelleranno qualsiasi targa, bruceranno qualsiasi libro di testo di storia, demoliranno qualsiasi monumento che testimonierà i fatti. Ed erigeranno un falso monumento e inchioderanno un falso segno. Questa è la logica. Sono abituati a farlo da sempre. E poi inizierà la seconda serie, come è iniziata in Giappone. Gli americani bombardarono Hiroshima e Nagaski con armi nucleari e per decenni instillarono nei giapponesi l’idea che il nemico fosse l’Unione Sovietica. Le bombe, come è scritto oggi nei musei di Hiroshima e Nagasaki, sono cadute dal cielo e gli americani sono i messia che devono salvare il Giappone. Sono sicura che in tutti gli altri casi prevarrà esattamente la stessa logica".

https://t.me/Rogandar/59601

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Forwarded from Gabriele Germani
Ieri abbiamo parlato di come le dinamiche del sistema-mondo e del capitalismo abbiano portato al superamento della contraddizione Est - Ovest a favore di Nord - Sud.
La nascita dei BRICS è la maturazione di questo macro-processo storico a favore dei nuovi attori globali nati dalla decolonizzazione.
Il neoliberalismo (oltre a creare quella contraddizione che portò alla maturazione del Sud del mondo sul lungo periodo) distrusse la prospettiva politica.
Mentre i vari comunismi (URSS, Cina, Cuba) e socialismi (Palme in Svezia, Brandt in Germania e persino la crescita della spesa di aiuto e la politica filo-araba di Craxi) avevano cercato una soluzione politica, dunque collettiva, del divario Nord-Sud, il nuovo capitalismo passava alla politica delle elemosine, queste venivano date (come sempre) solo su base morale a chi era ritenuto degno di riceverle. Non ti aiuto con un progetto politico che rompa la tua condizione, ma creo un circolo vizioso di aiuti condizionandoti e debiti che ti incatenino.
USA e UK fecero loro questo modello, che permetteva anche di scardinare il terzomondismo. Non esisteva più un Terzo Mondo, ma relazioni con singoli Stati meritevoli o meno in base a quanto disposti a piegarsi al FMI e alla Banca Mondiale.
Si puntava a svuotare si significativo le alternative politiche del Sud, ogni forma di multilateralismo (rappresentato dal redivivo G70, ad esempio) andava cancellata.
Questa moralizzazione della vita politica del Sud del mondo travolse tutti. Chi non si adeguava era fuori (Cuba, Iraq, Zimbabwe, Iran, ecc) dipinto come nemico dell'umanità, prima o poi distrutto; chi si adeguava doveva rinunciare a tutto (privatizzazioni, apertura agli stranieri, calo dell'aspettativa di vita, ad esempio in Angola e Mozambico) o passare per la santificazione capitalista (Nelson Mandela passò dall'essere un terrorista all'essere un idolo da vendere su accendini e CD pop, in qualche canzoncina alla Jovanotti con Giovanni Paolo II, Pavarotti, Madre Teresa e Che Guevara -all'epoca Frida Kahlo ancora si salvava-).
Un vero peccato, perché senza dubbio i paesi del Sud hanno trovato la loro strada anche senza le sinistre occidentali, ma tante vite e tanti problemi ci saremmo risparmiati con un progetto politico.
Brandt proponeva un sorta di piano Marshall per l'Africa, in prospettiva anche Francia, Spagna e Italia con governi socialisti avrebbero accettato. La CEE della socialdemocrazie era pronta a varare un piano enorme di aiuti (e insisteva, non a caso, nel rapido ingresso dei partiti socialisti africani nell'Internazionale socialista) che oggi avrebbe evitato quelle scene da migrazione dei disperati che vediamo nel Mediterraneo (con le atroci conseguenze).
Gli Stati avrebbero coperto la crescita altrove creando joint venture pubbliche tra diversi soggetti sovrani: la CEE ci guadagnava un mercato, l'Africa la crescita, tutti la stabilità.
Pochi anni dopo cadeva il muro di Berlino, la CEE diventava UE (con altri presupposti) e le bombe USA cadevano a pioggia su Baghdad e Belgrado.
Un giovanile Franco Battiato andava a cantare in Iraq contro la guerra... Ultimi clamori di un mondo che andava a morte.
MEGLIO TARDI CHE MAI…
Della dott.ssa Patrizia Gentilini.

Constato, non senza (amara) soddisfazione, che anche il Prof Burioni, riprendendo un articolo del Wall Street Journal, ha preso atto che c’è un preoccupante aumento di tumori in giovane età e che tutto ciò “sta sconcertando i medici”. Come ben noto il rischio di ammalarsi di cancro cresce con l’età e l’incremento di tumori nei giovani, addirittura in bambini e adolescenti, solleva non pochi interrogativi.

Segue...

https://www.assis.it/meglio-tardi-che-mai/

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EMERGENZE E NUOVO PIANO PANDEMICO

Le emergenze costituiscono uno strumento formidabile per il potere che voglia comprimere le libertà democratiche e depotenziare le forze di dissidenza interne.
L'Italia della strategia della tensione dovrebbe aver insegnato molto, così come il post 11 Settembre statunitense.
Persino Adolf Hitler acquisì i pieni poteri in modo democratico a seguito dell'episodio dell'incendio del Parlamento e grazie all'articolo 48 della Costutuzione di Weimar che consentiva di "adottare ogni misura appropriata per rimediare ai pericoli per la sicurezza pubblica".
Fu per evitare simili derive che i nostri Padri costituenti decisero di non inserire lo stato di emergenza nella Costituzione del '48, prevedendo solo lo strumento del decreto legge (ex art.77 Cost.) per le decisioni che avessero carattere di urgenza e necessità.
Ma i principi ispiratori della Costituzione non sono i medesimi che ispirano gli agenti politici e le libertà civili, politiche e sociali risultano essere costantemente minacciate.

➡️ Col NUOVO PIANO PANDEMICO, la cui bozza è stata anticipata sul quotidiano Sanità, ci riprovano.
L'OMS è certa che un nuovo virus sia pronto a minacciare la nostra sopravvivenza e gli Stati prescrivono gli strumenti per fronteggiarla o, almeno, così la raccontano.
Ricordiamo che la fondazione di Bill e Melinda Gates, che si occupa in modo peculiare di vaccini, è il primo finanziatore dell'Oms. E Bill Gates questa settimana ha fatto visita a palazzo Chigi.

SI STABILISCE CHE:
1. In caso di pandemie i vaccini sono le misure di prevenzione più efficaci (così, a prescindere dai virus e dai vaccini neanche studiati);
2. Può diventare necessario imporre limitazioni alle libertà dei singoli individui al fine di tutelare la salute della collettività.
RESTRIZIONI, TRACCIAMENTI E VACCINI SONO ANCORA LE PAROLE D'ORDINE.


Nessun accenno al diritto dei pazienti ad essere visitati e curati (ma al diritto dei sanitari di essere tutelati, sì), alla ricerca di Stato su farmaci ed eventuali vaccini, all'organizzazione della sanità territoriale.
A dimostrazione, semmai ce ne fosse bisogno, che la salute è un pretesto e uno strumento per imporre scelte politiche e soddisfare gli interessi dei più grandi capitalisti mondiali.

Nessuna distinzione sussiste tra i diversi schieramenti politici: la mangiatoia e i padroni sono gli stessi.
Difatti, il ministro della Salute del governo Meloni, Orazio Schillaci,
nel 2020, in piena era Covid, era stato nominato da Speranza come tecnico all'ISS.

Fiorangela
Forwarded from Giubbe Rosse
Macron: Non possiamo lasciare che la Russia pensi di poter vincere. Cosa ci aspetta il giorno dopo, europei? Ho detto fin dall’inizio che non siamo in guerra con la Russia, ma che il nostro dovere è rendere impossibile la sua vittoria. Una vittoria russa significherebbe la fine della sicurezza europea. Questa sarà la fine di una possibile architettura di sicurezza in Europa dal confine orientale dell’UE e della NATO al Caucaso e all’Asia centrale. Ecco perché continueremo a sostenere gli ucraini. Lo faremo in modo pragmatico e specifico, continuando ad addestrarli ed equipaggiarli in aree critiche come l’artiglieria, la difesa aerea e gli attacchi a lungo raggio. Innoveremo anche per affrontare le sfide poste dall’uso diffuso dei droni.

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Forwarded from Giubbe Rosse
Erdogan: Non c’è più alcuna fiducia nei paesi occidentali e nelle istituzioni internazionali che hanno fallito il test sulla questione di Gaza. I loro volti fascisti sono nudi. Non hanno fatto un solo passo per prevenire la violenza. Come in Iraq, Bosnia, Siria, Yemen, Myanmar, Somalia e Afghanistan, le organizzazioni responsabili di garantire la sicurezza globale hanno fallito, hanno fallito e hanno subito gravi danni alla reputazione. Potevano solo assistere agli attacchi genocidi contro il popolo palestinese da parte del moderno Fuhrer Netanyahu e della sua squadra, i cui occhi sono pieni di sangue e odio.

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