Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Ursula Von der Leyen: “Abbiamo richiesto finanziamenti stabili per l'Ucraina per 4 anni per garantire il funzionamento dello Stato e stabilizzare la sua economia, oltre ad avvicinarla all'UE”.
Forwarded from ROCCO CANTAUNTORE
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MADDALENA CORVAGLIA DENUNCIA L’AGENDA 2030

In questo reel tra il serio e il faceto, l’ex velina e showgirl Maddalena Corvaglia denuncia in modo intelligente le follie dell’agenda 2030, con il credito sociale, le città 15 minuti, i carbon credits, eccetera.

Il video viaggia verso il milione di visualizzazioni.

Belandi!

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Quello del giornalista è senza dubbio il mestiere più antico del mondo

Da Michele Morrone.

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La delegazione ucraina a Davos, fra le donne c'è Yulia Paievska (detta Taira) il paramedico del battaglione Azov famosa per aver torturato ed ucciso dei soldati della Repubblica Popolare di Donetsk e per aver ammazzato una coppia di genitori ai quali ha poi rapito i figli per tentare di lasciare Mariupol sotto mentite spoglie.
Forwarded from Donbass italia
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L'accordo di sicurezza tra Gran Bretagna e Ucraina prevede che a Kiev non sarà permesso di uscire dal conflitto attraverso negoziati, ha riferito Maria Zakharova. Altre dichiarazioni del rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo:

☑️ L’accordo di sicurezza tra Regno Unito e Ucraina è diventato un insieme di promesse senza valore legale;

☑️ Londra, attraverso un accordo di sicurezza con Kiev, sta cercando di evitare che gli alleati della NATO perdano interesse per quanto accade in Ucraina;

☑️ La partecipazione di Lavrov al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull’Ucraina sarà un’occasione per trasmettere la posizione della Federazione Russa su una soluzione politica e diplomatica.

😎Fonte IZ.RU
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Concerti a Bologna 2024.

Michele Morrone

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇹 PUGLIA. TERRENI DA ESPROPRIARE PER FARE SPAZIO A IMPIANTI EOLICI: LA PEC CHE FA 'GELARE' CENTINAIA DI AGRICOLTORI
Terreni da espropriare per fare spazio ad un impianto di produzione elettrica da fonte rinnovabile. E’ la situazione nella quale si trovano numerosissimi proprietari di terreni nell’agro di Cerignola, dove dovrebbe sorgere l’impianto eolico, autorizzato dalla Regione Puglia, della potenza di 79,8 MWe, e che interesserà le località Incorvera, Tre Titoli, Ciminarella e Cafora, tutte nell’agro ofantino.
Nel corso delle ultime settimane, infatti, sono state recapitate centinaia di missive ai proprietari dei terreni interessati, con le quali una società milanese comunicava il rilascio in proprio favore di Autorizzazione Unica nr. 117 del 24.05.2023 da parte della Regione Puglia per la realizzazione di un impianto eolico, nonché la dichiarazione di pubblica utilità, l’indifferibilità ed urgenza delle opere. Nelle missive veniva preannunciata, inoltre, l’attivazione del procedimento espropriativo.
Gran parte dei proprietari, allarmati dall’imposizione del vincolo, fino a poche settimane fa ad essi sconosciuto, si sono rivolti all’avv. Marco Trivisonne (esperto in materia di espropri e di contrattualistica per lo sfruttamento dell’energia fonti alternative rinnovabili nel Sud Italia) per tutelare i propri diritti ed interessi. Il legale, con una nota pec odierna, ha invitato, per conto dei propri assistiti, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ed il dirigente del Dipartimento Sviluppo Economico Sez. Transizione Energetica, Sez. Energia e Fonti Alternative Rinnovabili, a rivedere il processo di adozione dell’Autorizzazione Unica che è tale da incidere negativamente sui destinatari.
In particolare, si è contestato “il rilascio dell’Autorizzazione Unica di cui innanzi, comunicata tardivamente ai destinatari, a distanza di circa 6 mesi dalla pubblicazione, impedendone la possibilità di poter avanzare osservazioni avverso il progetto che appare evidentemente lesivo degli interessi privati e delle attività economiche esercitate sui terreni”, si legge nella comunicazione.
Inoltre, si è contestata “la pubblica utilità dell’impianto, posto che la procedura di esproprio attivata è a beneficio di un’impresa privata, ed è tale da costringere i propri assistiti a subire l’apposizione di un vincolo - non voluto e non concordato - tale da comportare l’inevitabile deprezzamento dei terreni, nonché evidenti danni economici, ivi compresi i danni alle colture ed alle attività economiche esercitate”.
Pertanto, avendo contestato la progettualità e la modalità di redazione del progetto e delle opere connesse alla realizzazione dell’impianto, tali da non tenere conto dell’effettiva modalità di coltivazione e destinazione dei fondi rustici, l’avv. Trivisonne ha richiesto al presidente della Regione Puglia ed al dirigente dell’Ufficio di ritornare sui propri passi e revocare l’adozione della contestata autorizzazione, auspicando in una benevola definizione della controversia e nell’ascolto delle istanze provenienti dai proprietari dei terreni. (Fonte: Foggia Today)

Ma quando è che ci arrabbieremo per davvero? Noi non ne possiamo più di leggere certe notizie.

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E' sempre più comune il "tu" tra sconosciuti. A questo sembra abbastanza evidente che si sia arrivati a causa della presenza sempre più massiccia di stranieri con scarsa conoscenza della lingua, in grado di esprimersi solo con il "tu" e ai quali oltre tutto gli italiani - specie quelli con scarsa scolarizzazione - da sempre si rivolgono con un "tu" in tal caso alquanto paternalistico. Oggi tuttavia paradossalmente ma nemmeno tanto questa abitudine sta retrocontaminando la lingua italiana: è sempre più la regola che italiani specie se giovani (commessi, corrieri, operai, tecnici, talora anche impiegati negli uffici) utilizzino prevalentemente il "tu" anche nei confronti di altri italiani. E nel frattempo gli stranieri considerano il "tu" quale standard comunicativo di riferimento, anche probabilmente in quanto ben corrisponde all'indistinto "you" anglosassone. Un analogo impoverimento formale si osserva nella lingua scritta. Oggi abbiamo a che fare con decine e decine di interfacce app, web e via dicendo e quasi tutte si rivolgono a noi con un informale "tu". Sui social d'altra parte pare di regola inutilmente pomposo utilizzare un "lei" sia pure tra perfetti sconosciuti, anche nelle discussioni più accese e conflittuali. Al massimo si passa al "lei" solo per rimarcare distanza e talora addirittura disprezzo. Probabilmente anche questi fenomeni in qualche modo si ricollegano alla nostra situazione di paese periferico e satellite dell'impero, e dunque succube culturale. E ovviamente il "melting pot" sociale prevalentemente connesso all'immigrazione UE e extra-UE fa il suo. Il che è un peccato: il declino delle forme relazionali inevitabilmente si connette al degrado del contenuto di quelle medesime relazioni, a partire da quella necessaria distanza che consente di riservare il dovuto spazio al rispetto reciproco e alla considerazione della dignità della persona.

PS: pare anche scomparso dal linguaggio quotidiano il "buonasera". Ormai tutti utilizzano solo il "buongiorno", anche a sera inoltrata.

Marco Cosentino

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Forwarded from Giubbe Rosse
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MILEI A DAVOS: "L'OCCIDENTE È IN PERICOLO A CAUSA DI ESPERIMENTI COLLETTIVISTI"
Il presidente dell'Argentina, Javier Milei, ha attaccato al Forum di Davos le agende internazionali del femminismo e dell'ambienalismo, considerandole parte dell'influenza che il socialismo sta avendo sulle politiche economiche dell'Occidente. (Fonte: EFE)

Interessante che Milei abbia deciso di esporre le sue preoccupazioni per il collettivismo proprio al WEF, il forum globale che da sempre pretende di regolamentare la quantità di carne che ognuno di noi può mangiare, i minuti che ognuno di noi può rimanere sotto la doccia, la quantità di vaccini che ognuno di noi deve inocularsi.

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🎙 Commento della Rappresentante Ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa Maria Zakharova sull’esito del nuovo incontro svoltosi nel “formato di Copenhagen” a Davos sul tema dell’Ucraina

💬<…> Oggi, sempre più Paesi del Sud e dell’Est globale, tra i quali anche quelli che hanno preso parte agli incontri svoltisi nel “formato di Copenhagen”, parlano apertamente del fatto che, senza la Russia, qualsiasi discussione in merito ai possibili profili di risoluzione della crisi ucraina perde di senso.

Sta crescendo la consapevolezza del fatto che non è possibile giungere a una pace completa, giusta e stabile se al primo posto viene messa la “Formula di pace” di Vladimir Zelensky: una formula i cui toni sono da ultimatum. Tale formula si basa su pretese che sono totalmente staccate dalla realtà: il ritiro delle truppe russe fino ai confini del 1991, la condanna della Russia e il pagamento delle riparazioni di guerra. Allo stesso tempo, però, il regime di Kiev non nasconde che la pretesa di ottenere il ritiro delle truppe è finalizzata a mettere in atto un genocidio ai danni della popolazione russa che si è espressa a favore del ricongiungimento alla Russia. Coloro che condividono tale pretesa appoggiano il crimine della pulizia etnica.

Tutti gli incontri svoltisi nel “formato di Copenhagen”, tra cui la riunione di Davos e gli altri incontri che ne seguiranno, sono insensati e dannosi ai fini di una risoluzione della crisi ucraina. I “principi di pace per l’Ucraina” che i suoi organizzatori stanno tentando di elaborare sono impraticabili a priori, dal momento che si fondano sull’assurda e inaccettabile “formula” di Vladimir Zelensky, il quale, tra l’altro, ha imposto per legge alla stessa Ucraina il divieto di condurre negoziati di pace con la Russia. Inoltre, simili incontri chiudono le porte a iniziative praticabili e realistiche proposte dai Paesi del Sud globale, i quali sono intenzionati a eliminare le cause di fondo della crisi, che risiedono nel fatto che l’Occidente e i suoi tirapiedi di Kiev trascurano totalmente, e peraltro con atteggiamento sprezzante, i legittimi interessi della Russia in materia di sicurezza.

☝️Una risoluzione pacifica che sia davvero completa, giusta e stabile è possibile solo attraverso il ritorno dell’Ucraina alle origini della sua statalità, ossia a una posizione di Paese neutrale, non allineato e denuclearizzato, che agisce nel totale rispetto dei diritti e delle libertà dei cittadini residenti sul suo territorio, qualunque sia la loro etnia di appartenenza. 

❗️Purtroppo, tali presupposti non rientrano né nella “Formula di pace” di Vladimir Zelensky, né nell’agenda degli incontri del “formato di Copenhagen”.
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Farmer Bill. È il nomignolo che è stato affibbiato a Bill Gates dalla rivista specializzata Land Report, che, nell’edizione del 2022, ha confermato che il fondatore di Microsoft è diventato il più grande proprietario di terreni agricoli privati d’America, con 300 mila acri (circa 120 mila ettari) in 19 Stati per un valore di 700 milioni di dollari.

Enrica Perucchietti

https://www.lindipendente.online/2024/01/17/i-reali-interessi-dietro-ai-grandi-investimenti-di-bill-gates-nellagricoltura/?fbclid=IwAR0YT2M0Pqbe6cvbW5M24lBij4sObHdPOMwaHWDPVwa00Hzctq-IRYnDEaI

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Per chi fosse interessato, ci vediamo il 24 Febbraio a Roma.

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Giusto in tempo per le elezioni europee, gli EUnuchi lanciano una nuova parola d'ordine: "Industrial Deal" che, nelle intenzioni, dovrebbe compensare i danni del loro "Green Deal". Dopo aver svolto il ruolo di curatori della deindustrializzazione in Europa, ora che si ritrovano con le casse vuote, e milioni di cittadini incazzati, gli eurocrati vogliono correre ai ripari.

Si tratta ovviamente di un tentativo disperato di contrastare l'ondata di movimenti e partiti anti-establishment ed euroscettici che hanno guadagnato popolarità tra coloro che hanno pagato il costo del Green Deal e delle sanzioni alla Russia. Ma non sperate che gli Eunuchi ammettino i loro errori, non lo fanno mai - loro confidano nel fatto che verranno dimenticati. Non hanno osato condannare il sabotaggio del Nord Stream compiuto dai loro alleati e hanno esaltato il disaccoppiamento energetico dalla Russia per due anni, anche quando era chiaro che avrebbe inferto un colpo mortale a molti settori industriali. Quello che invece non è assolutamente chiaro è come faranno a sovvenzionare i produttori europei, visto che i bilanci nazionali sono risicatissimi e i fondi dell'UE sono attualmente insufficienti per risolvere i problemi esistenti. Infine, ciliegina sulla torta, l'UE è ora gravata dall'onere di mantenere l'Ucraina e di aumentare le spese militari come imposto dalla NATO. 🔺@LauraRuHK🔺 https://www.politico.eu/article/eu-mulls-industrial-twin-for-green-deal-as-election-pressure-bites/
Quando i leader occidentali vi danno lezioni sul cambiamento climatico, ricordate che gli eserciti di Stati Uniti e Regno Unito hanno generato almeno 430 milioni di tonnellate di anidride carbonica dall’accordo sul clima di Parigi delle Nazioni Unite del 2015. Solo nel 2017, il Pentagono ha prodotto più emissioni del Portogallo. ▪️Dal 2001, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DOD) ha costantemente rappresentato tra il 77 e l'80% del consumo energetico totale del governo degli Stati Uniti. Ciò si basa anche su dati poco chiari del DOD statunitense, e la reale portata delle emissioni è probabilmente molto più elevata di quanto suggeriscono i dati ufficiali.
https://www.globaltimes.cn/page/202401/1305581.shtml

Laura Ruggeri

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Forwarded from Lettera da Mosca
LA RUSSIA IN AFRICA - “La questione della creazione di una base militare russa nella Repubblica Centrafricana è in discussione tra i ministeri della Difesa dei due paesi. Si sta scegliendo il luogo per il futuro dispiegamento del personale militare russo", ha dichiarato l'ambasciata russa nella Repubblica Centrafricana. Il consigliere del presidente della Repubblica Centrafricana Fidel Ngouandika aveva dichiarato il giorno prima che le autorità del paese vorrebbero la creazione di una base militare russa. Secondo lui, il governo ha già predisposto un sito per questi scopi. Si trova nella città di Berengo, a 80 km dalla capitale Bangui. Il fatto che la Repubblica Centrafricana volesse ospitare una base russa sul proprio territorio lo aveva affermato l'anno scorso anche l'ambasciatore della Repubblica in Russia, Leon Dodonu-Punagaza.
Forwarded from La terza ROMA
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Nella regione russa della Baschiria, un esponente separatista baschiro è stato condannato a quattro anni di carcere, dopo avere fra le altre cose invitato a finanziare l'esercito ucraino. Alcuni suoi sostenitori per lo più giovanissimi, hanno protestato davanti al tribunale.

Fail Alsynov, sostiene la separazione della Baschiria dalla Russia ed era a capo di un organizzazione estremista chiamata Bashkort. Organizzazione è bandita in Russia,anche perché finanziata da fondi stranieri. Insieme a lui sono stati arrestati anche altri membri del gruppo.
Dopo l'annuncio del verdetto, una piccola folla si è radunata in piazza, cantando slogan a sostegno di Alsynov. I manifestanti hanno cominciato a provocare la polizia antisommossa, che ha risposto usando gas lacrimogeni.
In Europa ora vi racconteranno della grande opposizione a Putin e dei tanti popoli in Russia che vogliono "emanciparsi", ma in verità sono pochissimi e marginali e pagati dai nemici della Russia.
I servizi americani e inglesi da tempo lavorano per creare tensioni tra le tante etnie che compongono la Federazione Russa. Del resto sono consapevoli di non potere vincere la Russia sul campo e allora provano a creare tensioni al suo Interno. E stato creato addirittura un parlamento fantoccio dei popoli liberi di Russia, che gira l'occidente ed è stato ospitato anche al senato italiano.
https://t.me/terzaroma/6361

♦️ Nonostante ciò che vi diranno i giornali italiani, queste organizzazioni sono marginali e vivono solo grazie ai finanziamenti stranieri. I Baschiri che sognano di lasciare la Russia sono talmente pochi, che non hanno né peso politico né sociale. Invece sono tanti i battaglioni provenienti dalla Baschiria che combattono al fronte.
Inoltre Alsynov viene descritto come un attivista ecologista, ma il personaggio è in verità un estremista islamico separatista.

https://t.me/terzaroma
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È dal 1978 che si batte per la Palestina, con un coraggio e una determinazione che sono pari alla sua grandezza di attrice ed al suo valore, elevatissimo, di donna. Nel tempio del sionismo per eccellenza, Hollywood, utilizzò la vetrina internazionale dell'oscar appena vinto per dedicare il suo premio "a coloro che con fermezza resistono contro un manipolo di teppisti sionisti", spegnendo il sorriso sulle labbra del pubblico, il quale, sorpreso e stizzito, esplose in grida di scherno.
Oggi, quasi ottantaseienne e malata, ma ancora bellissima di quella bellezza che è riflesso di luce interiore, ribadisce il suo sostegno ai palestinesi, tutti; alla resistenza, tutta; ai prigionieri ed alle prigioniere nelle carceri dell'occupazione, tutti, e si commuove nel ricordarne il più celebre, Marwan Barghouti.
Che la tua vita sia abbastanza lunga da vedere la Palestina libera.
#VanessaRedgrave

Rossella Ahmad
SALE LA TENSIONE TRA LA “MEZZALUNA SCIITA” E L’ASSE USA-ISRAELE – GIACOMO GABELLINI

Dall’inizio dell’anno la tensione in Medio Oriente ha subito una vertiginosa escalation, lo scorso 3 gennaio un doppio attentato terroristico ha ucciso 84 persone durante la commemorazione del generale Qassem Soleimani. Come gesto di ritorsione, nelle scorse ore, l’Iran ha lanciato un attacco missilistico sul Pakistan e sul Kurdistan Iracheno, dove sarebbe stata colpita una base del Mossad. Per fare chiarezza su uno scenario sempre più teso e complesso Byoblu ha intervistato l’analista geopolitico Giacomo Gabellini.

https://www.byoblu.com/2024/01/17/sale-la-tensione-tra-la-mezzaluna-sciita-e-lasse-usa-israele-giacomo-gabellini/

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L'unica cosa certa è che i potentati finanziari hanno deciso che devi buttare via la tua auto seppur perfettamente funzionante.

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Andare a 30 all'ora per uscire dalla zona "retrocessione".
Questi sono dei deturpati mentali, altrochè.