Giorgio Bianchi Photojournalist
131K subscribers
13K photos
3.74K videos
29 files
17K links
Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
Download Telegram
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
"Mondo multipolare e clima". Secondo il WEF, queste saranno le principali sfide dei prossimi 10 anni

Quasi due terzi dei 1.500 esperti intervistati al World Economic Forum, il meeting annuale che inizierà a breve a Davos, ritengono che nei prossimi 10 anni il mondo diventerà multipolare. https://www.weforum.org/publications/global-risks-report-2024 /

"Le medie e le grandi potenze stabiliranno e controlleranno il rispetto di norme e regole regionali".

Ne parlano come se fosse qualcosa di negativo: il 63% degli esperti del WEF ha inserito il mondo multipolare nella categoria dei "rischi". In particolare, ritengono che nel 2024 il problema principale del mondo - in realtà dell'ordine mondiale a guida americana - sia la "disinformazione" e "interferenza nelle elezioni". Nel lungo periodo ritengono che il rischio principale sia il cambiamento climatico.

Quindi, l'inevitabilità di un mondo multipolare è già stata riconosciuta. Senza fanfare e dichiarazioni altisonanti. Una dichiarazione così secca proveniente dal covo dei globalisti - il Forum di Davos - è molto significativa. C'è persino una data precisa per il suo inizio: il 2034. Il progetto multipolare, avviato dalla Russia, non può più essere fermato. E ora l'Occidente collettivo sta analizzando le sue conseguenze, cercando di determinare il proprio posto nel nuovo ordine mondiale. Naturalmente il WEF non vede di buon occhio la transizione verso un ordine multipolare e cerca di capire come ricostruire un ordine mondiale a vantaggio dell'Occidente Collettivo per poter vivere "come prima". E si sta convincendo sempre più che tale "perestrojka" sia possibile solo sotto forma di una Grande Guerra, che è l'unico modo per eliminare il "rischio" del crollo della Pax Americana per l'Occidente.

Pertanto, non dobbiamo abbassare la guardia. Più ci avviciniamo alla transizione da mono a multi, più radicali saranno le misure che l'Occidente adotterà per ritardare l'inevitabile. @LauraRuHK Fonte: https://t.me/EvPanina/12401
Non vedo l'ora che esca il nuovo film, ci sono tutte le premesse per un capolavoro addirittura superiore a quello che ha appena fatto. Un capolavoro che incasserà mille miliardi di miliardi, frantumando ogni record.

Su questo pressante e sconvolgente fatto dei nani cedo la parola ad Amleto de Silva:

"Non so perché, ma penso che le sette persone piccole (se proprio vuoi fracantarci la uallera è meglio chiamarle così) avrebbero preferito stare a casa a mettere in ordine e cucinare, piuttosto che andare a faticare in miniera. E non mi risulta che Biancaneve abbia mai detto "ragazzi, state pure a casa, oggi vado io a beccarmi la silicosi".

Alberto Scotti

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Ai poveri la farina di grilli (che però fa molto green), ai ricchi il cibo di qualità.
Poi ti domandi a cosa serva la propaganda.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from Piccolenote
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from Roberto Vivaldelli
Era il settembre 26 settembre 2022, circa un anno e mezzo fa, quando i gasdotti sottomarini #NordStream 1 e 2 che collegano Russia e Germania sono stati sabotati, secondo le autorità svedesi e come confermato dalla Commissione europea.

In una dichiarazione del 27 settembre 2022, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen affermava che “qualsiasi interruzione deliberata dell’infrastruttura energetica europea attiva è inaccettabile e porterà alla più forte risposta possibile”. Ne consegue che “la Commissione seguirà gli Stati membri interessati e la Norvegia per scoprire i responsabili del sabotaggio e assicurarsi che ne rispondano”.

Dunque, secondo Hersh, l’operazione è stata condotta su ordine di Joe Biden, con la complicità della Norvegia. Molto più verosimile della versione dell’intelligence Usa diffusa tramite New York Times e Washington Post che scarica tutta la colpa su Zaluzhny in una fase di grande tensione con Zelensky. E la Polonia, che si oppose fermamente alla realizzazione del Nord Stream? Che ruolo ha avuto? Secondo il Wall Street Journal, gli investigatori europei che lavorano al caso avrebbero trovato poca disponibilità a collaborare da parte dei funzionari polacchi, i quali si sarebbero opposti a collaborare con un’indagine internazionale sul sabotaggio del gasdotto Nord Stream, non “rivelando prove potenzialmente cruciali”. https://www.money.it/chi-non-vuole-la-verita-sul-sabotaggio-del-nord-stream
Scene di vita tranquilla da una Mariupol liberata.

🔗 Leggere il testo integrale

Suscita perplessità la posizione ambigua, per non dire vile, delle autorità italiane, che in un primo momento concedono gli spazi necessari per l’allestimento della mostra dal titolo “La rinascita di Mariupol” a Modena, per poi soccombere alle pressioni della “polemica” e del marcio regime oligarchico ucraino rappresentato dal temibile Ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk il “Terribile”, e tornare indietro su una decisione già presa.

Sorge quindi un ragionevole dubbio su chi dipenda davvero da chi: è forse Kiev, che come sostengono gli autorevoli esperti occidentali non resisterebbe nemmeno una settimana senza il sostegno dell’Occidente (Italia compresa) a dipendere da Roma? O è forse Roma in realtà a dipendere da Kiev, la quale non ha proprio nulla da offrire al di là dell’ideologia nazista di Stepan Bandera e di una tracotanza e ingordigia che non conoscono limiti? Altrimenti come si spiega il fatto che gli ucraini dettino legge alle autorità e al popolo italiano per quanto riguarda gli eventi sociali e culturali ai quali si deve partecipare, e quelli a cui non si deve partecipare, o per quanto riguarda quali produzioni mettere in scena e quali invece ostacolare, quali artisti e musicisti invitare e di quali invece deve essere annullato lo spettacolo? Se all’interno dell’opinione pubblica italiana già da tempo circola la convinzione che molte decisioni vengano prese in via Veneto, evidentemente oramai si può anche affermare con certezza che le autorità italiane, sia centrali che locali, sono obbligate a tenere in considerazione per qualunque questione l’opinione dell’Ambasciata Ucraina, situata... a proposito, ma dove è situata? Come mai non è ancora diventata una delle principali attrazioni turistiche della città, e della politica, di Roma?
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Luciano Canfora (1° intervento):

"La stampa, gli organi d'informazione, sono scritturati per falsificare quasi tutto: talvolta cadono in contraddizione, per cui non è chiaro se la Cina va a rotoli o è un pericolo? A giorni alterni. Comunque i gazzettieri sono pronti a firmare o l'una o l'altra versione indipendentemente"

https://youtube.com/watch?v=F7XLYSHvNdI

[clippini per twitter nei commenti]
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Luciano Canfora (2° intervento):

"L'Unione Europea non esiste più. È un'appendice della NATO, direi anche stolta..."

https://youtube.com/watch?v=F7XLYSHvNdI

[clippini per twitter nei commenti]
Forwarded from ROCCO CANTAUNTORE
LA GERMANIA NON ESISTE

Se qualcuno fa una scoreggia in Serbia o uno starnuto a Taiwan, si fanno gigantografie e sulle prime pagine dei giornali non c’è spazio per altro.

La Germania è paralizzata da tre giorni, inizia a mancare il cibo sugli scaffali dei supermercati, tutta la società civile è in mobilitazione, ma non una mezza riga sulle prime pagine.

«La Germania non esiste
Lo dice la stampa igienica nazionale.

🚀👉🏻 Segui @roccocantautore
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from la fionda📕
‼️ Anche Repubblica da la notizia degli attacchi USA-UK in Yemen, ma lo fa con una foto sbagliata.

Stanno girando infatti in rete (principalmente su Twitter) foto che non fanno riferimento agli attacchi odierni ma sono state scattate negli anni scorsi per altri avvenimenti. Bastava una veloce ricerca in rete per accorgersene.

🔴 Diffidate dei media di regime, entrate nel canale Telegram https://t.me/lafionda
Forwarded from la fionda📕
‼️ Gli attacchi allo Yemen sono stati portati avanti da Stati Uniti e Regno Unito, con il supporto di una coalizione di paesei: Australia, Paesi Bassi, Bahrein e Canada, che hanno condotto questa notte attacchi congiunti contro obiettivi Houthi (fonte: POLITICO su dichiarazione di un ufficiale del dipartimento della difesa USA)

🔴 @lafionda
Forwarded from la fionda📕
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from la fionda📕
‼️La Russia ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'ONU il 12 gennaio in relazione agli attacchi statunitensi e britannici sullo Yemen. (TASS)

🔴 @lafionda
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
TAIWAN - L'amministrazione Biden ha annunciato che invierà una delegazione non ufficiale a Taiwan dopo le elezioni di sabato, una mossa finalizzata a irritare Pechino. Le autorità cinesi hanno ripetutamente avvertito Washington di non immischiarsi negli affari interni della Cina, rispettare il principio di un'unica Cina e non interferire nel processo elettorale. È come se gli Stati Uniti stessero deliberatamente alimentando le tensioni per provocare Pechino. Secondo gli ultimi sondaggi, è probabile che non emerga un chiaro vincitore. Il DPP, partito filoamericano al governo, e il partito nazionalista KMT (Kuomintang), che persegue relazioni più costruttive con Pechino, sono molto vicini nei sondaggi, mentre il Partito del Popolo (TPP), che attrae gli elettori più giovani e quelli insoddisfatti dei due partiti principali, è leggermente indietro. La probabilità di brogli, principalmente a danno del TPP e del KMT, è estremamente alta. È improbabile che Pechino interferisca nelle elezioni perché ciò fornirebbe un pretesto agli Stati Uniti, ma se il KMT dovesse vincere, il DPP e gli Stati Uniti potrebbero preparare una provocazione e accusare Pechino di ingerenza nelle elezioni. In ogni caso, il margine di vittoria sarà molto ridotto, il che porterà a un governo debole e a una crisi costituzionale che potrebbe aumentare la probabilità di proteste di massa. La società taiwanese è estremamente polarizzata e gli agenti statunitensi sono noti per la loro capacità di esacerbare le divisioni e orchestrare il caos. Resta da vedere se gli Stati Uniti rischieranno un'escalation delle tensioni nell'Asia-Pacifico, mentre la situazione in Medio Oriente è esplosiva e l'Ucraina richiede ancora la loro attenzione e il loro coinvolgimento attivo, nonostante i tentativi di scaricare i costi di questo conflitto sulle spalle dell'UE. Non va comunque dimenticato che gli USA da anni traggono benefici dalla guerra permanente. Quando non riescono a imporre la loro egemonia, preferiscono di gran lunga il caos. https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-laura_ruggeri__elezioni_a_taiwan_le_mosse_di_washington_che_irritano_pechino/45289_52280/#google_vignette @LauraRuHK
Forwarded from Giubbe Rosse
🇾🇪 Tutti gli stati del Golfo hanno consentito agli aerei statunitensi e britannici di utilizzare il loro spazio aereo per attacchi sullo Yemen. Tranne l'Oman. (via The National Independent)

🟥 Segui Giubbe Rosse
Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee