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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Il video raggelante barra devastante di questa ragazza (qui sotto), Pubble, è il miglior video sulla guerra in Ucraina mai prodotto finora in Italia. E' molto migliore dei video realizzati dallo IAI, dall'Ispi, dal Corriere della Sera, e da qualunque professore o ricercatore italiano di relazioni internazionali. Non conosco l'autrice del video, ma dedico questo suo eccellente prodotto raggelante barra devastante a Carlo Calenda, Mario Draghi, Maurizio Molinari, Luciano Fontana, Federico Fubini, Beppe Severgnini, Stefano Cappellini, Concita De Gregorio, Massimo Gramellini, Aldo Grasso, Enrico Letta, il Foglio, Libero, il Giornale, Zapping Radio Rai, nsomma, a tutti coloro che dovrebbero sotterrarsi per la vergogna. Sono troppi per nominarli tutti. Non lo dedico al ministro Crosetto perché, nonostante tutti i suoi smisurati errori in Ucraina, almeno Crosetto non ha mai fatto lo sbruffone, non ha mai fatto ricorso a quella vergognosa retorica di basso livello del tipo: "Ci sono le spie russe nei talk show, la Russia ha un esercito di cartone". Crosetto ha mandato le armi sapendo che avrebbero causato un disastro; le ha inviate "obtorto collo". Non so se questa sia una colpa doppia. Almeno Crosetto ci ha risparmiato quello spettacolo pietoso del: "Censurate/licenziate/ammanettate i putiniani, la vittoria dell'Ucraina è a portata di mano!".
Ecco il video:

https://www.youtube.com/watch?v=TwDX5RxfUvk

Alessandro Orsini

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Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «Il video raggelante barra devastante di questa ragazza (qui sotto), Pubble, è il miglior video sulla guerra in Ucraina mai prodotto finora in Italia. E' molto migliore dei video realizzati dallo IAI, dall'Ispi, dal Corriere della Sera, e da qualunque professore…»
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
La società cinese COSCO, leader mondiale, ha cancellato tutte le spedizioni marittime verso Israele, unendosi alla sua controllata OOCL che aveva già sospeso i servizi verso i porti marittimi israeliani a metà dicembre. Il Ministero dei Trasporti di Tel Aviv sta cercando di capire perché. Voi che dite? Brutto tempo, mare grosso? 🤣 @LauraRuHK
Forwarded from Giubbe Rosse
"Non seminano. Non raccolgono. Però sanno tutto loro".

Questo è uno degli slogan più usati dagli agricoltori tedeschi in sciopero in questi giorni. Capita spesso di vedere il cartello appeso su uno dei tanti trattori che in queste ore sfilano per i centri urbani tedeschi, da Monaco a Colonia a Berlino. A nostro avviso, difficilmente potevano sceglierne uno più azzeccato.

Occorre capire le ragioni profonde all'origine di questa protesta, che è solo in minima parte indotta dai tagli alle sovvenzioni agricole decisi dal governo Scholz (tagli che, peraltro, sono in parte già stati ridotti nella vana speranza di placare il malcontento). C'è molto di più. Ma per capirlo, occorrerebbe per prima cosa abbassare il volume dei mainstream e degli "esperti" agronomi, che da anni, imbottiti come sono di ideologia green, spingono per far approvare le proposte della commissione UE e la "Nature restoration law", che mira a proteggere almeno il 20% della superficie terrestre e marina dell'Ue entro il 2030 riducendo fortemente gli spazi coltivabili per "proteggere il clima". Occorre comprendere i rischi che queste politiche suicide comportano. Ridurre la capacità produttiva della nostra agricoltura significa, di fatto, mettere a rischio la nostra autosufficienza alimentare e affidarsi sempre più all'importazione. Eppure la pandemia del 2020 e la conseguente interruzione della catena logistica dovrebbero aver insegnato qualcosa.

Non hanno mai lavorato la terra, non sanno cosa significhi coltivarla. Però sanno cosa è bene e cosa è male per l'agricoltura e per l'umanità. E fanno le leggi. Cosa mai potrebbe andare storto?

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Media is too big
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"Non è andato tutto bene" sarà offerto alla collettività, com'è già stato fatto per "Invisibili", in centinaia di proiezioni dal basso e, se ci riusciremo, lo porteremo al cinema.
La verità non potrà più essere negata.
Ciò che è successo non deve più accadere.
Puoi guardare il trailer e aiutarci a sostenere le spese di realizzazione cliccando qui: https://playmastermovie.com/non-e-andato-tutto-bene/
Uniti siamo invincibili 🙂
Grazie al nostro regista Paolo Cassina!
Michele Morrone

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Forwarded from Giubbe Rosse
PICCOLI NEGOZIANTI IN DIFFICOLTÀ ANCHE A CAUSA DI INTERNET PENSANO A FAR PAGARE LA PROVA DEI VESTITI AI CLIENTI
Saldi a Treviso, Cappelletto: «Non possiamo vietare alle persone di fotografare una scarpa ma possiamo far pagare la prova come fanno all'estero» (Fonte: Gazzettino)

La coperta è estremamente corta, piccoli commercianti che hanno affitti spesso stellari sono ormai strozzati anche dalla poca lungimiranza della gente che entra nei negozi, prova il capo e poi lo compra su internet, desertificando i centri storici. Tutti vogliono il servizio ma poi pochi sono disposti a pagarlo.

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NUOVOATLANTE
di Alessandro Orsini

Gaza. Hamas resiste, lo dicono gli Usa. E Netanyahu sta perdendo la guerra

John Kirby, rispondendo in conferenza stampa, ha riconosciuto che la forza di Hamas a Gaza è fondamentalmente intatta. La domanda della giornalista è un trionfo di sarcasmo che ha ridicolizzato mezzo mondo: “Gli Stati Uniti sanno quanti altri membri di Hamas rimangono ancora da uccidere per sradicare quell’organizzazione?”. La risposta di Kirby: “Purtroppo Hamas possiede ancora una posizione di forza significativa”. Il che conferma la tesi che avevo sviluppato su queste colonne il mese scorso: Israele uccide molti civili quando uccide pochi militanti delle organizzazioni nemiche. Ricorrendo al linguaggio delle scienze sociali, dirò che la relazione tra il numero di militanti di Hamas e quello dei civili uccisi da Israele è inversamente proporzionale. Molti civili massacrati, pochi militanti uccisi.

Netanyahu ha perso la guerra perché non è attrezzato per cancellare Hamas. Israele ha davanti a sé due strade per impedire che si verifichi un altro 7 ottobre 2023. La prima è il ritiro da tutti i territori occupati. La seconda è la pulizia etnica confermata dai dati disponibili. Dall’8 ottobre a oggi, Israele ha sganciato 29.000 bombe su Gaza, il 45% delle quali sono dumb bomb o bombe non guidate, cioè sparate a caso per uccidere il maggior numero possibile di civili e costringere i superstiti alla fuga. Questo dato smentisce la tesi di Netanyahu rilanciata dagli esponenti più corrotti dell’informazione italiana, secondo cui i palestinesi uccisi sono numerosi perché Hamas li usa come scudi umani. Hamas non può avere usato 23.000 civili come scudi umani: 230 forse sì; 23.000 sicuramente no. Per nascondere il sostegno di Biden alla pulizia etnica, condotta con le armi americane, i media affermano che Blinken è in Medio Oriente per impedire l’allargamento del conflitto. Blinken non lavora per fermare il massacro a Gaza, ma per impedire che un Paese islamico attacchi Israele. Non c’è niente di umano nella missione di Blinken che consiste nel creare le condizioni affinché Israele possa massacrare i palestinesi senza preoccupazioni, come dimostra il veto americano alla tregua nel Consiglio di sicurezza Onu. Se l’informazione sulla politica internazionale in Italia non fosse completamente corrotta, questi fatti verrebbero spiegati quotidianamente in televisione, dove sentiamo tutta un’altra storia. La frase più gettonata è: “Tutti i morti di Gaza sono sul conto di Hamas e non d’Israele”.

Per svelare la corruzione che sorregge questo ragionamento, devo ricorrere a un esperimento mentale. Immaginiamo che Israele lanci la bomba atomica su Gaza. Ebbene, secondo la logica suindicata, Israele sarebbe incolpevole. Sotto il profilo etico-politico, la domanda più importante è: “Dove finisce l’incolpevolezza d’Israele?”. Il governo Meloni si è rifiutato di uccidere gli Houthi per difendere Israele. Questo autorizza Israele a sparare sugli italiani? Secondo la logica occidentale, basterebbe dire che l’Italia è nemica d’Israele e il gioco è fatto. Nel momento in cui un uomo è etichettato come “nemico d’Israele”, perde i diritti umani e può essere massacrato a piacimento. Vale anche per gli Stati. L’Occidente è specializzato in violazione del diritto internazionale. Gaza è il risultato dell’Occidente nella pancia della Palestina. Come disse un mio amico omanita quando ero in visita in quel Paese: “La democrazia occidentale? Per carità, stia il più lontano possibile da noi. Porta morte e distruzione dappertutto”. L’Occidente ama talmente tanto la libertà che la tiene tutta per sé.

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ULTIMA ORA. ECUADOR IN STATO DI EMERGENZA.
RIVOLTE, SACCHEGGI, EVASIONI ECLATANTI E UOMINI ARMATI CHE IRROMPONO IN DIRETTA TV.

Il messaggio di Rafael Correa, ex presidente, promotore della Revolucion Ciudadana.

Compatrioti, il nostro Paese vive un momento duro e impensabile, frutto della distruzione sistematica dello Stato di diritto, degli errori e dell'odio accumulato in questi ultimi 7 anni e del quale siamo stati le principali vittime.
Ma oggi è il momento dell'unità nazionale di fronte al crimine organizzato.


Fiorangela
Forwarded from Giubbe Rosse
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🇪🇨ECUADOR: IRRUZIONE NEL NOTIZIARIO DELLA TELEVISIONE STATALE
In Ecuador, uomini armati sconosciuti hanno fatto irruzione nel notiziario della televisione statale. Il Paese ha ora dichiarato lo stato di emergenza dopo una serie di rivolte carcerarie e la fuga del leader del gruppo più pericoloso, Los Choneros. L'esercito è stato schierato nella capitale ed è stata dichiarata un'elevata minaccia terroristica.

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Forwarded from RangeloniNews
Guai a parlare di Russia in Italia

In diverse città italiane nel mese di gennaio erano previsti eventi in cui si sarebbe dovuto parlare di Russia, Donbass e multipolarismo, argomenti trattati poco (e troppo spesso in modo fazioso) dal mainstream. Ciò non è piaciuto ai diplomatici ucraini, che hanno parlato di “Italia manipolata dal Cremlino”, innescando aspre polemiche.

Oggi la Stampa riporta trionfalmente la riuscita censura dell’evento di Modena, annullato dal sindaco il quale tenta di giustificare la sua scelta soffiando via la polvere dall’articolo 11 della costituzione, ricordando che l’Italia ripudia la guerra (nonostante i 700 milioni in armi e munizioni inviati a Kiev, con un nuovo pacchetto in fase di preparazione). Ancora una volta cade nel dimenticatoio l’articolo 21 sulla libertà di parola, concetto sul quale tanto piace speculare quando si parla di Russia, definendolo un paese in cui non c’è abbastanza democrazia e vige la censura… mica come in Italia!

Anche a Lucca, in seguito a pressioni ed ingerenze esterne, l’albergo che doveva ospitare una conferenza promossa da “Vento dell’Est” sul “mondo multipolare” ha deciso di revocare la sala. Gli organizzatori hanno comunque comunicato che “la conferenza ‘Verso un mondo multipolare’ è confermata e si terrà regolarmente sabato 27 gennaio alle ore 17, la nuova location sarà comunicata nei prossimi giorni”.

Ci tengo ad aggiungere che “Vento dell’Est” è una tra le pochissime realtà italiane a parlare di pace e promuovere costantemente eventi culturali e attività umanitarie in sostegno dei bambini del Donbass, dove non arrivano le grosse ONG occidentali. I suoi rappresentanti hanno più volte portato personalmente aiuti nelle zone colpite dalla guerra (l’ultima iniziativa qui), vendendo con i propri occhi quella realtà e quella quotidianità che fa troppo paura a molte redazioni e partiti, che in questo modo fanno il possibile per mettere a tacere o discreditare gli eventi che si discostano dalla linea secondo la quale la Russia deve essere il male, a prescindere.

✍️ RangeloniNews
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
La Cina persegue la riunificazione pacifica con Taiwan, gli Stati Uniti cercano in tutti i modi di sabotarla A Taiwan, dove sabato gli elettori eleggeranno un nuovo presidente, i secessionisti del DPP al governo, sostenuti dall'Occidente, hanno cercato di tagliare i legami economici e commerciali con la Cina continentale, ignorando le disposizioni dell'Accordo di cooperazione economica (ECFA) tra il continente e l'isola. Le autorità del DPP hanno imposto restrizioni sull'importazione di oltre 2.500 prodotti della Cina continentale. In risposta, Pechino ha sospeso le tariffe preferenziali previste dall'ECFA su una dozzina di prodotti chimici provenienti da Taiwan a partire dal 1° gennaio.

Pechino intende contrastare con fermezza le azioni del DPP che minano la cooperazione tra le due sponde dello Stretto e danneggiano gli interessi vitali dei connazionali di Taiwan, attuando al contempo politiche volte a promuovere lo sviluppo integrato tra le due sponde dello Stretto e a sostenere i connazionali di Taiwan. La provincia cinese del Fujian, situata di fronte a Taiwan, sarà trasformata in una zona dedicata a dimostrare i vantaggi e benefici di uno sviluppo integrato tra il continente e l'isola, con l'obiettivo di approfondire le relazioni in tutti i campi e far progredire la riunificazione pacifica del Paese. A novembre, il Ministero della Pubblica Sicurezza ha annunciato nuove politiche di ingresso e uscita per i connazionali di Taiwan, tra cui lo snellimento del processo di richiesta dei permessi di viaggio. @LauraRuHK https://www.globaltimes.cn/page/202401/1305063.shtml
Il Financial Times riporta che l'ex primo ministro italiano Mario Draghi potrebbe diventare il nuovo presidente del Consiglio europeo, poiché Charles Michel intende dimettersi anticipatamente dal suo incarico. Qualche mese fa Draghi era stato menzionato anche come potenziale successore di Stoltenberg prima che quest’ultimo accettasse un nuovo mandato come segretario generale della NATO. Lo scorso dicembre il quotidiano italiano La Repubblica ha riferito che Emmanuel Macron stava esercitando pressioni su altri leader europei affinché trovassero un accordo sull’ex presidente della Banca centrale europea (BCE) Draghi come prossimo capo della Commissione europea. Draghi ha detto di non essere interessato al lavoro.

Perché l'ex banchiere della Goldman Sachs Mario Draghi è così popolare negli ambienti atlantisti neoliberisti? Il 2 giugno 1992, al largo di Civitavecchia, a bordo del Royal Yacht Britannia (lo yacht della Regina Elisabetta II) venne organizzato un incontro indetto da alcuni finanzieri londinesi sul futuro economico dell'Italia. Tra gli ospiti italiani c'era l'allora direttore generale del Tesoro Mario Draghi. In quell’occasione, l’ex direttore esecutivo della Banca mondiale tenne un discorso incentrato sulle privatizzazioni, in cui, sulla scia dei “successi” del “thatcherismo”, insisteva sull’idea che la vendita dei beni statali fosse la soluzione migliore per aumentare il potenziale produttivo dell’Italia. Proprio al momento giusto, le inchieste di "Mani Pulite", un golpe morbido mascherato da inchiesta anti-corruzione, spazzarono via la classe politica che aveva governato l'Italia dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Il ruolo di Draghi è stato quello di “curatore fallimentare” per le élite finanziarie anglo-americane. Ultimo ma non meno importante, è membro del Club Bilderberg [e del Gruppo dei trenta, di cui è membro senior].

Laura Ruggeri

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L'ISIS, una delle ali terroristiche dell'egemone, ha condannato Hamas (ovviamente lo fa). Successivamente ha effettuato un attacco terroristico contro un autobus a sud della città di Palmira, nel governatorato siriano di Homs, uccidendo 8 soldati e 1 civile e ferendo altre 22 persone. La scelta dell’obiettivo dell’Isis è sempre in linea con la strategia degli Stati Uniti: l’Isis è anti-Iran, anti-talebani, anti-Siria, anti-Hamas, anti-Cina e anti-Russia. Quando i suoi terroristi prendono di mira i civili nei paesi occidentali, lo fanno per inviare un avvertimento ai governi che sembrano deviare dalla rotta prescritta e per creare la richiesta di misure di sorveglianza e controllo che limitino ulteriormente le libertà dei cittadini.

Laura Ruggeri

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VESTE CIVILE DEL PROGETTO EGEMONICO ANGLOSASSONE

Oramai è tutto evidente che uomini come Draghi e luoghi come Davos, sono perfettamente complementari a strutture militari come Nato e Five Eyes. Il progetto egemonico anglosassone sull'Europa, procede su una direttrice militare sotterranea, ma anche e soprattutto su direttrici civili quali media, istituzioni nazionali, sovranazionali (UE in testa), piattaforme social, colossi hi-tech, ambienti accademici, industria culturale e finanza, che operano invece alla luce del sole, coperte da una fitta cappa propagandistica, che ne dissimula le finalità neocoloniali.
Una volta ottenuta una sufficiente assimilazione culturale ed economica, una volta predisposti gli strumenti e gli apparati di controllo e condizionamento delle masse (i fondi del PNRR servono soprattutto a finanziare il lager che ci stanno apparecchiando), l'ultimo passaggio sarà quello di rimuovere il velo e di rivelare la vera faccia delle cosiddette "riforme", o "ammodernamenti", o "quarte rivoluzioni" (chiamatele come vi pare) e di rendere chiaro a tutti che l’Europa è stata completamente annessa dall'impero anglosassone, vincitore della Seconda Guerra Mondiale (La Nato è riuscita dove il Patto di Varsavia ha fallito, e senza usare un solo carrarmato). Tolte le lenti cognitive offerte dalla propaganda, sarà finalmente visibile a tutti il formidabile apparato repressivo, di controllo e condizionamento tecno-finanziario-mediatico-militare (approntato un pezzetto alla volta in questi anni grazie alla cortina fumogena offerta dall'apparato propagandistico), garantito dalle strutture militari della Nato e dalla morsa economica e digitale sulla vita dei cittadini colonizzati operata dalle strutture civili sovranazionali.

Segue...

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