Giorgio Bianchi Photojournalist
131K subscribers
13.1K photos
3.75K videos
29 files
17.1K links
Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
Download Telegram
ALLARME NUCLEARE: ALTRE 32 BASI USA 
IN EUROPA A RIDOSSO DELLA RUSSIA 
 
La Svezia entrerà nella NATO sotto comando USA il prossimo luglio. Intanto gli Stati Uniti sono già entrati in Svezia. Un accordo stipulato lo scorso dicembre concede loro accesso illimitato a 17 basi militari svedesi.  Qui gli Stati Uniti potranno schierare proprie forze e preposizionare armamenti  Le armi nucleari non sono menzionate nell’Accordo, ma gli Stati Uniti avranno il controllo esclusivo sugli armamenti preposizionati,  quindi la possibilità di schierare in Svezia anche armi nucleari.  Un accordo analogo è stato stipulato dagli USA lo scorso dicembre con la Finlandia, entrata nella NATO sotto comando USA  lo scorso aprile.  La Finlandia concede agli Stati Uniti  l'accesso illimitato  a 15 basi militari, compreso il preposizionamento di armamenti e l'ingresso di aerei, navi e veicoli militari statunitensi. Poiché sono gli Stati Uniti ad avere l’esclusivo controllo su tali forze, essi possono schierare nelle basi finlandesi sia armi che vettori nucleari.  Cinque delle 15 basi si trovano in Lapponia al confine con la Russia. 

Contemporaneamente gli Stati Uniti stanno schierando in Europa le nuove bombe nucleari B61-12. Esse vengono disclocate in Italia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Turchia in sostituzione delle bombe nucleari B61. È possibile che le B61-12 siano segretamente dislocate anche in Polonia e altri paesi europei. Mentre è in corso il loro schieramento, il Perntagono annuncia la decisione di sviluppare un'ulteriore variante della bomba, denominata  B61-13.  Avrà una potenza di  360 kiloton, molto superiore a quella massima della B61-12 da 50 kiloton. Il Pentagono comunica che  “la B61-13 fornirà al Presidente degli Stati Uniti ulteriori opzioni contro obiettivi militari più resistenti  e contro obiettivi su grandi aree” . In altre parole, gli Stati Uniti stanno schierando in Europa bombe nucleari da first strike, chiaramente dirette contro la Russia, per distruggere i bunker dei centri di comando e grandi aree di importanza strategica. Inevitabile la risposta della Russia: essa  ha completato lo schieramento in Bielorussia di armi nucleari tattiche in grado di colpire le basi nucleari USA-NATO in Europa. 

Cresce allo stesso tempo il rischio di guerra nucleare in Medioriente, dove Israele – unica potenza nucleare della regione – si prepara, con l’appoggio statunitense, ad attaccare l’Iran. 

Manlio Dinucci

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Post del 3 Aprile 2021.

I moralisti che si riempiono la bocca con la questione del cambiamento climatico, dimenticano sempre di nominare il contesto nel quale si realizza la maggiore concentrazione di eventi inquinanti, ovvero le guerre.
Parlano della tua Panda del '95, della tua caldaia, perfino delle scorregge delle vacche, ma le guerre si dimenticano sempre di menzionarle.
Nel ricordare sommessamente che il maggior inquinatore del pianeta restano le forze armate statunitensi:

SAPETE QUAL È L'ORGANIZZAZIONE PIÙ INQUINANTE AL MONDO?

Segue...

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0Ay7bT58a3ks8ejw1PDjVpVKEthASkXi3aE69g8wViccDfY3mCpnT8QGhhSNXEXaYl&id=1575860640

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «Post del 3 Aprile 2021. I moralisti che si riempiono la bocca con la questione del cambiamento climatico, dimenticano sempre di nominare il contesto nel quale si realizza la maggiore concentrazione di eventi inquinanti, ovvero le guerre. Parlano della tua…»
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Timofey Bordachev, direttore del programma del Valdai Club passa in rassegna le principali tendenze che abbiamo già sotto gli occhi, suggerisce che si intensificheranno nel 2024 e considera l'espansione dei BRICS il maggiore evento politico del 2023. "Dalla primavera del 2022, gli Stati Uniti, in auto-isolamento, hanno iniziato a distruggere sistematicamente la globalizzazione che avevano creato dopo la Seconda Guerra Mondiale. La guerra economica contro la Russia, la pressione sulla Cina e altre misure stanno facendo riflettere tutti sulla necessità di ridurre la propria dipendenza dall'economia globale. L'Europa occidentale sinceramente non vorrebbe farlo, ma non ha la volontà politica di opporsi agli americani. Con il venir meno della globalizzazione, i prezzi di molti beni aumenteranno e la produttività diminuirà, semplicemente perché i Paesi del mondo dovranno rinunciare a soluzioni più economiche ma politicamente rischiose. Quanti anni ci vorranno per trovare un equilibrio è difficile dirlo.

Nel 2023, l'Occidente ha continuato a consolidare il suo indebolimento. Si tratta ora di un'alleanza economico-militare che coinvolge gli Stati Uniti e un gruppo significativo di Paesi di medie e piccole dimensioni, caratterizzata da una rigida disciplina interna e dal fatto che il leader raccoglie la maggior parte dei benefici.
Questo tentativo di consolidamento dell'Occidente in declino continuerà a creare problemi alla sicurezza internazionale e all'economia mondiale. Questo semplicemente perché l'Occidente unito sarà - ancora per molto tempo - incapace di accettare la nuova realtà, di smettere di combattere il corso naturale della storia e di iniziare l'adattamento. Come si evince dalle recenti dichiarazioni di Washington e dei suoi alleati, gli Stati Uniti non hanno altra soluzione ai loro problemi se non quella di riconquistare almeno in parte il potere e il controllo di un tempo. Anche se le persone in posizioni apicali si rendono conto che questo è impossibile, non lo ammetteranno mai, quindi interferiranno e creeranno confusione in diverse parti del pianeta.

A questo si opporrà la maggioranza globale: L'insieme degli Stati del mondo, che comprende circa i tre quarti dei membri dell'ONU, sempre più concentrati sui propri interessi. Questo termine è stato coniato nel 2022 per indicare i Paesi che non hanno partecipato alla guerra economica dell'Occidente contro Mosca a livello statale - anche se le loro aziende e banche sono costrette a rispettare i divieti degli Stati Uniti e dell'Unione Europea pena ritorsioni. Essi cercano e trovano costantemente il modo di continuare a commerciare e, in generale, a fare affari con la Russia. Nel 2023, questo fenomeno era già del tutto evidente". https://swentr.site/news/590124-most-important-foreign-policy-event/
Forwarded from Piccolenote
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from Giubbe Rosse
🇱🇧🇮🇱 HEZBOLLAH RIVENDICA ATTACCO ALLA BASE ISRAELIANA SUL MONTE MERON
Hezbollah ha affermato poco fa di aver lanciato 62 missili contro la base israeliana sul Mount Meron, utilizzata per la gestione, la sorveglianza e il controllo aereo nel nord del paese. Secondo Hezbollah, questa base era, tra le altre cose, anche la centrale operativa da cui partivano gli attacchi su Beirut, uno dei quali è costato la vita giorni fa al numero 2 di Hamas Saleh Al-Arouri.

🟥 Segui Giubbe Rosse
Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
GREEN NEW SLAVERY
(Post del 12 Dicembre 2020)

Quando leggete Green New Deal dovete immaginare un piano programmatico per rendere sistemica la deflazione e mantenere bassa l'inflazione in modo tale da poter stampare soldi come fossero coriandoli.

Segue...

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid026maKm8p6C46obA4DFqPcgLNP4Uq512t9oBSj9xwoyYfFHrLoVzrCzFAaP7GG7o4Gl&id=1575860640

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «GREEN NEW SLAVERY (Post del 12 Dicembre 2020) Quando leggete Green New Deal dovete immaginare un piano programmatico per rendere sistemica la deflazione e mantenere bassa l'inflazione in modo tale da poter stampare soldi come fossero coriandoli. Segue...…»
Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇷 HOSSEIN SALAMI: RAGGIUNGEREMO IL NEMICO VICINO E LONTANO

Il comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane, Hossein Salami, ha annunciato oggi che "il nemico" vicino e lontano verrà raggiunto. Sale intanto la tensione sulle principali rotte marittime dove gli alleati di Teheran stanno attaccando le navi.

"Oggi stiamo affrontando una battaglia a tutto campo con il nemico", ha detto Salami durante una cerimonia tenutasi nella città portuale di Bandar Abbas nel Golfo meridionale, dove la marina delle guardie ha presentato una nuova nave chiamata "Abu Mahdi" e 100 lanciamissili. (Fonte: Reuters)

🟥 Segui Giubbe Rosse
Telegram | Web | Ultim'ora | TwitterFacebook | Instagram | Truth | Odysee
Dopo averci abituato ad indossare capi di pessima qualità realizzati con materiali sintetici o da riciclo intortandocela con la moda e con il design, ecco pronto il prossimo passaggio: convincerci a mangiare cibo sintetico.
Ci stanno portando per mano, passetto dopo passetto, verso un futuro fatto di vestiti sintetici, cibo sintetico, sentimenti sintetici, piaceri sintetici.
L'unico aspetto reale in questo delirio collettivo, è la massiccia campagna di persuasione occulta che sta convincendo gli opulenti, annoiati e nevrotici occidentali a demolire dalle fondamenta la loro architettura socio-culturale.
Sarà una vita sintetica ma sicuramente molto "green", fidatevi del buon fattore Bill Gates, lui ci tiene al suo allevamento zootecnico.
A questo punto mancano soltanto le foto sui profili Instagram di Fedez e della Ferragni.

Ecco perché, spiega il co-fondatore di Microsoft, è urgente cambiare le nostre abitudini a tavola, "passando ad esempio al consumo di manzo sintetico e a prodotti alternativi a base vegetale".

I Paesi ricchi dovrebbero mangiare carne sintetica al 100 per cento. Ci si può abituare alla differenza di gusto, senza contare che, nel tempo, verrà resa ancora più appetitosa“. Mangiare carne sintetica al posto di quella “vera”. È l’invito lanciato da Bill Gates nella sua ultima intervista alla rivista MIT Technology Review, in cui si dice seriamente preoccupato per il futuro del nostro pianeta, sempre più minacciato dai cambiamenti climatici ai quali contribuiscono proprio gli allevamenti intensivi per la filiera alimentare. Ecco perché, spiega il co-fondatore di Microsoft, è urgente cambiare le nostre abitudini a tavola, “passando ad esempio al consumo di manzo sintetico e a prodotti alternativi a base vegetale. Le mucche allevate per la carne bovina contribuiscono fortemente alle emissioni di gas metano. La cui quantità nell’atmosfera, tra il 2000 e il 2017, è cresciuta a dismisura arrivando a eguagliare i livelli dell’industria dei combustibili fossili”.

“Non credo — continua Gates — che gli 80 Paesi più poveri al mondo potranno mai mangiare carne coltivata, le cui tecniche di produzione sono piuttosto costose. Proprio per questo mi appello alle Nazioni politicamente e tecnologicamente più avanzate, in grado quindi di sostenerne i costi. Una strategia, questa, che consentirebbe di ridurre in maniera drastica l’inquinamento ambientale. Per dare un’idea, a ogni chilo di carne di maiale o di pollame corrisponde una quantità di anidride carbonica che varia da 3,2 a 4,6 chilogrammi, mentre per la produzione di manzo l’anidride carbonica generata sfiora i 60 chilogrammi. Con un aumento del riscaldamento globale fino a quattro gradi Celsius entro la fine del secolo”. Un disastro per la Terra: se così fosse – conclude Bill Gates – ci sarebbe un incremento del rischio di catastrofi naturali, carestie e migrazioni di massa.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/02/18/bill-gates-ecco-perche-dovremmo-mangiare-solo-carne-sintetica/6105794/?utm_content=fattoquotidiano&utm_medium=social&utm_campaign=Echobox2021&utm_source=Facebook&fbclid=IwAR1Q1g94tVHz3uvMzDNloTLsocpP3cCI-4AfNDbSbD-ol8LoJCb4ei2ZjMg#Echobox=1613658340

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Chi ci guadagna dalla crisi logistica nel Mar Rosso?

Gli Stati Uniti hanno assistito a un aumento significativo delle esportazioni di petrolio a causa delle interruzioni causate dagli attacchi dei ribelli Houthi alle navi nel Mar Rosso, ha affermato Robert Yawger, direttore esecutivo per i futures energetici presso Mizuho Securities USA, citato da MarketWatch.

La situazione di tensione nel Mar Rosso ha spinto i clienti europei a reindirizzare le loro rotte, optando per fare rifornimento di petrolio americano. Questo spostamento di preferenza ha nettamente favorito gli Stati Uniti, ha affermato Yawger.

Nella settimana terminata il 29 dicembre, le esportazioni statunitensi hanno registrato un forte aumento, aumentando di 1,377 milioni di barili al giorno per raggiungere 5,292 milioni di barili al giorno, secondo l'Energy Information Administration (EIA).

(Fonte: Sputnik - Tramite Laura Ruggeri)

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from Giubbe Rosse
PILLOLE DI ALTRO CINEMA #04
"IL RAGAZZO E L'AIRONE": LA MAGNIFICENZA DELLA VITA CHE NON ESCLUDE L'OSCURITA'

L’ultimo film di Hayao Miyazaki è un grande viaggio onirico e iniziatico. Un’opera capace di sorprendere anche i conoscitori più attenti del regista giapponese. Acqua, terra, aria, fuoco. Si combinano e si attraversano tutti gli elementi della natura in questo film dalla potenza visiva stupefacente. Un film che chiede di essere assolutamente visto.

"Il ragazzo e l’airone" è un film prodotto da Studio Ghibli.
Tutto il materiale video inserito nella puntata è di loro proprietà.
La distribuzione italiana è di Lucky Red.

Pillole di altro cinema | Costruire un nuovo immaginario è un format ideato e condotto da Massimo Selis: regista, produttore, autore.
Uno spazio per raccontare un cinema diverso e la possibilità concreta di costruire un nuovo immaginario.

👉🏻 CLICCA QUI PER GUARDARE LA PUNTATA

🟥 Segui Giubbe Rosse
Telegram | Web | Ultim'ora | TwitterFacebook | Instagram | Truth | Odysee
Dubbi.
Eppure sembrava gente così a modino: il marito che girava distribuendo soldi dalla Lamborghini, i figli esibiti come merce...
Sono sconvolto.
Chi di moralismo ferisce, di moralismo perisce.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
È un po' come sparare sulla Croce Rossa, mi rendo conto, ma esattamente un anno fa il discorso era questo:

https://www.repubblica.it/esteri/2023/01/06/news/ucraina_scenario_di_guerra_russia-382259335/
Ha inizio la campagna elettorale dei giornali del gruppo Gedi per le elezioni in Russia.
Da qui al 17 Marzo ci divertiremo.

Provate a mettervi nei panni di gente come questo Riccardo Ricci, che scrive del calo dei media filo governativi russi, mentre il giornale per cui lavora sta sprofondando.
Nel mese di Dicembre, la Repubblica ha registrato la vendita di circa 70.800 copie cartacee, con un calo del 6% rispetto al mese precedente e del 12% rispetto ad un anno prima. Tra cartaceo e digitale arriva mediamente a 115 mila copie giornaliere.
I blogger stimati che seguiamo su piattaforme come Telegram hanno un seguito maggiore.
Ampiamente adottati nella capitale norvegese "per ridurre le emissioni", i bus elettrici bloccati per le basse temperature paralizzano Oslo da giorni (130 sono rimasti fermi).
«Questo massacro ha una scorta mediatica che lo rende possibile. Questa scorta siamo noi. Non avendo alcuna possibilità di cambiare le cose, con colpevole ritardo mi chiamo fuori»

Raffaele Oriani interrompe la collaborazione con Repubblica dopo 12 anni per questioni di etica per ciò che sta avvenendo a Gaza e la relativa copertura dei mezzi "d'informazione"

https://www.professionereporter.eu/2024/01/raffaele-oriani-lascia-il-venerdi-per-la-vergogna-di-tutti-su-gaza/