Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Forwarded from Donbass italia
In Moldavia è stata criticata la nomina di Anca Dragu, cittadina rumena e funzionaria dei servizi segreti esteri romeni, a capo della Banca nazionale del paese.

“Ho solo un paio di domande: quali interessi saranno prioritari per un leader del genere: Moldavia o Romania?

E i rappresentanti dei servizi segreti esteri rumeni non prestano giuramento?» — ha chiesto il leader del partito di opposizione “Chance” Lungu.

Il politico ha sottolineato che questa situazione è una questione di sicurezza e indipendenza del Paese.

Fonte 🟩 RT in russo
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Forwarded from ANGELO D’ORSI
Gli israeliani hanno arrestato senza uno straccio di imputazione Khalida Jarrar, deputata palestinese, nella sua dimora a Ramallah. I soldati hanno sfondato l’uscio di casa e l’hanno portata via. É la sesta volta che viene imprigionata. « L’unica democrazia del Medio Oriente ». Il mondo deve ribellarsi. Sono i nuovi nazisti.
Forwarded from Donbass italia
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A Belgrado sono scoppiate nuove proteste dell'opposizione filooccidentale .
Uno dei manifestanti ha sventolato LA bandiera dell'unione europea

I manifestanti, ricordiamo, chiedono l’annullamento dei risultati delle elezioni, vinte dalla coalizione di Vucic, così come la liberazione dei rivoltosi .

Fonte 🟩 RT in russo
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Forwarded from La Mia Russia (Marco Bordoni)
Zaluzhny dice che le truppe ucraine hanno abbandonato le rovine di Marinka perché "la guerra ha le sue leggi" e fra due o tre mesi è possibile che si debba evacuare Avdeevka come in passato si lasciò Bakhmut.
https://www.kommersant.ru/doc/6427189?tg
Gli antropologi del futuro avranno il loro bel daffare a studiare quelli che hanno preso sul serio +Europa.

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Forwarded from Giubbe Rosse
Venti tra le più grandi banche del mondo, in un contesto di forte calo delle commissioni, hanno licenziato più di 60mila dipendenti nel 2023. La cifra è stata una delle più alte dalla crisi finanziaria del 2007-2008.

Il leader dell'anti-rating è stato UBS-Credit Suisse, che ha annunciato che licenzierà 13mila dipendenti del gruppo combinato. L'anno prossimo, gli analisti prevedono migliaia di licenziamenti in più come parte dell'integrazione delle due banche.

Wells Frago era al secondo posto per numero di licenziamenti. Lì hanno perso il lavoro 12mila persone. Il CEO Charlie Scharf ha affermato che la banca ha accantonato 1 miliardo di dollari per le indennità di fine rapporto, il che potrebbe significare decine di migliaia di possibili licenziamenti in futuro.

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Forwarded from SilvioDallaTorre (Silvio Dalla Torre)
L’EPOCA DELL’IPOCRISIA
L’epoca in cui viviamo non sarà forse la più violenta della storia (violenze efferate vi sono state fin dalla notte dei tempi) ma è di sicuro la più ipocrita.
Oggi i massacri non si compiono più in nome del sacro egoismo delle nazioni, ma in nome dei diritti umani e dei buoni sentimenti.
In Afganistan, quelle stesse donne che dovevano essere liberate dalla medioevale tirannia dei talebani, potevano però essere fatte a pezzi, insieme ai loro figli, dai droni lanciati contro le abitazioni dei presunti terroristi ( in questa pratica, che ha provocato decine di migliaia di vittime, si è distinto il buon presidente premio Nobel per la pace, Barac Obama).
Per portare la democrazia in Libia, si sono chiusi entrambi gli occhi di fronte ai pogrom di cui è stata vittima la locale popolazione di colore. Il sistema mediatico dell’Occidente si è persino inventato, con ributtante cinismo, la presenza dei “mercenari neri di Geddafi”.
Il razzismo, del resto, può sempre tornar buono.
I “buu” di sfregio al centravanti avversario suscitano uno sdegno unanime. Se però dal campo di calcio passiamo al campo di battaglia, le cose cambiano completamente.
Da quasi tre mesi Israele colpisce in modo indiscriminato la popolazione di Gaza. I morti sono più di ventimila. I video postati dagli stessi soldati israeliani ci mostrano scene indecenti: abbattimento di moschee, ospedali, scuole e case private; interi quartieri rasi al suolo; prigionieri (tra essi anche alcuni bambini) denudati ed esposti come trofei. Come non bastasse, gli attacchi si estendono alla Cisgiordania, alla Siria e al Libano. Il giorno di Natale, per esempio, è stata bombardata Betlemme.
Di fronte a queste enormità, cosa fa il sistema mediatico? Minimizza, nasconde, ammicca. Fa capire che, in fondo, se la sono meritata. E’ gente inferiore. Avrebbe dovuto starsene tranquilla, chiusa all’interno del suo bel muro. Sono arabi e musulmani, che non possono essere offesi facendo a scuola un presepio che non offende nessuno, ma possono essere massacrati.
Il razzismo, cacciato con squilli di tromba e fanfare dalla porta principale, ritorna dalla finestra.
Colmo dei colmi, a distinguersi in questa opera di demonizzazione sono spesso le vecchie cariatidi del Sessantotto. Quelli che a venti anni volevano fare la rivoluzione ed ora, arrivati alla terza età, si fanno paladini di tutte le più oscene nefandezze dell’Occidente.
NUOVOATLANTE
di Alessandro Orsini

Crosetto, il ministro delle “arti magiche” che manda cannoni

Tra le qualità di Crosetto, c’è anche l’astuzia. Il ministro della Difesa ha inviato armi in Ucraina con un gesto fulmineo sfruttando lo scandalo Ferragni in suo favore. Quando Crosetto entrava in palazzo Baracchini, il ministero delle Arti magiche sussurrava che l’Ucraina avrebbe sconfitto la Russia con la controffensiva più travolgente della storia universale. All’epoca dei fatti, l’arma magica del mese era il Samp/T. Delle armi magiche si è perso il conto: Himars, Atacms, Abrams, Leopard, Storm Shadow, bombe a grappolo, F-16.

In quei giorni di maghi e fattucchiere, Crosetto tuonava contro Giuseppe Conte che gli chiedeva di discutere l’invio di armi in Parlamento: “Conte è un deficiente”, disse in un fuorionda, del quale – signore come sempre – si scusò. Era l’11 novembre 2022 e Crosetto vedeva il passaggio in Parlamento con terrore.

Ma poi la controffensiva ucraina si è risolta in un fallimento colossale e Crosetto ha iniziato a invocare la discussione in aula per scaricare sul Parlamento la responsabilità di spedire le poche armi italiane in quel buco nero con Zelensky intorno. Nel dicembre 2022, Crosetto ragionava male: “Se l’Ucraina vince, le armi le ho inviate io e mi prendo i meriti”. Dodici mesi dopo, Crosetto ha ragionato bene: “Se l’Ucraina crolla, le armi le hanno date pure Salvini e Schlein, con cui dividerò i demeriti”. Peccato che Salvini gli abbia chiesto di inviare le armi per l’ultima volta lasciando il ministro delle Arti magiche in mezzo al dramma di Natale. Da una parte, Crosetto voleva scaricare il fallimento della guerra sul Parlamento; dall’altra, sapeva di dover inviare armi per un anno intero.

A questo punto, Crosetto si è detto: “Oibò, se mi presento in Parlamento ogni volta che dovrò inviare armi nel 2024, Conte mi sbatterà in faccia il fallimento d’Ucraina a ogni discussione”. Alla fine, Crosetto ha deciso di inviare armi a Zelensky per un anno piuttosto che essere umiliato da Conte tutto l’anno. Mentre gli sguardi erano puntati sui pandori griffati, Crosetto ha optato per un decreto nottetempo. Il governo Meloni invierà le armi senza chiedere il permesso al Parlamento. In perfetto stile anti-democratico, cioè in perfetto stile Draghi, nessuno saprà quali altre attrezzature Crosetto infilerà nel buco nero d’Ucraina. Lo sapremo grazie ai soldati ucraini abituati a ringraziare l’Italia con le foto social degli obici italiani.

Dietro il polverone del pandoro, Crosetto ha nascosto un bel cannone. È lecito chiedersi se Giorgia Meloni abbia meditato tutto questo quando ha attaccato Chiara Ferragni ad Atreju. Non possiamo saperlo. Tuttavia sappiamo che Crosetto darà armi all’Ucraina per l’ottava volta mentre Zelensky dichiara di non sapere come avviare una nuova mobilitazione per raccogliere 500.000 soldati. Avere un bisogno disperato di 500.000 soldati dopo avere appena terminato una controffensiva è come avere bisogno di un trapianto di cuore dopo l’asportazione di un polmone. Non è un’immagine salutare.

Il fatto che Zelensky annunci di avere bisogno di arruolare 500.000 soldati dice tutto. Nel frattempo, è caduta pure Marinka e tutto si riassume in due parole: “Game over”. La nave russa colpita a Feodosia conferma che l’Ucraina ha perso la guerra. Siccome gli ucraini non riescono a vincere nemmeno una battaglia sul campo, non possono fare altro che colpire le infrastrutture russe. Quando cadrà Avdiivka, Zelensky cercherà di colpire il ponte di Crimea. “Elementare, Watson!”. Anzi no: “Elementare, astuto Crosetto!”.

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Forwarded from Paolo Borgognone
Un altro esempio di ciò che si intende, nell’ideologia liberale, per “libertà da” (free from). Sbarazzarsi delle identità tradizionali in nome delle esigenze del mercato dei consumi odierni…
Forwarded from Rossella Fidanza (Rossella Fidanza)
il Corriere della Sera. Il raid sul campo profughi di Al-Maghazi è stato compiuto dalle forze israeliane, che l'hanno addirittura rivendicato. Eppure, il principale quotidiano italiano l'ha immediatamente attribuito ad Hamas (vedi link, perchè il web non dimentica) ed ha lasciato questo titolo pubblicato online PER TUTTO IL GIORNO DI NATALE, cambiandolo solo stamani 👉 https://www.corriere.it/esteri/23_dicembre_25/hamas-raid-campo-profughi-al-maghazi-almeno-70-morti-7c983ade-a2ee-11ee-bc2b-0318380df5f4.shtml Cosa si deve fare per far revocare il pubblico finanziamento ai giornali? Dobbiamo presentare una proposta di legge popolare con raccolta di firme? Beh, art. 71 della Costituzione, "il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta da parte di almeno cinquantamila elettori di un progetto redatto in articoli", possibile che tra tante superstar dei social nessuno abbia la possibilità di organizzare questo? Io mi metto a disposizione.
Leggo su "X" che alcuni gruppi che sotengono il governo criminale d'Israele, terrorista e massacratore di bambini musulmani, avrebbe scritto una lettera ai vertici di Mediaset per chiedere di non invitarmi più nelle sue trasmissioni. Non so se questa notizia sia vera. Vorrei soltanto far sapere che, se fosse falsa, ne riceverei un grande dolore. L'idea che lobby o singoli individui che sostengono il governo terrorista d'Israele chiedano che la mia voce sparisca dallo spazio pubblico, beh, questo sì che sarebbe il più grande onore della mia carriera intellettuale. Se quella lettera che richiede la mia censura per coprire i crimini dell'esercito terrorista d'Israele è stata scritta, sono felicissimo. Se non è stata scritta, fate presto a scriverla!

Il governo Netanyahu ha ucciso 21.000 civili palestinesi a una velocità da video game. E ha appena dichiarato che intensificherà l'offensiva nei prossimi giorni. 10.000 bambini musulmani massacrati. Netanyahu ha scritto un editoriale nel giorno di Natale, 25 dicembre 2023, sul Wall Street Journal per assicurare che il bombardamento di Gaza durerà molto a lungo. Tutti gli ospedali a Gaza sono al collasso, i bambini vengono operati senza anestesia. Il medico britannico-palestinese Abu Sittah racconta che i bimbi di Gaza a volte sopravvivono alle amputazioni senza anestesia, ma poi muoiono per il dolore sotto gli occhi dei genitori che urlano in sala operatoria con i loro bimbi. Ecco perché il governo Netanyahu è detto anche FEC ovvero "Feccia con Esercito Cloaca". Tutto questo mentre l'Unione europea, culla dei diritti umani, sta a guardare. Si può dire che fa schifo?

Alessandro Orsini
Forwarded from Pino Cabras
DEPORTARE NEL DESERTO DEL SINAI LA GENTE DI GAZA? PER IL SIONISMO REALE È DA FARE.
E poi ci sono i professori che vorrebbero relegare gli abitanti di Gaza nel deserto della penisola del Sinai. Lo ha suggerito in un pensoso editoriale su «The Jerusalem Post» che sta facendo parecchio rumore il professore israeliano Joel Roskin, un geologo-geografo (e immagino anche geoparaculo) del Dipartimento di Geografia e Ambiente dell’Università Bar-Ilan di Tel Aviv.
Gli stati coloniali non funzionerebbero un solo minuto se dovessero basare i loro regimi di occupazione sulla sola forza dei loro soldati. Hanno bisogno anche di finanzieri, di organi di stampa compiacenti, di dirigenti collaborazionisti, di intellettuali organici che fiancheggino l’ideologia coloniale e le sue pianificazioni. Sono loro a fornire alle potenze colonialiste il balsamo che ammorbidisce con altisonante e visionaria “progettualità” anche le più bieche e crudeli pulizie etniche, i genocidi, le rapine minerali e territoriali realizzate con la liquidazione di intere comunità.
Joel Roskin e il «Jerusalem Post» non fanno eccezione. E quindi non si vergognano. Non hanno nessun imbarazzo a dichiarare tutto già nel titolo dell’articolo: «Perché spostarsi verso la penisola del Sinai è la soluzione per i palestinesi di Gaza». Un atto volontario, insomma, che deve andare contro l’insistenza a rimanere, una qualità degli abitanti di Gaza definita da Roskin come mera «stubborness», cocciutaggine.
Il geoparaculo attinge alle sue conoscenze per descrivere le mirabolanti caratteristiche che avrebbe quella scatola di sabbia del Sinai per ospitare – come mai ha fatto nella storia – addirittura due milioni di persone. E che sarà mai, sradicare quei cocciuti da Gaza, resa inabitabile da Sor Netanyahu? Allegri, suvvia! Mentre a Gaza stanno strettini e con un vicino leggermente stronzetto che gli fa i dispettucci, nel Sinai potranno finalmente distendere i piedi.
Fra le sue sabbie polverose li attende una specie di terra vergine, certo un aridissimo prolungamento del Sahara, ma dotato di insospettabili e inesplorate riserve d’acqua che Roskin e pochi altri saggi conoscono bene. Fidatevi! L’importante è in nessun punto dell’articolo questa sia definita come una “deportazione”, che sarebbe un crimine di guerra e non sta mica bene, bensì come «un luogo ideale per sviluppare uno spazioso reinsediamento». Vedete come suona figo? Spazioso reinsediamento, «spacious resettlement». Sembra quasi la prolusione di un agente immobiliare che vi illustra un appartamento più ampio del triste monolocale dove stavate sinora.
Strano però che altri agenti immobiliari stiano già illustrando ai coloni israeliani fanatici il “rendering” delle case da costruire a Gaza, una volta sfrattati o seppelliti i cocciuti. Si vede che ai coloni piace invece stare stretti, sono fatti così. Solo i maliziosi pensano che vogliano appropriarsi anche dei vasti giacimenti di gas (anche loro “spaziosi”) nella piattaforma marina davanti a Gaza che ad oggi spetterebbe ai palestinesi. Appare evidente che il geografo ha una specie di amnesia selettiva, quella geografia lì non la ricorda.
Potrebbe essere un problema della sua corteccia prefrontale dorso-laterale o un problema di geografia. Nel primo caso, proprio nell’Università Bar-Ilan c’è un’ottima facoltà di medicina dove andare. Nel secondo, c’è la sua facoltà dove andare.
Per parte mia, ho un’idea ben precisa di dove il prof. Roskin dovrebbe andare.
https://ift.tt/xzJEy0i
Forwarded from ROCCO CANTAUNTORE
LA SITUAZIONE NELLA STRISCIA DI GAZA

Dopo 80 giorni di sterminio, questa è la situazione nella Striscia di Gaza ad oggi.
Questo il risultato di quello che viene spesso definito uno degli eserciti più tecnologicamente avanzati e meglio equipaggiati del mondo.
Le zone colorate di blu sono quelle in cui l’esercito israeliano sarebbe arrivato a compiere le operazioni di terra.

La pulizia etnica è più complicata del previsto. Ma prosegue.

Fonte, War Mapper.

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
L'UE starebbe preparando un piano per aggirare il veto di Orbán e fornire all'Ucraina 20 miliardi di euro, scrive il Financial Times.

Questo piano prevede che gli Stati membri dell’UE offrano garanzie consentendo alla Commissione europea di raccogliere fino a 20 miliardi di euro sui mercati finanziari.

Il modello è simile a quello usato nel 2020, quando la Commissione europea aveva fornito fino a 100 miliardi di euro in finanziamenti a basso tasso ai paesi dell’UE durante la pandemenza Covid-19. Ne avevo parlato più di un mese fa in un articolo, anche se non ho fonti interne alla Commissione Europea, nel caso ve lo chiedeste. https://medium.com/p/2338a3005a5d

Questa opzione non richiederebbe garanzie da parte di tutti i 27 Stati membri dell'UE, purché tra essi figurino paesi con un buon rating creditizio, e non richiederebbe il sostegno unanime, bypassando in questo modo il veto posto dall'Ungheria. @LauraRuHK
https://www.ft.com/content/7ef39cca-262d-4c52-8b59-1ac008ca7f56
Forwarded from ROCCO CANTAUNTORE
CHIARA FRIGNANTI: IL TRACOLLO

Questo è quanto accaduto al profilo Instagram della nota filantropa dei panettoni.

Il crollo dei follower in tre giorni polverizza quelli raccolti nei tre mesi precedenti.

Qualche “babbo a Natale” forse si è svegliato. Grazie Chiara.

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Raramente la Verità è visibile ai più.
Ma una sola forte coscienza può cambiare il mondo.

LETTERA AD UN BIMBO PALESTINESE.

Caro amico della Palestina, mi dispiace.
Mi dispiace che la tua infanzia ti sia stata portata via. Che i leaders ti abbiano voltato le spalle. Che il mondo ti abbia deluso.

Il tuo dolore è il mio dolore.

Siamo entrambi bambini ma io mi alzo col suono della sveglia, tu col rumore delle bombe.
Io mi lavo i denti, tu ti pulisci le ferite.
Io mi lavo la faccia, tu lavi via il sangue.
Io vado a scuola, tu vai in guerra.
Io guardo le notizie, tu sei le notizie.
Io grido: Palestina libera! Tu gridi: Aiuto!
Siamo bambini della stessa età ma io sono privilegiato e tu oppresso.

Quello che posso fare è prometterti.
Io ti prometto, ti prometto che rimarrai nelle mie preghiere.
Ti prometto, ti prometto che lotterò per te.
Ti prometto, ti prometto che alzerò la voce per te.
Ti prometto che non mi arrenderò per te.

IO TI PROMETTO CHE SARAI LIBERO.
FINO A QUEL MOMENTO, NON ARRENDERTI. SII FORTE.
Media is too big
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Capo di Stato Maggiore dell'Esercito di occupazione israeliano:

Stiamo combattendo nella situazione più complicata, non abbiamo soluzioni magiche per distruggere Hamas (😂😂😂)
Questa guerra continuerà per diversi mesi e verranno utilizzati diversi metodi per smantellare Hamas.
Il capo di stato maggiore del regime israeliano parla del prolungamento della guerra mentre, secondo i media israeliani, la tensione agli alti livelli politici e militari di questo regime si sta intensificando e molti ministri del gabinetto di Netanyahu protestano contro l'insuccesso del operazioni militari.

SUB. Italiano Grazie a WORLD DIVERGENT
ATTRAVERSO IL PASSO DI KARM ABO SALEM, ISRAELE RILASCIA 80 PALESTINESI RAPITI NELLE SCORSE SETTIMANE. MORTI.

Equipe mediche li hanno seppelliti ieri in una fossa comune.