Giorgio Bianchi Photojournalist
131K subscribers
13K photos
3.74K videos
29 files
17K links
Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
Download Telegram
Rinnovare le tradizioni, attualizzarle, significa amarle, tenerle vive. Ma è lavoro delicatissimo, che richiede grande saggezza. Rinnovare la tradizione è esercizio da scacchisti non da demolitori, ogni mossa va ponderata al massimo. La prima regola è mantenere salda la struttura, perché se l'edificio crolla non c'è più nulla da rinnovare e attualizzare. Il prete che ha messo due Madonne nel presepe dice: "Io rinnovo la tradizione". No, tu stai distruggendo l'edificio. Far nascere Cristo tra le macerie di Gaza significa attualizzare il messaggio della speranza che rinasce tra gli ultimi, tra i più disperati. Due Madonne nel presepe significa minare le fondamenta dell'edificio per inseguire le mode becere di chi vuol cancellare ogni spiritualità dalla storia, significa consegnarsi nelle mani del nemico che finirà solo con lo stritolarti e gettarti nei rifiuti.

Alberto Scotti

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from Vi racconto la Russia (Marco Admin)
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Volodymir Zelenskyjsi è congratulato con gli ucraini per il Natale. Nel suo discorso ha sottolineato che per la prima volta lo Stato ha obbligato a celebrare questo giorno il 25 dicembre, vietando di fatto ai cristiani ortodossi ucraini di celebrare il Natale secondo il loro calendario il 7 gennaio.

Il discorso festivo è stato registrato dal santuario della Chiesa ortodossa - il Pechersk Lavra di Kiev, che il governo ucraino ha sequestrato espellendo i monaci e calpestando i sentimenti religiosi dei credenti.

Zelensky ha spiegato che gli ortodossi sono stati privati della loro festa il 7 gennaio a causa “dell’unità con il mondo civilizzato”. Ha detto: “Celebriamo tutti il Natale insieme, in una data unica - come una grande famiglia, come una nazione, come un paese. E oggi la nostra preghiera comune è più forte che mai... senza una differenza di due settimane”.

C'è già stato un periodo nella storia dell'Ucraina in cui ai residenti veniva ordinato di festeggiare il Natale il 25 dicembre. Questo era il periodo dell'occupazione nazista.

Nel dicembre 1941, le autorità di occupazione informarono gli abitanti dell'Ucraina: "La celebrazione delle vacanze di Natale quest'anno si terrà contemporaneamente alle forze armate tedesche, vale a dire il 24, 25 e 26 dicembre" ("La voce di Poltava", 21 dicembre , 1941). Tutte le istituzioni ucraine furono obbligate dai nazisti a dichiarare una giornata lavorativa breve il 24 dicembre e un giorno libero il 25 (Dnepropetrovskaya Gazeta, 24 dicembre 1941).

Simili i termini: “Dopo l’eroico ingresso dell’esercito tedesco nel territorio dell’Ucraina e l’annessione dell’Ucraina alla famiglia delle nazioni europee, è giunto il momento di unificare la cronologia del calendario di tutti i popoli civili e di passare a una nuova cronologia in tutte le sfere della nostra vita per regolare sia le nostre attività che le vacanze” (“Vozrozhdenie”, 24 dicembre 1941).

Seguici su Vi racconto la Russia

Viaggia con noi in Russia

Acquista il mio libro "Russo fino al midollo"
“Il lavoro pesante, la cura della casa e dei bambini, le futili beghe coi vicini, il cinema, il calcio, la birra e soprattutto le scommesse, limitavano il loro orizzonte. Tenerli sotto controllo non era difficile. [...] Da loro non si richiedeva altro che un po' di patriottismo primitivo al quale poter fare appello tutte le volte in cui era necessario far loro accettare un prolungamento dell'orario di lavoro o diminuire le razioni di qualcosa. Perfino quando in mezzo a loro serpeggia il malcontento ( il che talvolta pure accadeva) questo scontento non aveva sbocchi perché, privi com'erano di una visione generale dei fatti, finivano per convogliare su rivendicazioni assolutamente secondarie. Non riuscivano mai ad avere consapevolezza dei problemi più grandi. "

George Orwell, (1984)

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from La Mia Russia (Marco Bordoni)
Una vecchia (2004) foto di Arestovich assieme ad Aleksandr Dugin. Al tempo Arestovich era il vicepresidente del partito fondamentalista ortodosso Bratstva presieduto da Dmitry Korchinsky.
Forwarded from Tutti i fatti
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Il World Economic Forum lo ha detto chiaramente:

"Non POSSIEDERAI nulla e SARAI felice".

Bisogna quantomeno dargli atto dell'onestà intellettuale; non hanno detto infatti:

"Non POSSIEDEREMO nulla e SAREMO felici".

Per apprezzare fino in fondo lo straordinario pezzo che segue consiglio di tenere bene a mente due ambienti: da un lato le meravigliose case degli anziani di paese, che straripano di oggetti, foto di famiglia, ninnoli e cianfrusaglie; dall'altro le asettiche residenze minimali che tanto vanno di moda oggi, che somigliano più a Bed&Breakfast che ad abitazioni e che straripano di tecnologia ma sono prive di qualsiasi riferimento al passato o alla storia della famiglia.
Quando tutta la memoria sarà digitale, bastera un click per cancellare il passato e riscrivere la storia a piacimento.

TUTTA COLPA DI FIGHT CLUB.
Di Lorenzo Vitelli.

La musica su Spotify. I film su Netflix. I documenti su Cloud. I libri su Kindle. L’enciclopedia su Wikipedia. Le foto su Instagram. Il lavoro su Drive. Il cibo su Glovo. Siamo nullatenenti. Affittuari di esperienze. E se vi dicessimo che la colpa è di Fight Club, un’apologia del post-capitalismo?

Fight Club, il film diretto da David Fincher e tratto dall’omonimo romanzo di Chuck Palahniuk, ha segnato profondamente l’immaginario dei Millennials, la generazione che comprende i nati tra i primi anni Ottanta e la metà degli anni Novanta. Interpretato dal riuscito binomio Norton-Pitt, il primo un impiegato mediocre, frustrato e insonne, e il secondo (in verità il suo doppelgänger) un carismatico e imprevedibile giovane kerouachiano a capo di un’organizzazione eco-terrorista, questo lungometraggio è uscito nelle sale statunitensi nel 1999, sul finire del secolo, quando qualcuno credeva che la storia fosse giunta al termine. Negli anni si è affermato come un vero e proprio cult movie, un contenitore simbolico da cui i Millennials hanno attinto citazioni e riferimenti anti-capitalisti, pose e stili di vita, poster e magliette, tanto che taluni hanno eletto il film a manifesto generazionale. Affresco schizofrenico della società tardocapitalistica il film offre una critica ridondante e fuori tempo massimo alla società dei consumi.

Si tratta di una critica all’americana della società americana, un’esplicita condanna all’accumulazione di oggetti, alla mercificazione del mondo, alla corsa ai consumi emulativi che caratterizza la classe media, in particolare i colletti bianchi, le masse impiegatizie e salariate incastrate nella gabbia trigonometrica casa-starbucks-ufficio e ritorno. A questa vita si contrappone il fight club, zona franca dell’escapismo selvaggio all’interno della metropoli. Un luogo dove si combatte a mani nude, senza regole, e che permette ai suoi adepti, quelli che si sono risvegliati dall’american dream – un risveglio che assomiglia all’effetto della red-pill di Matrix (film uscito nello stesso anno) – di riscoprire la cattività del loro essere interiore attraverso una violenza che diventa ricreativa e terapeutica, violenza redentrice che desta l’individuo dalla sua disforia esistenziale, rendendogli evidente l’asimmetria tra ciò che crede di essere e ciò che realmente è. In modo superficialmente nietzschiano, il film trasmette messaggi di questo tipo: “Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantità di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, né il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi vestiti di marca, sei la canticchiante e danzante merda del mondo!”. Stampata sulle magliette, tatuata sugli avambracci, utilizzata per citazioni fuori luogo sui propri profili Facebook è una frase che per assurdo oggi suona come un claim pubblicitario: “le cose che possiedi alla fine ti possiedono”.

Segue...

https://www.facebook.com/100063491442340/posts/pfbid02HM16tECm6FPXphYqYsYuM4bYphEbRYbY2JH9wq13BiUEmfSujGwhWmmyH9CRQKLel/

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
L'anticamera della valuta digitale.
Uno dei tanti obiettivi raggiunti grazie alla pandemia.

Lo Spid raggiunge 36 milioni di italiani, ma ora arriva It Wallet: cosa cambierà.

Ma, quanto c’è di vero sulla fine dello Spid? Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha detto: «Dobbiamo cominciare a spegnere lo Spid e a promuovere la carta d’identità elettronica come unica identità digitale, nazionale e gestita dallo Stato». Dal 2020 l’boettivo di Butti è trasferire la gestione dell’identità digitale da società private (che al momento sono, ad esempio, Aruba, InfoCert e altre) ad aziende pubbliche. Tra le papabili, infatti, è stato fatto spesso il nome di Poste italiane, partecipata al 64% dal ministero dell’Economia e delle finanze. Per l’obiettivo che l’esecutivo sembra intenzionato a porsi, cioè un’identità digitale di Stato, potrebbe aver senso fare in modo che i cittadini favoriscano la Cie.

Il progetto It Wallet
Non si esclude, però, una convivenza di entrambi i sistemi all’interno del cosiddetto It Wallet, il progetto - che nascerà dalla già esistente App Io - su cui punta il governo Meloni sta puntando per allinearsi alle sperimentazioni avviate e ben consolidate da alcuni dei 27 Paesi europei di un portafoglio digitale che possa ben presto sostituire quello fisico. In quello italiano entreranno, almeno per la prima fase della realizzazione, la tessera sanitaria e quella di disabilità. Dopodiché, attraverso entrambi i livelli di sicurezza previsti (2 e 3), sarà possibile integrare con Spid, Cie fino alla patente di guida. Secondo quanto rivelato da fonti vicino all’esecutivo, entro la prima metà del 2024 potrebbe essere già disponibile un primo prototipo dell’It Wallet.

https://www.corriere.it/economia/innovazione/23_dicembre_24/spid-raggiunge-36-milioni-italiani-ma-ora-arriva-it-wallet-cosa-cambiera-9867d6b8-8d39-11ee-b4a7-347e05f6b33b.shtml

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «Il World Economic Forum lo ha detto chiaramente: "Non POSSIEDERAI nulla e SARAI felice". Bisogna quantomeno dargli atto dell'onestà intellettuale; non hanno detto infatti: "Non POSSIEDEREMO nulla e SAREMO felici". Per apprezzare fino in fondo lo straordinario…»
NON VOGLIO VIVERE IN UN'AZIENDA ZOOTECNICA.

Non c'è impero che non abbia tentato di omologare l'urbanistica, e quindi gli stili di vita e le relazioni sociali, all'interno dei suoi possedimenti.

Non voglio vivere in una Smart City.
Di Lorenzo Vitelli (Sempre eccezionale).

La Smart City è settata sullo stile di vita nordico, scandinavo, anglosassone e non ha niente a che vedere con la civiltà mediterranea e la sua morfologia esistenziale. Noi non vogliamo vivere in queste giungle di monitor e di silicio, né regredire alla fase anale sopra un monopattino. Lasciamo che ogni città si esprima a suo modo senza dover ricorrere alla pianificazione tecnologica.

Qualcuno diceva che la tecnologia, arrivata a un sufficiente grado di sviluppo, è indistinguibile dalla magia. Circondati da televisori intelligenti, cellulari intelligenti, frigoriferi intelligenti, lavastoviglie intelligenti, macchine intelligenti, abitiamo un mondo che assomiglia sempre di più a un grande gioco di prestigio. A breve anche le città diventeranno integralmente smart. È questo il sogno di tutti quei tecno-ottimisti che pensano di poter risolvere i problemi di grandi e piccoli centri urbani con un’App e di quelle amministrazioni locali che sperano di riscuotere qualche milione di euro dalla Commissione Europea. Nello spazio Schengen infatti, le giunte comunali fanno a gara per presentare progetti volti a “migliorare la vita urbana attraverso soluzioni integrate più sostenibili”. L’Ue si è dimostrata molto generosa sul tema Smart City e ha messo a disposizione diversi miliardi in bilancio per quanti si impegnano a ottimizzare le reti e i servizi tramite l’uso di tecnologie digitali. Per Smart City si intende una città in cui l’economia, l’ambiente, la mobilità, la cittadinanza e la governance si compenetrano con le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Città efficienti, dunque, tecnologicamente avanzate, verdi e socialmente inclusive oltre che business oriented, capaci di attrarre investimenti e giganti dell’High Tech. È il caso, ad esempio, della partnership avviata tra il colosso IBM, tra i primi sviluppatori di sistemi di raccolta dati e gestione della pubblica amministrazione, e le città di New York, Chicago, Madrid e Genova sui temi della sicurezza urbana, della sanità e dell’energia.

Segue...

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid029iUxKnNsVoFpSXHaHVkiWh25nfEEvp8DtjRok7ziU8m8zUyzojfEeGs5fucTsCD1l&id=1575860640

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «NON VOGLIO VIVERE IN UN'AZIENDA ZOOTECNICA. Non c'è impero che non abbia tentato di omologare l'urbanistica, e quindi gli stili di vita e le relazioni sociali, all'interno dei suoi possedimenti. Non voglio vivere in una Smart City. Di Lorenzo Vitelli (Sempre…»
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Uno stadio di Gaza convertito a campo di concentramento dalle forze di occupazione israeliana.
Al suo interno, tra i rapiti, anche bambini.

Il precedente è rappresentato dallo stadio Nacional de Chile, usato come campo di concentramento dalla giunta golpista di Pinochet.
Forwarded from Lettera da Mosca
Attacco ucraino al porto di Feodosia, in Crimea. Vasti danni, incendi e almeno un morto. Secondo fonti ucraine, sarebbe stata distrutta una nave da sbarco russa.
Forwarded from Hic Sunt Leones 🦁 - (canale di Renato Russo) (Renato Russo)
I racconti di Natale di Repubblica 🎅

Gli Stati Uniti "profondamente preoccupati", per un delinquente che si definisce Babbo Natale e dice di stare bene. Mica si tratta di Assange che invece sta benissimo e scoppia di salute.

Dal carcere "poteva influenzare la campagna elettorale", infatti il popolo russo non vede l'ora di averlo come presidente.
Intel investirà 25 miliardi di dollari in Israele.
Il Governo garantisce 3,5 miliardi di dollari di incentivi.
Maggior investimento estero nella storia di Israele.

L' Italia: noi ci siamo fatti una foto con Musk ad Atreju.

Eric Packer

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from Lettera da Mosca
UCRAINA- Il generale Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate ucraine, agita di nuovo le acque. Zaluzhny ha dichiarato che il comando militare non ha mai chiesto di mobilitare 400-500mila ucraini, smentendo così le dichiarazioni del presidente Zelenskyj. “Il comando militare non ha fatto alcuna richiesta per numeri o simili. Il comando militare continua a svolgere funzioni di protezione dello Stato e formula le sue richieste di conseguenza. Richieste di munizioni e risorse umane". Allo stesso tempo, Zaluzhny ha ammesso che l'esercito dispone dei dati per i necessari rinforzi per le forze armate ucraine. “Questa cifra tiene conto dell'attuale carenza che si è verificata, della formazione di nuove unità militari e anche della previsione delle perdite che potremmo subire nel prossimo anno. Non posso esprimere questa cifra e quale cifra si riferisce a questa o quella sezione di questi indicatori, questo è un segreto militare", ha detto Zaluzhny.
Quindi, se ho ben capito dall'articolo del Corriere di oggi (link nel primo commento), It Wallet sarà nel tempo indispensabile e obbligatorio fin dalla nascita, ma avrà un costo di almeno 16,75€, oltre al costo per l'acquisto dei dispositivi elettronici necessari ad utilizzarlo (smartphone, PC) che ovviamente sono a carico degli utenti. Volendo tacere del resto, qui stiamo dicendo di subordinare i diritti al godimento dei servizi essenziali a una modalità che impone ai cittadini di avere per forza dispositivi digitali e connessioni ad internet che restano comunque a carico loro. Immagino già i "margari" (i montanari che vivono di pastorizia) a 1500 metri di quota, senza internet e che magari per scelta non vogliono telefonini, come saranno felici. Senza contare i pensionati, alcuni di loro hanno difficoltà ad usare perfino il telecomando della tv: avranno un telefonino di stato? O vedremo tutto un fiorire di amministratori di sostegno?

Claudio Messora.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from Donbass italia
In Moldavia è stata criticata la nomina di Anca Dragu, cittadina rumena e funzionaria dei servizi segreti esteri romeni, a capo della Banca nazionale del paese.

“Ho solo un paio di domande: quali interessi saranno prioritari per un leader del genere: Moldavia o Romania?

E i rappresentanti dei servizi segreti esteri rumeni non prestano giuramento?» — ha chiesto il leader del partito di opposizione “Chance” Lungu.

Il politico ha sottolineato che questa situazione è una questione di sicurezza e indipendenza del Paese.

Fonte 🟩 RT in russo
bloccato nel democratico Occidente
Contro la censura
iscriviti al canale
Донбасс Италия Donbass Italia
Seguici su
www.donbassitalia.it
Seguici su RuTube
Seguici su Dzen
Ascolta Radio Donbass Italia
Seguici su Odysee
Seguici su Twitter
Il mio profilo vkontakt
Il mio profilo Instagram

Per suggerimenti, segnalazioni:
donbassitalia@yandex.ru
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from ANGELO D’ORSI
Gli israeliani hanno arrestato senza uno straccio di imputazione Khalida Jarrar, deputata palestinese, nella sua dimora a Ramallah. I soldati hanno sfondato l’uscio di casa e l’hanno portata via. É la sesta volta che viene imprigionata. « L’unica democrazia del Medio Oriente ». Il mondo deve ribellarsi. Sono i nuovi nazisti.
Forwarded from Donbass italia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
A Belgrado sono scoppiate nuove proteste dell'opposizione filooccidentale .
Uno dei manifestanti ha sventolato LA bandiera dell'unione europea

I manifestanti, ricordiamo, chiedono l’annullamento dei risultati delle elezioni, vinte dalla coalizione di Vucic, così come la liberazione dei rivoltosi .

Fonte 🟩 RT in russo
bloccato nel democratico Occidente
Contro la censura
iscriviti al canale
Донбасс Италия Donbass Italia
Seguici su
www.donbassitalia.it
Seguici su RuTube
Seguici su Dzen
Ascolta Radio Donbass Italia
Seguici su Odysee
Seguici su Twitter
Il mio profilo vkontakt
Il mio profilo Instagram

Per suggerimenti, segnalazioni:
donbassitalia@yandex.ru
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from La Mia Russia (Marco Bordoni)
Zaluzhny dice che le truppe ucraine hanno abbandonato le rovine di Marinka perché "la guerra ha le sue leggi" e fra due o tre mesi è possibile che si debba evacuare Avdeevka come in passato si lasciò Bakhmut.
https://www.kommersant.ru/doc/6427189?tg